Posso dire di aver passato l'estate a cucinare patate.
Arrosto, in padella, saltate, in purè, lessate e condite in mille modi. E sì che d'estate ci sono altre mille verdure. E ne ho fatte parecchie. Eppure mi sono ritrovata a cucinare patate talmente spesso che se penso a quanti chili ne ho acquistate sto male.
E poi i complimenti! Si sono davvero sprecati e sperticati in molti, lodando questi semplici tuberi troppo spesso dimenticati o che non vengono cucinate in casa, preferendo consumarle al ristorante fritte o arrosto (riscaldate chissà quante volte).
Nella mia famiglia sono stata abituata a consumarle sin dall'infanzia; mia mamma le cucinava in abbondanza e in mille modi. Ho imparato da lei a trattarle ed evidentemente, stando a quante lodi mi fanno, devo aver appreso bene la lezione. Grazie Giulietta del mio cuor. Mi manchi per tante cose, che nemmeno potresti immaginare quante.
Comunque l'importante è che siano di buona qualità. Il sapore deriva da quello e poi dal tipo impiegato a seconda delle ricette. Inutile dire che d'estate sono per la maggior parte nuovi raccolti, quindi novelle, e spesso le ho acquistate 'bio' e di montagna.
Comunque sia, il segreto per fare delle buone patate da insalata è di cuocerle intere e con la buccia in abbondante acqua fredda, salandola molto al bollore. Una volta cotte si spellano da calde e si lasciano intiepidire prima di tagliarle a piacimento e condirle. Non abbiate timore, la soluzione ipersalina (80 g di sale in una pentola di 3 litri di acqua) non salerà le patate ma aiuterà a cuocerle bene.
Per altre ricette si possono preparare a tocchi e sbianchirle in acqua bollente poco salata e addizionata di un paio di cucchiai di aceto. Poi si scolano e si termina la loro cottura aggiungendo aromi, condimenti e altro, in padella o in forno. O si prolunga la loro cottura sino a che pungendole con uno spillo questo entri senza difficoltà: ma attenzione che non si devono sfaldare. In questo pare che l'uso dell'aceto nell'acqua di cottura aiuti.
In questo caso le ho cotte già a tocchi in acqua bollente poco salata con aceto aggiunto.
Le ho scolate e per farle raffreddare le ho allargate su un vassoio e leggermente unte di olio evo, poi le ho condite con una salsa verde a modo mio. Le mescolo delicatamente per distribuire il condimento, lasciandole riposare e insaporire per 30' prima del consumo.
-Prezzemolo sbollentato, quindi frullato con un po' della sua acqua di cottura, olio evo, tuorli d'uovo sodi, qualche cappero dissalato, alici sott'olio e pane ammollato nell'aceto. Tutto in proporzioni adeguate a ottenere una salsa gustosa e saporita al punto giusto, senza che dominino aceto, alici o altro. Solo quand'è pronta regolo il sale che di solito non manca.
Se rimane troppo densa la allungo aiutandomi con l'acqua profumata in cui ho sbollentato per 45" il prezzemolo.
Interessante la tua salsa verde :)
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