domenica 20 ottobre 2013

Scorze di pomelo candite


Buona domenica a tutti! vi è piaciuta la ricetta di ieri con l'insalata di pomelo e salmone?
Mi ero ripromessa di candirne le scorze, ebbene... ce l'ho fatta! del resto sono una testarda e ritrovandomi con circa mezzo chilo di scorze, che tra l'altro hanno un profumo delizioso, non ho saputo rinunciare all'esperimento.
Ho utilizzato un sistema di canditura veloce, non di quelli che ci si impiega una settimana, per intenderci, mi è bastata una buona mezza giornata più il tempo di essiccatura delle scorze, che varia a seconda delle condizioni meteo, mediamente occorrono circa due giorni, ma è un procedimento che si fa da solo, basta che la gratella stia in un luogo asciutto e riparato da polvere e odori.
Ho seguito i consigli di un caro amico che mi ha suggerito di candire facendo assorbire lo sciroppo in cottura dopo aver sbollentato le scorze per 3 volte in acqua sempre fresca e facendole bollire per 5' ogni volta.
Sono rimasta più che soddisfatta del risultato.
Già mi vedo riservare lo stesso identico procedimento a scorze di arance naturali e di cedro, ammesso di  trovarlo.

La tanto decantata, dai meteorologi, ottobrata è già finita. Tre miseri giorni di sole e siamo già ripiombati tra le nuvole, la giornata è grigia e per la settimana entrante non sono previsti miglioramenti.
Sigh, il mio meteoropatismo si accentua sempre più.

-ricetta-
400 g scorze di pomelo
400 g zucchero
300 ml acqua

Ho lavato con cura la scorza ancor prima di sbucciare il pomelo, l'ho inciso ricavandone spicchi regolari ai quali ho tolto una piccola parte di albedo, quella più spugnosa, lasciandone circa 1 cm.
Ho messo le scorze in una pentola con acqua sufficiente a ricoprirle e ho portato a ebollizione facendo bollire per 5', poi ho scolato e rimesso nella pentola con nuova acqua fredda, ripetendo l'operazione per altre due volte.
Alla fine ho scolato bene le scorze, le ho pesate e ho preparato uno sciroppo con lo stesso peso di zucchero e circa 3/4 di acqua. Per intenderci le scorze sbollentate pesano 400 g, quindi ho fatto lo sciroppo con 400 g di zucchero e 300 ml di acqua.
Ho fatto bollire lo sciroppo portandolo a 110°, se non avete il termometro calcolate circa 3' dall'inizio dell'ebollizione, poi ho versato le scorze che intanto ho ridotto a filetti larghi 1 cm e ho lasciato sobbollire lentamente fino a che quasi tutto lo sciroppo è stato assorbito e in parte è evaporato.
Non occorre controllare continuamente, ci vuole circa un'ora perchè siano pronte, basta sorvegliare e mescolare con delicatezza di tanto in tanto.
Le scorzette a questo punto sono tenere e trasparenti.
Con l'ausilio di una pinza, perchè sono ustionanti, le stendo su una gratella appoggiata su un piatto e me le dimentico sino a che non si sono asciugate.
Dopodichè posso riporle in una scatola di latta tra foglietti di acetato o cartaforno.

11 commenti:

Maria Grazia Ferrarazzo Maineri ha detto...

Rimango sempre incantata dalla originalità delle tue preparazioni, Jo!
Buona domenica pomeriggio e buon inizio di settimana!
Mg

Jo ha detto...

O.O, come mai ti rispondo solo adesso, Maria Grazia?
grazie, l'originalià deriva dal fatto che cerco di sprecare il meno possibile, quindi tutto quel ben di dio di scorze potevo mica gettarlo.
Adesso che sono perfettamente asciugate sono eccezionali.
Buona domenica a te! :-)

Unknown ha detto...

Fatto,non riesco ad asciugarlo.cosa mi consigli m?

Jo ha detto...

Ciao Patrizia e buon sabato.
Non saprei cosa risponderti se non di attendere. Ho precisato, nella prefazione alla ricetta, che molto dipende dal clima. Se c'è molta umidità il processo di asciugatura, non essendo noi pasticcere professioniste con appositi essiccatori, richiede moltissimo tempo.
Una volta candite non ti resta che lasciarle in un luogo riparato e asciutto. Potresti magari ricorrere all'uso del phon, a freddo, per vedere se riesci a farle seccare prima. In ogni caso restano morbide visto lo spessore, non disidratate, maneggevoli senza appiccicarsi alle dita.
Con alcune ricette ci vuole tanta pazienza.
Fammi sapere.

Unknown ha detto...

Spero ti arrivi e che non ti arrivino tutti assieme...è il terzo e non so Xche' non riesco a spedirlo...

Unknown ha detto...

Grazie mille,proverò a metterle nel posto più asciutto,certo che ho scelto proprio il periodo giusto con questa umidità :-).comunque ricetta fantastica,son buonissime anche così,con quel velo di amarognolo.....grazie .buon proseguimento

Jo ha detto...

Ciao, arrivato!
In effetti devi sapere che a volte posto una ricetta a ottobre, ma l'ho fatta alcune settimane prima.
Questo perché mi capita di dover inserire in corsa qualcosa che dei gruppi hanno avuto modo di assaggiare e attendono impazienti la spiegazione.
In ogni caso i pomelo si trovano per buona parte dell'anno.
Comunque grazie a te! e alla prossima!

Paola ha detto...

Ciao, sono Paola. Avrei una domanda da farti: hai candito del pomelo non trattato? Perché non ho idea di dove trovarlo. Grazie

Jo ha detto...

Ciao Paola, ho passato giornate intense, rimanere a piedi col frigorifero il 4 gennaio non è il massimo.... mi scuso per non essere stata precisa. In effetti tutti i pomelo che arrivano fino a noi sono cerati. Questo per consentire il lungo viaggio. Sull'etichetta del mio non era menzionato altro. Ne devo aver parlato nella ricetta dove li ho utilizzati a spicchi e poi non ne ho fatto menzione in questa della canditura. Comunque è necessario lavarli molto bene, spazzolandoli delicatamente con acqua calda e bicarbonato e risciacquarli più volte prima di utilizzare la buccia. È inevitabile...
Ciao e buon esperimento.

Cesare ha detto...

Ciao ho seguiti la tua ricetta ma mi resta la parte bianca molliccia e non si asciugano.

Jo ha detto...

Non so che dirti, Cesare. Ho specificato che molto dipende dal tempo... se è molto umido ci vorrà di più. E poi puoi provare a eliminare un po' di albedo... puoi leggere anche alcune domande/risposte qui sopra che potrebbero esserti di aiuto. Ciao!

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