giovedì 4 aprile 2024

Fegato a cotoletta


Quando vado nel piccolo allevamento di bovini con annesso macello, a conduzione familiare, in un paesino della bergamasca a una decina di km da casa, non torno mai a casa senza qualche fetta di fegato. È buono, fa bene e cotto a cotoletta è più sfizioso. È uno dei tanti modi con cui lo preparava mia mamma. Alla panatura ho aggiunto un ciuffo di prezzemolo e l'ho salata col mio sale della strega.

Dosi a sentimento. Fate voi a seconda di quanti commensali sarete, direi che 150 g di fegato a testa sono sufficienti. L'importante è che il fegato sia il più fresco possibile, rimane più delicato.

-ricetta-

fegato di bovino giovane

pane grattugiato, sale aromatico, prezzemolo

uova

olio semi arachide e burro per friggere

Preparo il fegato a fettine e lo metto a bagno nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale della strega.

Mi preparo anche la panatura: mescolo al pane grattugiato (da me) un ciuffo di prezzemolo tritato a coltello. Sgocciolo le fettine di fegato dall'uovo e le passo nel pangrattato condito. Le rivesto per bene quindi le friggo in una larga padella con olio e burro, sino a dorarle da ambo i lati. 


domenica 31 marzo 2024

BUONA PASQUA

Solo poche righe per augurare a tutti una serena Pasqua. 

Divertitevi, assaporate buoni cibi, condividete. E se non potete farlo... cercate di stare sereni e concedetevi un buon piatto anche se sarete soli. Pensate che le persone care sono sempre accanto a noi sebbene non ci siano più. 

Auguri!!!  

giovedì 28 marzo 2024

Insalata di trota elle erbe, carciofi, ovette di quaglia, avocado e primosale

Buondì a tutti. Continuo coi suggerimenti di piatti leggeri/alternativi per la tavola pasquale. Sempre di insalate si tratta, ne preparo molte e sono sempre molto gradite, perciò ho deciso di suggerirvi qualcuno degli abbinamenti più apprezzati. Con la Pasqua così precoce si potranno fare ancora scorpacciate di carciofi!

Qui la proteina principale è data dalla trota leggermente affumicata alle erbe, un prodotto trentino da allevamenti ittici locali. Ne producono di simili anche in un paesino del lago di Como, Lenno per la precisione, ma è difficile reperirla se non recamdosi presso il loro punto vendita. Conosco anche allevamenti di troticoltura friulani. Acquistiamo prodotti italiani, magari costano un po' di più ma saremo certi di avere prodotti di qualità sostenendo i piccoli produttori. Per comporre questa insalata ho usato una trota intera, preparata in due filetti. La solita cipolla rossa di Tropea marinata, quella non manca mai nelle mie composizioni, un bell'avocado maturo, carciofi crudi a fettine sottili (scartate tutto quello che serve, non c'è niente di peggio che trovare pezzetti di foglie coriacee da masticare). Le solite ovette che cuocio all'occhio in forno. Mi piacciono perché sono belle da vedere, molto decorative. E infine cubetti di fresco primosale. Una buona citronette agli agrumi e ottimo olio evo. Il piatto è per 6.

-ricetta-

2 filetti di trota affumicata alle erbe

12 ovette di quaglia

1 avocado pronto per il consumo

3 carciofi

150 g primosale

1 cipolla ad anelli marinata in aceto aromatizzato alla frutta

1 limone, 1 lime 1 arancia

olio evo e sale

Metto a cuocere le ovette di quaglia nel solito stampo ben unto di burro, in forno a 160° per 4'. Affetto la cipolla e la metto a bagno per un'ora in aceto di fragole/lamponi. Pulisco e affetto l'avocado, lo metto in una ciotola con succo di limone che poi recupero per la citronette. Taglio il primosale a cubetti.

Pulisco i carciofi di tutte le foglie esterne fino a che non arrivo a quelle tenere -se doveste avere tanto scarto usatene uno in più-. A volte sono più carnosi... dipende se sono spinosi, mammole o violetti. Li affetto a lamelle sottili e li metto a bagno in acqua acidulata da mezzo limone sino al momento di usarli.

Tolgo i filetti di trota dalla confezione sottovuoto e li spezzetto. Preparo la citronette con succo di lime, arancia e il succo recuperato dall'avocado, condisco con sale e olio.

Nel piatto grande da portata sistemo i carciofi ben scolati e tamponati, sopra distribuisco con garbo trota, avocado, ovette e primosale. Per ultime le cipolle e a completare la citronette. Lascio riposare 15' e porto in tavola.

 

martedì 26 marzo 2024

Bocconcini di bufala con 'nduja in versione bonbon/macaron


Buondì a tutti. In questi giorni sto sperimentando idee per rallegrare la tavola e il palato durante i pranzi che avremo a Pasqua e Pasquetta. Avendo a disposizione dei fantastici bocconcini di mozzarelle di bufala e dell'ottima 'nduja non troppo piccante, mi è venuta l'idea di preparare simil macarons. Una versione trompe l'oeil salata e golosissima dei dolcetti francesi. L'esperimento ha avuto successo, pertanto ve lo suggerisco senza indugi. E buona tavola a tutti!!!

-ricetta-

bocconcini di mozzarella di bufala

'nduja spalmabile non troppo forte

Per preparare questi bonbon ho aperto la confezione di bocconcini e li ho scolati dal liquido di conservazione. Li ho quindi stesi su un telo pulito e li ho fatti asciugare per un giorno, coperti dallo stesso telo, in frigorifero. In questo modo non rilasceranno più acqua e sarà più facile riempirli.

Li apro a metà e li farcisco con uno strato di 'nduja per poi richiuderli come fossero macaron. Li conservo fino a due ore al fresco. Serviteli su un bel vassoio decorando con foglie di basilico e rametti di timo e preparatene molti perché andranno a ruba! Credetemi, sono molto invitanti e goduriosi. 

Se non vi piace il sapore dell'insaccato calabrese o se volete preparare una versione vegetariana... potete sempre farcire i vostri bonbon con un pesto di zucchine/rucola/spinaci/asparagi/peperoni. Scegliete quello che più vi piace o che avete a disposizione.


mercoledì 20 marzo 2024

Insalata di pastrami, ovette di quaglia, zucchine e fiordilatte

Buongiorno ai miei lettori buongustai. Marzo rotola velocemente e a fine mese sarà Pasqua. Queste ultime due settimane di maltempo ci hanno portato abbastanza pioggia a dissetare i campi inariditi e rimpolpare le riserve idriche penosamente carenti. Bene, per i pranzi pasquali vi propongo questa insalata, ottima come apertura se non addirittura piatto principale del pranzo di Pasquetta. Un bel misto di proteine e verdure con le immancabili uova, sebbene in formato mignon.

Il pastrami è una carne conservata di antiche origini turche e comunque del bacino mediorientale, poi diventata caratteristica in Romania e importata negli U.S.A. dagli ebrei emigrati. È una carne pressata, spesso affumicata, di manzo, montone (a volte maiale). Sono famosi i panini newyorkesi ripieni di strati su strati di questa carne affettata sottile. Ora reperibile nei banchi carne dei nostri supermercati, per questa insalata, per 6 persone, ne bastano circa 150/200 g. Se non la doveste trovare potete sostituirla con la carne salada trentina. Le ovette di quaglia le ho cotte in forno in uno stampo da 12 per biscottini, leggermente concavo. Poi ho aggiunto pomodorini confit, che avevo messo nel congelatore in buste sottovuoto; al loro posto potete usare anche pomodori secchi ben ammollati in vino bianco e acqua calda per un paio d'ore e poi conditi da olio evo. Le zucchine sono ancora di serra, sceglietene un paio, le più piccole che trovate, e affettatele con la mandolina. Infine optate per bocconcini di fiordilatte di ottima qualità, che taglierete a metà o in quattro.

Vi ho praticamente anticipato tutto. Non mi resta che elencarvi gli ingredienti per la 

-ricetta-

12 ovette di quaglia

200 g pastrami

4 bocconcini di fiordilatte

100 g funghi coltivati a lamelle (cremini)

una dozzina di pomodorini ciliegino confit

2 zucchine piccole

cipolla marinata nell'aceto per 1 ora

olio evo, sale

Mi preparo tutti gli ingredienti: faccio cuocere in forno, nello stampo ben imburrato, le ovette sgusciate, bastano 4', poi spengo e lascio intiepidire prima di sformarle. Affetto una cipolla piccola di Tropea e la metto a bagno in aceto alla frutta (lamponi, fragole, melagrana). Ricavo due/quattro pezzi dai bocconcini di fiordilatte. Affetto le zucchine con la mandolina in nastri sottili. Se non ne ho di pronti, preparo i ciliegini confit mettendoli aperti in due su una placca, spolverati di sale e aromi, e infornandoli per 90' in forno a 140°, lavoro che è meglio fare con uno/due giorni di anticipo. Estraggo la carne dalla confezione, anche se a volte si trova da affettare. Preparo la citronette spremendo mezzo limone e 1 lime e mescolando il succo con olio evo e sale.

Prendo un grande piatto da portata e comincio a fare un fondo con i funghi a lamelle, poi distribuisco con fantasia tutti gli altri ingredienti e infine condisco con la citronette. Lascio riposare 20' prima di servire.


venerdì 15 marzo 2024

Filetto di branzino/spigola al microonde, velocissimo

Buondì. A voi capita mai di non avere voglia di cucinare ma di dover comunque riempire lo stomaco, con il suo borbottante languorino, soprattutto dopo essere stati in giro un'intera mattinata salendo e scendendo dall'auto, correndo a destra e a manca? Sapete cosa faccio io, che di certo non mi fermo in un fast food sulla via del ritorno ma preferisco tornare a casa, cucinare qualcosa di veloce e poi rilassarmi? Prima di rientrare mi fermo al supermercato più vicino e acquisto filetti di spigola, o branzino se preferite. Vengono tutti da allevamenti italiani certificati e si cucinano in un lampo, ricetta a prova di imbranati.

Oltretutto si cuoce e si serve nello stesso piatto. Basta accompagnarlo da un contorno, ed ecco pronto un secondo leggero, veloce, ricco di nutrienti e sapore. Senza contare che i filetti di pesce sono spesso in offerta e bell'e pronti da cucinare. Lo stesso procedimento vale per orata, trota, cefalo, sgombro, merluzzo.

Dai, imparate il trucchetto con me. Io ho usato il mio sale al pomodoro, lo potete cercare tra i miei post.

-ricetta-

filetti di branzino o altro pesce a vs scelta

sale aromatico

olio evo e vino bianco

Metto il filetto di pesce in un piatto piano, non occorre togliere le squame tanto la pelle verrà via tutta assieme dopo la cottura ma potete anche eliminarla prima, se preferite, diminuendo in questo caso di 1' il tempo di cottura. Lo condisco con qualche fiocchetto di sale al pomodoro, un filo d'olio evo e qualche goccia di vino bianco. Copro con pellicola adatta al microonde, oppure uso l'apposita campana. 

Imposto il microonde alla massima potenza, il mio arriva a 800/900 W, col timer a 4'. Spengo e lascio riposare 2' (nel frattempo preparo un'insalata oppure scappo a fare la doccia) prima di eliminare la pellicola e mettere in tavola col contorno a disposizione. Nel mio caso, quando so di rimanere in giro tutta la mattina, faccio in modo di avere contorni pronti a disposizione. Più veloce di così.... la foto è del piatto dove l'ho fatto cuocere. CIAO!!!

domenica 10 marzo 2024

Pere allo zafferano con crema e pandispagna

Buondì e buon giorno di festa. E ben trovati col dessert della domenica.

Oggi vi propongo un dolce al cucchiaio molto facile e abbastanza veloce da preparare, a patto che le pere sciroppate e la crema siano pronte. Per il pandispagna alla base, io uso le tortine Vigoni di Pavia che trovo monoporzione (un po' grandi per la verità, potete anche usarne metà, tagliandola in orizzontale come faccio io). Quanto alla crema pasticciera penso che più o meno tutti abbiano una ricetta di famiglia o qualcosa di collaudato. Fatela in anticipo e copritela con pellicola a contatto per evitare che la superficie diventi un disco solido che mescolato all'altra sotto darebbe molti grumi. Quanto alle pere sciroppate, io uso le abate che sono piuttosto consistenti, ma sono ottime anche le williams, e le faccio cuocere sbucciate ma col picciolo in sciroppo di zucchero 1/1 e zafferano sino a che non diventano tenere senza disfarsi.

L'assemblaggio nelle coppette a questo punto è facile e si può preparare il tutto con un paio d'ore di anticipo e conservare al fresco, ben coperto.

Le dosi? fatele secondo le vs necessità. Calcolate, per ciascun commensale, un grande cucchiaio/due di crema pasticciera, mezza tortina, o una fetta di pandispagna se lo preparate da voi, più mezza pera affettata a ventaglio. 

-ricetta-

pere sciroppate allo zafferano

crema pasticciera q.b.

tortine di pandispagna o pandispagna a fette

alchermes/sciroppo di cottura delle pere o sciroppo di zucchero semplice

Preparo in una pentola profonda che contenga le pere di misura, uno sciroppo con zucchero e acqua in parti uguali nel quale sciolgo due bustine di zafferano. Ci immergo le pere col picciolo, sbucciate e private del residuo floreale sul fondo, mettendole in piedi in modo che restino affogate nello sciroppo. Le faccio cuocere sino a che sono morbide ma non sfatte. Le faccio raffreddare nel liquido di cottura, quindi le taglio a metà.

Inizio a comporre il dolce: bagno la mezza tortina con alchermes (o semplice sciroppo di acqua e zucchero), ma è perfetto lo sciroppo di cottura delle pere. La dispongo sul fondo di coppette larghe e basse, la ricopro con crema pasticciera e infine ci appoggio una mezza pera che ho tagliato a ventaglio. Se voglio posso spolverare con cacao amaro e poi servire.

sabato 9 marzo 2024

Arista di maiale in porchetta


Buongiorno a tutti. Oggi vi suggerisco una preparazione di carne molto versatile, che può piacere a molti e potrebbe essere una valida alternativa per i pranzi pasquali a venire, tanto più che può, anzi è meglio se viene preparata in anticipo di mezza giornata. Un secondo saporito che si presenta bene anche per un pasto importante. In più è economico, il che non guasta. Accompagnatelo col suo fondo di cottura deglassato, addensato e frullato e con contorni a piacere. Io l'ho servito con patate lesse e coste gratinate con besciamella e formaggio.

Le dosi che metto sono per 8 persone

-ricetta-

1 pezzo di arista o lonza di maiale di 1 kg

120 g pancetta a fettine sottili

abbondante prezzemolo, salvia e rosmarino

3 spicchi di aglio + 3 spicchi di aglio nero

sale della strega o aromatizzato da erbe e spezie

olio evo, vino bianco e brodo

Apro a libro la lonza e la batto per appiattirla un pochino. In un piccolo mixer trito le erbe fresche con l'aglio bianco e un pezzetto di guanciale o pancetta.

Condisco la lonza, stesa su un tagliere, con il sale della strega e sopra distribuisco il trito preparato e formo un bel rotolo. Su un foglio di carta da forno stendo le fettine di pancetta e ci appoggio sopra la lonza arrotolata rivestendola completamente. Fermo il tutto con varie legature di spago da cucina.

Lascio riposare un quarto d'ora. Intanto scaldo un giro d'olio in una pentola da arrosti -volendo potete cuocerla in forno dopo averla rosolata in padella, i primi 30' a 180° poi altri 30' a 160° bagnandola spesso- e ci metto i tre spicchi di aglio nero, un rametto di salvia e uno di rosmarino. Rosolo bene la carne da ogni lato e la sfumo con 300 ml di vino bianco. Una volta evaporato l'alcol aggiungo del brodo, poco alla volta, portando a cottura in circa 90', avendo cura di girare spesso l'arista. Al termine rimarrà un po' di sugo sul fondo e l'aspetto deve essere di un arrosto ben colorito. Lo faccio raffreddare per minimo 6 ore, o una notte. 

Poco prima di servire affetto la porchetta di lonza e la riscaldo in una pirofila. Nel mentre deglasso il sugo rimasto ed eventualmente lo faccio addensare con poca maizena. Lo frullo per ottenere una salsina cremosa con la quale bagnare le fette.


giovedì 22 febbraio 2024

Carciofini in insalata con parmigiano 30 mesi e petto d'oca affumicato

È il momento giusto per i carciofini, le ultime infiorescenze a spuntare dopo la maturazione del carciofo vero e proprio. Ne ho trovati al mercato del martedì di veramente belli, carciofini di mammole, quindi violacei, teneri e molto carnosi all'interno. Questi piccoli prodigi della natura segnalano l'arrivo della primavera e la fine della stagione vera dei carciofi. Quest'anno sono in anticipo, come tutto del resto, a causa delle condizioni meteorologiche non propriamente attinenti alla stagione invernale. Troppo caldo e siccitoso, sebbene per questo fine settimana siano attese precipitazioni importanti un po' ovunque.

Il petto d'oca mi è stato regalato da carissimi amici, una prelibatezza assoluta, estremamente delicato. Gli omaggi mangerecci sono quelli che più gradisco, e ho amici fidati che, oltre a farmi da fornitori su ordinazione quando viaggiano lungo lo stivale, sono anche molto generosi. Tanto che anche il parmigiano era un dono, di amici che conoscono bene la zona dell'Appennino parmense e i caseifici locali più affidabili.

Oltre a questo? un buon filo d'olio evo e una macinata di pepe, se lo gradite. Niente sale. Tra parmigiano e petto d'oca ce n'è abbastanza.

-ricetta-

circa 15 carciofini

120 g petto d'oca affumicato

100 g parmigiano reggiano, stagionato minimo 24 mesi

olio evo, pepe nero

limone

Pulisco i carciofini, che hanno molto scarto, e li spunto. Li taglio a fettine appoggiandoli sul tagliere dalla parte superiore. Man mano li metto a bagno in una bacinella con acqua acidulata da fette di limone.

Intanto ricavo dal parmigiano delle scaglie e taglio a fettine sottili il petto d'oca.

Compongo l'insalata in un piatto da portata, preparando un fondo di carciofini, che ho ben sgocciolato e tamponato con carta da cucina. Sopra dispongo le scaglie di parmigiano e le fettine di petto d'oca. Condisco con un giro d'olio evo e macino poco pepe nero. Lascio riposare per 10' e servo.

mercoledì 21 febbraio 2024

Olive fritte, snack al provolone


Buondì a tutti. Riappaio e speriamo che da stavolta gli appuntamenti diventino più regolari. Non dico al ritmo di un tempo ma auguro a me stessa di essere più assidua ad aggiornare con nuove ricette il mio piccolo blog, oramai entrato nell'età dell'adolescenza. È un teen... se conto gli anni mi spavento di come rotolino veloci dopo 'una certa'!

Bene, ricomincio da uno snack veloce e simpatico, olive fritte ma non all'ascolana. Semplicemente olive grandi denocciolate, ripiene di un bastoncino di provolone, io ho usato quello davvero speciale del Caseificio Storico di Amatrice, un prodotto buonissimo che ha la buccia nera e un sapore deciso ma non invadente né troppo salato. Voi usate tranquillamente un buon provolone, meglio se piccante.

Occorre sgocciolare per bene le olive e una volta farcite passarle in un velo di farina, poi nell'uovo sbattuto e infine rivestirle di pane grattugiato. Si friggono e hop... sparite in un secondo. In così breve tempo che non ho fatto in tempo a fare la foto!

Le dosi? un po' così, dipende da quante olive avete. Io ne ho preparate una trentina per 10 persone, tre a testa sono persino poche...

-ricetta-

30 olive verdi grandi in salamoia, denocciolate

100 g provolone piccante

 1 uovo

farina e pangrattato 

olio di semi per friggere

Asciugo bene le olive, riduco il provolone a bastoncini di due cm per uno, devono entrare un po' a fatica nello spazio lasciato dal nocciolo.

Passo le olive velocemente nella farina e poi le tuffo nell'uovo sbattuto e infine le rivesto nel pane grattugiato. Scaldo abbondante olio di arachidi in un pentolino e friggo pochi pezzi alla volta fino a completa doratura. Le scolo su fogli di carta da cucina e le servo ben calde.

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