domenica 30 agosto 2020

Roselline di sfoglia alla bretone

Buona domenica amici golosi.

Vi ho un po' trascurato in queste domeniche agostane, non perché non abbia preparato dolci ma molti di quelli che ho proposto, ai tanti che sono venuti a condividere due chiacchiere in un luogo poco affollato come la nostra terrazza, erano ricette che vi ho già proposto in passato. Spesso gli amici/parenti hanno portato qualcosa loro o abbiamo ripiegato su un fresco gelato.

Oggi vi propongo un dolcetto facile, di quelli da fare in poco tempo ma che di sicuro piacerà a tanti.  

Una versione addomesticata alla grande del tipico dolce bretone di pasta sfoglia molto burroso e zuccherato. Una delizia locale piuttosto complicato da rifare se si parte addirittura dalla sfoglia!

Questa versione veloce è di una blogger americana che seguo, si prepara con tre ingredienti: pasta sfoglia, burro -meglio se demi-sel, zucchero demerara.

È tutto qui. Guardate nelle immagini come suddividere la pasta sfoglia rettangolare, il resto è un giochetto davvero facile. 

Con queste delizie liberamente ispirate alle originali di Douarnenez in Bretagna, che lassù chiamano Kouign-amann, tradotto letteralmente in "dolce di burro", abbiamo festeggiato più di un compleanno tra amiche. Un modo per regalare loro simbolicamente un fiore...

Dosi per 8 pezzi


-ricetta-

1 rotolo di sfoglia rettangolare

50 g burro 

zucchero di canna, Demerara, q.b.

Stendo la sfoglia su un tagliere e la taglio prima a metà. Da una ricavo 8 quadrati e dall'altra 8 strisce.

Sciolgo il burro e metto lo zucchero in una ciotolina.

Mi preparo anche 8 quadrati di carta da forno.

Passo un quadrato di pasta nel burro da ambo i lati e lo rivesto di zucchero da un lato solo. Appoggio il lato col solo burro sul quadrato di cartaforno. Imbevo di burro e zucchero una sola parte di una striscia che poi arrotolo col lato zuccherato all'esterno. Lo metto al centro del quadrato e trasferisco tutto nello stampo da muffins, pigiando all'interno per formare il centro della rosa e ripiegando un po' gli angoli del quadrato. In cottura col calore le rose prenderanno forma da sole.

Una volta pronte tutte e otto le roselline inforno lo stampo a 190° per circa 25'. Sforno, lascio intiepidire prima di eliminare la cartaforno e sistemare i dolcetti sul vassoio. Serviteli entro poche ore, la sfoglia dà il meglio di sé e rimane più fragrante.

giovedì 27 agosto 2020

Insalata di trota salmonata marinata e tanto altro

Se guardate bene la composizione vedrete che ci sono verdure, ortaggi, frutta, trota e ciuffetti di calamari.
Tutto in un grande piatto da portata, un antipasto colorato e fresco, gradito a tutti con il caldo estivo e di scarso impegno se ci si porta avanti preparando il gravlax di trota giorni prima.
Una volta pronto potete sigillarlo sottovuoto o congelarlo. In poco tempo ve lo ritrovate pronto all'uso.
Componete l'insalata in un piatto capiente sovrapponendo strati e ingredienti e condendola solo all'ultimo con una salsa a base di succo di agrumi vari. Sceglieteli in base al vostro gusto o secondo la stagione. Limoni, lime, arance, pompelmi. E ricordate di usare aceti aromatici per la marinatura dei cipollotti.
Idem dicasi per la frutta. Spaziate a seconda della stagione dalle fragole alle pesche, oppure il classico avocado. Quanto all'insalata che siano spinacini freschi, indivia belga, radicchio o soncino, poco importa. Usate quello che trovate, quello che preferite.
È un'insalata e per definizione ci si può mettere di tutto un po'.
Io le invento di volta in volta. Ho usato persino nespole.
Non ho ancora trovato nessuno che non gradisca le mie insalatone, estive e non, a base di pesce marinato mescolato a frutta e verdura. Sono sempre diverse e piacciono tutte.
Qualche volta me le hanno chieste come secondo piatto.
Dosi per 6

-ricetta-
1 filetto di trota salmonata da 350/400 g
sale grosso e zucchero di canna
150 g ciuffi di calamari
1 cespo di indivia belga
50 g spinacini freschi
2 pesche nettarine
2 cipollotti
aceto di frutta
olio evo
succo di lime e arancia
sale

Comincio dalla trota marinata. Spello il filetto e lo adagio in un contenitore sopra uno strato sottile di sale grosso mescolato con zucchero di canna nella proporzione di 3 a 1.
Lo ricopro con lo stesso mix di sale e zucchero, lo sigillo e lo metto in frigorifero per 24 ore.
Lo estraggo dalla salamoia, fate attenzione che si sarà formato del liquido, lavo il filetto sotto acqua corrente e lo asciugo. A questo punto il gravlax è pronto per essere affettato.
Metto a marinare i cipollotti affettati nell'aceto aromatico. Avete letto la mia ricetta per fare quello alle fragole? Ecco, ho usato quello.
Lesso per pochi minuti in acqua bollente, salata pochissimo, i ciuffi di calamaro. Faccio attenzione a sciacquarli bene ed eliminare i becchi, che spesso rimangono nonostante siano venduti puliti.
Li scolo e li tengo da parte in una ciotolina, bagnati con un filo d'olio.
Preparo il condimento versando in un vasetto di vetro olio evo, il succo degli agrumi e una presa di ficchi di sale. Tappo, agito e lascio riposare. Il condimento è pronto. Prima di usarlo sopra tutti gli altri ingredienti basta agitare il vasetto, stappare e versare.
Compongo l'insalata in un grande piatto mettendo sul fondo spinacini e belga che ho fatto a filetti.
Sopra fettine di pesca e i cipollotti scolati.
Sopra ancora distribuisco fettine sottili di trota e i ciuffi di calamaro.
Condisco con la salsina ben emulsionata e porto in tavola.




martedì 25 agosto 2020

Croissant di brisée al tonno affumicato



Un antipasto elegante in forma di finger food saporito.
Avevo alcune fettine di tonno affumicato avanzate da un precedente antipasto e ho scelto di riciclarle come ripieno di mini croissant assieme a un'idea di formaggio fresco tipo robiola e senape.
Facili da fare, fanno bella figura e sono buoni anche dopo un paio d'ore.
Se non avete tonno affumicato potete usare trota oppure salmone o storione. Io ne trovo di produzione italiana, di una famosa ditta bresciana, e sono buonissimi.
Ricordatevi di lucidarli con tuorlo d'uovo prima di infornarli. Diventano bellissimi.
Dosi per 8 pezzi

-ricetta-
1 rotolo di pasta brisée
alcune fettine di tonno affumicato
robiola
senape
1 tuorlo

Stendo la pasta e ricavo otto spicchi uguali con la rotella liscia.
Spalmo ogni parte larga con poca robiola e senape e sopra metto un paio di striscioline di tonno.
Avvolgo a croissant sigillando bene le punte e incurvandoli e li allineo su una placca rivestita di cartaforno.
Li spennello di tuorlo sbattuto e inforno a 190° per circa 20/25'.
Comunque li sforno quando li vedo colorati e cotti nella parte inferiore.
Li servo tiepidi o a temperatura ambiente.


venerdì 21 agosto 2020

Insalata di ceci e tonno affumicato

Niente di meglio in estate che un'insalata di legumi con proteine.
Fresca e saziante, si mantiene per due giorni, anzi vi consiglio di condirla con qualche ora di anticipo per godere appieno del sapore.
Per un tocco di colore e gusto in più ho aggiunto qualche falda di pomodoro secco che ho messo io stessa sott'olio. Ne ho trovati di bellissimi, sani e polposi di provenienza salentina, e li ho subito lavorati per farmi la scorta per un anno.
I ceci li acquisto secchi, italiani. Li metto pazientemente a bagno per 24 ore e poi li lesso aggiungendo un pezzetto di alga nori nell'acqua. È un trucchetto che funziona per ammorbidire la buccia e lo preferisco all'aggiunta di una punta di bicarbonato, che a mio parere cambia il sapore anche se se ne aggiungono appena 2 grammi.
Piuttosto lo metto nell'acqua di ammollo e naturalmente poi sciacquo ripetutamente.
Quindi, tempi di ammollo e cottura dei ceci a parte, l'insalata si assembla in pochi minuti.
Ovvio che potete usare ceci in scatola. Con un po' di accortezza se ne trovano di ottimi, ma bisogna cercarli e sciacquarli con cura.
250 g di ceci secchi rendono molto.

-ricetta-
250 g ceci secchi
100 g tonno affumicato
4 pomodori secchi sott'olio
1 cipollotto
aceto aromatico
olio evo
sale in fiocchi

Metto i ceci in ammollo per un intero giorno. Posso aggiungere la punta di un cucchiaino di bicarbonato per assicurarmi che la buccia diventi tenera in cottura.
Trascorsa la giornata li risciacquo con cura e li lesso per il tempo necessario con l'aggiunta di una foglia di alloro e un pezzetto di alga nori (sempre per mantenere la buccia tenera).
Posso anche lessarli nella pentola a pressione. Se la uso la faccio fischiare per un'ora poi verifico la cottura. Meglio reimpostarla se non fossero ancora cotti, piuttosto che cuocerli troppo.
Li faccio intiepidire nel brodo di cottura poi li scolo.
Preparo il cipollotto affettato e marinato in un aceto profumato, lasciandolo in infusione da 30' a un'ora.
Trito grossolanamente i pomodori secchi scolati.
Mescolo in una terrina i ceci col cipollotto scolato dalla marinata, i pomodori secchi, qualche fiocco di fleur de sel e il tonno a pezzetti.
Completo con un buon giro d'olio e mescolo per insaporire.
Faccio riposare qualche ora e l'insalata è pronta.
Per chi lo ama, una spolverata di pepe nero sarà perfetta.

mercoledì 19 agosto 2020

Fagottini di melanzane al forno

Antipasto o secondo?
Dipende dalle quantità. In una composizione di appetizer ne basta uno per ciascuno, se si servono come secondo anche tre.
La scelta dipende dalle occasioni.
Il vantaggio, in questo caso, sta nella buona resa e nella leggerezza del piatto. Le fette di melanzana, adeguatamente impanate, vengono cotte in forno che in termini di calorie è preferibile. Le melanzane, per loro natura spugnose, assorbono molto dell'olio nel quale vengono fritte. Preparate così si usa pochissimo olio per far aderire la panatura e appena un filo per condirle prima di infornarle.
Non sono un esempio di leggerezza ma neanche pesanti, tenendo conto che poi il ripieno fa la sua parte.
Ma, del resto, le cose buone spesso hanno un lato meno salutare. Concediamoci uno sfizio, ogni tanto.
Io ho usato una sola melanzana molto grande e del tipo allungato violetto, ricavando parecchie fette.

-ricetta-
1 grande melanzana
100 g scamorza
100 g prosciutto cotto
pane grattugiato
formaggio grattugiato
olio evo

Affetto per il lungo la melanzana, tengo uno spessore di 1 cm per fetta.
Le spennello con un poco di olio emulsionato con 1 cucchiaio di acqua e le passo nel pane grattugiato. Premo bene per farlo aderire in modo uniforme.
Allineo le fette impanate su una placca rivestita di cartaforno e le ungo appena con un filino di olio.
Metto a cuocere in forno a 220° per 15', girandole dopo 10'. Devono dorare e cuocere all'interno.
Le estraggo e le faccio intiepidire prima di mettere sopra ciascuna mezza fetta di prosciutto cotto e della scamorza. Arrotolo a fagottino, senza stringere troppo, e le fermo con uno stecchino.
Le trasferisco in una pirofila con un pezzo di cartaforno sul fondo e le spolvero di grana grattugiato.
Rimetto in forno poco prima di servire, lasciandole a 180° per 10'.
Le servo calde ma non bollenti.
La foto finita? sono finite prima loro e... mi succede spesso. Mi dimentico di scattare prima di portare in tavola e dopo è troppo tardi!


giovedì 13 agosto 2020

Bocconcini pollo, zucchine e fiori, impanati e cotti al forno

Fettine sottilissime di pollo, nastri di zucchine passati sulla griglia, mezzi fiori di zucca, mezzi pomodori confit. Il tutto avvolto a fagottino, passato in uovo e impanato con una panure aromatica.
Per rendere il piatto più leggero la cottura avviene in forno. Approfittate delle prime ore del mattino per usarlo, questi bocconcini sono buonissimi a temperatura ambiente o riscaldati.
Se volete potete anche prepararli il giorno prima e cuocerli al momento.
Sul sapore garantisco io. Sono eccezionali. Uno tira l'altro.
Perfetti per un picnic. A Ferragosto, che ne dite?
Le dosi fatele secondo le vostre esigenze, calcolando da due a tre fettine per persona.
Come potete calcolare dalla mia foto, ne ho preparati veramente tanti ma, come si dice? I know my chickens!
A volte si trovano sottilissime ben affettate e di grandezza media ma spesso nel pacchetto ci sono molti ritagli inutilizzabili per farne involtini. Bisognerebbe acquistare i petti interi e congelarli per poi affettarseli. Così si avrebbe la certezza di avere un certo numero di fettine regolari. Ma bisogna mettere in conto molto più tempo.

-ricetta-
fettine sottilissime di pollo
qualche zucchina
pomodori confit
fiori di zucca
2/3 uova
pane grattugiato, sale aromatico, erbe fresche tritate
olio evo
Affetto le zucchine a nastri e le faccio arrostire sulla griglia. Posso farlo anche in anticipo di un giorno.
Pulisco i fiori di zucca o zucchina, elimino il pistillo e li divido a metà. Li uso crudi.
Condisco i mezzi pomodori confit, che ho scongelato, con un filo di olio. Cercate la ricetta? CLICCATE QUI , oppure la trovate nella pagina delle 'preparazioni di base'.
Stendo le fettine di pollo sul tagliere e le spolvero con un pochino di sale aromatico (ho usato quello al pomodoro).
Sopra appoggio un nastro di zucchina e mezzo fiore, sopra mezzo pomodoro confit.
Arrotolo formando un pacchettino. Preparo così tutte le fettine che ho.
Sbatto due o tre uova (dipende da quanti fagottini devo impanare) con poco sale e ci immergo il pollo preparato.
Intanto mi sono preparata il pane aromatico con pangrattato, erbe tritate e sale della strega.
Passo i bocconcini bagnati d'uovo nella panure e allineo i fagottini sulla placca rivestita di cartaforno oliata.
Condisco con pochissimo olio a filo e inforno a 200° per 15' poi li giro e continuo la cottura per ancora 10'.



martedì 11 agosto 2020

Insalata di nodini di maiale affumicato con verdure alla griglia


Di ritorno da un brevissimo viaggio in Alto Adige, giusto il tempo di passare da quattro produttori a fare scorta di vini, ho acquistato in una macelleria locale un po' di maiale affumicato.
Con un po' di fortuna si trova anche da noi, adesso. Ma quello di lassù è speciale e questo viene da carne certificata allevata in valle di Vizze e processata in loco.
Ho cotto alla griglia tre fettine di lonza e sempre sulla stessa griglia ho poi cotto delle verdure assortite.
Tutto ciò si può fare anche con uno due giorni di anticipo, soprattutto la carne, una volta cotta, potete conservarla in frigorifero per un paio di giorni, tanto la si consuma fredda ed è buonissima.
Un piatto estivo da leccarsi i baffi!
Ho condito il tutto con una salsina delicata a base di olio emulsionato con erbe fresche di stagione: foglie di prezzemolo e basilico, poca menta, maggiorana e timo. Più uno spruzzo di lime e una cucchiaiata di yogurt naturale.
Dosi per 4

-ricetta-
3 fette di lonza di maiale affumicata
1 zucchina tonda
1 cipolla di Tropea
2 pomodori perini maturi
1 cespo di lattuga gentile
cetriolini in agrodolce
salsa per condire (basilico, prezzemolo e altre erbe a vs. gusto)
olio evo
lime
yogurt
sale
Arrostisco la carne sulla griglia e la faccio raffreddare.
Intanto affetto le verdure a fette spesse e taglio i perini a metà per il lungo.
Salo e lascio spurgare per 30' prima di passare tutto sulla griglia.
Preparo la salsa con le erbe aromatiche tritate finemente, sale, yogurt e succo di lime e una generosa dose di olio evo.
Compongo l'insalata mettendo sul fondo la lattuga spezzetata, poi la carne che ho tagliato a filetti spessi un centimetro, le verdure grigliate e i cetriolini tagliati per il lungo.
Condisco con la salsina e lascio riposare 15' prima di portare in tavola con pane di campagna croccante, abbrustolito sulla griglia.

venerdì 7 agosto 2020

Insalata estiva di maiale marinato e...

e... more, spinacini, cipollotti all'aceto di fragole, avocado e melone bianco.
La frutta si sposa bene col maiale, ne esce un piatto unico ricco di gusto e completo.
Il maiale l'ho marinato io. Basta prendere un filetto, ripulirlo di tutti le nervature, aprirlo a libro tagliandolo a metà nel verso lungo e salarlo. Ho usato il mio sale della strega, l'ho massaggiato bene e l'ho sigillato con pellicola mettendolo in frigorifero per 24 ore.
L'ho quindi lavato e asciugato e poi affettato sottile.
Di solito preparo queste super insalate con pesce di vario genere ma anche questa con la carne non è niente male.
Dosi per 6

-ricetta-
1 filetto di maiale (circa 600 g)
100 g spinacini
3 fette di melone bianco
100 g more
1 avocado
1 lime
1 cipollotto
aceto di fragole
sale aromatico
olio evo

Del maiale marinato vi ho raccontato nella prefazione alla ricetta. Leggete sopra.
Affetto il cipollotto e lo faccio marinare in una ciotolina con l'aceto di fragole.
Affetto l'avocado e lo lascio bagnato nel succo di lime.
Compongo l'insalata in un grande vassoio mettendo sul fondo gli spinacini, sopra accomodo le fettine di filetto e distribuisco le more, il melone ulteriormente affettato a triangolini, il cipollotto scolato dall'aceto e l'avocado.
Preparo un'emulsione per condire con olio, un cucchiaino di aceto della marinata, l'avanzo del succo di lime, fiocchi di sale.
Verso sull'insalata e servo dopo pochi minuti di riposo.



mercoledì 5 agosto 2020

Tarte soleil al pesto



Cominciamo il mese di agosto con una bella torta salata che ho confezionato per uno dei tanti festeggiamenti per il compleanno del consorte.
Con la scusa di invitare pochi amici alla volta, distanziamento permettendo non potevamo proporre tavolate immense... gli inviti si sono moltiplicati a dismisura. Contenta io di poter finalmente tornare a fare quello che più amo: cucinare per i miei ospiti. Che cambiavano di volta in volta.
I nostri amici vet, e loro figlio, sono capitati nella fatidica data giusta. In una cena per pochissimi dovevo presentare qualcosa di particolare.
Una bella e raggiante torta salata in forma di sole. Quanti tutorial si vedono in giro che sembrano impossibili. Bene, ve lo posso garantire. Nulla di difficile, occorre solo attenzione e tempo per arrotolare i piccoli spicchi in spirali regolari e precise.
Lo so... qualcuno dirà che io sono maniacale. In parte avete ragione: non do troppa importanza alla cura della casa ma in cucina sono pignola. O, per essere precisa: puntigliosa. Se devo fare qualcosa lo faccio bene, cerco di rifinirlo al meglio.
Ci vuole manualità, questo ve lo concedo, ma mi viene naturale. Mamma era un'artigiana della pelle e mi ha trasmesso la stessa cura per i particolari sino da quando avevo solo 6 anni e lei lavorava pellami pregiati come coccodrillo e lucertola per farne borse spettacolari. Non arricciate il naso... erano gli anni 60 e lo chic di allora, il must, erano le borse di rettili. Giustamente bandite adesso. Ma la mia famiglia si manteneva anche con quel lavoro ultra-artigianale.
Io la guardavo trattare quei pezzi di pregiato pellame con guanti di cotone. Lavorava precisa e attenta. La mia cura per dettagli e minuzie l'ho decisamente assorbita allora.
E la applico in cucina con la stessa cura che dedicavo al mio hobby precedente il blog, ovvero il cartonnage. Eseguivo lavoretti e oggetti con precisione maniacale, grazie al mio allenamento con taglierine e collanti.
In cucina maneggio i coltelli senza paura e senza danni. Il resto della manualità la esplicito nei particolari e nei movimenti ripetuti che mi vengono naturali. In ogni caso vi assicuro che con poca attenzione riuscirete anche voi a fare questo sole meraviglioso seguendo le mie indicazioni.
Ho usato una salsa tonnata (che mi era avanzata, tanto per cambiare) mescolata con pesto di capperi, ma va bene un pesto qualsiasi di vostro gusto.
Dosi per 6

-ricetta-
2 rotoli di pasta sfoglia rotonda
100 g pesto
3 formaggini tipo babybel
1 uovo
Stendo una sfoglia sul piano di lavoro, al centro metto i tre formaggini e tutto intorno spalmo il pesto in uno strato non troppo sottile. Lascio il bordo pulito per sigillare le due sfoglie sovrapposte.
Bagno il bordo con un filo d'acqua e sovrappongo la seconda sfoglia.
Sigillo prima il centro appoggiando una ciotolina in misura e premendo per dare la forma, poi premo bene il bordo.
Inizio a incidere con la rotella tagliapizza formando una raggiera fitta.
Vi consiglio di cominciare a dividere in quadranti e successivamente dividere questi in altrettanti, sino a ottenere 32 raggi, se ci riuscite.
Con un po' di pazienza arrotolo uno alla volta gli spicchietti, devo formare dei torchon aggraziati perché molto del bello di questa torta salata sta nella presentazione finale.
Spennello tutto con un uovo emulsionato con un cucchiaino di acqua e cospargo il centro del fiore con sale al pomodoro.
Metto a cuocere in forno caldo a 190° per circa 30'. Sorveglio comunque la cottura e quando il sole è dorato lo sforno, trasferendolo su una gratella a perdere umidità.
Lo porto in tavola accompagnato con una fresca salsa di pomodoro dove intingere i torchon che ognuno staccherà.


domenica 2 agosto 2020

Biscotti meringati alle noci, glassati all'arancia

Buon mese di agosto! Mamma mia che caldo!
Forse dovrei proporvi qualche ricetta di semifreddi o gelati ma mi sono ritrovata con un surplus di noci che dovevo assolutamente consumare.
Come mi accade ogni anno, quando sta per arrivare la stagione delle noci nuove me ne ritrovo ancora di quelle vecchie da consumare. Colpa del consorte che è abituato a terminare ogni pasto con 3/4 noci quotidianamente, salvo interrompere di colpo ai primi caldi.
Due settimane fa ho rimesso piede nella casa di Milano dopo molti mesi, ritrovandone abbastanza nella loro bella ciotola di legno, dove peraltro si mantengono perfettamente.
Dopo aver verificato che fossero ancora buone, le ho sgusciate tutte -al netto erano circa tre etti!- e mi sono messa in cerca di idee.
Ho trovato questi biscotti, che altro non sono che quadrotti ricavati da una torta rettangolare.
L'idea mi è piaciuta e sono soddisfatta del risultato.
Sono dolcetti privi di glutine, la ricetta non contempla l'uso di farina. Non contiene neanche amidi o fecola. In sostanza sono biscotti meringati perché a base di zucchero e albumi, piuttosto ricchi di zuccheri. Che ho provato a diminuire in quantità e qualità.
Ho usato il Demerara grezzo di canna, in questo caso, che arriva da Mauritius.
Dosi per circa 20 pezzi.
Alla luce della mia prova, vi consiglio di tagliarli piuttosto piccoli considerato quanto sono sostanziosi. Se pensate che siano troppo per questo periodo, conservateli ben sigillati, sono sicura che non temano una conservazione di un paio di settimane, oppure mettete le noci nel congelatore e preparateli in autunno, ai primi freddi. La glassa e il sapore ricordano i brutti ma buoni.

-ricetta-
255 g zucchero canna
250 g noci sgusciate
2 albumi (di uova XL)
sale
25 ml succo di arancia
10 ml rum scuro
Trito nel mixer le noci con 85 g di zucchero sino ad ottenere una polvere finissima.
Unisco un albume, il rum, un pizzico di sale e altri 85 g di zucchero.
Ottenuto un composto omogeneo lo stendo su una placca rivestita di cartaforno, spalmandolo a mezzo cm di spessore. Mi aiuto col tarocco, livellando in uno strato uniforme.
In una ciotola monto per 2' l'ultima parte di zucchero con l'altro albume e il succo d'arancia.
Devo ottenere una cremina per glassare.
Verso questo composto sulla superficie dell'impasto di noci e con un coltello bagnato incido a quadrotti tutta la superficie.
Cuocio a 130° per 40/50' circa.
Quando sono tiepidi li stacco e li appoggio su un vassoio per raffreddarli completamente.
Li ho provati con un buon caffè amaro e sono buonissimi.

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