domenica 31 maggio 2020

Nespole kiwi e litchi in macedonia

Oramai sono un disco rotto. Buondì a tutti!
In quarantena mi sono ritrovata a consumare parecchie cose che conservavo in dispensa, come questa scatola di litchi, acquistati in un negozio di cibi orientali a Milano dove vado a prendere le salse e gli aceti più strani.
Non c'era una gran varietà di frutta tra cui scegliere al supermercato e, tenuto conto che non metto praticamente mai mele o pere nelle mie macedonie... ho fatto con poco.
Però ho trovato le prime nespole, dolcissime.
Per cui... fidatevi che il risultato è soddisfacente.
Le dosi sono per 2.

-ricetta-
1 kiwi grande
4 nespole
10 litchi sciroppati
15 ml sciroppo di zucchero di canna

Sbuccio il kiwi e le nespole e li faccio a pezzi.
In una bella ciotola metto i frutti a pezzi e i litchi scolati dallo sciroppo e divisi a metà. Non ho usato lo sciroppo di conservazione perché la lattina non era rivestita all'interno.
Al suo posto preferisco mettere un cucchiaio di sciroppo di zucchero di canna (che mi preparo da sola anche ad uso del consorte per i suoi cocktails) e lascio riposare un'ora senza mescolare, coperto da pellicola. Lo farò solo prima di servire la macedonia.

giovedì 28 maggio 2020

Olio infuocato

Olio extravergine e fiocchi di peperoncini, sia dolci che piccanti.
In un lampo, mese di riposo a parte, avrete un meraviglioso olio piccante da aggiungere ai piatti che vorrete.
Sulla pizza, nel sugo di una pasta, su una bistecca.
Non ho molto da spiegarvi se non di scegliere un buon olio evo.
Ho usato un olio biologico calabrese e peperoncini provenienti dalla stessa regione, acquistati nel sito di e-commerce dello stesso produttore di olio.
Ho preparato un vasetto piuttosto grande e ci ho messo un cucchiaio colmo di peperoncini dolci e uno di piccanti.
Man mano che si useranno un po' dei semi e fiocchi macerati, si può riempire di nuovo, rabboccando anche l'olio. Così si avrà la scorta per mesi.
Dosatelo secondo il vostro gusto ma vi assicuro che dopo 30 giorni il gusto piccante e saporito è molto presente.

martedì 26 maggio 2020

Piccole tatin di pomodorini

Una domenica d'aprile, l'ultima per essere precisi, ho preparato un piatto completo replicando la ricetta di uno chef provenzale.
Erano filetti di sgombro con olio al basilico, accompagnati da un tortino di bulgur e una piccola tatin con pomodorini.
Ancora non mi capacito di dover preparare queste cose per due sole persone. Non mi rassegno. Mi fa stare male non condividere. È senza dubbio la cosa che soffro di più di questo periodaccio e che vorrò scordare.
Chissà...
Non pensate che siano difficili da fare. Tutt'altro.
Seguite le mie indicazioni e farete una gran figura.
Come aceto balsamico ho usato una piccola boccetta che mi ha regalato Massimo. L'aveva trovata svuotando la casa della mamma, deceduta qualche anno fa. Risale al 1965 ed è ancora perfetto, anzi! È buonissimo!
Ho usato datterini gialli ma potete metterli anche rossi.
Vi do le dosi per due, che potete facilmente raddoppiare.

-ricetta-
1/2 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
12 pomodorini datterini medi
burro
zucchero
aceto balsamico
olio evo
Divido a metà i pomodorini e li faccio saltare velocemente in una padella con un filo d'olio e un pizzico di sale.
Bastano 3', il tempo di ammorbidirsi appena appena.
Imburro due stampini da crostatine e li spolvero di zucchero, bagnandoli con gocce di aceto balsamico.
Ricopro il fondo coi mezzi datterini, parte tagliata rivolta verso l'alto.
Sopra appoggio i dischi di pasta sfoglia, ritagliati di dimensioni appena più grandi del diametro degli stampi e bucherellati coi rebbi di una forchetta, rimboccandoli verso l'interno.
Faccio cuocere le tatin in forno a 190° per circa 20', o fino a quando la sfoglia è colorata.
Li sformo dopo averli fatti riposare nel forno leggermente aperto per 20'.

domenica 24 maggio 2020

Mug cake (torta in tazza) ai frutti di bosco

Voglia improvvisa di dolce? Preparare una torta in tazza è tra le cose più veloci che si possano fare.
Si impasta in un attimo, davvero, occorrono massimo 5' per pesare gli ingredienti, e si fa cuocere per pochi minuti al microonde.
Per dire: mi preparo l'impasto e lo faccio cuocere quando sento mio marito uscire dalla doccia.
Di solito si fanno al cioccolato ma anche bianche ai frutti di bosco non sono niente male. Anzi, forse a me piace di più, per l'acidità dei frutti che spicca.
La banana dev'essere ben matura, 60 g sono più o meno mezza banana di dimensioni standard.
Consiglio: le dosi sono per due tazze ma io ne ho cotte tre, per essere sicura che l'impasto non fuoriuscisse per metà sul piatto del forno. E succede, fidatevi che succede...
Una golosità da domenica pomeriggio o da giornata uggiosa. O serata davanti alla tv con la vostra serie preferita.
Ciaooo!

-ricetta-
60 g farina 00
60 g banana schiacciata
30 g burro sciolto
30 g zucchero
2 g lievito
1 g sale
vaniglia estratto
50 g frutti di bosco misti
Mi preparo le tre tazze, che ungo di burro.
In una ciotola mescolo il burro con uovo e zucchero, poi aggiungo la banana e la farina col lievito, setacciati.
Finisco col sale e la vaniglia.
Divido il composto tra le tazze, distribuisco i frutti di bosco e do una mescolata con una spatolina.
Metto a cuocere nel microonde, alla massima potenza, per circa 2 minuti. Il mio microonde è un po' capriccioso e a volte è discontinuo, perciò controllo ed eventualmente proseguo la cottura di 20".
Le porto in tavola spolverate di zucchero a velo.


venerdì 22 maggio 2020

Pesto di capperi al sale

Nella mia dispensa ho trovato ancora un paio di buste di capperi al sale, regalo di un'amica andata in vacanza alle isole Eolie.
Con una di queste del peso di 200 g ho preparato un concentrato di sapore a base di capperi, pomodori secchi, noci (giorni fa avevo sgusciato le ultime dello scorso anno), un'idea di aglio (solo un terzo di spicchio), basilico e ottimo olio evo.
Il pesto una volta pronto rimane molto concentrato e si conserva o nel congelatore o in piccoli vasetti di vetro, ricoperti da uno strato di olio, in frigorifero. Per alcune settimane...
Consigli: al posto delle noci potete mettere mandorle, nocciole, pinoli. Quello che avete a portata di mano andrà benissimo. I capperi: meglio quelli sotto sale, lasciati almeno due ore in ammollo e poi sciacquati, scolati e fatti asciugare una notte. Se li preferite/avete solo sottaceto stesso procedimento: lavaggio accurato e asciugatura.
I pomodori secchi sono quelli che preparo io, mettendo a bagno le falde in acqua bollente per 2 ore. Poi li sbollento in parti uguali di vino bianco e aceto. Li scolo, faccio asciugare benissimo e li conservo in vasetti con olio evo, origano e poco aglio.
Con queste dosi ne ho preparato un vasetto da 300 g -per mio consumo personale, man mano che ne uso un po' rabbocco la superficie con olio- e uno piccolo da 100, che ho regalato ad amici.
È molto concentrato, sia per consistenza che sapore, perciò tenete conto che per usarlo dovete diluirlo con acqua di cottura della pasta e un filo di olio evo. Per smorzarne la spiccata sapidità ho aggiunto al piatto condito una fettina di caprino fresco.

-ricetta-
200 g capperi sotto sale
90 g pomodori secchi sott'olio, sgocciolati
60 g noci sgusciate
10 foglie di basilico
olio evo
Dissalo i capperi sciacquandoli un paio di volte sotto acqua corrente e mettendoli a bagno, di nuovo coperti di acqua fresca, per due ore.
Li scolo, li tampono e li metto ad asciugare stesi su un piatto per una notte.
Nel mixer verso i capperi asciutti, i pomodori secchi scolati dall'olio di governo, il basilico e un pezzetto di aglio, le noci e dell'olio.
Macino a più riprese ottenendo una massa piuttosto granulosa.
La verso nei vasetti (vi raccomando: pulitissimi e sterilizzati!) e ricopro la superficie di olio evo, che mantiene il pesto al riparo dall'aria.
Metto in frigorifero.
Al bisogno, doso un cucchiaio raso per persona, allungo il pesto con un cucchiaio di acqua di cottura della pasta (pochissimo salata) e, una volta condita la pasta scolata, un ultimo filo di olio a crudo e una rondella di caprino fresco per ogni commensale, che si scioglierà col calore della pasta, ingentilendo il pesto.

martedì 19 maggio 2020

Polpette di vitello con ananas e salsa teriyaki

Cambiamo un po' i sapori alle tradizionali polpette con un tocco esotico, agrodolce.
Osiamo ogni tanto. Non succede nulla e si scoprono accostamenti spesso per noi inconsueti ma molto interessanti.
La raccomandazione importante quando si preparano le polpette è che devono essere morbide. Non è piacevole addentare una pallina dura e stopposa. Basta fare attenzione a che l'impasto sia umido e non troppo gnucco, aiutiamoci allo scopo con un po' di patata lessa o pane bagnato nel latte.
Queste sono davvero facili: macinato, poco formaggio grattugiato, un trito di prezzemolo, mezza patata lessa e un uovo.
Non dovete preoccuparvi della consistenza, che è morbidissima, tanto si cuociono in forno.
La rifinitura finale con ananas e salsa si può fare nella slow cooker -per chi ne possiede una- oppure in padella a fuoco bassissimo.
La salsa teriyaki potete farla da soli a casa se non ne trovate da acquistare pronta. Servono salsa di soya -io ne ho usato una a basso tenore di sale-, mirin (ossia una specie di saké dolce, che può essere sostituito da aceto bianco e zucchero). Niente di difficile tranne che azzeccare il giusto punto di salato-agro-dolce.
Quando le servite, stappate una bottiglia di vino morbido, per contrastare l'agrodolce di salsa e ananas. Noi abbiamo aperto un Pinot Gris di un produttore alsaziano a nord di Strasburgo -Domaine Loew, Bruderbach Le Menhir 2012-, ma un'Albana di Romagna sarebbe ugualmente perfetta.
Queste dosi sono per 4 persone.

-ricetta-
450 g macinato di vitello
1 uovo
30 g formaggio grattugiato
100 g patate lesse
1 ciuffo prezzemolo tritato
pane grattugiato
olio evo
sale (ho usato il mio sale della strega)

200 g ananas fresco/ in scatola
25 ml salsa soya
15 ml saké
15 ml aceto bianco
20 g zucchero canna

Preparo l'impasto delle polpette mescolando carne, uovo, patata schiacciata, prezzemolo, formaggio e sale in una boule. Ottenuto un composto ben mescolato lo metto in frigorifero a compattarsi un pochino intanto che preparo la salsa teriyaki e l'ananas.
Taglio le fette di ananas a pezzetti.
Formo piccole polpette della grandezza di una piccola noce e le passo nel pangrattato. Siccome sono umide vedrete che aderisce senza problemi.
Mescolo gli ingredienti per la salsa e li unisco all'ananas. Verso tutto nella slow cooker e avvio il timer su low per 30'. Se non la possiedo faccio scaldare in una padella capiente, a fuoco dolcissimo.
Negli stessi 30' cuocio in forno le polpette, allineate su una placca rivestita di cartaforno e appena unte da un filino di olio.
Trascorsa la mezz'ora le verso nella padella -o nella slow cooker- assieme al condimento precedentemente preparato e faccio scaldare a fuoco bassissimo per 1 ora scuotendo ogni tanto. nella slow imposto il timer per 60'.
A questo punto la ricetta d'oltre oceano richiedeva una pioggia di verde di cipollotto sopra il tutto. Peccato che il verde dei miei cipollotti fosse oramai fossile. Ma i bulbi erano perfetti. Sapete com'è in tempo di quarantena... con la spesa ogni 7 giorni! Quindi ne ho affettato mezzo sottilissimo e l'ho messo a bagno in aceto aromatico per lo stesso tempo che le polpette si insaporivano nella salsa.
Servo in tavola polpette e saporito sughetto, sormontate dal cipollotto scolato e con tanto pane tostato come accompagnamento.



domenica 17 maggio 2020

Mediterranean gin and tonic

Un'altra versione di questo arcinoto long drink, con aromi che ci portano al sole del nostro mare Mediterraneo.
Una tonica con note di chinino, agrumata e con uno spiccato richiamo alle erbe aromatiche tipiche della macchia: timo limone e rosmarino.
Il gin è il Panarea Sunset, profuma di lime, arancia, coriandolo, ginepro, basilico, pompelmo e mirto.
Immaginate di poterlo assaporare ammirando un tramonto sul mare. Quando sarà? Mah!!!
Intanto accontentiamoci di sognarlo. E buona prima domenica di maggio a tutti.

-ricetta-
1 tonica mediterranea (2 parti)
gin Panarea Sunset (1 parte)
ghiaccio e una fetta di agrume per decorare

Non spaventatevi, la dose è generosa ma non l'ho bevuto da sola! Però un long drink non è mai scarso.
Mettete alcuni cubetti di ghiaccio nel balloon, versate il gin e poi la tonica ben fredda.
Spremete un pezzetto di buccia di lime nel bicchiere in modo che gli olio essenziali si disperdano sulla superficie e decorate con una fettina di arancia (o quello che avete).

venerdì 15 maggio 2020

Gallette di merluzzo, patate e sedano rapa

Alcuni giorni fa ho fatto un purè con patate e sedano rapa.
Ne è avanzato un po' perciò ho scongelato dei cuori di merluzzo e li ho aggiunti, preparando queste saporite crocchette, molto gradite dal consorte. Ahimé, non ho potuto condividerle con nessun altro, ma lui le ha mangiate volentieri anche il giorno dopo.
Un piatto ricco di fibre e proteine che volendo si può cuocere anche in forno se si è alla ricerca di una versione light. In questo caso passate le crocchette in un velo di pangrattato dopo averle inumidite in un albume poco montato.
Le dosi bastano per 4 persone

-ricetta-
300 g merluzzo
2 patate
mezzo sedano rapa
1 cipollotto
1 porro (solo la parte verde)
pane grattugiato agli aromi
burro
latte
farina
1 uovo
olio evo
sale, pepe
Preparo il pesce infarinato e lo faccio dorare in un velo d'olio in padella.
Lo sbriciolo con le mani e lo tengo da parte.
Con le patate e il sedano rapa lessati preparo il purè, passandoli al setaccio e condendo con burro, latte e sale.
Affetto il verde del porro e il cipollotto e li faccio appassire in una padella con un velo d'olio.
In una boule mescolo purè, merluzzo, l'uovo, il porro e il cipollotto e un paio di cucchiai di panatura aromatica (io avevo ancora quella con sale al peperone e pomodori secchi). Regolo di sale e impasto.
Raffreddo in frigorifero, così l'impasto si solidifica.
Scaldo un velo d'olio in una larga padella e ci verso il composto a cucchiaiate che appiattisco, così cuociono in modo più uniforme e prima.
Prima di servirle le spruzzo con succo di lime.
Ciao!

mercoledì 13 maggio 2020

Insalata di spinaci novelli e fragole

Buongiorno a tutti!
Una cosa veloce e gustosa, vi va l'idea?
Un contorno che abbina ortaggi e frutta, con il piacevole scricchiolio dei semi di sesamo e papavero tostati.
Si prepara in un baleno, mentre si fanno tostare i semini -attenzione massima a non bruciarli che diventano amari!- c'è il tempo di affettare le fragole.
L'insalata componetela direttamente nel piatto di servizio.
Per la salsa di condimento optate per un agrume a vostra scelta ed emulsionatene il succo con un buon olio extravergine, poco sale e pepe, se vi piace.
Con queste dosi basta per 4 persone.

-ricetta-
100 g foglie di spinaci novelli
250 g fragole
15 g semi di sesamo
15 g semi di papavero
olio evo
succo di agrumi (arancia o lime o limone)
sale, pepe

Dispongo sul piatto di servizio le foglie di spinacini, sopra distribuisco le fragole ben lavate e fatte a fettine.
In un padellino faccio tostare i due cucchiai di semi, scuoto spesso la padella per non farli bruciare.
Spengo e lascio intiepidire.
Preparo la citronnette col succo di agrumi, olio evo, un pizzico di sale e pepe.
Per facilitarvi il lavoro versate tutto in un piccolo vasetto di vetro. Chiudete col tappo e agitate bene.
La citronnette è pronta da versare sopra l'insalata e per ultimi mettete i semi tostati.
Servite subito.

domenica 10 maggio 2020

Tortine banana e gocce cioccolato

Buona domenica al sapore di zucchero, cari amici, cosa rara per me in questo periodo, dove pubblico più volentieri cocktail che prodotti da forno. Semplice... non sono troppo motivata a cucinare dolci, c'è stata la Pasqua e una colomba è rimasta sull'alzatina per dieci giorni!
Questi sono dolcetti che ho fatto per consumare due banane stramature.
Se hanno la buccia oramai nera o tutta maculata non gettatele, dentro sono più pastose ma se la polpa non è scura vanno benissimo per fare dolci.
Mi sono ispirata al banana bread, aggiungendo cioccolato per smorzare il dolce dei frutti maturi.
Ho poi suddiviso l'abbondante impasto tra 12 stampi da muffin grandi, 1 da crostatina e un altro da plum medio. Insomma, potete preparare molte merendine per i vostri ragazzi con queste dosi.
La ricetta è facilissima, ricordate che la miscela per muffin non va mai lavorata troppo.
Se non avete le gocce di cioccolato, grattugiate non troppo finemente una tavoletta fondente.

-ricetta-
2 banane molto mature
350 g farina 00
115 g burro fuso
100 g zucchero
15 g lievito
3 g sale
80 g pepite cioccolato
2 uova
300 ml latte
15 ml rum
In una boule sbatto le uova col latte, il rum e il burro fuso.
A questo composto mescolo, senza lavorare troppo, la farina setacciata assieme a zucchero, lievito e sale.
Per ultime inglobo le banane, che ho schiacciato con una forchetta e le gocce di cioccolato.
Verso negli stampi dei muffin che ho rivestito di pirottini di carta -o negli stampi imburrati e infarinati.
Cuocio in forno a 190° per circa 25'.
Verifico la cottura, non devono stracuocere.
Li tolgo dal forno e dopo 10' li sformo dagli stampi per farli raffreddare completamente su una gratella.
Una spolverata di zucchero a velo ma solo prima di servirli.



giovedì 7 maggio 2020

Tortino di ratatouille

In periodo di quarantena ho preparato una ratatouille. Per sole due persone ho usato solo metà di ciascun peperone colorato e mezza melanzana.
Che ci potevo fare col resto, mantenutosi bene in frigorifero per qualche giorno?
Mi è bastato aggiungere una zucchina e una cipolla e brasare le verdure a dadini in padella.
A questo misto ho aggiunto uova, formaggio e un po' di farina, preparando un saporito tortino da servire a spicchi. Buono anche gustato freddo, come ha fatto il consorte con quello avanzato.
Lo ha sgranocchiato con un aperitivo. Tutto contento.
Beato lui che si accontenta con poco.
Potete scegliere se cuocerlo sul gas, come una frittata (per la quale io mi avvalgo della doppia padella) o in forno.
Per un tortino di 24 cm.

-ricetta-
mezzo peperone rosso, verde, giallo
mezza melanzana
1 zucchina
1 cipolla
olio evo
sale, pepe
50 g provola
40 g farina
3 uova
Taglio a dadini della stessa misura tutte le verdure.
Scaldo un velo d'olio in un tegame e ci rosolo le verdure, dopo 5' le spolvero di sale, abbasso la fiamma e le faccio brasare sino a che non diventano tenere, senza disfarsi.
Intanto rompo le uova in una boule. Le salo, macino del pepe e aggiungo il formaggio a dadini.
Quando le verdure sono cotte e intiepidite le verso nel composto assieme alla farina setacciata.
Mescolo bene con una spatola.
Scaldo una delle due padelle, appena unta di olio e ci verso la miscela.
Copro con l'altra e faccio cuocere lentamente sino a che si forma una bella crosta prima di capovolgere e cuocere l'altro lato.
In tutto occorrono circa 20'. Il tortino è piuttosto alto e farina e uova devono cuocersi.
Preferite usare il forno? Mettete il composto in uno stampo unto e ponetelo in forno a 180° per circa 20'. Spegnete quando si è rappreso anche al centro.
Servite a spicchi, diviso in 4 parti.
Abbinamento riuscito con un Kerner della Valle Isarco di Taschlerhof. Molto intenso tanto che abbiamo avuto il dubbio che contenesse una piccolissima percentuale di sauvignon.

martedì 5 maggio 2020

Stromboli alle cime di rapa e feta

Lo stromboli è una pizza arrotolata. Pare sia molto di moda negli States.
Qui da noi... mai visto in lista nelle pizzerie.
È facile da fare in casa.
Data la penuria, in questo periodo, di lievito e quant'altro, ho fatto ricorso a un rotolo di pasta per pizza già pronto.
Ho saltato le cime in padella, facendole appassire dapprima nella loro acqua e poi aggiungendone man mano sino a che anche i gambi non sono diventati teneri, che sembravano fatti di legno.
Mi spiaceva eliminarli, perciò ho tolto dalla padella le cimette e lasciato a cuocere i gambetti coriacei.
Un po' di feta sbriciolata ed ecco a voi uno stromboli vegetariano, ricco di sapore.
Dosi per 2, come piatto unico

-ricetta-
1 rotolo di pasta per pizza
350 g cime di rapa
100 g feta
olio evo
sambal o peperoncino
1 tuorlo
sale

Preparo le cime. Scaldo in una padella un velo d'olio e ci rosolo le cime che ho lavato.
Salo e faccio appassire, quindi aspetto che abbiano asciugato l'acqua e se sono tenere metto da parte le cimette fiorite e lascio a cuocere i gambi, aggiungendo acqua bollente poca alla volta.
Spengo quando sono teneri.
Trito la verdura a coltello e sbriciolo la feta.
Stendo la pasta da pizza, lascio la sua carta sul fondo, distribuisco lontano dai bordi cime e feta e arrotolo.
Sigillo i bordi premendo.
Con una lama affilata faccio alcuni tagli diagonali e spennello la superficie con un tuorlo e latte e finisco con una spolverata di sale ai peperoni.
Inforno a 180° per circa 20'. Spengo quando il rotolo è colorato e cotto bene anche sotto.
Lascio riposare 10' e servo a tranci.

domenica 3 maggio 2020

Dolcetti alle fragole


Per accontentare la voglia, inesauribile, di dolce del consorte ho fatto velocissimi pasticcini con le fragole e un rotolo di pasta sfoglia.
Rubata a un sito francese mi era piaciuto il video tutorial per dare la forma ai cestini.
Dai, giochiamo. Tanto le pasticcerie erano tutte chiuse, e poi io le frequento raramente.
Le fragole erano grandi per cui ricavando dischi grandi dalla sfoglia, ne sono usciti 7. Avevo solo sei fragoloni ed è per questo che nel settimo ho messo mezza nespola.
Il fondo della sfoglia è spalmato di confettura di fragole e spolverato di polvere di mandorle.
In poco più di mezz'ora sono pronti.
-ricetta-
1 rotolo di pasta sfoglia
7 fragoloni
confettura di fragole
farina di mandorle
un tuorlo

Stendo la sfoglia dalla quale ricavo con un coppapasta 7 dischi che incido senza intaccare il centro. Guardate la foto per capire.
Li spennello di confettura senza arrivare ai bordi.
Sopra ciascuno metto un cucchiaino di polvere di mandorle e appoggio una fragola, lavata e tamponata e privata del picciolo.
Sollevo i bordi accavallandoli, una volta formato il cestino lo trasferisco su una placca rivestita di cartaforno e spennello di tuorlo sbattuto con un goccio di latte.
Inforno a 190° per circa 20'.
Li servo tiepidi, spolverati di zucchero a velo.
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