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venerdì 23 agosto 2013

Ave Marie (o Paternoster) con sugo di baccalà

Chissà come mai si chiamano così questi ditalini o tubetti rigati. Mi piacerebbe proprio saperlo e invece anche nelle enciclopedie dei cibi vengono menzionati senza approfondire il perchè del nome. Sempre nozioni incomplete. Ahi ahi, Diderot e D'Alembert si rivolterebbero nella tomba di fronte a tanta trascuratezza.
Comunque, piatto per metà già cucinato perchè quando avanzai una piccola porzione di baccalà con cipolle e olive la congelai certa che mi sarebbe tornata utile. Più sotto vi spiego velocemente come cuocere il pesce.
Ripassare in tavola una porzioncina di baccalà avanzato non è la stessa cosa che riproporlo come condimento. Sembrava fatto apposta, invece si tratta della solita vaschetta congelata, opportunamente sbriciolato e arricchito da olio evo a crudo e un trito abbondante di prezzemolo.
La pasta è all'uovo, fresca e trafilata al bronzo, piuttosto rustica, adatta a un sugo ruspante come questo, che è, ovviamente, di recupero. Ma non di minore soddisfazione.
Dosi per 4

-ricetta-
1 confezione da 250 g Paternoster all'uovo
1 vaschetta di baccalà al sugo (avanzato)
un ciuffo di prezzemolo
olio evo

Scaldo l'acqua per cuocere la pasta e intanto sminuzzo l'avanzo di baccalà, lo metto a riscaldare e trito un bel mazzetto di prezzemolo, che aggiungo al sugo.
Lesso la pasta, la condisco col sugo caldo e completo con un goccio d'olio evo a crudo.

Per il sugo di baccalà:
250 g filetti di pesce dissalato
2 cipolle medie
2 pomodori maturi
60 g olive nere
olio evo
sale, pepe/peperoncino

Affetto e trito le cipolle e le faccio stufare in padella con un velo abbondante d'olio, intanto sbollento i pomodori, li sbuccio e li taglio a dadini.
Nel ristretto di cipolle verso i pomodori e poi sopra appoggio i filetti di pesce privati della pelle.
Li faccio cuocere a pentola coperta e a fuoco basso per circa 40'.
A 10' dal termine aggiungo le olive, solo a fine cottura regolo il sale e macino poco pepe o peperoncino.
A seconda della stagione li servo con fette di pane caldo oppure con polenta riscaldata.
E se ne avanza... usatelo per condire la pasta!

2 commenti:

  1. Sembra veramente buonissima! Mi hai fatto venire una fame.. :)
    http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/

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  2. lo scopo in effetti sarebbe quello, cara Cuoca Pasticciona, che avrai un nome di battesimo, vero? mi piacerebbe conoscerlo... chiamarti col nome del blog mi fa un certo effetto...
    Grazie e un abbraccio
    :))

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