E pensare che non sono superstiziosa né scaramantica. Però, se devo fare caso ad alcuni accadimenti non troppo simpatici che ci sono occorsi sin dall'inizio di questo anno bisestile, inaugurato alla grande con il forno che proprio il primo di gennaio mi ha lasciato a piedi nel bel mezzo della cottura di un paio di dolci... quasi quasi lo divento! Siamo in montagna e si sa, lo sci è uno sport fortemente a rischio traumi, in ogni caso avrei preferito che l'incidente accadesse a me piuttosto che al consorte. Un conto è una food blogger-mezza casalinga che si lesiona una spalla, un altro un libero professionista con tutto quel che ne consegue. Assenza non retribuita, agenda affollata sino a tutto marzo e con sostituto a carico, oltretutto persona rarissima da trovare in breve tempo e che sia munita delle qualifiche richieste.... insomma un macello. Alla peggio non avrei potuto cucinare per un mese, ma forse con una mano libera avrei potuto dar fondo alla massa di ricette in attesa di pubblicazione. Così invece siamo in attesa di capire se potremo partire per il tanto agognato e organizzato viaggio in Francia, programmato per il 20 di marzo. E questo è solo uno dei tanti intoppi. Evviva!
Parliamo di cucina, ma che sia semplice, che è meglio.
Ogni tanto mi ritrovo un po' di verdura da consumare, non troppo scelta per dire la verità. Sono alcune foglie esterne di cavolo, le parti del gambo dei broccoli, le foglie più grandi di bietole, verza e spinaci. Insomma di tutto un po', che solitamente butto in pentola per farci un saporito brodo vegetale.
Questa volta invece mi sono dedicata a fare un piatto più salutare, ossia una polpetta vegetariana, che ho preparato per il consorte influenzato e che, data la quantità, ho girato anche a un'amica.
Sembra impossibile ma con poco si ottiene un bel vassoio di bontà da divorare in famiglia.
La stessa quantità di scarti vegetali già sbollentati, chiamiamoli così, e di patate bollite, poi un uovo, del formaggio, un po' di curcuma che fa sempre bene e della buccia di agrumi per profumare.
Siccome ho trovato dei bergamotti, ne ho grattugiato appena appena un po', perché ha un profumo davvero intenso e particolare. Se le avesse assaggiate mia mamma avrebbe detto che sapevano di profumo. Ma tranquilli, usate pure buccia di limone, sempre rigorosamente non trattato.
Per quanto riguarda la cottura scegliete se farla al forno oppure se far dorare ogni lato delle polpette in una padella antiaderente, appena unta da un velo d'olio evo.
Dosi per 4 persone, a me ne sono uscite 16.
-ricetta-
500 g verdure miste
400 g patate
100 g emmental grattugiato
1 uovo
1 cucchiaio di curcuma
buccia di limone grattugiata
pane grattugiato
sale, pepe
Sbollento le verdure in acqua salata, le scolo ancora croccanti e le trito a coltello.
Lesso le patate, anche nel microonde, poi le schiaccio e le mescolo alle verdure tritate.
Regolo di sale e pepe, metto la curcuma, aggiungo l'uovo, il formaggio e un po' di scorza grattugiata.
Amalgamo il composto e con le mani inumidite formo delle polpette schiacciate che abbiano la dimensione di piccoli hamburger.
Siccome sono umide le passo nel pangrattato perché se ne rivestano.
Quindi posso conservarle anche un giorno al freddo.
Per cuocerle posso allinearle su una placca rivestita di cartaforno appena unta e poi ungerle con un filino d'olio prima di metterle in forno a 180° per circa 20', avendo cura di girarle a metà cottura.
Il procedimento più veloce è senz'altro quello di passarle in una padella calda appena unta d'olio e farle dorare da ambo i lati. In fondo gli ingredienti sono tutti cotti tranne l'uovo, ma il passaggio in padella per ottenere la crosta è sufficientemente lungo perché la temperatura al cuore arrivi ad almeno 70°, e rimangono ugualmente leggere.
La mia parte me la sono gustata con una buona birra doppio malto belga.
2 commenti:
bellissime polpette, con tanto formaggio che le rendono indubbiamente golose
Ciao Paola... soprattutto buone, e fatte con poco. Sono limone e curcuma che fanno la differenza.
Ciao e buon marzo!
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