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domenica 3 maggio 2015

The Beermosa cocktail

Bene, avete passato un buon Primo maggio? Tutti a casa oppure in gita?
Il tempo non è granché, il cielo è stato carico di nuvole per tutta la settimana, con alternanza di sprazzi di tiepido sole e scrosci violenti di pioggia.
Ieri è stata una bellissima giornata, per fortuna, così il mio giardino ha potuto subire il primo restyling di stagione, e ne aveva davvero bisogno! Però oggi siamo ripiombati in autunno.
A Milano si è inaugurato l'Expo. Per ora posso solo dire che muoversi in città e nella fascia esterna
della cintura di tangenziali è un delirio.
Oggi vi invito a brindare comunque al dì di festa, pioggia o sole che ci sia, con una bevanda leggera e profumata.
Sui magazine stranieri che seguo assiduamente su internet è tutto un impazzare di ricette di questo cocktail a base di birra. Loro festeggiano entusiasti l'arrivo della primavera con mille ricette invitanti, dalle verdure alla frutta, pubblicando foto di deliziosi smoothies, frullati e centrifugati.
Questo non poteva sfuggirmi, considerato il mio amore smodato per la birra e per le fragole, declinate in ogni modo. A dire il vero non è un mimosa al 100%, visto l'uso di succo di arance rosse e fragole, lo definirei uno strawberry-mimosa.
Il più famoso Mimosa è a base di Champagne e succo di arance bionde.
La ricetta di Pair Mag prevedeva una birra IPA, Indian Pale Ale, e con quella l'ho fatto la prima volta.
Quel tipo di birra ad alta fermentazione, piuttosto alcolica e molto luppolata con aromi erbacei, di medio corpo e gradazione tra i 5° e i 7°, fu creata nel 1835 per l'esportazione in India, destinata ai sudditi di sua maestà che lì risiedevano. Dato che il trasporto avveniva via mare con un lungo viaggio, usavano molto luppolo, ricco di antiossidanti naturali, per garantirne la conservazione.
Personalmente detesto quel tipo di birre, il mio gusto è più verso le birre di abbazia o trappiste, oppure certe inglesi tipo bitter che, contrariamente al nome che portano, sono rosse/ambrate ma non eccessivamente amare.
Il purè di fragole che si prepara per la ricetta si conserva sino a una settimana in frigorifero, ben tappato, così c'è la scusa per farsene uno al giorno.
Dopo questa (in)utile premessa ecco come fare questa bevanda dissetante, che può andare benissimo anche a metà pomeriggio, con quel giusto accordo tra amaro, dolce e fruttato.
Credo ne farò largo uso in estate.
Dosi per 2

-ricetta-
1 birra da 33 cl (bionda Leffe, per esempio), molto fredda
500 g fragole
succo/spremuta di arancia rossa, molto freddo
zucchero

Frullo quasi tutte le fragole, alcune le tengo da parte per decorare, assieme a due cucchiai di acqua e due di zucchero e lo conservo in frigorifero.
In un mixing glass piuttosto grande, o una caraffa, verso 150 ml di purè di fragole, 150 ml di succo d'arancia e la birra. Mescolo, attenzione che si formerà della schiuma, e divido tra due bicchieri alti tipo tumbler o da birra a flute.
Decoro con fettine di fragole e servo subito.
Si potrebbe anche shakerare, ma ve lo sconsiglio per via della schiuma.

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