giovedì 31 agosto 2017

Croissant integrali salati al chorizo e cipolle con pecorino di Camerino

Un bel rotolo di sfoglia integrale risolve tante cose in cucina.
Così come avere ragù alternativi già pronti all'uso; di quelle cose che faccio nei ritagli di tempo assemblando un po' di quel che c'è in frigorifero. Stavolta era mezza salsiccia di chorizo che ho mescolato a cipolle, pomodori secchi e freschi.
I risultati sono sempre molto gradevoli e graditi e con alcune cose già pronte si lavora molto poco.
Sulla sfoglia tagliata a spicchi vedrete una pennellata di salsa rosata. Era l'avanzo di una pasta da tartine a base di peperoni arrostiti e ricotta. Potete ometterla oppure usare della pasta di olive, una tapenade o altro.
Dosi per 12 pezzi.

-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia integrale
100 g chorizo
100 g pecorino semi stagionato
1 cipolla rossa grande
4 pomodori secchi sott'olio
4 perini maturi
olio evo
sale, pepe

Stendo la sfoglia e con la rotella tagliapizza la divido in dodici spicchi.
Taglio a dadini il formaggio.
Preparo il ragù cominciando col tritare cipolla, chorizo, e i due tipi di pomodori.
Scaldo un velo d'olio in una padella e ci rosolo la cipolla mantenendola morbida, poi aggiungo il chorizo e i pomodori. Faccio restringere a fiamma vivace mescolando di tanto in tanto per circa 15'.
Il ragù è pronto.
Spalmo la sfoglia con un velo di pasta da tartine, senza rrivare sino al cuore, e sul lato più largo metto un cucchiaino di ragù e dei pezzetti di pecorino. Avvolgo i triangoli formando i croissant, cercando di sigillarli al meglio, curvandoli un pochino.
Li allineo su una placca rivestita di silpat o cartaforno e, se li voglio belli lucidi, li spennello con tuorlo d'uovo. Oppure li lascio rustici.
Inforno a 190° per circa 20/25'. Poi li faccio raffreddare su una gratella prima di insacchettarli -se devo portarli a casa di amici-, oppure li compongo in un vassoio.


martedì 29 agosto 2017

Piccoli flan di ricotta e parmigiano

Incredibilmente ho rubato la ricetta a Cuisine et Vins de France. La dimostrazione che i nostri cugini d'oltralpe amano la nostra cucina e quando vogliono pubblicano ricette corrette, non solo certe aberrazioni che spesso si leggono.
Ho servito i flan completando il piatto con una salsa di datterini freschi e fagiolini e con polpettine di vitello cotte al forno. Volendo è un piatto completo, adatto a un pranzo di fine estate.
Se volete rimanere sul vegetariano sostituite le polpette di carne con quelle di melanzana o piselli e servitele con un pesto verde a vostra scelta.
Dosi per 6

-ricetta-
500 g ricotta
40 g parmigiano grattugiata
2 uova
1 limone bio
olio evo
sale
per completare: polpettine di vitello/melanzana e salsa di datterini/pesto

In una boule mescolo la ricotta col parmigiano, le uova e la scorza di limone grattugiata.
Distribuisco il composto tra i 6 stampini oliati, se non sono di silicone.
Li metto in una teglia riempita a metà di acqua bollente e cuocio a bagnomaria per 25'.
Una volta tiepidi li servo sformati nei singoli piatti e guarniti con alcune polpettine e una cucchiaiata di salsa.

domenica 27 agosto 2017

Tortine morbide di ricotta al limone con mirtilli

Magari capita solo a me di avere della ricotta fresca che avanza. Una mezza forma di quelle morbide e cremose di pecora, proveniente da una latteria locale. Adattissima per i dolci.
Così mi sono messa alla ricerca di un dolce, e ho trovato la torta di ricotta e limone. Ma siccome avevo anche una vaschetta di mirtilli... ci ho messo anche quelli e, per poter poi regalare quanto prodotto, non ho realizzato una torta ma tante tortine singole. Una delizia.
Al posto della solita farina 00 ho usato un prodotto biologico a base di multicereali: segale, orzo, riso e avena. Un prodotto davvero singolare e molto valido.
Forza... sono facili, veloci e buone. Altro che le merendine confezionate senza olio di palma.
Dose per 14 pezzi, usando stampi da muffin grandi.

-ricetta-
250 g ricotta
200 g zucchero
125 g mirtilli
110 g farina multicereali
110 g fecola
120 g burro fuso
12 g lievito
4 uova
2 limoni bio non trattati
vaniglia
sale
Lavoro in una boule la ricotta con lo zucchero sino a ottenere una crema.
Poi aggiungo un uovo alla volta, sempre montando, quindi le polveri di farina, fecola e lievito, setacciate.
Profumo con l'estratto naturale di vaniglia e le bucce grattugiate dei limoni, verso il burro fuso e il succo ottenuto spremendo i due agrumi.
Accendo il forno a 180° e intanto distribuisco il composto nei due stampi da 6 muffin rivestiti dai pirottini e in altri due singoli.
Sopra ogni muffin metto 5/6 mirtilli e inforno per circa 40'. Dopo i primi 20' abbasso la temperatura a 170°.
Sforno le tortine, le faccio raffreddare e prima di servirle le spolvero di zucchero a velo.

venerdì 25 agosto 2017

Riso ostigliato al pesto di erbe aromatiche e tonno

L'ostigliato è una varietà di riso derivata dalla raffinazione del riso rosso integrale, che lo lascia con tipiche striature rosate lungo i chicchi, non richiede una cottura lunghissima come l'integrale ma mantiene una buona consistenza e un sapore deciso.
Ottimo per fresche insalate di riso alternative. Quelle che tanto amo.
Stavolta l'ho mescolato a un pesto verde a base di erbe aromatiche, una manciata di tutte quelle che avevo nel mio erbario e anche della lattuga, appena sbollentata.
Per completare ho aggiunto una scatoletta di tonno sott'olio e dei pomodori sott'olio tritati.
Un piatto vegetariano saporito e rinfrescante.
Abbasso le solite insalate di riso...

-ricetta-
300 g riso rosso ostigliato
180 g tonno sgocciolato
10 falde di pomodori secchi sott'olio
erbe aromatiche fresche: basilico, menta, origano, erba cipollina, maggiorana, prezzemolo
qualche foglia di lattuga
olio evo
sale
Sbollento pochi secondi la lattuga e la metto con qualche cucchiaio del liquido di cottura nel bicchiere alto della frusta a immersione assieme a tutte le aromatiche sfogliate.
Verso una generosa dose di olio extravergine e frullo sino a ottenere una crema fluida e verdissima.
Se voglio la profumo con poco formaggio o con alcune mandorle o pinoli.
Lesso il riso e lo scolo, lo stendo su un vassoio allargandolo per farlo raffreddare più velocemente, ungendolo con poco olio.
Intanto trito i pomodori e sbriciolo il tonno, ben sgocciolato.
Verso il riso in una capace terrina, aggiungo il pesto, pomodori e tonno.
Mescolo bene e lascio che riposi per un paio d'ore al fresco prima di servirlo.


mercoledì 23 agosto 2017

Suprême di pollo ai carciofi

Ricetta sfiziosa ed elegante a base di petto di pollo, farcito di carciofi e cotto senza farlo seccare.
La sua succulenza è il vero punto forte del piatto. La vellutata crema che lo riveste protegge la carne impedendole di asciugarsi. Ogni boccone è morbido e succoso.
Un piatto ricco di sostanza e sapore. Una porzione generosa.
Dosi per 4

-ricetta-
2 petti di pollo
6 carciofi
1 scamorza
besciamella densa
formaggio grattugiato
burro
Divido a metà i petti di pollo, elimino l'ossicino e li apro a libro.
Scotto i carciofi puliti e divisi a spicchi in poco olio e brodo.
Quando sono teneri li faccio intiepidire.
Affetto la scamorza.
Metto in ogni mezzo petto una fettina di scamorza e degli spicchi di carciofo. Richiudo a sacco il petto e lo fermo con due stecchini.
Preparo una besciamella densa e la condisco con del formaggio grattugiato.
Appoggio tutti i petti farciti in una pirofila imburrata e li ricopro con uno strato di besciamella al formaggio. Aggiungo qualche fiocchetto di burro e metto a cuocere in forno a 180° per circa 30'.
Lascio riposare la carne per 20' nel forno spento e poi servo i petti, avendo cura di eliminare gli stecchini.


domenica 20 agosto 2017

Confettura di pesche gialle

Quando ho cercato in archivio la ricetta, convinta che fosse tra le oltre 1600 già pubblicate, e non ne ho trovato traccia ho riletto l'elenco più volte, prendendo a pretesto il caldo assurdo del mese di giugno.
Erano infatti i giorni precedenti il ciclone Circe, che almeno al nord è arrivato a rinfrescare, pur facendo i soliti danni a macchia di leopardo. Qui sul fiume nessun problema, tranne che il livello si è alzato in fretta.
La confettura di pesche è tra le mie preferite e ne preparo alcuni vasetti ogni anno, cambiando il tipo di pesche a seconda della disponibilità e del momento. Per questo ero più che convinta di averla già raccontata.
Meglio così. Col tempo perfeziono sempre di più la tecnica e quindi il prodotto finale è migliore.
Per esempio ho imparato a sbucciare la frutta senza troppi patemi. Basta sbollentare le pesche per 1' in acqua bollente e poi tuffarle in acqua fredda. Si peleranno con facilità. Questo quando la frutta non è troppo matura, altrimenti la buccia viene via facilmente.
Naturalmente parlo di pesche con la buccia pelosa, non delle nettarine, che non vanno sbucciate.
Poi ci sono infiniti procedimenti. C'è chi sbollenta la frutta preparata e poi versa lo zucchero per confetturare il tutto.
Io sono arrivata al procedimento finale con anni di esperienza. Una breve scottata la frutta la subisce già col trucchetto della pelatura. Se invece è stramatura il problema non si pone.
La taglio a pezzi piccoli e la metto direttamente in pentola assieme a succo e scorza di limone, lascio macerare 30' prima di aggiungere lo zucchero e la pectina, poca ma ci vuole perché le pesche ne sono quasi del tutto sprovviste naturalmente.
Ma così vi racconto tutto prima... procediamo con ordine.
Se usate una pentola capace, di 34 cm di diametro, potete cuocere fino a 3 kg di frutta pulita.
Il liquore è facoltativo, io lo acquisto in Alsazia e mi aiuta a rafforzare l'aroma delle pesche.

-ricetta-
2 kg di pesche gialle
800 g zucchero
1 busta di pectina 3:1
1 limone non trattato, succo e buccia
50 ml liquore di pesca (Pêche de vigne)
Sbuccio la frutta e la riduco a pezzetti. La trasferisco direttamente nella pentola assieme al limone spremuto, del quale ho grattugiato anche la scorza.
Lascio macerare 30' poi verso zucchero e pectina e una volta che ho ben mescolato sigillo e lascio macerare tutta la notte.
La mattina pongo la pentola sul fuoco a fiamma alta, intanto che arriva a bollore preparo i vasetti ben sterilizzati e asciutti.
Quando la frutta sta per bollire si forma parecchia schiuma, a questo punto diminuisco appena la fiamma e mescolo senza sosta per dissolverla. Ci vogliono dai 5 ai 10 minuti.
Quando si è riassorbita e in parte evaporata rialzo la fiamma al massimo e calcolo i minuti di cottura. Al massimo ne occorrono 20'. Comunque controllate la consistenza o nel piattino oppure facendo colare gocce dal cucchiaio di legno. Se si rassodano senza cadere è pronta.
Un altro segnale che la confettura è al giusto punto è osservare la superficie sulla pentola. Quando è pronta diventa traslucida e brillante.
A questo punto se lo usate potete versare il liquore e mescolare per due minuti per far evaporare l'alcol.
Verso la confettura bollente nei vasetti, li tappo e li capovolgo. Dopo 30' li rigiro. Man mano che si raffreddano sentirete il tipico rumore del tappo che reagisce al sottovuoto. È un poc sordo, una musichetta che vi indica che i vasetti sono al sicuro da fastidi vari.
Una volta freddi posso etichettarli e riporli in cantina.



giovedì 17 agosto 2017

Biscotti di formaggio (Cheese puffs)

Ho preso la ricetta da Best Recipes, non appena l'ho letta ho fatto una screenshot allo schermo dell'iPad e poche ore dopo, quando è arrivata l'alba, mi sono messa subito all'opera.
Sono sempre alla ricerca di bocconcini da servire con un calice di bollicine, per iniziare un pranzo oppure per accompagnare un aperitivo di quelli super che prepara il consorte.
Qualcosa che sia saporito e conquisti i miei ospiti.
La loro realizzazione è quanto di più semplice ci possa essere. L'originale chiedeva di usare bacon tritato, io non ne avevo e ho messo un trito di prosciutto cotto.
Ho invece aggiunto, ma solo perché ne avevo in esubero, alcuni fiori di zucca... eh eh ehh! Il mio pusher colpisce puntualmente ogni sabato e così mi ritrovo con un mazzo di fiori da usare. Ne ho tritato una decina dentro all'impasto.
Tra preparazione e cottura va via al massimo mezz'ora.
Dosi per 24 pezzi

-ricetta-
125 ml latte
2 uova piccole
200 g formaggio a filetti (emmental, toma...)
120 g farina autolievitante
50 g prosciutto cotto tritato
1 cipolla rossa piccola tritata
10 fiori di zucca
In una boule mescolo latte e uova, quindi aggiungo gli altri ingredienti e mescolo l'impasto.
Non occorre aggiungere sale, se vi piace magari potete macinare poco pepe.
Accendo il forno a 200° e mentre si scalda formo palline usando un misurino da 15 ml.
Le allineo su due placche rivestite di silpat o cartaforno, le inforno per circa 20'.
Devono comunque avere i becchi ben dorati ma senza cuocere troppo altrimenti si asciugano.
Una volta cotti faccio raffreddare i cheese puffs e li servo.

martedì 15 agosto 2017

Croque monsieur in cocotte

Per la tavola di Pasquetta avevo inventato questi tortini, saporiti e fragranti.
Ricetta molto apprezzata, che ho ripetuto più volte in svariate occasioni, ora ve la suggerisco per il tradizionale picnic ferragostano.
Basta avere a disposizione una confezione di uova di quaglia, una mezza baguette de campagne, formaggio e prosciutto.
È stato facile concepire questi tortini, che ho cotto in forno mentre mi dedicavo ad altro.
In occasione del mio primo esperimento ho messo sul fondo dadini minuscoli di un meraviglioso pane semintegrale francese, le volte successive l'ho sostituito con pane casereccio, sopra formaggio e prosciutto, il tutto condito da un fiocchetto di burro, prezzemolo tritato, e un goccio di latte.
Passate le cocotte in forno, per amalgamare la base e potermi permettere il lusso di non stracuocere le ovette, le ho infine completate con le uova sgusciate e infine rimesse in forno il tempo necessario perché le piccole uova potessero rapprendersi senza diventare di marmo.
Grande antipasto e celebrazione alternativa di un classico piatto da lunedì dell'Angelo, si possono servire tutto l'anno perché sono un'ottima entrée oppure una valida alternativa a un primo piatto. Gli anglosassoni le adorerebbero a colazione, la mattina.
Buon Ferragosto a tutti!!!
Dosi per 4

-ricetta-
4 fette di baguette integrale tagliata a dadini piccolissimi
100 g formaggio emmental grattugiato
40 g parmigiano grattugiato
2 fette di prosciutto cotto
30 g burro + un po' per ungere le cocottine
12/16 uova di quaglia
120 ml latte

Ungo lo stampo da muffins grandi, o cocottine monoporzione.
Sul fondo di ognuna metto una fettina di pane tagliata a dadini minuscoli.
Sopra cospargo con un po' di emmental grattugiato e mezza fettina di cotto, anch'essa tritata.
Condisco con un fiocchettino di burro, una spruzzata di formaggio grattugiato e due cucchiai di latte per ogni cocotte. Il latte mi serve per ammorbidire il pane, fa le veci della besciamella dei croque-monsieur.
Metto in forno a 180° per circa 15' poi spengo. A questo punto lo stampo può rimanere nel forno in caldo sino a pochi minuti prima dell'uso.
Poco prima di servire apro 3 o 4 uova di quaglia in un piattino e le verso in ogni incavo, sopra ogni gruppetto di uova metto un pizzico di formaggio grattugiato, una spolverata di prezzemolo e l'altra metà del burro.
Rimetto in forno caldo giusto il tempo che le uova si rapprendano, circa 10' a 200°.
Porto in tavola i tortini dopo averli sformati sformati.




domenica 13 agosto 2017

Tortine alle more

Buona domenica golosi!
Finalmente si può dire che si respira lungo tutto lo stivale; dal punto di vista climatico è stata sinora una lunga estate caldissima e non mi sembra vero di poter dormire con la copertina di cotone che rilascia il suo tiepido tepore. Pensate che ieri pomeriggio mi sono concessa due ore di lettura in terrazza. Da quando sono diventata allergica al sole me ne sto quieta all'ombra e ho dovuto indossare ben due maglie di cotone e maniche lunghe per compensare la pelle d'oca che puntinava braccia e gambe. Però non avrei rinunciato per niente al mondo alla piacevole sensazione di respirare aria fresca e ossigeno. Quanto mi sono mancati le scorse settimane!
Ovviamente questa è anche una delle ragioni che mi spinge ad accendere il forno e produrre dolcetti e torte di ogni tipo.
Vi consiglio queste, oggi. Sono sicura che rimarrete conquistati dalla morbida pasta che avvolge le more, insaporita da farina di mandorle. L'uso di farina di multicereali -segale, orzo, riso e avena- è stata una piacevole scoperta. Oramai la uso spessissimo e i dolci vengono benissimo.
Queste tortine non richiedono un grande impegno, infatti si impastano in un attimo. Una ricetta da tenere a portata di mano per una voglia improvvisa o per una merenda. Non sfigurano a fine pasto e sono perfette a colazione. Se ne preparate qualcuna in più, state tranquilli che si manterranno per qualche giorno senza problemi.
Le more possono essere sostituite da altra frutta a piacere, anche disidratata.
Se poi ne trovate di rovo, selvatiche... ancora meglio.
Per ora vi saluto e vi auguro un magnifico e rilassante ponte di Ferragosto.

-ricetta-
150 g more
2 uova grandi
100 g burro fuso
100 g zucchero
100 g farina multicereali
50 g mandorle macinate
vaniglia
10 g lievito
sale
Sbatto le uova con lo zucchero e un po' di vaniglia poi aggiungo il burro freddo e mescolo bene prima
di versare farina, la polvere di mandorle, il lievito e un pizzico di sale.
Quando il composto è omogeneo lo verso in uno stampo da muffin grandi rivestito di pirottini.
Cerco di non riempire troppo perché l'impasto lievita in cottura.
Sopra ognuno metto tre more e metto lo stampo nel forno già caldo a 180° per circa 25'.
Controllo comunque la cottura, vedrete che le more saranno sparite affondando.
Una volta cotti li lascio raffreddare 15' poi li sformo. Prima di servirli li spolvero di abbondante zucchero a velo.


venerdì 11 agosto 2017

Riso rosso alla greca

Cambiamo veste e sapore alla solita insalata di riso.
Tanto lo sapete che io sono sempre disposta a variare e sperimentare, al contrario di quello che faceva mia suocera, per esempio.
Le sue insalate di riso si ripetevano sempre uguali, dosate al millimetro persino nelle rondelle di olive nere, anno dopo anno. Stesso sapore, stesso stile, #maiunagioia.
Quel sant'uomo di mio suocero ci provava e la invitava a provare una delle mie ricette... ma nulla. Inutile sperare di poter cambiare. La ricetta era quella e non si discuteva.
Invece con un riso rosso di Camargue, che un amico gentilmente mi ha regalato, ho realizzato una bella insalata, quasi greca, nel bicchiere.
Fresca, goduriosa e pure salutare, perché il riso rosso è un riso intero.
Un'ottima idea per una cena in piedi. Ognuno avrà il suo bicchiere e vi consiglio un
Volutamente ho omesso le olive -e il cetriolo, perché uno dei commensali non lo gradiva-... mi sono limitata a peperone verde, pomodorini, cipolla marinata (affettata sottile e lasciata in ammollo in aceto aromatico minimo un'ora) e feta sbriciolata; il tutto condito con dell'eccellente olio extravergine di oliva, lo Sbezi (sta per spezie, in siciliano) di Viragì e basilico fresco.
Dosi per 6

-ricetta-
250 g riso rosso
300 g peperone verde
250 g pomodorini
200 g feta
1 piccola cipolla rossa (marinata in aceto rosso aromatico)
foglie di basilico
olio evo
sale
Lesso il riso in abbondante acqua salata. Lo scolo e lo faccio raffreddare stendendolo su un vassoio e condendolo con poche gocce d'olio.
Riduco a spicchietti i pomodorini, li condisco con sale e due foglie di basilico spezzettato, olio evo e lascio riposare 30' (intanto che il riso raffredda).
Taglio a cubetti il peperone e sbriciolo la feta.
Assemblo i pomodori con il peperone.
Prendo 6 bicchieri capienti e ci metto del riso, poi sopra un po' di pomodori e peperoni, un po' di feta sbriciolata e qualche rondella di cipolla marinata.
Completo con un altro po' di riso e verdure e altro basilico.
Condisco con un filo d'olio e lascio che il tutto prenda sapore per 30', al fresco, prima di servire.


mercoledì 9 agosto 2017

Lasagne al salmone affumicato

Lucifero, nome dato al lungo periodo di caldo che abbiamo patito, se n'è andato ieri. Che sollievo! Poter tornare alle quotidiane abitudini, che per me vogliono anche dire cucinare accendendo il forno e molto altro, non ha prezzo. Col calore africano che avvolge tutto le mie forze si annientano.
Immaginate quindi la contentezza di preparare una semplice lasagna come questa, un piatto super veloce e abbastanza leggero.
Si assembla in pochissimo tempo ed è adatto tanto alla stagione fredda che a quella estiva.
La pasta si mette nella teglia senza sbollentarla, come aggiunta al salmone ho messo spinaci/erbette scottati e mescolati a ricotta e qualche fiore di zucca. Posso usare anche gli spinaci surgelati, basta scaldarli appena, strizzarli e tritarli.
Un veloce passaggio in forno e queste deliziose lasagne sono pronte.
Dose per 6

250 g pasta per lasagne, molto sottile
300 g salmone affumicato
500 g spinaci cotti
250 g ricotta
mozzarella a filetti
qualche fiore di zucca
burro

Assemblo gli spinaci tritati coi fiori di zucca e con la ricotta.
Imburro una capiente teglia rettangolare e ne rivesto il fondo con fogli di pasta.
Sopra metto alcuni pezzetti di salmone e poi il composto preparato di spinaci e ricotta.
Spolvero con la mozzarella a filetti, rimane neutra ma allo stesso tempo regalerà cremosità, e formo un nuovo strato di pasta.
Ricomincio a farcire come nello strato sotto e continuo fino a che non ho terminato gli ingredienti.
Devo finire con la pasta e con poco formaggio.
Distribuisco dei fiocchetti di burro e faccio cuocere e gratinare a 180° per circa 20'.
Lascio riposare la lasagna per 15' prima di porzionarla e servirla.

domenica 6 agosto 2017

Torta di ricotta, cioccolato bianco e frutta

Siamo proprio alla frutta.
Nel senso che questa torta, che ha molta ricotta nell'impasto, sopra è decorata da frutti rossi di vario tipo.
La ricetta francese cui mi sono ispirata richiedeva lamponi, io avevo more e ribes da consumare e una prugna angeleno, devo ammettere che li hanno sostituiti degnamente.
Sono dolci da forno semplici ma pur sempre gradevoli, almeno siamo sicuri di che sono fatti.
Dosi per 8

-ricetta-
300 g ricotta
170 g farina
120 g zucchero
120 g cioccolato bianco
100 g burro
2 uova
60 ml latte
8 g lievito
vaniglia
sale
150 frutti rossi + 1 prugna grande
zucchero a velo
Sciolgo a bagnomaria il cioccolato bianco e lo lascio intiepidire.
Sbatto con le fruste il burro morbido con lo zucchero, poi aggiunto le uova, il cioccolato bianco, la ricotta e il latte e continuo a sbattere con le fruste.
Unisco gradualmente la farina setacciata col lievito, un pizzico di sale e un po' di vaniglia.
Verso l'impasto in uno stampo da 24/26 cm ben imburrato e infarinato.
Sopra dispongo la frutta. Prima le more alternandole a spicchietti di prugna, poi i ribes sgranati.
Faccio cuocere circa 50' nel forno già a 180°, verifico comunque la cottura perché lo sapete che ogni forno cuoce differentemente e lo si dovrebbe conoscere, poi sformo la torta su una gratella per farla ben raffreddare e infine la spolvero con abbondante zucchero a velo prima di tagliarla a fette.



giovedì 3 agosto 2017

Pissaladière mignon

Quanto sono più carine le monoporzioni, soprattutto se adornano la tavola di un buffet?
Sono sempre un bello spettacolo e il lavoro per farle non è troppo diverso dal realizzarne una intera.
In effetti basta un rotolo di pasta da pizza e lo si taglia a quadrotti, io da un foglio rettangolare ne ho ricavate 15.
Poi si fanno stufare alcune cipolle, ne ho usate di dorate e rosse di Tropea. Filetti di alici e olive nere. Mesdames e Messieurs, eccoci en Provence con uno dei suoi piatti più rappresentativi.

-ricetta-
1 rotolo di pasta per pizza pronta
3 cipolle miste, affettate
15 filetti di alici sott'olio
15 olive nere, cotte al forno
olio evo
sale
Prima di tutto preparo le cipolle stufate, che richiedono circa una mezz'ora.
Le affetto non troppo sottili dopo averle sbucciate e le faccio saltare, spolverate di sale, in un velo d'olio evo.
Abbasso la fiamma e aspetto che diventino tenere e traslucide.
Spengo e faccio raffreddare.
Stendo la pasta su un tagliere e con la rotella tagliapizza ricavo 15 quadrati. Mantengo la sua carta sul fondo e trasferisco tutto su due placche.
Su ogni quadrato distribuisco un cucchiaio di cipolle e sopra metto un filetto di alice e un'oliva.
Ungo appena con un filino d'olio e pongo le due placche in forno caldo a 200° per 10', poi abbasso la temperatura a 180° e continuo per altri 10'.
Una volta pronte le faccio raffreddare e poi le dispongo su un vassoio, pronte da portare in tavola.
Questi intrecciati che vedete in foto sono i vassoi che usavano per far seccare i pomodori e il concentrato. Un gradito regalo scovato da un'amica che sapeva avrei apprezzato.



martedì 1 agosto 2017

Zucchine ripiene di riso

Un piatto estivo super classico. Spesso si fanno col tonno o col formaggio.
Col riso sono un piatto unico: primo, secondo e contorno.
Se poi si condisce il riso con filetti di sgombro e pomodori secchi sott'olio... gnammm!
Un po' di pangrattato e un filo d'olio sopra il ripieno servono a far fare una bella crosticina dorata.
Se vi avanza del ripieno, farciteci dei mezzi pomodori ramati.
Dosi per... da 4 a 6 persone: io avevo cinque zucchine e un pomodoro.

-ricetta-
zucchine medie
1 pomodoro tondo, maturo ma sodo
100 g filetti di sgombro (o tonno) sott'olio
250 g riso lessato
10 falde di pomodori secchi sott'olio
pangrattato
olio evo
polvere di capperi
sale
Lavo e spunto le zucchine, le divido a metà per la lunghezza e le scavo, eliminando polpa e semi, che però conservo e trito finemente.
Le faccio scottare 5' in una pentola di acqua bollente salata, le scolo e le lascio raffreddare capovolte su un piatto.
Apro in due il pomodoro, elimino i semi e lo salo, mettendolo a scolare capovolto su un piatto.
Trito la polpa delle zucchine e la faccio saltare con poco olio evo e un pizzico di sale, bastano 5', il tempo che prenda sapore. Se vi piace insaporite con poca pasta di peperoncino o sambal.
Non ci sta male nemmeno un cipollotto tritato.
La verso in una boule assieme ai filetti di sgombro sfilacciati finemente, alla polvere di cappero e al riso.
Trito anche i pomosecchi e li unisco al resto. Regolo di sale.
Prendo una placca e la rivesto di cartaforno.
Riempio le zucchine e il pomodoro col ripieno preparato.
Allineo tutto sulla placca e spolvero con abbondante pangrattato, poi condisco con un filo di olio e metto in forno a 200°, perché finiscano di cuocere e possano gratinare. Ci vorranno circa 20'. Sorvegliate che non brucino, eventualmente dopo 10' abbassate la temperatura a 180°.
Sono buone calde, tiepide, fredde.




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