martedì 31 luglio 2018

Pomodori camoni sardi con spada affumicato e guacamole

I camoni sardi sono pomodori buonissimi, dolci e saporiti, che rimangono ben consistenti e si svuotano facilmente.
Hanno la giusta dimensione per essere usati come coppetta per un antipasto monoporzione e si possono mangiare in uno o due bocconi.
Riempiti con un fresco guacamole e surmontati da una fettina di pesce spada affumicato, ma andranno bene anche briciole di trota affumicata, sono una entrée perfetta con un calice di champagne.
Unica accortezza: preparare i pomodori con anticipo scavandoli, svuotandoli e salandoli. Messi a scolare capovolti, perdono la loro acqua e si cuociono quel tanto che basta.
Sulla falsariga dei perini preparati giorni fa, sono un antipasto fresco e originale. Variano i pomodori e il pesce affumicato.
Calcolatene uno a testa.

-ricetta-
6 pomodori camoni
6 fettine di pesce spada affumicato
1 avocado piccolo
1 cipollotto piccolo
1 lime
sambal
sale
Elimino la calotta ai pomodori e li privo dei semi usando uno scavino piccolo.
Li salo e li metto capovolti su un piatto, in modo che possano perdere la loro acqua.
Intanto sbuccio, tolgo il nocciolo e schiaccio con una forchetta l'avocado, trito fine il cipollotto e spremo il succo del lime.
Preparo il guacamole condendo con lime, cipollotto e sambal a piacere l'avocado. Salo generosamente e faccio riposare coperto al fresco.
Al momento di servire riempio i pomodori con un po' di guacamole e sopra metto una fettina di pesce  affumicato.
Servo subito.

domenica 29 luglio 2018

Tortine alle mele

Quel che si dice prendere due piccioni con una fava.
Un dolce per ogni occasione. Anche per festeggiare la domenica, se non si hanno troppe pretese.
Un modo per cercare di finire mele appassite. Ogni volta che mio marito mi accompagna ad acquistare frutta, sceglie due-tre mele di varie qualità che poi non consuma preferendogli altra frutta, soprattutto d'estate. E io mi ritrovo questi frutti che raggrinziscono sempre più. Dovrò pur ricavarne qualcosa...
L'ho più volte ammonito ma non c'è verso. D'ora in poi lo ignorerò e rimetterò al loro posto quelle che sceglie.
Queste tortine, cotte in stampi da muffins grandi, sono perfette a merenda o colazione, sia di grandi che di piccini.
Tre mele, e poco altro, riescono a riempire 10 pirottini. Una favola.
Oltre tutto sono buonissime, nella loro estrema semplicità.
Buona domenica a tutti!

-ricetta-
3 mele
125 g farina multicereali
110 g zucchero
8 g lievito
vaniglia naturale
2 g sale
3 uova
50 ml olio semi vinaccioli/arachidi
Con la frusta a mano mescolo zucchero e nuova, poi aggiungo la farina setacciata con lievito e sale.
Profumo con 1/2 cucchiaino di estratto secco di vaniglia.
Per ultimo incorporo l'olio e infine le mele sbucciate, detorsolate e ridotte a dadini.
Verso nei 10 pirottini e faccio cuocere in forno a 160° per circa 40'.
Sformo e faccio raffreddare. Lascio le tortine nel loro involucro di carta.
Se vi piace, spolveratele di zucchero a velo.


venerdì 27 luglio 2018

Spiedini di coniglio ai mirtilli

Per questa ricetta servono filetti di sella. In pratica la parte dorsale della schiena, una lunga striscia magra.
Il coniglio è leggero e vi consiglio di calcolare due spiedini per persona. In effetti le selle pesano poco, circa 200 g per 4 filetti.
Però non c'è scarto e quindi alla fine non è una ricetta costosa.
I mirtilli si fanno rosolare nella piastra dopo aver cotto la carne, che viene preventivamente marinata.
Un piatto gradevole e gradito, soprattutto in estate. Leggero e saporito.
Dosi per 4

-ricetta-
8 filetti di sella di coniglio
100 g mirtilli
1 limone bio
1 cucchiaio di miele
salsa Guinness o sweet chili
origano, timo e salvia freschi
olio evo
sale, pepe
Preparo una marinata col succo di limone, olio, sale, pepe, un mazzetto di erbe aromatiche fresche e un po' di salsa Guinness o sweet chili e il miele (ne ho usato uno alla lavanda semplicemente favoloso). Grattugio anche la buccia di mezzo limone.
Metto i filetti in una vaschetta irrorandoli di marinata. Chiudo e ripongo al fresco in frigorifero per un'ora almeno.
Trascorso il tempo necessario a marinare e insaporire la carne, la scolo e infilzo i nastri di carne su uno spiedino di legno che ho messo a bagno in acqua per non farlo bruciare quando cuocerò gli spiedini sulla griglia.
Scaldo una bistecchiera e ci metto a grigliare gli spiedi girandoli da tutti i lati e bagnandoli con poca marinata, ci vogliono in tutto 10' minuti scarsi.
Sposto i filetti su un piatto di servizio, che tengo in caldo, e nella bistecchiera faccio rosolare velocemente i mirtilli, il tempo che appassiscano appena.
Li verso sulla carne e servo subito.


mercoledì 25 luglio 2018

Pomodori perini al tonno affumicato e guacamole

Chi l'ha detto che gli antipasti debbano per forza essere tutti a base di carboidrati?
Mi capita spesso di utilizzare verdure come guscio, e di riempirle di tante cose diverse.
Possono essere gambi di sedano teneri e croccanti, foglie di indivia belga o di lattuga, mezzi pomodori o falde di peperone. Oppure limoni scavati.
Molti ortaggi si prestano allo scopo, si tratta poi di vedere con che cosa abbinarli.
Questo fresco guacamole e tonno affumicato si sposavano benissimo coi perini giunti alla giusta maturazione.
Al posto del tonno potreste provare con lo storione o con lo spada. Secondo me funzionano alla grande.
Voi lo sapete che mai, dico mai, i pomodori vanno conservati in frigorifero? Fanno parte di quel tipo di ortaggio che continua a maturare anche dopo che è stato raccolto e il freddo lo priva di ogni sapore e ne cambia la consistenza. Fidatevi, ve lo dice una che ne mangia a chili, essendo rimasto tra le poche verdure che, stranamente, non mi danno fastidio. Negli anni ho dovuto rinunciare agli amati fagiolini, tempo fa ne mangiavo anche mezzo chilo lessati e sconditi. Ora, se dovessi rinunciare anche ai pomodori, potrei arrivare al punto di scegliermi l'urna per l'ultima dimora e ciao! Li adoro in senso assoluto. Nella mia dispensa albergano in ogni stagione per essere consumati sia cotti che crudi.
Comunque, divago sempre e troppo.
Torno al punto. Parliamo di questo antipasto fresco ed estivo.
Facciamo che conto le dosi per 4?

-ricetta-
4 pomodori perini maturi ma sodi
4 fette di tonno affumicato
8 bastoncini di primo sale di capra
1 avocado piccolo
1 cipollotto piccolo
1 lime
coriandolo fresco/prezzemolo
sambal
sale in fiocchi
Apro in due per la lunghezza i pomodori, li salo e li faccio scolare a testa in giù per 30', poggiati su un piatto fondo.
Sbuccio, detorsolo e schiaccio con la forchetta l'avocado. Lo condisco con un pizzico di fleur de sel, il succo del lime, un cucchiaino di sambal e il cipollotto tritato finissimo.
Preparo il primo sale, meglio se di capra ma va bene anche quello pecorino, tagliandolo a piccoli bastoncini che possano essere contenuti nei gusci di pomodoro.
Asciugo con carta da cucina i mezzi pomodori che nel frattempo hanno perso parte della loro acqua di vegetazione.
Metto in ognuno un bastoncino di formaggio e un cucchiaino di guacamole, poi sopra appoggio mezza fettina di tonno affumicato e una fogliolina di prezzemolo, se non ho trovato il coriandolo.
Così composti possono rimanere coperti in frigorifero per 1 ora.





domenica 22 luglio 2018

Cake alle ciliegie e liquore amaretto

Eccomi di nuovo con una torta alla frutta di stagione, morbida e profumata, molto golosa nella sua estrema semplicità.
Siccome non tollero molto le ciliegie mangiate come frutta, chissà forse è perché ne ho abusato da giovane? fatto sta che, se sono cotte o sciroppate, ne mangerei una valanga.
In questa torta sono decisamente cotte.
E sono anche le ultime di stagione. Ci rivediamo la prossima estate.
Pochi classici ingredienti e un bicchierino di Amaretto di Saronno, che poi a ben guardare non si sente sto granché, ma profuma. Niente paura, è una torta che va bene anche per i bambini, i liquori da cotti perdono l'alcolicità, al contrario di quelli usati come bagna per i tiramisù e le zuppe inglesi.
Non mi resta che augurarvi una serena domenica.

-ricetta-
400 g ciliegie
160 g farina multicereali
130 g burro morbidissimo
120 g zucchero
2 uova grandi
12 g lievito
50 ml amaretto
2 g sale
Snocciolo le ciliegie e in una boule monto il burro a pomata con lo zucchero prima di aggiungere, sempre montando con le fruste, un uovo alla volta. e l'amaretto.
In un'altra boule mescolo la farina setacciata col lievito e il sale, mischio i due composti e per ultimo aggiungo 2/3 delle ciliegie.
Siccome finiranno per gravità tutte alla base del dolce, ne tengo qualcuna da appoggiare sopra, nella speranza che restino più in superficie.
Metto a cuocere nel forno preriscaldato a 210° per 5', poi abbasso la temperatura a 175° e proseguo a cuocere per circa 45', sorvegliando che non scurisca troppo.
Una volta pronto il cake, lo sformo e lo faccio raffreddare su una gratella.
Poi lo trasferisco nel vassoio da plum, lo affetto e lo spolvero con poco zucchero a velo.
Per finire decoro il piatto con qualche ciliegia intera.

giovedì 19 luglio 2018

Spiedini di pollo in salsa Guinness

L'amico Daniele ci ha regalato una bottiglietta di salsa Guinness, che lui non avrebbe saputo come usare. È strano che sia così curioso di fronte alle novità ma che non riesca mai a goderne. Le acquista e poi delega me all'uso.
Io la guardo, la rigiro tra le mani, ne assaggio il contenuto. È scura, densa e sciropposa, piuttosto dolce con un leggero retrogusto che richiama la più famosa birra stout.
Che ci potrò mai fare? Noi non siamo tipi da hamburger irrorati da qualsivoglia pastrocchio.
Però usata in marinate per carni... forse potrebbe andare.
E così ho ricavato strisce da sottili fettine di petto di pollo, le ho infilzate arricciandole su spiedini di legno e poi le ho fatte marinare 1 ora con questa salsa, prezzemolo e succo di lime.
Una volta che si sono ben insaporiti li ho cotti su una griglia. Molto buoni!
Calcolate almeno 120 g di petto per persona e preparate uno o due spiedini a testa.

-ricetta-
petto di pollo a fettine sottili
2 cucchiai di salsa Guinness
un mazzetto di prezzemolo tritato
1 lime
sale

Mescolo in un piatto, dove gli spiedini possono stare comodi, la salsa, un pizzicone di sale, il prezzemolo e il succo del lime con un po' di buccia grattugiata.
Ci appoggio gli spiedini e li faccio marinare al fresco per 30', poi li rigiro e proseguo a farli marinare per altri 30'.
Scaldo una griglia sul gas e ci appoggio gli spiedini, facendoli dorare in modo uniforme su tutti i lati.
Li servo subito, con un contorno a piacere. Io avevo a disposizione dei carciofi stufati con porro.

martedì 17 luglio 2018

Frittata di finocchi e pomodorini di Pachino

La frittata con pomodorini e finocchi, prima sbollentati, credo potrebbe piacere anche ai non amanti di questo ortaggio in versione cotta.
Tanto formaggio grattugiato, come si usa metterne sopra quelli stufati, ed ecco pronto un piatto alternativo alla carne, leggero, vegetariano e ricco di fibre.
Se preferite potete anche cuocerla al forno, per una versione più leggera.
Trovo ovunque finocchi anche in questa stagione. Sono tra gli ortaggi più ricchi di acqua e poveri di calorie, quindi posso quasi dire che è un piatto dietetico.
Le dosi sono per 4 persone.

-ricetta-
6 uova
2 finocchi
10 pomodorini
50 g formaggio grattugiato
sale, pepe
olio evo
Pulisco i finocchi, li taglio a spicchi e li sbollento in una pentola di acqua bollente e salata, scolandoli al dente.
Intanto preparo i pomodorini spellati. Vi insegno un trucchetto.
Tuffo i pomodorini in olio bollente per 20" e poi li scolo con un ragno immergendoli in una bacinella con acqua e ghiaccio. Con questo procedimento potrete sbucciare anche quelli più piccoli in modo veloce e perfetto.
Sbatto le uova con formaggio, sale e pepe, prima di aggiungere i finocchi tagliuzzati e i pomodorini tritati.
Ungo con un filo d'olio una padella e quand'è caldo ci verso il composto. Lo faccio rapprendere scuotendola ogni tanto poi quando ha fatto la crosticina la giro e procedo allo stesso modo, avendo cura di lasciarla un po' cremosa.
La servo sia tiepida che calda.


domenica 15 luglio 2018

Rose di sfoglia dolci, con ricotta e gocce di cioccolato

Una sera come tante, nei nostri weekend d'estate.
Un gruppo di amici a pranzo, di quelli con cui ti vedi di tanto in tanto e ti racconti dei viaggi appena terminati o di quelli in programma.
Tante portate da preparare, non mi lamento dal momento che io stessa li ho abituati così. Però quando fa caldo arrivo a metà giornata e le forze scarseggiano, quindi il dolce -che se non è uno di quelli al cucchiaio, da preparare con largo anticipo, va cotto poco prima- per forza di cose deve essere veloce da preparare.
Vi posso garantire che queste rose le preparerete nel tempo che il forno arriva in temperatura.
Le dosi possono variare da 8 a 10, dipende da come dividete il rotolo. Ma per una porzione ragionevole non ricavatene più di 8.
Il gusto richiama le cassatelle siciliane ma con molto meno impegno. L'impasto di quelle va fritto, mentre qui bastano un rotolo di pasta sfoglia e il ripieno. Vuoi mettere?
Ben venga dunque questo dolce salvatempo pieno di gusto e goloso.
Usate ricotta di ottima qualità. Sapete, vero, che per i dolci è più indicata quella di pecora? Non lesinate sulla qualità del prodotto, il gusto si avverte subito.
Ecco fatto: Etta, Raffaella e Marisa, le ho pubblicate il prima possibile.

-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia (delicata)
250 g ricotta di pecora
60 g zucchero a velo
50 g gocce di cioccolato
mandorle a lamelle
vaniglia (mezza bacca)
2 g sale

Accendo il forno, impostandolo a 200°.
Srotolo la pasta sfoglia sul piano di lavoro.
In una boule mescolo ricotta e zucchero a velo, ottenuta una crema la profumo coi semi del baccello di vaniglia, metto un pizzico di sale e le gocce di cioccolato.
Con una spatola (marisa) stendo il ripieno sulla sfoglia lasciando un cm libero lungo i bordi.
Arrotolo stretto aiutandomi con la cartaforno poi ricavo 8 rose che distanzio sulla stessa carta.
Trasferisco tutto su una placca, metto lamelle di mandorle in cima a ogni rosa (daranno un po' di croccantezza) e faccio cuocere in forno per 30' circa.
Sforno, lascio intiepidire e spolvero con poco zucchero a velo prima di servirle.

venerdì 13 luglio 2018

Spiedini di filetto di maiale alle albicocche

Festa 5°
Come secondo piatto ho deciso di presentare una cosa sola, e abbastanza leggera, che tutti potessero sgranocchiare senza patemi. Cosa meglio di colorati spiedini?
Chiedo scusa per la foto sfuocata... era l'unica che potevo utilizzare, rimedierò casomai dovessi ripetere la ricetta.
Abbinare maiale e frutta è una consuetudine, ma chi ci avrebbe pensato di usare le albicocche?
So di un classico piatto australiano, il pollo alle albicocche, servito in famiglia la domenica. Ma di albicocche fresche unite a dadi di filetto... non avevo mai letto. La ricetta, francese, suggeriva di scottare le albicocche in burro e un po' di zucchero. Naturalmente ho saltato questo passaggio lasciandole nature, in modo che non perdessero consistenza e soprattutto acidità.
I dadi di carne devono essere opportunamente marinati e poi una decina di minuti di cottura su di una griglia sui fornelli, lasceranno la carne morbida e rosata.
Non ho idea se i miei ospiti siano bugiardi oppure no ma pare abbiano apprezzato.
Peggio per loro, che potrebbero vedersi riproporre la stessa cosa, sino a che è stagione di questi frutti che adoro- non ho ancora capito quali sono quelli che non mi piacciono!
Calcolando anche il tempo per la marinatura, in tutto ci vuole un'ora scarsa.
Dosi per 10 spiedi

-ricetta-
1 filetto di maiale, circa 600 g
circa 1 kg di albicocche piuttosto indietro
salsa Guinness
1 lime
1 limone
sale, pepe

Metto a bagno gli stecchini di legno coi quali comporrò gli spiedini.
Rifilo e ripulisco la carne, la taglio a metà in senso longitudinale e poi ricavo altri due filetti lunghi.
Taglio a dadi grossi questi ultimi e metto a marinare la carne col succo di lime e limone e parte della sua scorza, sale e pepe e due cucchiai di salsa Guinness.
Copro e conservo in fresco per un'ora.
Intanto pulisco le albicocche, le apro in due ed elimino il nocciolo.
Scolo la carne dalla marinata e infilzo gli spiedini iniziando e terminando con mezza albicocca.
Siccome i commensali erano più del previsto ho messo inizialmente tre pezzi di carne e poi sono scesa a due. Il convivio comprendeva molte portate e mi sono potuta permettere di alleggerire le porzioni. Però, lo spiedino ideale, comprende 3 pezzi di filetto e 5 di frutta.
Scaldo sul gas una griglia grande e quand'è ben calda ci metto gli spiedi. In tutto calcolo circa 10' di cottura, rigirandoli per farli rosolare bene su ogni lato.
Li servo ben caldi.

mercoledì 11 luglio 2018

Bocconcini di sfoglia al chorizo e camembert

Festa 4°
Forse dovevo partire con questi, che ho servito con l'aperitivo, che era poi la sangria rosé. Vabbé, fa lo stesso.
Personalmente non posso dirvi come sono venuti, ne avevo ricavati 12 da una sfoglia rettangolare ma essendo in 14 a tavola qualcuno doveva rinunciare, me per prima. Però a detta di tutti erano buoni.
E sono pure facilissimi e veloci da fare. Bastano triangolini di camembert ricavati da mezza forma e 12 fettine di chorizo, o salsiccia Napoli piccante o 'nduja, tagliate a piccoli dadini.
Un po' di tuorlo d'uovo emulsionato con un goccio d'acqua per lucidare e in meno di 30' sono pronti.
A preparare un antipastino sfizioso ci vuole davvero poco, alle volte.
Se poi volete fare qualcosa di diverso, infilzateli, non appena saranno tiepidi, su stecchini e poi usate mezzo cavolo cappuccio rivestito di carta stagnola come base su cui inserirli, come tanti lecca lecca pronti da staccare.

-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
chorizo
camembert
1 tuorlo
Inizio con lo scaldare il forno a 190° e preparare una placca rettangolare.
Poi affetto 12 fettine di chorizo che divido in 9 dadini minuscoli ciascuna.
Preparo 12 piccoli spicchi da un mezzo camembert.
Srotolo la sfoglia sul tagliere e la divido in 12 quadrati.
Sopra ognuno appoggio un piccolo spicchio di formaggio e tutto intorno metto i dadini di chorizo. Richiudo a pacchettino sigillando bene e li appoggio sulla cartaforno con la chiusura verso il basso.
Spennello tutti i bocconcini con il tuorlo emulsionato con un cucchiaio d'acqua e inforno per circa 25'.
Sforno quando sono dorati e li trasferisco su un vassoio.

domenica 8 luglio 2018

Torta caprese al limoncello e cioccolato bianco

Festa 3°
Buondì ai golosi e non.
Caso mai ci fosse bisogno di ripeterlo, la torta caprese non contiene glutine e, in questa versione, è priva di burro. Non per questo è un dolce leggero, anzi è piuttosto sostanzioso, ma così acquisisce un gusto un po' più fresco, tanto da poter essere consumato in una calda giornata estiva, in dosi ridotte.
Per fare qualcosa di diverso l'ho cotta in uno stampo quadrato di 22x22 cm, dal quale sono riuscita a ricavare 16 quadrati, più che sufficienti per tutti i numerosi partecipanti al compleanno del consorte.
Avete presente quando dirami l'invito, mooolto informale, e ti rispondono che sì, forse verranno ma... 'senza figli, magari solo per un brindisi, passiamo per il caffè' ecc. ecc. All'atto pratico mi sono ritrovata 12 persone da sfamare e un'altra tavola da apparecchiare. Non che mi manchino i coperti ma, lì per lì, cercare sottopiatti, spolverare sedie che sono rimaste all'aperto tutto inverno e, soprattutto, dividere alcune portate in 14 porzioni non è stato facile! E per fortuna che sono previdente e avevo preparato un buffet ricchissimo.
La ricetta l'ho trovata nell'archivio del Cucchiaio d'argento, ma ho ridotto un po' le dosi di zucchero, una limatura necessaria per non rendere il dolce stucchevole, data la naturale dolcezza del cioccolato bianco. Se potete cercate gli autentici limoni di Sorrento, che hanno una buccia favolosa. Per non sprecarla, ho inserito la polpa a fette nella caraffa della sangria rosé che ho offerto come aperitivo. Comunque mi è piaciuta questa versione in bianco del classico dolce caprese.

-ricetta-
200 g mandorle pelate
200 g cioccolato bianco
100 g zucchero a velo
40 g zucchero semolato
50 g fecola
5 g lievito
2 g sale
4 uova
100 ml olio semi
30 ml limoncello
2 limoni di Sorrento
vaniglia naturale
Riduco a scaglie il cioccolato e lo metto a fondere o nel microonde o in un pentolino a bagnomaria.
Frullo le mandorle con lo zucchero a velo ricavandone una farina fine.
Monto le uova con l'altro zucchero sino a gonfiarle.
Mescolo la farina ottenuta dalle mandorle con il lievito e il sale setacciati. Profumo con la scorza grattugiata dei due limoni prima di aggiungere un po' di vaniglia, l'olio e il limoncello.
Mescolo delicatamente con le fruste elettriche e per ultimo unisco il cioccolato bianco fuso e quasi freddo.
Verso il composto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato e faccio cuocere in forno, già portato a 165/170° per circa 50'.
Una volta tiepida sformo la torta e la spolvero di altro zucchero a velo solo prima di tagliarla.


giovedì 5 luglio 2018

Cannelloni di melanzane alla parmigiana

Festa n°2.
Per il secondo primo piatto mi sono ispirata a qualcosa che potesse piacere a tutti, ingannando gli amici con questi cannelloni in versione leggera e tutta vegetariana.
Chissà quanti di voi ci avranno già pensato e li avranno già fatti.
A me sono venuti in mente solo adesso, i festeggiamenti per il genetliaco del consorte mi hanno spinto, vista la domenica di caldo che ci avevano preannunciato, a preparare piatti golosi senza carboidrati, come i ravioli con le zucchine e i cannelloni con le melanzane.
Che poi è una versione della parmigiana più godibile e light, adattata a primo piatto.
Scegliete le violette fiorentine, grandi e dalla forma tondeggiante, dalle quali si possono ricavare grandi fette e portatevi avanti, passandole sul grill anche il giorno prima.
Preparatevi o usate salsa di pomodoro, meglio se fresca, e tanta mozzarella e parmigiano/grana grattugiato.
Dosi per 10

-ricetta-
2 grosse melanzane violette
2 mozzarelle di bufala ben sgocciolate
1 fiordilatte grande
salsa di pomodoro
basilico
formaggio grattugiato

Affetto le melanzane a uno spessore di 1,5 cm, mi piace che rimangano carnose. Le spolvero di sale e le lascio spurgare per 40'. Ne devo ottenere almeno una fettona a testa.
Scaldo una griglia e ci metto alcune fette alla volta appena sgocciolate, le faccio grigliare dai due lati sino a che si forma un reticolo.
Scarto le mozzarelle, anche il giorno prima, e le metto ad asciugare in una vaschetta in frigorifero. Ogni tanto elimino il siero che emettono, così quando dovrò usarle saranno asciutte e non mi allenteranno la ricetta.
Preparo la salsa di pomodoro, se la uso fresca, spellando pomodori ramati o perini e facendoli appassire, tritati o passati, sino a che perdono tutta l'acqua, con mezza cipolla tritata in un velo d'olio.
Preparo una teglia velata di salsa, sul tagliere appoggio fette di melanzana sulle quali appoggio una fettina di mozzarella e mezza foglia di basilico. Richiudo formando un rotolino come se fosse un cannellone e li appoggio man mano nella teglia.
Sopra ognuno metto mezza fettina di fiordilatte e altra salsa, a coprirli. Spolvero con abbondante parmigiano grattugiato, ho detto abbondante!
Metto a cuocere e far fondere in forno a 180° per circa 20'.
Le servo appena intiepidite, ma d'estate sono buone anche più fredde.

martedì 3 luglio 2018

Ravioli di zucchine



Festa 1°
La domenica che cadeva più o meno a metà giugno, quando abbiamo festeggiato il compleanno di mio marito, non sapevo bene in quanti sarebbero venuti a fare festa con noi. Nel dubbio sono stata abbondante nella scelta di cosa preparare e per quanti. Non avrei mai immaginato che alla fine la conta si sarebbe assestata a 14. E io, pur nella mia previsione abbondante, mi ero fermata a 12. Poco male, c'erano tante cose e tutti hanno potuto assaggiare tutto. Questo era uno dei due primi vegetali. Avevo il terrore che facesse molto caldo e ho optato per un menù variegato ma non troppo carico.
Inizio da oggi a pubblicare in serie tutto quello che ho portato in tavola quel giorno festoso.
Badate bene, questi pacchettini nulla hanno a che vedere coi classici ravioli dove potreste pensare che le zucchine facciano da ripieno, sono invece piccoli scrigni dove nastri di verdura fanno da involucro al ripieno, al posto della pasta. Tutti hanno gradito molto e vi invito a provarli, certa che farete un figurone.
Una porzione normale ne richiede dai 3 ai 4, se non ci sono altre portate come primo, altrimenti ne bastano due a testa.
È un primo piatto alternativo, ideale per smaltire le zucchine che adesso abbondano negli orti.
Devono essere di misura media e senza semi.
Nel ripieno, oltre alla ricotta, ci ho messo erbette da costa, parmigiano- e un po' di dadini di prosciutto cotto che avevo da consumare-, ma sono ottime anche in versione vegetariana prive di salumi.
Unica accortezza: affettare le zucchine con la mandolina, spolverarle di sale e lasciarle qualche ora a perdere la loro acqua. Nel mentre c'è tutto il tempo per preparare poca salsa che servirà per il condimento.
Dai, chi ci avrebbe pensato a un primo con zucchine al posto della pasta?
Dosi per 6

-ricetta-
600 g zucchine
250 g ricotta
150 g erbette/spinaci cotte e strizzate
(80 g cotto in una sola fetta- facoltativo)
40 g parmigiano grattugiato
gruyère, emmental grattugiato
salsa di pomodoro
Affetto le zucchine, lavate e spuntate, con la mandolina, fate conto che da ogni zucchina posso ricavare al massimo 6/8 strisce uniformi. Metto da parte gli scarti per un ragù vegetale.
Le metto a strati in una vaschetta spolverando ogni piano con sale. Le copro con pellicola per non farle seccare e le lascio riposare qualche ora, in modo che perdano il loro liquido e un po' si ammorbidiscano.
Intanto preparo un pentolino di salsa, ho usato una bottiglietta da 300 g da passata di datterini e un cucchiaio di cipolla pastorizzata, con appena un cucchiaio d'olio evo.
Scolo e tampono le zucchine con carta da cucina.
In una boule mescolo ricotta (e cotto a dadini piccolissimi) con le erbette che ho tritato a coltello. Salo col formaggio grattugiato.
Sul tagliere incrocio due nastri di zucchina e al centro metto un cucchiaino di farcia, richiudo i lembi incrociandoli e appoggio i pacchettini sulla placca sul fondo della quale ho spalmato poca salsa.
Preparo così dai 18 ai 24 pezzi.
Condisco anche il sopra dei ravioli con poca salsa e poi distribuisco un paio di manciate di formaggio a filetti, che farà una bella e saporita crosticina.
Faccio cuocere in forno caldissimo, a 170/180° per circa 20'. Lascio riposare 10' e poi servo.


domenica 1 luglio 2018

Sangria rosé

Buona domenica a tutti! E buon mese di luglio!
Chissà quanti tra voi potranno già godere di vacanze al mare, a noi ci spettano ancora due mesi e mezzo. Sembra lunga, adesso, ma siccome la nostra estate sarà costellata di inviti in terrazza, non sarà poi così male aspettarne la fine qui sulla sponda del fiume e poi fare ciao-ciao a tutti quelli che saranno rientrati e poter finalmente partire.
Sempre con in mente il consiglio di bere con moderazione e, soprattutto, bene -ovvero consumando buoni vini e alcolici con parsimonia- eccomi qui a proporvi un beverone sempre gradito.
Lo facciamo spesso a inizio pranzo/cena d'estate, una grande caraffa di sangria disseta e accompagna gli appetizer e, secondo quello che spesso abbiamo notato, incentiva un minor consumo di vino durante il pasto che la segue. Sarà che la quota alcolica sazia la sete di altro alcol...? Mi sa di sì!

-ricetta-
1 bottiglia vino rosé (750 ml)
240 ml succo ananas
120 ml vodka
60 ml triple sec
80 ml sciroppo zucchero
mezza arancia bio
mezzo limone bio
1 lime bio
100 g lamponi e mirtilli

Per ottenere il giusto amalgama tra i sapori la sangria va preparata con un paio d'ore circa di anticipo.
In una caraffa capiente mescolo tutti i liquidi e la ripongo per 1 ora in frigorifero.
Quindi aggiungo gli agrumi a fettine e rimetto in frigorifero per 30'.
Arrivato il momento di servirla, si aggiungono abbondanti cubetti di ghiaccio, lamponi e mirtilli.


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