tag:blogger.com,1999:blog-73484714976169248102024-03-15T10:00:32.746+01:00''dalla cucina di Jo''''invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passerà sotto il vostro tetto''
J.A. Brillat-Savarin- Fisiologia del gusto- 1825Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.comBlogger2226125tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-81861764469493780422024-03-15T10:00:00.015+01:002024-03-15T10:00:00.132+01:00Filetto di branzino/spigola al microonde, velocissimo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJss515p5JxhaaSe0GwGdiNKv_MbGnwQyYfzvNd0LVIf8jcsGQ58yiFPV-_1_EW2cojFs9H4Ge_Ft-Wl40pFd4Cf68fJ6EqrKmT7GKq-r8VyOO2I3Hbov-sX74gqfpJ0Crw4yOB8Zshkw8WPSUsVKE8B4fxM5W2QaRBhdDbLoWIgPDg5aBZMcrCc88zAiC/s1920/branzi%20microo.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="393" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJss515p5JxhaaSe0GwGdiNKv_MbGnwQyYfzvNd0LVIf8jcsGQ58yiFPV-_1_EW2cojFs9H4Ge_Ft-Wl40pFd4Cf68fJ6EqrKmT7GKq-r8VyOO2I3Hbov-sX74gqfpJ0Crw4yOB8Zshkw8WPSUsVKE8B4fxM5W2QaRBhdDbLoWIgPDg5aBZMcrCc88zAiC/w525-h393/branzi%20microo.jpeg" width="525" /></a></div><p>Buondì. A voi capita mai di non avere voglia di cucinare ma di dover comunque riempire lo stomaco, con il suo borbottante languorino, soprattutto dopo essere stati in giro un'intera mattinata salendo e scendendo dall'auto, correndo a destra e a manca? Sapete cosa faccio io, che di certo non mi fermo in un fast food sulla via del ritorno ma preferisco tornare a casa, cucinare qualcosa di veloce e poi rilassarmi? Prima di rientrare mi fermo al supermercato più vicino e acquisto filetti di spigola, o branzino se preferite. Vengono tutti da allevamenti italiani certificati e si cucinano in un lampo, ricetta a prova di imbranati.</p><p>Oltretutto si cuoce e si serve nello stesso piatto. Basta accompagnarlo da un contorno, ed ecco pronto un secondo leggero, veloce, ricco di nutrienti e sapore. Senza contare che i filetti di pesce sono spesso in offerta e bell'e pronti da cucinare. Lo stesso procedimento vale per orata, trota, cefalo, sgombro, merluzzo.</p><p>Dai, imparate il trucchetto con me. Io ho usato il mio sale al pomodoro, lo potete cercare tra i miei post.</p><p>-ricetta-</p><p>filetti di branzino o altro pesce a vs scelta</p><p>sale aromatico</p><p>olio evo e vino bianco</p><p>Metto il filetto di pesce in un piatto piano, non occorre togliere le squame tanto la pelle verrà via tutta assieme dopo la cottura ma potete anche eliminarla prima, se preferite, diminuendo in questo caso di 1' il tempo di cottura. Lo condisco con qualche fiocchetto di sale al pomodoro, un filo d'olio evo e qualche goccia di vino bianco. Copro con pellicola adatta al microonde, oppure uso l'apposita campana. </p><p>Imposto il microonde alla massima potenza, il mio arriva a 800/900 W, col timer a 4'. Spengo e lascio riposare 2' (nel frattempo preparo un'insalata oppure scappo a fare la doccia) prima di eliminare la pellicola e mettere in tavola col contorno a disposizione. Nel mio caso, quando so di rimanere in giro tutta la mattina, faccio in modo di avere contorni pronti a disposizione. Più veloce di così.... la foto è del piatto dove l'ho fatto cuocere. CIAO!!!</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-45625228351730244712024-03-10T09:45:00.011+01:002024-03-10T09:45:00.134+01:00Pere allo zafferano con crema e pandispagna<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUeWFIh09HMTN18BhG52vKA9WaW9caRwhiUpv5bAPX58xEWny9J1a2maqMt8XOvhTvRVPKNynCHL2wetCjWNh7q-vPakE9NALVsd0rQCaGrk8nUD9CRXUBKJYOaXMVFvd9LoqN77ctpry-ulxrb-c786QhyjwTVcsH4Un9W8GAXIJMYBRl_t2QjdN9R6hk/s1920/pere%20zafferano%20e%20crema.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="389" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUeWFIh09HMTN18BhG52vKA9WaW9caRwhiUpv5bAPX58xEWny9J1a2maqMt8XOvhTvRVPKNynCHL2wetCjWNh7q-vPakE9NALVsd0rQCaGrk8nUD9CRXUBKJYOaXMVFvd9LoqN77ctpry-ulxrb-c786QhyjwTVcsH4Un9W8GAXIJMYBRl_t2QjdN9R6hk/w518-h389/pere%20zafferano%20e%20crema.jpeg" width="518" /></a></div><p>Buondì e buon giorno di festa. E ben trovati col dessert della domenica.</p><p>Oggi vi propongo un dolce al cucchiaio molto facile e abbastanza veloce da preparare, a patto che le pere sciroppate e la crema siano pronte. Per il pandispagna alla base, io uso le tortine Vigoni di Pavia che trovo monoporzione (un po' grandi per la verità, potete anche usarne metà, tagliandola in orizzontale come faccio io). Quanto alla crema pasticciera penso che più o meno tutti abbiano una ricetta di famiglia o qualcosa di collaudato. Fatela in anticipo e copritela con pellicola a contatto per evitare che la superficie diventi un disco solido che mescolato all'altra sotto darebbe molti grumi. Quanto alle pere sciroppate, io uso le abate che sono piuttosto consistenti, ma sono ottime anche le williams, e le faccio cuocere sbucciate ma col picciolo in sciroppo di zucchero 1/1 e zafferano sino a che non diventano tenere senza disfarsi.</p><p>L'assemblaggio nelle coppette a questo punto è facile e si può preparare il tutto con un paio d'ore di anticipo e conservare al fresco, ben coperto.</p><p>Le dosi? fatele secondo le vs necessità. Calcolate, per ciascun commensale, un grande cucchiaio/due di crema pasticciera, mezza tortina, o una fetta di pandispagna se lo preparate da voi, più mezza pera affettata a ventaglio. </p><p>-ricetta-</p><p>pere sciroppate allo zafferano</p><p>crema pasticciera q.b.</p><p>tortine di pandispagna o pandispagna a fette</p><p>alchermes/sciroppo di cottura delle pere o sciroppo di zucchero semplice</p><p>Preparo in una pentola profonda che contenga le pere di misura, uno sciroppo con zucchero e acqua in parti uguali nel quale sciolgo due bustine di zafferano. Ci immergo le pere col picciolo, sbucciate e private del residuo floreale sul fondo, mettendole in piedi in modo che restino affogate nello sciroppo. Le faccio cuocere sino a che sono morbide ma non sfatte. Le faccio raffreddare nel liquido di cottura, quindi le taglio a metà.</p><p>Inizio a comporre il dolce: bagno la mezza tortina con alchermes (o semplice sciroppo di acqua e zucchero), ma è perfetto lo sciroppo di cottura delle pere. La dispongo sul fondo di coppette larghe e basse, la ricopro con crema pasticciera e infine ci appoggio una mezza pera che ho tagliato a ventaglio. Se voglio posso spolverare con cacao amaro e poi servire.</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-11875186139571099172024-03-09T09:30:00.001+01:002024-03-09T09:30:00.139+01:00Arista di maiale in porchetta<br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOdub3fasYogmz4cm4ubq5M1J8OaHskdxLXADwV717Gd9-muHG68wXzs_msrORRyRsJTldfyPQw2dQR4_76aTs6aLNdZGRDVp1WtJsLLkScJr7ykjxbxsRkZARfGRKYt6TjK97rhyphenhyphen3POulSHWhL8xaVFugqSUpbP62lkTd4u1FeG1CHSS4HjkpgD2Ij_nI/s1920/arista%20porchetta.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="384" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOdub3fasYogmz4cm4ubq5M1J8OaHskdxLXADwV717Gd9-muHG68wXzs_msrORRyRsJTldfyPQw2dQR4_76aTs6aLNdZGRDVp1WtJsLLkScJr7ykjxbxsRkZARfGRKYt6TjK97rhyphenhyphen3POulSHWhL8xaVFugqSUpbP62lkTd4u1FeG1CHSS4HjkpgD2Ij_nI/w512-h384/arista%20porchetta.jpeg" width="512" /></a></div><p></p><p>Buongiorno a tutti. Oggi vi suggerisco una preparazione di carne molto versatile, che può piacere a molti e potrebbe essere una valida alternativa per i pranzi pasquali a venire, tanto più che può, anzi è meglio se viene preparata in anticipo di mezza giornata. Un secondo saporito che si presenta bene anche per un pasto importante. In più è economico, il che non guasta. Accompagnatelo col suo fondo di cottura deglassato, addensato e frullato e con contorni a piacere. Io l'ho servito con patate lesse e coste gratinate con besciamella e formaggio.</p><p>Le dosi che metto sono per 8 persone</p><p>-ricetta-</p><p>1 pezzo di arista o lonza di maiale di 1 kg</p><p>120 g pancetta a fettine sottili</p><p>abbondante prezzemolo, salvia e rosmarino</p><p>3 spicchi di aglio + 3 spicchi di aglio nero</p><p>sale della strega o aromatizzato da erbe e spezie</p><p>olio evo, vino bianco e brodo</p><p>Apro a libro la lonza e la batto per appiattirla un pochino. In un piccolo mixer trito le erbe fresche con l'aglio bianco e un pezzetto di guanciale o pancetta.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyvf2rCC-tJqRKHm94r1xW001NlTqbK9r95SbNijXj1D7bDyNU2P2I5rBNcjqIFVo5g0RY0zyUrOca3hwGebt3Hxb95R8qlRmOEqhVQ4eR7-rRfMxYfp4Jg2LyyOrZ42gq4s3nHSqYpXJazm7sr6O27UgEHCWiYMlDa3xQZXPy5swQSK9hYizDpanM9heq/s1280/artista%20porchet.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyvf2rCC-tJqRKHm94r1xW001NlTqbK9r95SbNijXj1D7bDyNU2P2I5rBNcjqIFVo5g0RY0zyUrOca3hwGebt3Hxb95R8qlRmOEqhVQ4eR7-rRfMxYfp4Jg2LyyOrZ42gq4s3nHSqYpXJazm7sr6O27UgEHCWiYMlDa3xQZXPy5swQSK9hYizDpanM9heq/s320/artista%20porchet.jpeg" width="320" /></a></div>Condisco la lonza, stesa su un tagliere, con il sale della strega e sopra distribuisco il trito preparato e formo un bel rotolo. Su un foglio di carta da forno stendo le fettine di pancetta e ci appoggio sopra la lonza arrotolata rivestendola completamente. Fermo il tutto con varie legature di spago da cucina.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEive4oY7IaIQIMJE4YVzD0kZu4ORTOxubBBNHKwu7VgHfUm4Ltrdn1_o7B1iAUtr9tLgr-VQCXko2UjxCHTf-9ACWkC5K2k6EgCKj-Lq2JCSse5u7zFQa4Fpj0jSe_PGBgxIrea2EFVL-BIphE7qa_3DCydvkNmreHzquJKLe9ZQhdTDVHZy7A1CZ-UBtZb/s1280/arista%20porchett.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEive4oY7IaIQIMJE4YVzD0kZu4ORTOxubBBNHKwu7VgHfUm4Ltrdn1_o7B1iAUtr9tLgr-VQCXko2UjxCHTf-9ACWkC5K2k6EgCKj-Lq2JCSse5u7zFQa4Fpj0jSe_PGBgxIrea2EFVL-BIphE7qa_3DCydvkNmreHzquJKLe9ZQhdTDVHZy7A1CZ-UBtZb/s320/arista%20porchett.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Lascio riposare un quarto d'ora. Intanto scaldo un giro d'olio in una pentola da arrosti -volendo potete cuocerla in forno dopo averla rosolata in padella, i primi 30' a 180° poi altri 30' a 160° bagnandola spesso- e ci metto i tre spicchi di aglio nero, un rametto di salvia e uno di rosmarino. Rosolo bene la carne da ogni lato e la sfumo con 300 ml di vino bianco. Una volta evaporato l'alcol aggiungo del brodo, poco alla volta, portando a cottura in circa 90', avendo cura di girare spesso l'arista. Al termine rimarrà un po' di sugo sul fondo e l'aspetto deve essere di un arrosto ben colorito. Lo faccio raffreddare per minimo 6 ore, o una notte. </p><p>Poco prima di servire affetto la porchetta di lonza e la riscaldo in una pirofila. Nel mentre deglasso il sugo rimasto ed eventualmente lo faccio addensare con poca maizena. Lo frullo per ottenere una salsina cremosa con la quale bagnare le fette.</p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-73574621380225079132024-02-22T09:30:00.009+01:002024-02-22T09:30:00.136+01:00Carciofini in insalata con parmigiano 30 mesi e petto d'oca affumicato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG_cbHAydnioX0B1vaJdF7cCmByx2j-o9p_h1TtssMZEIrint6ndDCixaGluqaXvy3kY_jn-br0vlg26qt2mubfIx-esLKaEhxONecCUEkyQSdoPXjS72yQ8u8HYoxbZsgxiDF68dwAy-8HB7Gb4oEUjQgwtp829FvdV2lKWrM4gVsaKVc3QI2mZSkDtF3/s1920/carciofini%20petto%20oie.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="357" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG_cbHAydnioX0B1vaJdF7cCmByx2j-o9p_h1TtssMZEIrint6ndDCixaGluqaXvy3kY_jn-br0vlg26qt2mubfIx-esLKaEhxONecCUEkyQSdoPXjS72yQ8u8HYoxbZsgxiDF68dwAy-8HB7Gb4oEUjQgwtp829FvdV2lKWrM4gVsaKVc3QI2mZSkDtF3/w476-h357/carciofini%20petto%20oie.jpeg" width="476" /></a></div><p>È il momento giusto per i carciofini, le ultime infiorescenze a spuntare dopo la maturazione del carciofo vero e proprio. Ne ho trovati al mercato del martedì di veramente belli, carciofini di mammole, quindi violacei, teneri e molto carnosi all'interno. Questi piccoli prodigi della natura segnalano l'arrivo della primavera e la fine della stagione vera dei carciofi. Quest'anno sono in anticipo, come tutto del resto, a causa delle condizioni meteorologiche non propriamente attinenti alla stagione invernale. Troppo caldo e siccitoso, sebbene per questo fine settimana siano attese precipitazioni importanti un po' ovunque.</p><p>Il petto d'oca mi è stato regalato da carissimi amici, una prelibatezza assoluta, estremamente delicato. Gli omaggi mangerecci sono quelli che più gradisco, e ho amici fidati che, oltre a farmi da fornitori su ordinazione quando viaggiano lungo lo stivale, sono anche molto generosi. Tanto che anche il parmigiano era un dono, di amici che conoscono bene la zona dell'Appennino parmense e i caseifici locali più affidabili.</p><p>Oltre a questo? un buon filo d'olio evo e una macinata di pepe, se lo gradite. Niente sale. Tra parmigiano e petto d'oca ce n'è abbastanza.</p><p>-ricetta-</p><p>circa 15 carciofini</p><p>120 g petto d'oca affumicato</p><p>100 g parmigiano reggiano, stagionato minimo 24 mesi</p><p>olio evo, pepe nero</p><p>limone</p><p>Pulisco i carciofini, che hanno molto scarto, e li spunto. Li taglio a fettine appoggiandoli sul tagliere dalla parte superiore. Man mano li metto a bagno in una bacinella con acqua acidulata da fette di limone.</p><p>Intanto ricavo dal parmigiano delle scaglie e taglio a fettine sottili il petto d'oca.</p><p>Compongo l'insalata in un piatto da portata, preparando un fondo di carciofini, che ho ben sgocciolato e tamponato con carta da cucina. Sopra dispongo le scaglie di parmigiano e le fettine di petto d'oca. Condisco con un giro d'olio evo e macino poco pepe nero. Lascio riposare per 10' e servo.</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-51589219584352593702024-02-21T10:00:00.013+01:002024-02-21T10:00:00.133+01:00Olive fritte, snack al provolone<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ33hykWpohLn7t8XV8Ps1sOZ_U8-4uYHdK4JjFxDMY_aMZE3q3p72kqBNXAaMRB8P9L57om5ar8SONwJH4MR7L_VDLeaCS29Ytj1KXD4Er2dzPOGpUXjhuA_GRtwrHk6HBK46-Jkr1K7uzpb9XPhWF3YWqEg4Vjuq35HmPcLPGe1BqhVusqFouMDACm7K/s1280/olive%20provolone%202.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="464" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ33hykWpohLn7t8XV8Ps1sOZ_U8-4uYHdK4JjFxDMY_aMZE3q3p72kqBNXAaMRB8P9L57om5ar8SONwJH4MR7L_VDLeaCS29Ytj1KXD4Er2dzPOGpUXjhuA_GRtwrHk6HBK46-Jkr1K7uzpb9XPhWF3YWqEg4Vjuq35HmPcLPGe1BqhVusqFouMDACm7K/w348-h464/olive%20provolone%202.jpeg" width="348" /></a></div><br />Buondì a tutti. Riappaio e speriamo che da stavolta gli appuntamenti diventino più regolari. Non dico al ritmo di un tempo ma auguro a me stessa di essere più assidua ad aggiornare con nuove ricette il mio piccolo blog, oramai entrato nell'età dell'adolescenza. È un <i>teen... </i>se conto gli anni mi spavento di come rotolino veloci dopo 'una certa'!<br /><p>Bene, ricomincio da uno snack veloce e simpatico, olive fritte ma non all'ascolana. Semplicemente olive grandi denocciolate, ripiene di un bastoncino di provolone, io ho usato quello davvero speciale del Caseificio Storico di Amatrice, un prodotto buonissimo che ha la buccia nera e un sapore deciso ma non invadente né troppo salato. Voi usate tranquillamente un buon provolone, meglio se piccante.</p><p>Occorre sgocciolare per bene le olive e una volta farcite passarle in un velo di farina, poi nell'uovo sbattuto e infine rivestirle di pane grattugiato. Si friggono e hop... sparite in un secondo. In così breve tempo che non ho fatto in tempo a fare la foto!</p><p>Le dosi? un po' così, dipende da quante olive avete. Io ne ho preparate una trentina per 10 persone, tre a testa sono persino poche...</p><p>-ricetta-</p><p>30 olive verdi grandi in salamoia, denocciolate</p><p>100 g provolone piccante</p><p> 1 uovo</p><p>farina e pangrattato </p><p>olio di semi per friggere</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikRmXsbXtzNw7rjAKBISUXobJHPrjRqF0KzGr_GRW-L9apf9biLS2Dm2HkO_IRhqaeWVfk2Q05BwV03i9N1aADfn7Xd8J6Tp_6oZdO04p5fMMtbPPqW8K4B_JVCDHCD1N-tgP7b9Omi6FqwyEI9QWWgr0hO-TuG3jl3HDxdepDcv57wMx7vuZi0Xfprd5r/s1280/oliveprovolone.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikRmXsbXtzNw7rjAKBISUXobJHPrjRqF0KzGr_GRW-L9apf9biLS2Dm2HkO_IRhqaeWVfk2Q05BwV03i9N1aADfn7Xd8J6Tp_6oZdO04p5fMMtbPPqW8K4B_JVCDHCD1N-tgP7b9Omi6FqwyEI9QWWgr0hO-TuG3jl3HDxdepDcv57wMx7vuZi0Xfprd5r/s320/oliveprovolone.jpeg" width="240" /></a></div><p></p><p>Asciugo bene le olive, riduco il provolone a bastoncini di due cm per uno, devono entrare un po' a fatica nello spazio lasciato dal nocciolo.</p><p>Passo le olive velocemente nella farina e poi le tuffo nell'uovo sbattuto e infine le rivesto nel pane grattugiato. Scaldo abbondante olio di arachidi in un pentolino e friggo pochi pezzi alla volta fino a completa doratura. Le scolo su fogli di carta da cucina e le servo ben calde.</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-19572747977185235672023-12-22T10:39:00.001+01:002023-12-22T10:39:14.830+01:00Natale 2023<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMuH3JHKvqM_zXQixGIii9BeeUlNYKuyVV_MCwIGFo7UKzlKteVHPz-DoPXRbzUXE-SHAOCwMHHbkoYiajlE1SSEI4kvjRveIBSHDPAXrfIRLuhwo-oaph0cDvRyKHZdplWAV_tY5PV8r23JSNX9T09NdA_1yIaZbA_x3bR1AQ0EMtaaLybgFJkzJLR-n8/s4032/Natale%2023%20blog.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="552" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMuH3JHKvqM_zXQixGIii9BeeUlNYKuyVV_MCwIGFo7UKzlKteVHPz-DoPXRbzUXE-SHAOCwMHHbkoYiajlE1SSEI4kvjRveIBSHDPAXrfIRLuhwo-oaph0cDvRyKHZdplWAV_tY5PV8r23JSNX9T09NdA_1yIaZbA_x3bR1AQ0EMtaaLybgFJkzJLR-n8/w414-h552/Natale%2023%20blog.jpeg" width="414" /></a></div><br /><p>Buondì a tutti.</p><p>Lo so, vi ho trascurato per mesi... ma la vita a volte ti mette di fronte a imprevisti così grandi che l'ultimo dei miei pensieri è stato quello di aggiornare ricette nel blog. So che siete pazienti, abbiate fede e dal 2024, con ritrovata serenità e spirito di condivisione, cercherò di riprendere la narrazione delle mie ricette con un po' più di assiduità. Promesso!!!</p><p>Per adesso aggiungo solo una montagna di pensieri positivi e i miei migliori auguri per le prossime festività, a voi tutti.</p><p>Sereno Natale e buon Venti/ventiquattro dal mio punto di vista 'privilegiato' sul fiume. <3</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-83569821836633864832023-06-14T10:00:00.035+02:002023-06-14T10:00:00.135+02:00Le mie insalate: tonno affumicato, uova quaglia, indivia, champignon e cipolle<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ_mhztqjOp06aKr-yIHGiFiDVc9flAU33Rd1hy25D32sVFdVjSpEo-LS172J19qEubXJLmdycyw6MsDr8nGjR41BV4-JEt50fokm73MXY9RKa-UFUyRV_tITQQrK4D9Kp1vSbkhArZQmTyJsfUdjaSsSVsUYkDu14d3rhYyZQVumv44zM0l-MK1xrgw/s1920/tonnoovetteindiviacipolle.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ_mhztqjOp06aKr-yIHGiFiDVc9flAU33Rd1hy25D32sVFdVjSpEo-LS172J19qEubXJLmdycyw6MsDr8nGjR41BV4-JEt50fokm73MXY9RKa-UFUyRV_tITQQrK4D9Kp1vSbkhArZQmTyJsfUdjaSsSVsUYkDu14d3rhYyZQVumv44zM0l-MK1xrgw/w461-h346/tonnoovetteindiviacipolle.jpeg" width="461" /></a></div><p>Siamo quasi a metà giugno e forse, ma diciamolo a bassa voce, il tempo sembra stabilizzarsi, che di bizze ne ha fatte e non poche! Quindi proseguo con i miei suggerimenti di insalate, che potete ripetere pari pari (riuscita garantita) oppure potete sostituire qualche ingrediente che non vi piace in modo particolare o non avete a disposizione. E sempre importante condire a dovere queste insalate, insaporendole con aceti aromatici nei quali marinare le cipolle e usando olio evo di buona qualità. Ne produciamo di ogni genere lungo tutto lo stivale... c'è solo l'imbarazzo della scelta. </p><p>Le dosi sono sempre piuttosto abbondanti, per almeno 6 persone, io normalmente servo queste insalate come antipasto con un calice di spumante o un bianco che il consorte sceglie in base all'ingrediente dominante.</p><p>-ricetta-</p><p>100 g tonno affumicato a fette</p><p>150 g cipolla rossa di Tropea</p><p>200 g champignon</p><p>2 cespi di indivia belga</p><p>12 ovette di quaglia lessate</p><p>qualche foglia di spinacini freschi</p><p>aceto ai frutti, olio evo</p><p>sale in fiocchi</p><p>Affetto i funghi dopo averli privati della radice, taglio ad anelli la cipolla e la metto a marinare in una ciotolina con aceto di lamponi/melagrana/fragole per almeno un'ora. Riduco l'indivia a striscioline.</p><p>Prendo un capiente piatto da portata e ricopro il fondo con foglie di spinacino, funghi a fettine, indivia belga. Sopra accomodo il tonno che ho tagliato a losanghe, le uova di quaglia divise a metà e gli anelli di cipolla sgocciolati. Condisco con un buon giro di olio evo e qualche fiocco di sale. Lascio insaporire per una decina di minuti prima di servire.</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-89363563902237459732023-05-17T09:47:00.021+02:002023-05-17T09:47:00.135+02:00Le mie insalate: palamita, primosale, nastri di zucchine, cipollotti e fragole marinate all'aceto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihY8qHSqBDU8M9-1nO78uwr0BcLcMoEfIfdZEggZsH81pM4KzJ9TkdyF3_CzrzH6Y44-AtTX3BGBL-DB5nqdQ0sRYy1iFmkyvBYiLb7QmTiy9kOp6W2tOScy5qVYMFx5A7nIu0oTHYG6XQ4TNnJ36tuySbWHCUZWCE4mWLKi1eF87GUDr4MwCdAi_CRw/s1920/con%20palamita.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="367" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihY8qHSqBDU8M9-1nO78uwr0BcLcMoEfIfdZEggZsH81pM4KzJ9TkdyF3_CzrzH6Y44-AtTX3BGBL-DB5nqdQ0sRYy1iFmkyvBYiLb7QmTiy9kOp6W2tOScy5qVYMFx5A7nIu0oTHYG6XQ4TNnJ36tuySbWHCUZWCE4mWLKi1eF87GUDr4MwCdAi_CRw/w489-h367/con%20palamita.jpeg" width="489" /></a></div><p>Buondì a tutti, eccomi qui di nuovo dopo una lunga pausa, con una nuova insalata. </p><p>Questa l'avevo composta l'estate scorsa e la ripropongo oggi perché sui banchi del pesce fresco ho visto giorni fa proprio delle belle palamite pescate nei nostri mari. Un pesce piuttosto economico data la buona resa, sui 15€ al kg, tenuto conto che le pezzature che si trovano in giro si aggirano appunto sul kg, esattamente quanto quelle che pesca il consorte a settembre all'isola d'Elba. Una volta cotto e spinato è un ottimo pesce azzurro con poche spine e senza le fastidiose squame che per toglierle intasano tutto il lavello!</p><p>Assieme ai filetti di pesce, che vanno preparati il giorno prima, ho aggiunto cubetti di primosale, nastri di zucchina, qualche champignon a fettine sul fondo del grande piatto di servizio e cipolle e fragole, affettati e messi a marinare in aceto di melagrana o di fragole. Un buon giro d'olio evo, sale in fiocchi e pepe per chi lo gradisce... è tutto. </p><p>Passo alle dosi, chiudo e vi do appuntamento a presto con altre insalate, piatto di buon auspicio per la bella stagione che stenta a partire. L'acqua ci voleva, e ce ne vorrebbe molta altra ma... in alcune regioni ha fatto disastri, come succede da un po' d'anni a questa parte.</p><p>-ricetta-</p><p>1 palamita sul kg</p><p>150 g primosale</p><p>2 zucchine baby</p><p>2 cipollotti</p><p>una manciata di fragole</p><p>una manciata di champignon</p><p>aceto di melagrana/frutti rossi o fragole</p><p>sale in fiocchi, pepe</p><p>olio evo</p><p>Affetto i cipollotti e le fragole e li metto a macerare per un paio d'ore in una ciotolina, ricoperti di aceto.</p><p>Lesso la palamita in un brodo aromatico (acqua, odori, alloro, gambi di prezzemolo, fettine di limone, mezzo bicchiere di vino bianco, sale e pepe) per 1 ora dalla ripresa del bollore, facendo sobbollire piano. Lascio intiepidire prima di spellarla e spinarla. Lascio i filetti per una mezza giornata/una notte in un piatto, coperti da un velo d'olio.</p><p>Compongo l'insalata: prendo un grande piatto da portata e metto i funghi a fettine sul fondo, sopra accomodo le zucchine a nastri sottili, i cubetti di primosale, la palamita a filetti e completo con fragole e cipollotti. Condisco con fiocchi di sale e l'olio nel quale ho marinato il pesce. </p><p>Il consorte ci aveva abbinato un Inzolia, vino bianco autoctono siciliano di Feudo Montoni, vendemmia 2017. Amo l'espressione sincera del territorio che si può cogliere nei vitigni autoctoni, troppo spesso sottovalutati.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXRGes6I9ZOiR9g-HwxMuhDMvBwjDac6QGySXqW-e9S-WhrIaBrojWvfDApuuZIIbYh3OoOTDsmVaALwJAJDY9ukb-x2V7t-ahFFcW1z0EdrlVhg8sxZXYXWIrYkEuhmT12cBlBI-YattBj2lwl-5epgP4wMc_322TObCjZrLZO5wkDsgnrSYyg4GCjQ/s1280/inzolia%20FM.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXRGes6I9ZOiR9g-HwxMuhDMvBwjDac6QGySXqW-e9S-WhrIaBrojWvfDApuuZIIbYh3OoOTDsmVaALwJAJDY9ukb-x2V7t-ahFFcW1z0EdrlVhg8sxZXYXWIrYkEuhmT12cBlBI-YattBj2lwl-5epgP4wMc_322TObCjZrLZO5wkDsgnrSYyg4GCjQ/s320/inzolia%20FM.jpeg" width="240" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-55498188525679245822023-04-12T11:00:00.083+02:002023-04-12T11:00:00.190+02:00Uova di quaglia in purgatorio con verdure grigliate<br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipfkIB-K3RT6RemkNpIFGujiQTveDEJzpUqfFAqesFQBUSwpfxJLEQJE7K1OyH76hkM1MKfD4bOdFk_cWyDju1_T5Yn5H_5-H9lkZfvnX5oS0InuNRmiYERfbOAY0FzoOdGJLVXguZo4f9c6aHmP_6rVB7XJI7SWE5HE4kLgbkqUoGZ2p0WasqpJpb1Q/s1920/ovettePurgatorio.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipfkIB-K3RT6RemkNpIFGujiQTveDEJzpUqfFAqesFQBUSwpfxJLEQJE7K1OyH76hkM1MKfD4bOdFk_cWyDju1_T5Yn5H_5-H9lkZfvnX5oS0InuNRmiYERfbOAY0FzoOdGJLVXguZo4f9c6aHmP_6rVB7XJI7SWE5HE4kLgbkqUoGZ2p0WasqpJpb1Q/w482-h362/ovettePurgatorio.jpeg" width="482" /></a></div><p></p><p>Buongiorno a tutti! Mi scuso se quest'anno non pubblicato nulla per farvi gli auguri di buona Pasqua ma siamo stati 9 giorni in Francia e al rientro ci ho messo un po' a riprendermi anche perché se è vero che abbiamo trovato bel tempo, è anche vero che per una settimana siamo stati tormentati da incessanti venti da nord, molto forti e freddissimi, che ci hanno regalato una bella infreddatura con tosse e raucedine a strascico. La ricetta pasquale la pubblico oggi tanto va bene sempre, anche d'estate. Anzi, con la bella stagione è più naturale mettersi a grigliare verdure. In ogni caso spero che abbiate trascorso le festività pasquali in buona compagnia condividendo ottimo cibo.</p><p>Le dosi di questo piatto sceglietele voi. Potete preparare singoli tegamini oppure un'unica teglia da condividere. Antipasto, piatto unico o secondo, è un insieme versatile. Le mie dosi sono per 3/4 persone in versione antipasto, per 2 in versione secondo piatto. È anche un ottimo sistema per riciclare avanzi di verdure alla griglia e/o pomodorini confit.</p><p>-ricetta- </p><p>600 g pomodori datterini</p><p>1 grossa melanzana</p><p>2 zucchine</p><p>2 cipolle</p><p>1 peperone</p><p>12 uova di quaglia</p><p>250 ml passata di pomodoro</p><p>olio evo, sale, pepe, sambal</p><p>Per prima cosa preparo le verdure grigliate: affetto la melanzana e le zucchine, preparo il peperone a falde (posso fare metà rosso e metà giallo), affetto una delle due cipolle ad anelli spessi. Salo un pochino tutte le fette ricavate e lascio riposare mezz'ora prima di passarli su una griglia rovente. Mentre griglio le verdure ne approfitto per tritare la seconda cipolla e divido in 4 i pomodorini.</p><p>Scaldo un giro d'olio in una padella con un cucchiaino di sambal o del peperoncino e ci faccio appassire la cipolla, poi metto i datterini, condisco con sale e pepe e faccio saltare per qualche minuto, poi aggiungo le verdure che ho tagliato a striscioline dopo averle grigliate e la passata di pomodoro. Lascio insaporire per 5', tenendo il ragù vegetale piuttosto morbido. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_D165wuaNoHNX--d5FRz3F3rOkHVOWP8XeKl-4uQASHUZCmGlGIsKRglwno73inPJJsLzuzEIj7nli1ytq3lNDkCHRqyrI3JUjkOGjnWIJvDzLPLSZapPbcwybiyUeqC3ChwAF8h6RsSg7d3OkZ1lRThVChtSux9IpOKCVmLz-mtft_-pvBy2rS_nQ/s1280/ovette%20purgat.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn_D165wuaNoHNX--d5FRz3F3rOkHVOWP8XeKl-4uQASHUZCmGlGIsKRglwno73inPJJsLzuzEIj7nli1ytq3lNDkCHRqyrI3JUjkOGjnWIJvDzLPLSZapPbcwybiyUeqC3ChwAF8h6RsSg7d3OkZ1lRThVChtSux9IpOKCVmLz-mtft_-pvBy2rS_nQ/s320/ovette%20purgat.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Ungo una pirofila da forno, ci verso il ragù preparato e con un cucchiaino preparo tante fossette dove sguscio le uova di quaglia, facendo moltissima attenzione a che non cadano anche frammenti di guscio. Sono minuscoli e se ne formano tanti, nonostante l'uso di un coltellino seghettato per incidere guscio e pellicina sottostante. Quando la pirofila è completata la metto a cuocere in forno caldo, sui 180°, per i minuti necessari a che l'albume si rapprenda. Fate attenzione a non stracuocere le uova!</p><p>Porto in tavola con una fresca insalatina di cicorino e tante fette di buon pane rustico.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-72486468657874313482023-03-10T10:40:00.003+01:002023-03-10T10:40:00.199+01:00Cipolle ripiene<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJwrl-7BgdKzf4-Sjml8V8odPHn9MUE1Z7u1MPB5yjPhf5Kjz_fyjQYFalu47G84QuGbJomwN-R3caPJjdlBSoNKqWsC1J2q2aH7kF99UIbVVDc3DU5owThL3K420fmxq3YUlp9nu6iW9_WmKnBlFXZBaH3ikXo4UhC0Ph_ytSpO4W5vGI31dpU0lYhg/s1920/cipolle%20ripiene.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="357" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJwrl-7BgdKzf4-Sjml8V8odPHn9MUE1Z7u1MPB5yjPhf5Kjz_fyjQYFalu47G84QuGbJomwN-R3caPJjdlBSoNKqWsC1J2q2aH7kF99UIbVVDc3DU5owThL3K420fmxq3YUlp9nu6iW9_WmKnBlFXZBaH3ikXo4UhC0Ph_ytSpO4W5vGI31dpU0lYhg/w475-h357/cipolle%20ripiene.jpeg" width="475" /></a></div><br />Rieccomi qua. Ne è passato di tempo! Ben trovati a tutti voi.<br /><p>Sono stata in montagna, poi in giro per degustazioni varie e occupata a servire pasti a un sacco di amici, talmente presa che mi era passata la voglia di mettermi alla tastiera per scrivere e aggiornare il blog. Siamo entrati nella primavera meteorologica ma all'equinozio mancano ancora una decina di giorni e siamo terribilmente a secco di acqua. Non piove, raramente piange dal cielo neanche la quantità sufficiente a bagnare il terreno in giardino. Il fiume è bassissimo. Di conseguenza i prezzi di frutta e verdura si impennano e tocca ingegnarsi con i contorni. Questa ricetta si adatta non solo ad accompagnare carne o pesce ma volendo è un'alternativa al secondo. Le cipolle, per chi le ama, sono buone sempre e fanno benissimo. Sempre volendo, si può preparare la ricetta in modo del tutto vegetariano omettendo salumi e/o pesce nella farcia. Fate secondo le vostre esigenze. Io avevo cubetti di prosciutto cotto da consumare e li ho aggiunti. Ma potevo metterci sardine o tonno o sgombri. Oramai faccio la spesa alimentare sfruttando gli sconti anti-spreco che propone il market vicino a casa e lo trovo stimolante... non ho mai nulla di stabilito. Giro per i banchi e decido al momento cosa cucinerò i giorni a venire, oppure acquisto le offerte, cucino subito e conservo sottovuoto le pietanze già pronte; la trovo una soluzione molto comoda, in più mi permette di economizzare tempo e denaro. Adesso però bando alle ciance e procediamo con la</p><p>-ricetta-</p><p>cipolle di media grandezza bianche o dorate</p><p>150 g bietole o spinaci cotti e strizzati</p><p>un paio di piccoli panini raffermi</p><p>100 g prosciutto cotto a dadini</p><p>2 uova</p><p>pangrattato e formaggio grattugiato</p><p>olio evo, sale e pepe</p><p>Preparo il ripieno mettendo in una boule la verdura cotta tritata, le uova, i panini tagliati a dadini piccolissimi e i cubetti di cotto. Regolo di sale e macino poco pepe, aggiungo del formaggio grattugiato. Lascio insaporire.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj6E-CPTrcsT09lKNJN9nFuLWx-00l5LaqXALnlE5bFl0no5Qt0_5219wNIYRDJrqN6-_fPankqQfmjTpx4cqGp6_wtVUgzvIAQFgP1ZwfX0GRzkpCqaGORLRsFfx2qXJucbVhbpQiEenVyfkj-eNavWmjj_e7aSaP5IoQl5x9Td2WbyKAT8Mkke_i6w/s1280/cipolleripien.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj6E-CPTrcsT09lKNJN9nFuLWx-00l5LaqXALnlE5bFl0no5Qt0_5219wNIYRDJrqN6-_fPankqQfmjTpx4cqGp6_wtVUgzvIAQFgP1ZwfX0GRzkpCqaGORLRsFfx2qXJucbVhbpQiEenVyfkj-eNavWmjj_e7aSaP5IoQl5x9Td2WbyKAT8Mkke_i6w/s320/cipolleripien.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Pulisco le cipolle, le taglio in quattro spicchi e le sfoglio. Lesso i petali ottenuti in acqua bollente salata per 3', li scolo e li metto ad asciugare su un telo. Ungo di olio una pirofila e formo con il ripieno delle polpette allungate che accomodo nei gusci di cipolla. Completo la teglia mettendole ben serrate, un filo di olio e spolvero il tutto con poco pane e altro formaggio grattugiato. Inforno a 200° per 20'. O comunque fino a che non si dorano bene.</p><p><br /></p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-43864464824435275762023-01-29T10:10:00.023+01:002023-01-29T10:10:00.253+01:00Budino panna e amaretti<p>Quante discussioni attorno a una ricetta. Ho letto di questo budino in un gruppo di ricette bolognesi e siccome sotto c'erano decine di commenti in disaccordo con quanto scritto dall'autrice del post, ho deciso di non chiamarlo 'Budino di Minerbio' come specificato ma semplicemente budino con panna e...</p><p>Avendo panna fresca in scadenza ho cercato un modo di usarla preparando un dessert, che può rimanere in frigorifero qualche giorno e/o addirittura può essere congelato. Comoda soluzione per necessità dell'ultimo momento. La ricetta di questa signora è come ve la scriverò sotto (ho tolto 25 g di zucchero perché 200 g mi sembravano troppi), alla faccia di chi sostiene che: niente panna-solo latte, metà latte-metà panna, troppe uova, troppo zucchero, io ci metto anche.... Uff! I talebani della cucina mi sono venuti a noia. Non lo fate così? Fatelo alla vostra maniera e basta! Chissà quante ricette 'di famiglia' ci saranno su questo budino, che prende il nome da un paesotto della cintura bolognese. Io sono per provare... poi si fa sempre in tempo a mettere o togliere qualcosa. Per esempio ho scoperto, solo al momento di aggiungerlo, che non avevo più Amaretto di Saronno in casa. Ho ovviato all'inconveniente mettendo rum ed estratto di mandorla amara.</p><p>Perciò vi auguro una buona giornata di festa e vi invito a provare a farlo. Ho utilizzato due stampi: uno da 1 l e uno da mezzo, così lo userò in due volte, per 6 e per 4 persone.</p><p>-ricetta-</p><p>500 ml panna fresca </p><p>200 g amaretti</p><p>175 g zucchero</p><p>6 uova</p><p>2 tazzine di caffè freddo</p><p>2 bicchierini di amaretto </p><p>un pizzico sale, estratto di vaniglia</p><p>caramello per gli stampi</p><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUpEwxYFxu6332dGz1IRSu48s2K6k53b1pI6hkmvHI8KtLW7zUIRd_l35YNi4xGWLUg-ELAwSlMOsthRb4GJwLjsSqRuRG2ODY_S6DWlv5d6P0toyIbiLe3HHTltD0kZkbemcfBj-yo_9GGp1Vhbjncg3G0V54m1zgDBA6RFwJgLMLQcQorhZJTTU7bA/s1280/minerbio.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUpEwxYFxu6332dGz1IRSu48s2K6k53b1pI6hkmvHI8KtLW7zUIRd_l35YNi4xGWLUg-ELAwSlMOsthRb4GJwLjsSqRuRG2ODY_S6DWlv5d6P0toyIbiLe3HHTltD0kZkbemcfBj-yo_9GGp1Vhbjncg3G0V54m1zgDBA6RFwJgLMLQcQorhZJTTU7bA/s320/minerbio.jpeg" width="320" /></a></div><p>Sbatto senza montarle le uova con lo zucchero, la vaniglia e un pizzico di sale. Verso gli amaretti in una boule e li schiaccio con un batticarne, così non si riducono in polvere. Preparo le due tazzine di caffè e lo faccio raffreddare prima di mescolarlo con il liquore. Metto del caramello sul fondo degli stampi e preparo acqua bollente in un tegame per il bagnomaria -perché li ho cotti sul fornello non in forno. Se preferite prepararli in forno: mettere gli stampi in un bagnomaria, 180° per circa 45'.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibrkl69opHTaF9BPjryUZwYPpNTF_2jJ_zjr4YqlYIpZyy5SpdTGTBzflL3JeB4M5t9Hk7ondKrwz2xAqPyxMRFPHfkYIIcec_FnpvyNuFGdi5KMdPiTJnizj5gQSvEWTcjiamC4O3nrVdVS7uPp0jfqNukQEh6InDOFjdVinhM91-WKSkoz0eOFcMag/s1280/Minerbio%201.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibrkl69opHTaF9BPjryUZwYPpNTF_2jJ_zjr4YqlYIpZyy5SpdTGTBzflL3JeB4M5t9Hk7ondKrwz2xAqPyxMRFPHfkYIIcec_FnpvyNuFGdi5KMdPiTJnizj5gQSvEWTcjiamC4O3nrVdVS7uPp0jfqNukQEh6InDOFjdVinhM91-WKSkoz0eOFcMag/s320/Minerbio%201.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Unisco alle uova sbattute prima la panna e poi il caffè col liquore, quindi mescolo gli amaretti e verso tutto negli stampi appoggiati su una pentola. Verso acqua bollente sino a due dita dal bordo e copro parzialmente. Metto su fiamma bassa e faccio cuocere a bagnomaria per circa 50'/1 h. In superficie deve comunque formarsi una crosticina. Faccio raffreddare per una notte e poi posso servirlo, capovolgendo lo stampo su un piatto da portata. Se non lo consumo subito si mantiene nel congelatore ben sigillato nello stampo.</p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-87767740594169040732023-01-26T10:00:00.002+01:002023-01-26T10:00:00.209+01:00Insalata di faraona, shitake e ovette di quaglia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAUW7WwVaqo0HIxuUDQQeTJlzrmECUvqojSEUT2WENK03kO7fgoLAB186L-6ogcC3X961Mwp7BJF7xI1lBvwqvKq6abbBl7ExlNKkJFfF-6H3iAve7J9HiH5dIKuBF_cxh6-ErV02BSoVHHRwCsYzmLlSS06TV_P3kgPcgJyjuA6NkimH9psO2rf-tNw/s1920/faraona%20salde%20shitake%20ovette.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1440" height="465" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAUW7WwVaqo0HIxuUDQQeTJlzrmECUvqojSEUT2WENK03kO7fgoLAB186L-6ogcC3X961Mwp7BJF7xI1lBvwqvKq6abbBl7ExlNKkJFfF-6H3iAve7J9HiH5dIKuBF_cxh6-ErV02BSoVHHRwCsYzmLlSS06TV_P3kgPcgJyjuA6NkimH9psO2rf-tNw/w349-h465/faraona%20salde%20shitake%20ovette.jpeg" width="349" /></a></div><p>Le insalate di faraona o cappone, servite tiepide e con aggiunta di ingredienti vari a seconda dell'occasione, sono ricette furbe perché si possono preparare in anticipo. Come per quelle estive con pesce, che amo preparare sempre diverse, in autunno-inverno faraona e cappone sono validi sostituti, mescolati a melagrana, funghi shitake, ovette di quaglia, radicchio tardivo, sedano rapa. Tutto o quasi quello che vi può venire in mente o piacere. Questa l'ho servita durante i pranzi post-natalizi. Se la preparo prima la metto sottovuoto pronta com'è, ma senza le ovette che potrebbero rompersi. Una faraona basta per 6/8 persone a seconda che la si serva come antipasto o secondo.</p><p>-ricetta-</p><p>1 faraona eviscerata</p><p>sedano, carota e cipolla, gambi di prezzemolo, 1 pomodoro maturo, sale, pepe in grani e alloro</p><p>6/8 ovette quaglia</p><p>200 g funghi shitake</p><p>olio evo, aceto balsamico di mele o succo di lime</p><p><br /></p><p>Pulisco e fiammeggio la faraona, preparo un brodo vegetale con sedano, carota, cipolla e pomodoro, gambi di prezzemolo, sale e una foglia di alloro. Lo faccio bollire per 30' prima di mettere il pennuto che faccio cuocere a fiamma bassa, deve sobbollire, per 45'. Lo faccio intiepidire nel brodo poi elimino la pelle e lo disosso, facendolo a pezzi non troppo piccoli.</p><p>In una terrina metto i funghi shitake, io li trovo già cotti trifolati a fettine, alcune uova di quaglia rassodate per 3,5', raffreddate e sgusciate. Aggiungo la faraona disossata. Preparo una citronette/vinaigrette con succo di lime o aceto balsamico di mele (che mi porta dal Friuli un amico che vive a Trieste), olio evo, sale e pepe. Ci condisco l'insalata, sigillo con pellicola e lascio che si insaporisca al freddo per qualche ora. Al momento di servire, la riporto a temperatura ambiente (se è sottovuoto immergo la busta in acqua calda per 5'), la mescolo e porto in tavola con contorni a piacere.</p><p>Quando l'ho preparata, un amico sommelier aveva portato una bottiglia di un meraviglioso vino della Loira della leggendaria Famille Joly. Lavorato in biologico Triple A, Les Vieux Clos 2019 è a base di Chenin blanc, fermentato e affinato in botti da 500 l, fruttato e speziato, lunghissimo e intenso. Uno spettacolare vino che amo in modo particolare tanto quanto i vini di Borgogna.</p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-22748315508342955102023-01-13T09:55:00.016+01:002023-01-13T09:55:00.252+01:00Cavolo cappuccio affucatu<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEtVjGn2sGpv1dpGeEWnKKxGfnsHHF0CemtYvZPwP4J2iD1k8TOyc_V_FtBeBarqcxmue81mwnzqqfpGJPTmGpR0qX46coNy2MNo99BWfRCRSzmC28_Dnfs-PLweR1yYBYst7bFdL3PuCqLD2F0p4P2xe12wO3tuBt5n5qIulDerKltMXSdiIMKvkLCA/s1920/cavoloaffucatu.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="364" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEtVjGn2sGpv1dpGeEWnKKxGfnsHHF0CemtYvZPwP4J2iD1k8TOyc_V_FtBeBarqcxmue81mwnzqqfpGJPTmGpR0qX46coNy2MNo99BWfRCRSzmC28_Dnfs-PLweR1yYBYst7bFdL3PuCqLD2F0p4P2xe12wO3tuBt5n5qIulDerKltMXSdiIMKvkLCA/w486-h364/cavoloaffucatu.jpeg" width="486" /></a></div><p>Tempo fa mi hanno regalato due cavoli cappucci enormi. Uno l'ho usato per fare una specie di cassoeula, con l'altro ho voluto sperimentare una ricetta che ho letto in giro, se ben ricordo in un gruppo di ricette siciliane. In effetti la ricetta è sia catanese che campana, almeno per quello che ho desunto cercando verifiche in rete. È un buon sistema per servire un contorno di cappuccio in tavola, una preparazione saporita, che i miei numerosi ospiti hanno molto gradito. Ci vuole una grande casseruola, all'inizio il cavolo affettato occupa molto spazio e siccome deve cuocere soffocato, ovvero col coperchio e nel suo liquido, serve una grande pentola. Poi man mano che cuoce si riduce della metà. Ci vogliono circa 45' per cuocerlo a dovere ma non va sorvegliato più di tanto: basta mescolare ogni 10' ed aggiungere poca acqua dovesse asciugare troppo. Come sempre ci sono ricette col vino rosso, altre con quello bianco, concentrato sì, concentrato no. Ho letto di olive, pinoli e uva passa. Siccome non amo i contorni troppo dolci non li ho aggiunti. Ho usato del vino rosato, ne avevo di già aperto e poco concentrato, che peraltro si percepisce appena appena a piatto finito. Vado col procedimento...</p><p>-ricetta-</p><p>1 cavolo cappuccio grande (il mio pesava 1,4 kg, è bastato per 9 persone)</p><p>1 cipolla</p><p>4 alici sott'olio</p><p>2 cucchiai di concentrato di pomodoro</p><p>1 bicchiere di vino</p><p>sale, peperoncino/sambal, olio evo</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0qf7w9Nob4Fvl5J-FywqI27FPCXS0oWrL8HR-Ed2mGlcaetvPZfeAoDsBhhn7431e1Xq9m9qlXqqFcn7h9wytA_aJ3y1T83zcHnPI9B_vBwv0ICfeIpSZb0IcfCJ9vyl84SrwGNke9v-fSnrBOgKgAFo8ovssN_9xUOzvtVrG4q-xeW_3zNjZqWpb2A/s1280/cavoloaffucat.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0qf7w9Nob4Fvl5J-FywqI27FPCXS0oWrL8HR-Ed2mGlcaetvPZfeAoDsBhhn7431e1Xq9m9qlXqqFcn7h9wytA_aJ3y1T83zcHnPI9B_vBwv0ICfeIpSZb0IcfCJ9vyl84SrwGNke9v-fSnrBOgKgAFo8ovssN_9xUOzvtVrG4q-xeW_3zNjZqWpb2A/s320/cavoloaffucat.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Pulisco bene il cavolo, elimino le foglie esterne ammaccate e le coste centrali più legnose, lo affetto sottile e lo lavo, facendolo sgrondare molto bene. In una grande casseruola scaldo un giro d'olio e la cipolla affettata, aggiungo le alici ben sgocciolate e un po' di sambal o peperoncino, le faccio sciogliere prima di aggiungere il cappuccio. Mescolo e copro, lascio stufare 15' poi aggiungo il bicchiere di vino che deve evaporare a fiamma vivace. Quindi completo col concentrato e dopo aver mescolato copro e proseguo la cottura, sorvegliando e mescolando ogni tanto, sino a che il cavolo non è tenero e ha un aspetto brasato. Se asciugasse troppo basta aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda, ma poca alla volta.</p><p>Al termine regolo di sale, solo se occorre.</p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-25605602550903791712023-01-10T09:40:00.060+01:002023-01-10T09:40:00.212+01:00Pici all'aglione<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhqFRTjQsiuwe2dmIplvAT4zLELNjTXXtMPTdjjuqaXbLAmiiKhMWUC-ftlImygb1w6Z1neAfDQnuEPC4DVAu2vQAzA2wG2n8zxsgujQR8Xm1J80hcKVZziV1yN1Z0Id7ZXePTOFRcSI-t4eV0CT-xpOqzOqqHFJSlgmZ3AckQmJZueGYsg3QsZh2NYQ/s1920/Picci%20aglione.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1440" height="511" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhqFRTjQsiuwe2dmIplvAT4zLELNjTXXtMPTdjjuqaXbLAmiiKhMWUC-ftlImygb1w6Z1neAfDQnuEPC4DVAu2vQAzA2wG2n8zxsgujQR8Xm1J80hcKVZziV1yN1Z0Id7ZXePTOFRcSI-t4eV0CT-xpOqzOqqHFJSlgmZ3AckQmJZueGYsg3QsZh2NYQ/w383-h511/Picci%20aglione.jpeg" width="383" /></a></div><br />Verso la fine di novembre siamo stati invitati da amici che hanno una tenuta in Val di Cornia, in frazione San Lorenzo di Suvereto. Oltre all'ottima ospitalità e al tempo discreto, ci ha disturbato la pioggia ininterrotta da mattina a sera solo il sabato, ma avevamo in programma visite in cantine della zona, per cui... che piovesse o ci fosse il sole poco cambiava. Invece la domenica è arrivato un bel sole e ho persino potuto fare un bagno in piscina, benché non riscaldata. Sono abituata all'acqua fredda ed è stata una nuotata energizzante che mi ha preparato a una grigliata davvero eccellente preparata da Paolo, il nostro ospite.<br /><p>Il sabato pomeriggio, nonostante una pioggerellina fastidiosa e vento freddo, ci siamo avventurati per le vie deserte di Suvereto alla ricerca di prodotti locali. Dopo aver atteso l'apertura di un alimentari, che sbirciando dalle vetrine sembrava ben fornito, ho fatto incetta di formaggi e salumi locali. Uscendo dal paese, subito prima delle mura c'è un fruttivendolo che ha catturato la mia attenzione per il nome in vetrina: <i>Il fagiano nell'orto</i>. Appesi a una sbarra pendevano mazzi di aglione... secondo voi potevo resistere? L'ortolana ci ha tenuto subito a precisare che costava caro, non essendo aglio normale ma IGP della Val di Chiana e che quello che aveva appeso era l'ultimissimo, e al limite, di fine stagione. Per quello nuovo tocca aspettare giugno /luglio 2023. Dopo averle confermato che ne conoscevo l'esistenza e le sue particolarità -nella mia giovinezza accompagnavamo mio padre a Chianciano 'a passare le acque' e pici e aglione erano il piatto tipico locale- ne ho acquistato 4 teste. Non viene venduto a treccia ma legato a mazzi di 4 con un gambo molto lungo e la classica fascetta. L'aglione ha un bassissimo contenuto di allicina, cosa che lo rende più delicato e digeribile. Pensate che per una pasta per 8 persone ne vanno almeno 10 spicchi, che sono molto grandi! Però posso assicurarvi che non disturbano per nulla. Al termine della vacanza elbana, il prossimo ottobre, mi sono già ripromessa di fare tappa a Suvereto per farne scorta (assieme a formaggi e salumi del simpatico Gigi).</p><p>Chiaramente non ho trovato i pici, né avevo tempo e pazienza per confezionarli a mano per 8 persone. Perciò mi sono arrangiata con un altro tipo di rustica pasta fresca di semola, i troccoli, che gli si avvicinano molto. Il sugo l'ho preparato con pomodori freschi e pelati, i primi in questa stagione non sono eccezionali e c'è stato bisogno del supporto di ottimi san Marzano. </p><p>-ricetta-</p><p>750 g pici</p><p>4 grandi pomodori maturi tipo cuore di bue (oppure 6/8 ramati maturi)</p><p>400 g pomodori san Marzano pelati</p><p>8/10 spicchi di aglione</p><p>peperoncino </p><p>olio evo, sale </p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRukZcoApQEgg58HFft8hBVx8vMdMqn2EiQO-z5TDo0O2N9kxpzGDWqL3pRaiaAcO7CP736nCbS06db_IwHbocssmTJjhBht-P3Yn1rChq7aQ67bjP6daVYS2CgFBiqhIe0cI2_hJw9F3L9ufqUvUoSlve9Qv3FHkw9J2NufSf7MwfqtowpZITgmeWJg/s1280/piciaglione.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRukZcoApQEgg58HFft8hBVx8vMdMqn2EiQO-z5TDo0O2N9kxpzGDWqL3pRaiaAcO7CP736nCbS06db_IwHbocssmTJjhBht-P3Yn1rChq7aQ67bjP6daVYS2CgFBiqhIe0cI2_hJw9F3L9ufqUvUoSlve9Qv3FHkw9J2NufSf7MwfqtowpZITgmeWJg/s320/piciaglione.jpeg" width="320" /></a></div>Sbuccio gli spicchi di aglio e li schiaccio con l'apposito attrezzo per farne una crema.<p></p><p>In una grande padella, dove salterò la pasta, scaldo un buon giro d'olio e verso i pomodori -ho spellato e ridotto a tocchetti quelli freschi e spezzettato i pelati, ho dato una leggera frullata senza spappolarli-. Li faccio insaporire per 10' prima di aggiungere la crema di aglio schiacciato, se piace aggiungete poco peperoncino -io ho messo un cucchiaino del mio sambal-. Faccio andare ancora per 15' a fuoco basso, l'aglione deve stemperarsi completamente nel pomodoro. Dovesse asciugare troppo aggiungo poca acqua calda. Deve rimanere un sugo cremoso. Nel frattempo lesso la pasta e quando è al dente la scolo nella padella con il sugo e la salto amalgamandola al condimento. Bon Apétit!</p><p>Serviti all'abituale pranzo degli auguri con amici sommelier, l'abbinamento con un grande vino di Borgogna, il Meursault-Charme Premier Cru 2012 dell'omonimo château, è stato sorprendente. Un grande vino complesso che ha saputo reggere la complessità aromatica del condimento. Pur essendo leggero e digeribile, l'aglione ha pur sempre un sentore di aglio e non è scontato l'abbinamento.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Zb1zU8rpDXDRLlyX-P_dAB6MEd3UcEnzvgplA7J5ETyZMy2jHpJ5o_ds0dqR_qPd5SW3IQeWhe6J5doBxACsxaIgq-NtQ6DDnT7BS7gvxe3QzRFpfVtPfCWSNNw6P9Jo3xJPTj-e6uZJH5Ng9Rw8U4avAd50R41QFt5IVkM5BG7q3h6jiUtes62C-w/s1280/Meursaul1er%20cru.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5Zb1zU8rpDXDRLlyX-P_dAB6MEd3UcEnzvgplA7J5ETyZMy2jHpJ5o_ds0dqR_qPd5SW3IQeWhe6J5doBxACsxaIgq-NtQ6DDnT7BS7gvxe3QzRFpfVtPfCWSNNw6P9Jo3xJPTj-e6uZJH5Ng9Rw8U4avAd50R41QFt5IVkM5BG7q3h6jiUtes62C-w/s320/Meursaul1er%20cru.jpeg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvT6HynDF7qECt0LcbrYSwHZD5DZzu_aokkK7FHZjn-GQPEpLm5M2-eP57c8CQ39ybQT1CVklU-DBEKiRAkb9UxWzcFS5A2oY0XenQAS_1i3tQDRTGKkYJFnwKHtG9eGrZVa2lAZN6VYtynXkhtDeC9yoUE9UOL4PfY8BAmCLreoyO0ubYNthmv2qgEA/s1280/Meursault.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvT6HynDF7qECt0LcbrYSwHZD5DZzu_aokkK7FHZjn-GQPEpLm5M2-eP57c8CQ39ybQT1CVklU-DBEKiRAkb9UxWzcFS5A2oY0XenQAS_1i3tQDRTGKkYJFnwKHtG9eGrZVa2lAZN6VYtynXkhtDeC9yoUE9UOL4PfY8BAmCLreoyO0ubYNthmv2qgEA/s320/Meursault.jpeg" width="240" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdDTqUkzs-gJD2KXOEXuSx_K9C2VGw4Q9GpqksmgGnGpGiqjMKDsrvi5IBPo9V0pSnBXExIFKp3QggN_vCmrgti_7s8zzd76-TmUwkkhT3S6Y4CLiGC3NpDlv8dXtgTDswVQfeuxDxKKij7G6wczhDTBxP9rgmLwwULmFSLKjCvTlwby5DdcdWzUWI1Q/s1280/picaglione.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdDTqUkzs-gJD2KXOEXuSx_K9C2VGw4Q9GpqksmgGnGpGiqjMKDsrvi5IBPo9V0pSnBXExIFKp3QggN_vCmrgti_7s8zzd76-TmUwkkhT3S6Y4CLiGC3NpDlv8dXtgTDswVQfeuxDxKKij7G6wczhDTBxP9rgmLwwULmFSLKjCvTlwby5DdcdWzUWI1Q/w200-h150/picaglione.jpg" width="200" /></a></div></div><br /><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-77839139457575424312023-01-04T09:53:00.000+01:002023-01-04T09:53:00.220+01:00Piccole polpette di risotto al provolone di Amatrice<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4pcyPYfkUtryEm7PStXTT6WUlVVZ-5XKF5q0GhiKs1UXMHEwbOThJjEX2Q_-IELSxf_QQNExjNRxd969vGTS6Ho5_fqqV3efboeSXKnJE58Avs_JRLUcatc8vitbHGoBY2cm2CZhmQ3qxz2HhcNKpvc8TVCRR47zOdAgUUfyojaGW9Ae_YCWkujbF6g/s1920/arancinette%20al%20provolo%20amatrice.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="343" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4pcyPYfkUtryEm7PStXTT6WUlVVZ-5XKF5q0GhiKs1UXMHEwbOThJjEX2Q_-IELSxf_QQNExjNRxd969vGTS6Ho5_fqqV3efboeSXKnJE58Avs_JRLUcatc8vitbHGoBY2cm2CZhmQ3qxz2HhcNKpvc8TVCRR47zOdAgUUfyojaGW9Ae_YCWkujbF6g/w457-h343/arancinette%20al%20provolo%20amatrice.jpeg" width="457" /></a></div><p>Buondì amici gourmand. Ho cotto volutamente del risotto in più per poter preparare queste pseudo arancine golosissime. Nel risotto alla milanese avevo aggiunto una zucchina grattugiata, la si vede nel verde qua e là. Nel cuore delle polpettine ho messo un dadino di saporito provolone proveniente dal caseificio storico di Amatrice. Il formaggiaio/affinatore da cui mi rifornisco va a prenderli apposta da loro, per sostenere l'economia locale e cercare di mantenerla a galla dopo il terremoto di alcuni anni fa. Li mantiene per mesi nelle sue grotte. È buonissimo e molto saporito, una vera chicca. Al suo posto potete usare un altro provolone, preferitene uno piuttosto piccante se volete dare gusto alle vostre arancine.</p><p>-ricetta-</p><p>risotto avanzato, una bella scodella</p><p>formaggio provolone saporito</p><p>uovo e pangrattato</p><p>olio per friggere</p><p>Formo col risotto avanzato delle polpettine grandi come un'albicocca e al loro interno sistemo un dadino di provolone, poi richiudo bene e passo prima nell'uovo e poi nel pangrattato.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1JwFpsWeYk4wMkJ9S6dKjdFrn75QdwHFzmSsZGW_7B19XCGzAAROZo1bFSvUH-i9KGVHwsAEh8ouOzn1KKaJDlX4EnfpFfQc5ngRVjwF9XfRxX_sbLKDqJry0A2S0X7p0pD1jg_aTBqhHuiA8D4CTk7uB1PwGS3XMthQo_JEnMeQvRHuOHCZCUDbZwA/s1280/arancinette.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1JwFpsWeYk4wMkJ9S6dKjdFrn75QdwHFzmSsZGW_7B19XCGzAAROZo1bFSvUH-i9KGVHwsAEh8ouOzn1KKaJDlX4EnfpFfQc5ngRVjwF9XfRxX_sbLKDqJry0A2S0X7p0pD1jg_aTBqhHuiA8D4CTk7uB1PwGS3XMthQo_JEnMeQvRHuOHCZCUDbZwA/s320/arancinette.jpeg" width="240" /></a></div><p>Friggo pochi pezzi alla volta sino a che sono dorate. Le servo calde o tiepide con un buon calice di spumante, tipo un Crémant d'Alsace millesimato come questo di Schoenheitz. Un metodo classico a prezzi abbordabili e molto gradevole.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoj2wXpKcOkU-qU5UjgYaRx2IVeXRDS1nqlHC3bbwaBvcoXcOuqLNrLNMBvunXOek2CNxnz4KdL5y-hEynfJUKkTTjee2Qok7Oblm60BocxwnKgcrhWJkuwOeJ8lmCw2HMKctMu2uvAQot1GZPgAOoOV_FXRCgqEDVoyVAOWQOHfa6e_eO9YrmOSDvSQ/s1280/Crem%20Alsa08.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoj2wXpKcOkU-qU5UjgYaRx2IVeXRDS1nqlHC3bbwaBvcoXcOuqLNrLNMBvunXOek2CNxnz4KdL5y-hEynfJUKkTTjee2Qok7Oblm60BocxwnKgcrhWJkuwOeJ8lmCw2HMKctMu2uvAQot1GZPgAOoOV_FXRCgqEDVoyVAOWQOHfa6e_eO9YrmOSDvSQ/s320/Crem%20Alsa08.JPG" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU-qXFPoxb4WLPzwTMy-YltGjy6NqYO9PI6w2WSrM2t3Rx7v_4smmjYRFw3sjWq3-7bFF-0fdSeJUyv6Q2oFV6ZLVWxErFNbbTNIfZACiRKUjO9kLynlSR7gCYstt1zIN1mk-3NzuHMNQwCfbZJhnMi07yKwCfaILW43ASyTKme1rhGW7yWjfsQWFLrw/s1280/Cremant%20Alsa08.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU-qXFPoxb4WLPzwTMy-YltGjy6NqYO9PI6w2WSrM2t3Rx7v_4smmjYRFw3sjWq3-7bFF-0fdSeJUyv6Q2oFV6ZLVWxErFNbbTNIfZACiRKUjO9kLynlSR7gCYstt1zIN1mk-3NzuHMNQwCfbZJhnMi07yKwCfaILW43ASyTKme1rhGW7yWjfsQWFLrw/s320/Cremant%20Alsa08.JPG" width="240" /></a></div><br /><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-70993867195107815402023-01-02T09:45:00.004+01:002023-01-02T09:45:00.206+01:00Salame di pandoro e Buon Anno nuovo!<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO3amqY6XhN7V3NGX8LsRRBFGs6NyALOSJAt0VI2FO9yfgQX5wCiy-RJevdiQRXnwLuUuyjP2y3b5eq4Y__oWvLrX-cNP688uTOTGwa10wTqrSP3aOwTs0cj--hPFY4IY-remL1TzEUmsckVKj4NOvxGT17uBniqDnrcoRQGSb7ZDBwtf2j5Pto4LRog/s1920/salacioccopand.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="351" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO3amqY6XhN7V3NGX8LsRRBFGs6NyALOSJAt0VI2FO9yfgQX5wCiy-RJevdiQRXnwLuUuyjP2y3b5eq4Y__oWvLrX-cNP688uTOTGwa10wTqrSP3aOwTs0cj--hPFY4IY-remL1TzEUmsckVKj4NOvxGT17uBniqDnrcoRQGSb7ZDBwtf2j5Pto4LRog/w468-h351/salacioccopand.jpeg" width="468" /></a></div><p>Eccoci al 2023... cosa ci porterà questo nuovo anno? Sembra inutile ribadire "pace nel mondo" eppure è proprio quello di cui avremmo tanto bisogno! Che quelli che comandano la Terra si mettano una mano sulla coscienza pare ovvio solo ai popoli... loro fanno a chi lo ha più duro e giocano con centinaia di migliaia di vite... </p><p>In ogni caso: AUGURI a tutti, che questo 2023 ci porti tante cose belle. </p><p>Pensiamo a qualcosa di dolce con cui inaugurare l'anno: recuperare avanzi di pandoro o panettone è già un buon inizio. Ho un po' cambiato la ricetta del salame di cioccolato col panettone, omettendo l'uovo così si mantiene più a lungo e in molti lo gradiscono di più. È una ricetta super facile per la quale vi consiglio di lasciare le fette di pandoro all'aria, perché perdano parte dell'umidità e di utilizzare il fondo con più crosta, e magari di usare anche avanzi di cioccolati misti, basta che nell'insieme sia in prevalenza fondente, per bilanciare la naturale dolcezza del pandoro. Le dosi sono per due salami di medie dimensioni.</p><p>-ricetta-</p><p>300 g pandoro</p><p>100 g burro</p><p>100 g cioccolato fondente</p><p>100 g zucchero</p><p>50 g cacao amaro</p><p>50 g mandorle con la buccia, a filetti</p><p>100 ml latte</p><p>70 ml caffè forte</p><p>30 ml rum</p><p>sale</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidfnbTpB_YRIjU34LukK1egAI3vWnQYRQPkSXhQMCqEugvb03YsqWqLpr7pemJWaeOGpdYUgKJxa6btHj2HoQJ-GpP8lpuioB9vZZu503GYc9c2N2Hp17Le_j38J0R9W0CBSNEsEB8L2zt0IicfrkAsSrtyznTRhHfWwQ_AtCGhAhsP9dX7lzwJ-8pOg/s1280/salame%20pandoro.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidfnbTpB_YRIjU34LukK1egAI3vWnQYRQPkSXhQMCqEugvb03YsqWqLpr7pemJWaeOGpdYUgKJxa6btHj2HoQJ-GpP8lpuioB9vZZu503GYc9c2N2Hp17Le_j38J0R9W0CBSNEsEB8L2zt0IicfrkAsSrtyznTRhHfWwQ_AtCGhAhsP9dX7lzwJ-8pOg/s320/salame%20pandoro.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Faccio fondere il cioccolato col burro, io uso il microonde e ogni 40" mescolo con una spatola sino a ottenere un composto cremoso.. Aggiungo zucchero e cacao e una presa di fiocchi di sale che aiuta a rendere il composto meno stucchevole. Riduco a dadini il pandoro e lo bagno con la mistura di latte, caffè e rum prima di unirvi il cioccolato preparato e le mandorle. Stendo tutto su di un foglio di cartaforno, do la forma di un salame e avvolgo stretto. Mantengo i due salami al fresco, in frigorifero, in freezer o fuori all'aperto per qualche giorno. Prima di affettarlo elimino la carta e lo sporco con zucchero a velo per simulare il budello. </p><p>In abbinamento il consorte ha servito un Vin doux naturel del sud-ovest della Francia, siamo nel Roussillon vicino a<span> </span>Perpignan, che acquistammo in loco 10 anni fa. Un'annata molto vecchia che ha tenuto benissimo, avere 54 e non dimostrarli, applausi a questo Rivesaltes Ambré. Ottimo anche con formaggi erborinati.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCoMs2Z_r_Q_5jhWFZ91Wdw3CQIH3H6-lyLBLAwWMvVMXwBB3D70vIAcy16guFzLwAiewLV4TKuE8E2YCwl8-6C7r-kYc7pxa9omG1LST_hGD_HxllXx1m9nITKVmFKkQanZJ7kA-B0rqUw8m0026CLNMVhvOg1-1ov5tRGx1VTMTtRpjUqoQpePqyjg/s1280/Rive%20salte69.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCoMs2Z_r_Q_5jhWFZ91Wdw3CQIH3H6-lyLBLAwWMvVMXwBB3D70vIAcy16guFzLwAiewLV4TKuE8E2YCwl8-6C7r-kYc7pxa9omG1LST_hGD_HxllXx1m9nITKVmFKkQanZJ7kA-B0rqUw8m0026CLNMVhvOg1-1ov5tRGx1VTMTtRpjUqoQpePqyjg/s320/Rive%20salte69.jpeg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm6W-jU32Hzd4GAnV9w4bLHrFB_a52ZCASUoNnJp9mhmv15O-YPW7P_cgzfopnicJwEwUfwp1kVxCCB8qs_QPybQe6MK0KKH4-DFmzpeXVQnsAx34nyZzGZsUwX7QgGQwXCx7rf9hhZns3873M5K7_YGyIXN_FTLe9kB8fq-IaNAJRDGsHeIhGJfYSyA/s1280/rivesaltes69.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm6W-jU32Hzd4GAnV9w4bLHrFB_a52ZCASUoNnJp9mhmv15O-YPW7P_cgzfopnicJwEwUfwp1kVxCCB8qs_QPybQe6MK0KKH4-DFmzpeXVQnsAx34nyZzGZsUwX7QgGQwXCx7rf9hhZns3873M5K7_YGyIXN_FTLe9kB8fq-IaNAJRDGsHeIhGJfYSyA/s320/rivesaltes69.jpeg" width="240" /></a></div><br /><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-33544555552382399942022-12-13T10:00:00.009+01:002022-12-13T10:00:00.224+01:00Torta di zucchine in padella, con fiordilatte affumicato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1g0aByTuwON3E214YBIUXgZHjtNiyw8CB2qw4xXkd4IfKFS7LRyBBmt6z2LyssgT0pjEV8VMeckqeORBXghUOcxWEgxiORHTtSB-JdFSDNCS65jOjvhFvMzlAdOZWwtBmhwBKmZK-oBsESKTof8bcOMris5eFEZ30yNeDOkfVlaUA8oYGs7DJT5UqRA/s1280/torta%20zucchine%20padella.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="381" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1g0aByTuwON3E214YBIUXgZHjtNiyw8CB2qw4xXkd4IfKFS7LRyBBmt6z2LyssgT0pjEV8VMeckqeORBXghUOcxWEgxiORHTtSB-JdFSDNCS65jOjvhFvMzlAdOZWwtBmhwBKmZK-oBsESKTof8bcOMris5eFEZ30yNeDOkfVlaUA8oYGs7DJT5UqRA/w508-h381/torta%20zucchine%20padella.jpeg" width="508" /></a></div><br />Buondì. Legata alla necessità di risparmiare tutto il possibile sulla bolletta del gas, essendo io dotata di un forno che si alimenta con metano, esperimento ricette che altrimenti cuocerei tradizionalmente in esso. Questo tortino l'ho cotto in padella ed è venuto benissimo pur utilizzando una minima fiammella, con costi decisamente inferiori a mezz'ora di forno tradizionale. Dentro oltre a zucchine grattugiate ho messo un po' di quello che avevo... pochi datterini a dadini (al loro posto potete mettere qualche falda di pomodorino essiccato), un cucchiaino del mio sambal per salare e dare sprint e, tra uno strato e l'altro di zucchine, fettine di fiordilatte affumicato appena arrivato da un piccolo caseificio campano. La spedizione, non per colpa del produttore, ha avuto un po' di traversie e il pacco è arrivato appena in tempo con la scadenza naturale. Il che ha significato consumare nel minor tempo possibile i prodotti, prima che si rovinassero irrimediabilmente. Per mia/loro fortuna le rigide temperature hanno dato una mano e tutto è ancora perfettamente conservato ed edibile, a tre giorni dalla scadenza.<br /><p>Le zucchine non erano male, pur non essendo di stagione hanno un buon sapore e una buona consistenza, nonostante le dimensioni non piccolissime. Le dosi sono per 4 persone.</p><p>-ricetta-</p><p>3 zucchine medio/grandi, grattugiate</p><p>1 mozzarella affumicata</p><p>2 uova piccole</p><p>parmigiano grattugiato</p><p>sale aromatico, qualche dadino di pomodorino, sambal o pasta di peperoncino</p><p>olio evo o burro, sale e pepe</p><p>In una boule mescolo le zucchine, ho usato la grattugia coi fori grandi, un po' di formaggio grattugiato, le due uova, un cucchiaio di sambal e qualche dadino di pomodorino. Mescolo bene e verso metà del composto in una padella ben imburrata/oliata. Ricopro la superficie con la mozzarella a fettine e faccio un nuovo strato di zucchine che spolvero con abbondante parmigiano grattugiato.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-L6EpmpsXdzfvz78tHg4bMRUaOp7iDKxQA9EX5WNXjViXP8vEawPekm6nAOH0Rgt0mSF3vXBxCu-0FT3iAiLXydsppCRcwhX4Ht16R2y2e-LgaqASBfaL4QsZCXZt1iaaZ3orNwLD9HZplWDRlOwbyqIV6lqKZaETDZ_upkwgOt7NFXfyG58Xl72Euw/s1280/tortzucchipadella.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-L6EpmpsXdzfvz78tHg4bMRUaOp7iDKxQA9EX5WNXjViXP8vEawPekm6nAOH0Rgt0mSF3vXBxCu-0FT3iAiLXydsppCRcwhX4Ht16R2y2e-LgaqASBfaL4QsZCXZt1iaaZ3orNwLD9HZplWDRlOwbyqIV6lqKZaETDZ_upkwgOt7NFXfyG58Xl72Euw/s320/tortzucchipadella.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Pongo la padella sul fuoco a fiamma bassissima (io uso quelle doppie) e faccio cuocere per circa 15' o fino a che non si è formata una bella crosticina, quindi giro le padelle e procedo con l'altra parte, che richiederà qualche minuto di meno. Una volta pronta la servo a spicchi. È buonissima anche tiepida.</p><p>La foto finita non sono riuscita a farla... mannaggia alla memoria!</p><p><br /></p><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-42623287618526735142022-11-27T10:00:00.069+01:002022-11-27T10:00:00.220+01:00Mousse di pesche e panna con savoiardi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfkNCgvv2K61JqQjsqi4sZPbMTw2oGl7NciKWvHZme_Et1rvyKqD7I4wbVSHfJwVybUg0XoA75ZDSR1vxqFjFlP33bARygrKKgmxanntXRSnY1ZotHBnnVKNNdsqGVy0XeLh8iY0dRaPG5eiNz2ajJcx9SV_eUA99FtRnIn9lzPEOs911OHN1u_MXhhA/s1920/Mousse%20peschesavoiardi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="344" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfkNCgvv2K61JqQjsqi4sZPbMTw2oGl7NciKWvHZme_Et1rvyKqD7I4wbVSHfJwVybUg0XoA75ZDSR1vxqFjFlP33bARygrKKgmxanntXRSnY1ZotHBnnVKNNdsqGVy0XeLh8iY0dRaPG5eiNz2ajJcx9SV_eUA99FtRnIn9lzPEOs911OHN1u_MXhhA/w458-h344/Mousse%20peschesavoiardi.jpeg" width="458" /></a></div><p>Un dessert al bicchiere si può fare ovunque, basta avere a disposizione un frigorifero, se fa caldo. Quando le temperature restano al di sotto dei 10° va bene anche un ricovero all'esterno. Io ricorro a questi dolci al cucchiaio quando non ho/non posso usare il forno. Al posto delle pesche si può usare altra frutta, a seconda della stagione andranno bene puree di mele, pere, prugne, banane, kiwi, ananas. La mia è stata una scelta obbligata, mi sono ritrovata pesche di bell'aspetto e pagate care... che però erano sassi quasi insapori, avendo per certo sofferto temperature di conservazione troppo basse. Mi spiaceva buttare 5 pesche per le quali avevo speso 5€! Ho rimediato cuocendole con poco zucchero e frullandole. Una volta preparata la purea il resto dell'assemblaggio è stato facile per un risultato leggero e gradevole, soprattutto d'estate o come fine pasto dopo portate impegnative.</p><p>Le dosi sono per 4</p><p>-ricetta-</p><p>5 pesche (le mie bianche)</p><p>200 ml panna fresca</p><p>8 savoiardi</p><p>alchermes</p><p>zucchero semolato e a velo</p><p>Sbuccio le pesche, le mie erano così dure che ho usato un pelapatate, elimino il torsolo e le faccio a pezzi. Le metto in un pentolino assieme a qualche cucchiaio di zucchero, pongo sul fuoco e faccio sobbollire mescolando ogni tanto sino a che non sono tenere. Dovessero asciugare troppo le bagno con qualche cucchiaio di acqua. Faccio intiepidire e le frullo, lascio completamente raffreddare la purea.</p><p>Compongo i bicchieri: preparo una bagna di alchermes e acqua in parti uguali, metto un cucchiaio di purea sul fondo dei bicchieri, l'altra la mescolo a panna montata con un cucchiaio di zucchero a velo e ottengo la mousse. Lungo le pareti dei bicchieri dispongo 3 mezzi savoiardi che ho passato velocemente nella bagna. Riempio gli spazi con la mousse di pesche, batto i bicchieri su un tagliere per far assestare e completo con pezzetti di savoiardi bagnati disposti sopra. Sigillo con pellicola e metto in frigorifero per almeno 6 ore. Possono rimanere fino a due giorni. Un dessert fresco e leggero.</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-73482049869672554982022-11-22T09:29:00.002+01:002022-11-22T09:29:00.229+01:00Polpette coi funghi<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXY1UQxxEVE8ay8kS-zjgRuK3rRsAB25PO5FlaRritaAMTVl9_FbxCrz5KRUFJRXRA5fFCPDbvpUmlQhagA_JoYZF4bjbb3MGEd0G6HzbfeC_7K2X2YjOUMiM657uFbOv2tiDYfuad9JDFWI0nx-Bza53QGCygw0wWI3WxuLjtuIsrkRj74Ga9tuFouA/s1920/polpettfunghi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1440" height="485" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXY1UQxxEVE8ay8kS-zjgRuK3rRsAB25PO5FlaRritaAMTVl9_FbxCrz5KRUFJRXRA5fFCPDbvpUmlQhagA_JoYZF4bjbb3MGEd0G6HzbfeC_7K2X2YjOUMiM657uFbOv2tiDYfuad9JDFWI0nx-Bza53QGCygw0wWI3WxuLjtuIsrkRj74Ga9tuFouA/w364-h485/polpettfunghi.jpeg" width="364" /></a></div><p>Buondì. Questo che vi propongo non è un secondo di polpette con contorno di funghi, perché questi ultimi, un bel po' di champignon che ho trovato in offerta, li ho tritati mescolandoli al macinato. Ne sono uscite polpette morbide e profumate che abbiamo onorato stappando una bottiglia di vino rosso siciliano, il Perricone di Feudo Montoni. Il tutto gustato alla fine del mese di ottobre, scaldati dal sole ancora caldo, in terrazza.</p><p>Non mi resta che spiegarvi il procedimento. </p><p>-ricetta-</p><p>stesso peso di macinato misto e funghi champignon (cremini nel mio caso, 400 g + 400 g)</p><p>scalogni</p><p>carota lessata</p><p>prezzemolo fresco tritato</p><p>sale, pepe</p><p>olio evo, farina, uovo</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs4exPo1njfVEGnyClNy1f9nJOTC_YxYDy4PsL_6_OZb5N5F8ZitSVXIf8q9ptNfJXKrxXWD596G4IF3A2I2vyoRC98B1HXcoY_pTnMYna6u8LA-qBnedmJqywZkUZxH1uez1ttmog_0hRTeLFCnREFK3p73chQfJ3cYpMK7BXi53xa3PL1pYVlScARA/s1280/polpettefunghi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs4exPo1njfVEGnyClNy1f9nJOTC_YxYDy4PsL_6_OZb5N5F8ZitSVXIf8q9ptNfJXKrxXWD596G4IF3A2I2vyoRC98B1HXcoY_pTnMYna6u8LA-qBnedmJqywZkUZxH1uez1ttmog_0hRTeLFCnREFK3p73chQfJ3cYpMK7BXi53xa3PL1pYVlScARA/s320/polpettefunghi.jpeg" width="240" /></a></div><p></p><p>Con i funghi preparo una duxelle: li trito e li salto in padella con olio e scalogno tritato, spolverati di sale e pepe, non appena si sono un po' ridotti spengo la fiamma e faccio intiepidire. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiED4udq3sZFbGEVxHWMTCHhgq14xL68-rw2-7mlz1cPuLLk7i7bb6T362iNBOcPI8G15CoLpE0_tMwAIPkDg0km8C6ffFIbxBsP26sPM1Pn_IaZR7IifYIh3I01QaGDiQhmdvoxTo78TwMSewEnEUv_LTkdidWidkvdmy_SOkzhsz57Xy53A6sHKbz3A/s1280/polpetfunghi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiED4udq3sZFbGEVxHWMTCHhgq14xL68-rw2-7mlz1cPuLLk7i7bb6T362iNBOcPI8G15CoLpE0_tMwAIPkDg0km8C6ffFIbxBsP26sPM1Pn_IaZR7IifYIh3I01QaGDiQhmdvoxTo78TwMSewEnEUv_LTkdidWidkvdmy_SOkzhsz57Xy53A6sHKbz3A/s320/polpetfunghi.jpeg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: left;">Li mescolo al macinato con altro scalogno e prezzemolo tritati finemente e la carota lessata e schiacciata -ne avevo una avanzata da un brodo-. Regolo di sale e pepe e assemblo le polpette aiutandomi eventualmente con un po' di uovo, ma non uno intero. Le passo nella farina e le friggo lentamente e poche alla volta in una padella con olio caldo sino a che non hanno fatto una bella crosticina. Le servo calde o tiepide con un contorno di stagione... avevo una bella zucca che ho arrostito in padella, peccato non avesse un grande sapore. Ci siamo consolati con un buon calice di Perricone.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUU8Let6Fu80Bmsn-KfcspMY5RAd4wDwF4SP3R8k_9RJ1KuZ8j607KzGE4QMo-T9LgyI0oo4jO6L38CuJwr-RIyWwmvy_IEwrrPejWEdOPe2KSNldw2qECRNt_gRDU6-hXoLF9iKyCdMHPHqnWgvsaX5VFZQ_jccICDLcGtTT26G2UkG5jdObf18-oDg/s1920/polpefunghi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1473" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUU8Let6Fu80Bmsn-KfcspMY5RAd4wDwF4SP3R8k_9RJ1KuZ8j607KzGE4QMo-T9LgyI0oo4jO6L38CuJwr-RIyWwmvy_IEwrrPejWEdOPe2KSNldw2qECRNt_gRDU6-hXoLF9iKyCdMHPHqnWgvsaX5VFZQ_jccICDLcGtTT26G2UkG5jdObf18-oDg/s320/polpefunghi.jpg" width="246" /></a></div></span></div><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-49030888922968659702022-11-20T09:51:00.074+01:002022-11-20T09:51:00.221+01:00Pera williams allo zafferano con budino di amaretti e cacao<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-xIWKG6l3NSasgAJr26tk76Kt8WcQcNR_3C_76j_88o7Ca8dbupbltu8JKm_lb6TMRsAstp4oaUZm4BdUSCDawt4Y0tR_RHWz9AXXQE_CfNGgOISXpybhLXz6JD6hLvXoLTkz82WkU9FApItp9E-9xg_koycIz38xuCb0a20SqvrDMiwbzUs4gxvFuA/s1920/bonetwilliams.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1440" height="495" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-xIWKG6l3NSasgAJr26tk76Kt8WcQcNR_3C_76j_88o7Ca8dbupbltu8JKm_lb6TMRsAstp4oaUZm4BdUSCDawt4Y0tR_RHWz9AXXQE_CfNGgOISXpybhLXz6JD6hLvXoLTkz82WkU9FApItp9E-9xg_koycIz38xuCb0a20SqvrDMiwbzUs4gxvFuA/w371-h495/bonetwilliams.jpeg" width="371" /></a></div><p>Un dessert da preparare con un po' di anticipo, semplicemente perché bisogna cuocere le pere nello sciroppo allo zafferano e preparare i <i>bunet</i> o i budini al cacao e amaretti. Una volta che sono pronti entrambi, adesso che fa freddo si conservano anche due giorni fuori, assemblare il dessert è facile e veloce. Cuocio i <i>bunet</i> a bagnomaria in stampi monoporzione o da dividere in più parti -con dosi doppie ne avevo cotti 10 in cocottine da crème caramel e l'avanzo in due ciotole da 4 porzioni-. Le pere williams le ho volutamente scelte sode e non troppo grandi e poi le ho cotte in uno sciroppo leggero di zucchero profumato allo zafferano. Un successone con poco.</p><p>Dosi abbondanti per il <i>bunet </i>per 6 porzioni, calcolate una pera a testa.</p><p>-ricetta-</p><p>Per il <i>bunet</i>:</p><p>4 uova piccole e 4 cucchiai di zucchero, 100 g amaretti, 40 g cacao amaro, 30 g cacaco dolce, 500 ml latte fresco, un pizzico sale. Caramello per gli stampi.</p><p>Per le pere:</p><p>4 parti di acqua e 1 di zucchero per lo sciroppo, 1 o 2 bustine di zafferano (per 500 ml acqua peso 125 g zucchero)</p><p>Preparo i budini di amaretti: trito nel robot gli amaretti, intiepidisco il latte. Sbatto le uova con lo zucchero e unisco i due cacao in polvere e gli amaretti. Aggiungo un pizzico di sale e verso il latte a filo mescolando senza fare grumi. Copro il fondo degli stampini con caramello e verso l'impasto riempiendoli per due terzi. Li alloggio in una grande pentola che li contenga comodi e verso acqua bollente sino a due cm dal bordo degli stampini. Metto sul fuoco e copro con un coperchio, facendo sfiatare appena appena. Lascio cuocere a fiamma bassa, l'acqua deve fremere per il tempo necessario affinché i budini si rapprendano senza cuocere troppo. Li lascio raffreddare scoperti dentro la pentola quindi li conservo al fresco sino al momento di sformarli. </p><p>Preparo le pere allo sciroppo: le sbuccio conservando il picciolo, le immergo nello sciroppo tiepido e lascio sobbollire sino a che non sono tenere. Dipende dalla maturazione della frutta, non devono essere troppo mature altrimenti rischiano di sfaldarsi, alla fine devono potersi tagliare senza sforzo a tavola, per eliminare il torsolo senza problemi. Prendete una pentola piuttosto alta che le contenga bene così da essere coperte dallo sciroppo. Quanto allo zafferano molto dipende dalla qualità. Ultimamente trovo zafferani poco profumati, anche quelli delle migliori marche. Tingono ma quanto a sapore... </p><p>Per servire sformo su un piatto il <i>bunet</i> e gli accosto la pera, un bel contrasto di colore e due sapori che si sposano alla perfezione.</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-76214813809094476612022-11-17T09:32:00.001+01:002022-11-17T09:32:00.233+01:00Tempia coi ceci<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjnJecXF5dWK8XuRAs8WfIuUEXe1x_uXUi8E8f-7OhPWpeptu42AiXgkzDAFo3MUommsP-PA2HF5HNG7sz-jaXqKDrSCJODtBRRv4RgNk7KvDzdxZU1ozTId739ZO7NF7Phj9NuhaZX4AMxsgcsBYiMORALuZdiGrq2hHjI12yCZ3Dy0MSw1pnTcynFg/s1920/tempiaceci.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1440" height="503" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjnJecXF5dWK8XuRAs8WfIuUEXe1x_uXUi8E8f-7OhPWpeptu42AiXgkzDAFo3MUommsP-PA2HF5HNG7sz-jaXqKDrSCJODtBRRv4RgNk7KvDzdxZU1ozTId739ZO7NF7Phj9NuhaZX4AMxsgcsBYiMORALuZdiGrq2hHjI12yCZ3Dy0MSw1pnTcynFg/w377-h503/tempiaceci.jpeg" width="377" /></a></div><p>A Milano era tradizione servire questo piatto povero a base di quinto quarto di maiale e legumi per <i>il dì di</i> <i>mort</i>, ovvero il 2 novembre. È il periodo giusto in cui si macella il maiale e nei secoli passati si recuperava tutto. Pare che nelle cucine di qualsiasi classe sociale non si disdegnasse questo piatto semplice e schietto, a base di testina di maiale e ceci. Una cottura lenta per ricavare una zuppa corroborante o un'insalata da servire tiepida, come ho preferito fare io e come amava prepararla mio papà.</p><p>Nella mia insalata non potevano mancare abbondanti anelli di cipolla rossa, marinati un paio d'ore nei miei aceti alla frutta. La preparazione è semplicissima. Lo so, non incontrerò il gusto di tanti... </p><p>-ricetta-</p><p>testina di maiale a pezzi (musetto, guance, orecchie)</p><p>ceci cotti</p><p>1 cipolla rossa di Tropea</p><p>aceto alle fragole, lamponi o melagrana</p><p>sedano, carota e cipolla, alloro per lessare la testina</p><p>sale, olio evo, pepe </p><p>Preparo una pentola con abbondante acqua e le verdure a pezzi per fare il brodo, metto anche una foglia di alloro e un pugno di sale, qualche grano di pepe. Accendo il fuoco e prima di aggiungere i pezzi di testa li passo sulla fiamma per eliminare le setole residue, che raschio con un coltello dopo aver fiammeggiato. Lascio lessare schiumando se occorre, fino a che infilando uno stecco questo non penetra senza sforzo. Faccio intiepidire nel brodo (che poi butto). Lesso i ceci tenuti a bagno per 24 ore.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_q-WXPn-GhEI914eSxejJX3eOjIfQx6x35PtqTkeuRCMXQ5jp0EemBO318qqqPktU3vRJLgjDUEhmtMA4cWjPIJe_9wFeAcUOEi5-_59-lYNq72Iuwu6ZzgV57n4zlWB1ug5Old8wcGyaSRPKKLxNdKHSETMlwE7r8uxNXyN_lhG7UyfUFgAT9FwdXA/s1280/tempia%20e%20ceci.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_q-WXPn-GhEI914eSxejJX3eOjIfQx6x35PtqTkeuRCMXQ5jp0EemBO318qqqPktU3vRJLgjDUEhmtMA4cWjPIJe_9wFeAcUOEi5-_59-lYNq72Iuwu6ZzgV57n4zlWB1ug5Old8wcGyaSRPKKLxNdKHSETMlwE7r8uxNXyN_lhG7UyfUFgAT9FwdXA/s320/tempia%20e%20ceci.jpeg" width="240" /></a></div><p></p><p>Preparo l'insalata. Lascio in ammollo nell'aceto la cipolla affettata ad anelli. Scaldo la testina tagliata a pezzi con un poco del suo brodo. La scolo e la mescolo coi ceci scolati e la cipolla. Un bel giro d'olio e un po' di fiocchi di sale, una macinata di pepe e servo. Mio papà ci voleva assieme anche della salsa verde...</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-50776102788884307912022-11-04T09:41:00.001+01:002022-11-04T09:41:00.211+01:00Polpette di pesce serra e zucchine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq5Yfw5wRKxrr-C5ghPZ-RwnBJaPGt7MQI3v1qF7hOTSYf27iT33XBP2TFlyu7J8KZiUvv7afx6qERj24q5Kti0UZgb4PuYx0y1pfzFfNubutQp8szMHvEMA8hmRrRaGLlvutBWmmQbZBJ_nIbp40WDoypeF1MpmE5UrJDWAo-8MKvtLRekjeORc2D2w/s1280/polpettpesce%20zucchin.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="355" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq5Yfw5wRKxrr-C5ghPZ-RwnBJaPGt7MQI3v1qF7hOTSYf27iT33XBP2TFlyu7J8KZiUvv7afx6qERj24q5Kti0UZgb4PuYx0y1pfzFfNubutQp8szMHvEMA8hmRrRaGLlvutBWmmQbZBJ_nIbp40WDoypeF1MpmE5UrJDWAo-8MKvtLRekjeORc2D2w/w474-h355/polpettpesce%20zucchin.jpeg" width="474" /></a></div><p>Buon mese di novembre a tutti e auguri a tutti i Carlo. Sarà davvero finito il caldo anomalo?</p><p>In vacanza, come se non bastassero le catture del consorte, un amico ci regala spesso i pesci serra che pesca a sua volta. Un vorace pesce predatore pelagico che assomiglia a una spigola ma con carni dal sapore diverso, con la pelle ricoperta di grosse scaglie che sono una maledizione per lo scarico del lavello! Lui non li vuole cucinare perciò me li posta ancora da eviscerare... Ho provato a cucinarlo in vari modi e alla fine ho trovato la quadra: sfilettato e tritato, unito a zucchine grattugiate, scorza di limone e un uovo ne ho ricavato gustosissime polpette. Tanto per passare un po' di tempo nelle lunghe giornate di maltempo e ozio obbligato.</p><p>Il pesce pesava circa un kg, testa e viscere comprese. Il limone l'ho staccato direttamente dalla pianta dell'amica Regina, più biologico di così...</p><p>-ricetta-</p><p>1 serra da 1 kg</p><p>1 limone non trattato</p><p>2 zucchine piccole</p><p>1 uovo</p><p>sale al pomodoro, pepe</p><p>olio per friggere e poca farina</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSh7Y8fEogVhDMi4B_xnkKPVnBOnsEW6z7QhOy3Fc6ek476dDDW-DAAAnO_mESiMIIYXfqH079p72U1hBD_d0qw-9bhYLLO4pkcBFhSrJAu3Bm2V7T_Ofh0NEF7ML7sfRFjcq8rXNPWgXp3X9PLIS999P3BXCP-LdSBOwlfLeBLijSDvMpYOzteVUL9g/s1920/polpetpescezucchine.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSh7Y8fEogVhDMi4B_xnkKPVnBOnsEW6z7QhOy3Fc6ek476dDDW-DAAAnO_mESiMIIYXfqH079p72U1hBD_d0qw-9bhYLLO4pkcBFhSrJAu3Bm2V7T_Ofh0NEF7ML7sfRFjcq8rXNPWgXp3X9PLIS999P3BXCP-LdSBOwlfLeBLijSDvMpYOzteVUL9g/s320/polpetpescezucchine.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p>Eviscerato, spellato e pulito da lisca e spine il pesce, ho tritato a coltello i filetti ricavati. Li ho mescolati in una boule con la buccia del limone grattugiata, l'uovo (ho scartato un pochino di albume), e le zucchine che ho spuntato e grattugiato con la grattugia a fori piccoli. Dato che lo avevo appena raccolto, ci ho messo anche un capolino di fiori di finocchietto selvatico, che cresce di lato a casa. Ho impastato il tutto condendo con sale e pepe e ho messo la ciotola in frigorifero per un paio d'ore. Poi ho formato delle polpette schiacciate, le ho passate nella farina e infine fritte in una padella con poco olio, facendole dorare da ambo i lati a temperatura sui 160°, perché il pesce e l'uovo avessero il tempo di cuocere. La foto finale me la sono dimenticata, sono volate via in un baleno!</p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-32149916662163547962022-10-26T10:13:00.017+02:002022-10-26T10:13:00.203+02:00Tortini di uova e verdure a bagnomaria<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh15I3PR7DY4VfCQvRys83JFFmqR7XxU9xAkdItCRILF0mrI3vlZsBthO1IxOfp5LEU0BPDu1RNNTPwE993PwvZSFAawNUbhwrdgjh4Pf-A2gLyUz4l45cZDlTuN-ArttuTze3HJzz-3DJClGetal1eo9q8arHgmGlJPCEAdT45paYupp55CVEkbqO2aA/s1920/tortini%20bm.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="352" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh15I3PR7DY4VfCQvRys83JFFmqR7XxU9xAkdItCRILF0mrI3vlZsBthO1IxOfp5LEU0BPDu1RNNTPwE993PwvZSFAawNUbhwrdgjh4Pf-A2gLyUz4l45cZDlTuN-ArttuTze3HJzz-3DJClGetal1eo9q8arHgmGlJPCEAdT45paYupp55CVEkbqO2aA/w470-h352/tortini%20bm.jpeg" width="470" /></a></div><p>Siamo tutti in allarme per le future bollette di gas e luce. Si parla di aumenti insostenibili e stampa e programmi radio-televisivi abbondano di consigli (ridicoli) su come sarà possibile limare qualche euro. Alcune sono vere perle di saggezza, come cuocere la pasta per ammollo... davvero una trovata assurda, provateci e mi direte. Persino la pastina in brodo viene male... </p><p>Piuttosto, occorre pensare a come consumare meno coi forni -quelli sì che consumano un botto sia elettrici che a gas-, tanto che ho letto di alcuni fornai liguri che mettono a disposizione dal tardo pomeriggio il calore del loro forno per cuocere pietanze di casa, sempre che non intervengano i soloni a parlare di norme haccp! Ricordo che lo facevano mia nonna e mia zia in Veneto: negli anni 60, portavano al forno le focacce dolci di Pasqua e altre pietanze, a cuocere. Si torna all'antica. Ma qui per ora non conosco fornai che si propongono perciò mi sono industriata per cuocere questi tortini, che senza la ghigliottina delle super-bollette che ci pende sulla testa, avrei cotto come d'abitudine nel mio forno. Ho pensato al bagnomaria, che consuma una fiammella per mantenere il calore dell'acqua calda nella quale sono immersi gli stampini. Sapete che funziona egregiamente? E ve lo dice una che ha consumato già due forni e il terzo ha già 7 anni... Vi spiego come fare. Calcolate la quantità di verdure nelle uova come per fare una frittata al forno. Deve rimanere dell'uovo per legare le verdure.</p><p>-ricetta-</p><p>1 uovo per persona</p><p>verdure cotte, a piccoli pezzi (le mie erano un assortimento grigliato)</p><p>formaggio grattugiato (1 cucchiaio per persona)</p><p>sale speziato, pepe, olio evo, basilico</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUefsAc6R_r7wSUf2lnnPcnL5T1CFqo3YXs7YElgyHjnlO33F5s_FRSOqnnOZdtQREadAFYNnI5vwXJGZxuu98wvDAnNqFDoDT6PhCYfTTZVcySpq4L9OdrrJUg4B0oOH2d7AL7IVyERlSj1kUHgiSFA7la1sn75deU-j4VP7joGcYwdXCG9wbTv1ASA/s1280/tortini%20b.m..jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1280" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUefsAc6R_r7wSUf2lnnPcnL5T1CFqo3YXs7YElgyHjnlO33F5s_FRSOqnnOZdtQREadAFYNnI5vwXJGZxuu98wvDAnNqFDoDT6PhCYfTTZVcySpq4L9OdrrJUg4B0oOH2d7AL7IVyERlSj1kUHgiSFA7la1sn75deU-j4VP7joGcYwdXCG9wbTv1ASA/s320/tortini%20b.m..jpeg" width="320" /></a></div>Sbatto in una ciotola le uova con sale, pepe e formaggio. Aggiungo le verdure che ho tritato a coltello, le mie erano anelli di cipolla, zucchine, pomodori e qualche fettina di melanzana. Ma potete farli come più vi aggrada, con verdure di vostro gusto. Io avevo quelle e le ho riciclate così. Imburro degli stampini e ci verso il composto senza riempirli troppo. Li trasferisco in un tegame capiente, che li contenga di misura, verso acqua bollente (uso il bollitore per fare prima) per due terzi della loro altezza, copro con un coperchio e metto su fiamma bassa quanto serve a far appena fremere l'acqua. Ogni tanto controllo e non appena il composto si è rappreso e resiste alla pressione sono cotti. Spengo e li lascio intiepidire prima di sformarli. Buonissimi!!!<p></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-88017520164403221032022-10-21T10:00:00.004+02:002022-10-21T10:00:00.237+02:00Rose di zucchine e formaggio di Langa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxGG-9heGdhc9e1yytvoOrdrhG4MOH8w3pNoISx9IqUL2Ud_UhB66wwsvBb-3169DShF5AE6lcMgDbEKSY6uxj9mHg9tgMTsY6bAl_ZuQUmW9RtQEu_QZ8NswwZQQYp6snpSliCqq-ez9U3z_QhLGRQodV1pYQAElpqV_FD6IfiGk5NBFoB1EMMVGezQ/s1920/rose%20zucchine%20e%20langa.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="334" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxGG-9heGdhc9e1yytvoOrdrhG4MOH8w3pNoISx9IqUL2Ud_UhB66wwsvBb-3169DShF5AE6lcMgDbEKSY6uxj9mHg9tgMTsY6bAl_ZuQUmW9RtQEu_QZ8NswwZQQYp6snpSliCqq-ez9U3z_QhLGRQodV1pYQAElpqV_FD6IfiGk5NBFoB1EMMVGezQ/w445-h334/rose%20zucchine%20e%20langa.jpeg" width="445" /></a></div><p>Buongiorno a tutti i buongustai che mi seguono con curiosità, molti di loro sanno che cucino con passione e che mi invento modi sempre diversi per accarezzare il palato degli amici che vengono a farci compagnia a tavola. Sempre all'isola d'Elba, mi diverto a preparare grandi piatti di verdure grigliate che non uso solo come contorno ma le riutilizzo nei sughi e per preparare antipasti o entrées.</p><p>Con nastri di zucchina grigliata ho preparato questi fiori a forma di rosa, farciti di sottili lamelle di formaggio di Langa a base di latte caprino e ovino, leggermente stagionato. Niente di difficile, anzi. Regolate il numero delle zucchine a seconda dei commensali, per ogni rosa servono 4 nastri e con la mandolina ne ricavo mediamente 8/10. Una /due rose per persona, dipende da cosa seguirà...</p><p>-ricetta-</p><p>nastri di zucchine grigliate</p><p>1 formaggio di Langa</p><p>olio evo</p><p>Stendo sul tagliere due nastri sovrapponendoli un pochino, sopra dispongo piccole fettine di formaggio e ricopro con altri due nastri. Avvolgo a rotolino formando una rosetta.</p><p>Quando sono tutte pronte le dispongo su un piatto e le condisco con qualche goccia di olio evo. Posso prepararle con un certo anticipo e lasciarle in frigorifero coperte da pellicola. Un buon calice di spumante italiano e via. </p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7348471497616924810.post-33414625491365608752022-10-17T10:11:00.002+02:002022-10-18T10:37:06.172+02:00Ragù di tastasal e prataioli<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYMEZJ9t1yToMJPm8WNJe8vVavVuG5LxlOinJK5oEoJPT2q2jz4cBK2KNR1bf5Buue3fO5kfXTDnNhSolcnfk2qnj4xtWlXdkU8ukD3yaZft0qkoDCyxrwT3upfhusUF7OZIRqSYPt8QJKy6Ly3cjm-Wm-I6THJdva3ptkwmSLa5ZYZkglR6No_zg9sg/s1920/ragu%CC%80%20tastasal%20e%20prataioli.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYMEZJ9t1yToMJPm8WNJe8vVavVuG5LxlOinJK5oEoJPT2q2jz4cBK2KNR1bf5Buue3fO5kfXTDnNhSolcnfk2qnj4xtWlXdkU8ukD3yaZft0qkoDCyxrwT3upfhusUF7OZIRqSYPt8QJKy6Ly3cjm-Wm-I6THJdva3ptkwmSLa5ZYZkglR6No_zg9sg/w442-h332/ragu%CC%80%20tastasal%20e%20prataioli.jpeg" width="442" /></a></div><p>Buongiorno a tutti! Rientrata all'ovile vi regalo una ricetta facile, ricca di sapore. Cosa potevo mai fare in vacanza sull'isola se una metà dei giorni è andata sprecata per maltempo? Qualcuno dirà che in vacanza i giorni non sono mai sprecati... infatti ho letto, ho letto e ancora letto un sacco di libri interessanti e ogni tanto, per far riposare gli occhi, mi dedicavo alla cucina. Pensate che pioveva e spuntava il sole con una certa regolarità, lasciando il tempo alla natura di produrre prataioli. Sì, avete capito bene. Sotto ai pini marittimi crescevano, ogni due-tre giorni, prataioli candidi e carnosi. Come prevedibile, li ho raccolti e man mano puliti, quando ne ho avuto una quantità dignitosa ci ho preparato questo sughetto, dandogli consistenza e sapore col tastasal, la pasta di salame fresca tipica del veronese. Il nome significa 'provare il sale', ovvero la si assaggia per verificare che la mistura di sale e spezie dei futuri salami sia quella giusta. A me piace consumarla scottata, come una salsiccia o carne trita, nei ragù diversi dal classico. Lo lascio bianco, non metto pomodoro né conserva, solo un cucchiaino del mio sambal, che oltre a rilevare il sapore con una lieve nota salata e piccante, lascia qualche briciolino colorato di rosso. Non avendo prezzemolo a portata di mano, condendo la pasta ho aggiunto un trito di foglie fresche di sedano. Se usate prataioli coltivati, gli champignon per intenderci, io preferisco i cremini, usatene 350 g. </p><p>Le dosi sono per 6 persone/due paste condite.</p><p>-ricetta-</p><p>350 g tastasal/pasta fresca di salame</p><p>10 prataioli freschi/350 g champignon</p><p>2 scalogni, 1 spicchio aglio nero</p><p>olio evo e burro</p><p>50 ml vino bianco</p><p>sale, prezzemolo, sambal</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0a1phoNI1EBVtKqFBbldJVZb9kNjfZJZfTLT87FlM_TJtW7h4Pa6Nho7ixSJi_1McK8N-Sr0wFWSx5MI_x_lI2GdMd3Mve_QLtqITh7ELGhQ_UtDfmKGTp03DsDIRhdBoeKG0CmG_z2lmDX4KG70uI3MZy-D_CY_F9txRl6bQcXEEA_WcSoknW6sHag/s1280/ragu%20prataioli.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0a1phoNI1EBVtKqFBbldJVZb9kNjfZJZfTLT87FlM_TJtW7h4Pa6Nho7ixSJi_1McK8N-Sr0wFWSx5MI_x_lI2GdMd3Mve_QLtqITh7ELGhQ_UtDfmKGTp03DsDIRhdBoeKG0CmG_z2lmDX4KG70uI3MZy-D_CY_F9txRl6bQcXEEA_WcSoknW6sHag/s320/ragu%20prataioli.jpeg" width="240" /></a></div><p></p><p>Pulisco i funghi eliminando la parte finale del gambo e la terra. Li affetto. Trito gli scalogni e lo spicchio di aglio nero, se uso quello normale preferisco lasciarlo in camicia schiacciato col coltello, per poi eliminarlo.</p><p>Scaldo un filo d'olio e un pezzetto di burro in un tegame, rosolandoci aglio e scalogni, poi metto i funghi e li faccio appassire salandoli poco, e aggiungendo un cucchiaino di sambal. Non appena iniziano a ridursi di volume, li sposto su un piatto e verso nel tegame la pasta di salame sbriciolata che faccio rosolare, quando inizia a prendere calore la sfumo con il vino. Evaporato l'alcol rimetto i funghi, lascio insaporire 5', verso un mestolino di acqua e porto a cottura in circa 10'. Spengo e completo col prezzemolo tritato. Ottimo con pasta corta, malloreddus, pennette, gnocchetti.</p><p>Ci ho condito i malloreddus e li abbiamo abbinati a questo vino rosso tedesco, da uve rosse non meglio identificate, mediamente tannico, portato dall'amica bavarese trapiantata da oltre 50 anni sull'isola. Non sto a ricopiare l'etichetta, farei sicuramente errori, allego le foto, qui sotto.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPKzImx1VQIdpHjo0am9LMQUFWDgiTnwoxb5VObQjbeJnYrLyLcAb6_NUQ5yVg4rAGzxpzgmdFfIzNlr1bFxM5DCj0QEUCuhryFif41kyitoWTbdy_u16ZvBuotDphzRSH-8-h4vZgp8kYzWs5jjQNIsDRxe-3-UeDFhCciUdn-H_lDT85d2EAwi7G7w/s1280/IMG_0775.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPKzImx1VQIdpHjo0am9LMQUFWDgiTnwoxb5VObQjbeJnYrLyLcAb6_NUQ5yVg4rAGzxpzgmdFfIzNlr1bFxM5DCj0QEUCuhryFif41kyitoWTbdy_u16ZvBuotDphzRSH-8-h4vZgp8kYzWs5jjQNIsDRxe-3-UeDFhCciUdn-H_lDT85d2EAwi7G7w/s320/IMG_0775.jpeg" width="240" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyyX94-C4nr3HPGb7VPlvCSeanCzFVl3ImUzV632G4-Wbhqngq3kIyPzl5Dv1hnnb-g3_rtJ_9_L2z7I_442Z4UsAlRUufqAmYcUVLQnBqMPzOhX2Z_iLxJEesvHVuu4aWRfwEO8EGqEaiDwYAIijmep4NSHGC95wuezoMLy_-a9DkBQNPZscomQx4Sg/s1280/IMG_0776.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="960" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyyX94-C4nr3HPGb7VPlvCSeanCzFVl3ImUzV632G4-Wbhqngq3kIyPzl5Dv1hnnb-g3_rtJ_9_L2z7I_442Z4UsAlRUufqAmYcUVLQnBqMPzOhX2Z_iLxJEesvHVuu4aWRfwEO8EGqEaiDwYAIijmep4NSHGC95wuezoMLy_-a9DkBQNPZscomQx4Sg/s320/IMG_0776.jpeg" width="240" /></a></div><br /><p><br /></p>Johttp://www.blogger.com/profile/07601022733363724216noreply@blogger.com0