venerdì 29 giugno 2018

Trippa al pesto

Mi sembra di aver capito che è una classica ricetta genovese, ma non ne sono troppo sicura.
Mi pare invece che ricordi molto il lampredotto, condito con salsa verde.
In ogni caso il mio pesto era imbastardito da spinacini e prezzemolo, non conteneva solo basilico.
Però l'idea di condire la trippa in bianco, come fosse un'insalata da servire fredda, mi ispirava e non appena sono andata nell'azienda agricola vicino a casa, dove macellano regolarmente manzette una volta a settimana, mi sono prenotata per due chili di trippa.
Una volta lessata con abbondanti verdure per profumare il brodo l'ho fatta raffreddare e poi condita.
Sapete che è una bellissima idea per gustarla quando fa caldo?
Volendo ci si possono abbinare legumi tipo ceci o fagioli, oppure carote a pezzettoni come ho fatto io.
Calcolate che la trippa si riduce molto in cottura, per cui sembra molta quando la si mette in pentola dopo averla ben lavata e tagliata a striscioline, ma in effetti due kg diventano un secondo per 6 persone. Se la pensate come antipasto può bastare per il doppio.
È vero che contiene abbastanza colesterolo, ma è povera di grassi e le purine di cui abbonda si degradano con la lunga cottura. Quindi non ci sono molte limitazioni al suo consumo. È piuttosto un alimento che divide. O la si ama o la si odia.

-ricetta-
2 kg di trippa
3 carote
3 gambi di sedano
2 cipollotti
olio evo
sale, pepe, sambal
salsa al pesto con basilico, spinacini e prezzemolo
Lavo molto bene la trippa, di norma la acquisto mista: cuffia, foiolo e chiappa. Poi la taglio a striscioline di larghezza regolare.
Taglio a tocchetti i cipollotti e il sedano, le carote invece le divido a metà.
In una pentola capiente con un filo d'olio faccio rosolare le verdure a fiamma vivace per circa 8', poi aggiungo la trippa ben sgocciolata e la mescolo aspettando che parte della sua acqua evapori, poi aggiungo qualche mestolo di brodo leggero o acqua bollente, abbasso la fiamma e faccio cuocere lentamente per 90'.
Per velocizzare posso usare la pentola a pressione, che dimezza i tempi di cottura.
Una volta cotta la faccio intiepidire prima di scolarla e condirla con un pesto a modo mio.
Sbollento per pochi secondi le erbe aromatiche e gli spinacini, aspetto che raffreddino un po' e li verso nel bicchiere della frusta a immersione lasciandoli un po' umidi, aggiungo olio evo, formaggio grattugiato, sale e frutta secca a piacere. Possono essere pinoli o mandorle che ho fatto tostare in una padellina.
Frullo il pesto e con questo condisco la trippa e le carote che ho ridotto a lunette.
Servo a temperatura ambiente con crostini oppure come bruschette su fette di pane casereccio ripassato in forno e strofinato con aglio.

mercoledì 27 giugno 2018

Risotto carote e acciughe in conserva

La Belle-Iloise è un marchio che ha botteghe di prelibatezze distribuite su tutto il perimetro costiero francese.
Hanno un assortimento di conserve di pesci incredibile, con scatolette dalla grafica accattivante quasi quanto il contenuto.
In dispensa avevo ancora una scatoletta di acciughe intere sott'olio che mi hanno ispirato questo semplice ma saporito risotto di mare.
Tanti cipollotti e carote a pezzetti e per finire i pesci sgocciolati, aggiunti in mantecatura con un trito di prezzemolo.
Facile, gustoso, di poco costo e poco impegno. E se non trovassi queste acciughe? Facile, si possono sostituire con tonno, sgombri o sardine in scatola. Il sapore potrebbe variare ma nell'insieme sarà gradevole allo stesso modo.
Dosi per 4

-ricetta-
350 g riso Baldo o Vialone nano
1 scatoletta di acciughe in conserva all'olio evo
2 carote
2 cipollotti
un ciuffo di prezzemolo tritato
brodo vegetale
olio evo
sale
Preparo per prima cosa il brodo vegetale con gli scarti dei cipollotti, le bucce delle carote, i gambi del prezzemolo e un po' di sedano messi a bollire in 1,3 litri di acqua poco salata, per 30' in una pentolina.
Trito grossolanamente le carote e un po' più fini i cipollotti.
Faccio appassire le verdure in un velo d'olio prima di aggiungere e tostare il riso.
Inizio quindi a bagnarlo con mestolini di brodo filtrato e lo porto a cottura mescolando.
Nel frattempo apro la scatoletta e scolo l'olio, spezzettando i pesciolini.
A cottura ultimata aggiungo al risotto due cucchiai di olio evo e il prezzemolo per mantecare, e per ultimi i pezzetti di pesce.
Servo subito. Se piace ci sta benissimo un po' di scorzetta di limone grattugiata.



domenica 24 giugno 2018

Torta di ricotta e albicocche

Buondì a tutti e buona prima domenica d'estate. Tutto bene?
Io me la sto spassando a Bologna insieme ad amici amanti della buona musica e ai carissimi Vincenzo, Claudio e tutti i componenti di Soqquadro Italiano. Un weekend insolito, che mi piacerebbe ripetere altre volte sebbene sia già stato parecchio difficile e arduo partecipare a questo.
I loro incontri coincidono con le vacanze estive del consorte o con impegni inderogabili. Ma l'importante è avercela fatta, almeno una volta.
Vi domanderete se non ho fantasia. Faccio spesso torte con frutta ma non di quelle pitturate, con base frolla e crema e frutti vari a decorarla. No, le mie sono lievitate e la frutta serve a smorzare la dolcezza dell'impasto, che di solito è morbido e soffice.
Si usano ingredienti freschi e farine scelte, che volere di più? Per non parlare del gusto.
Piacciono così ai miei ospiti, tanto che quando qualcuno di loro arriva col classico pacchetto di pasticceria, ne rimane la metà, mentre delle mie torte neanche una briciola, e se proprio ne avanzasse... occhi imploranti mi spingono a preparare doggy bag con quel che resta.
15' minuti di preparazione e poco più di 40' per la cottura.
Dosi per 8

-ricetta-
250 g farina multicereali
250 g ricotta
170 g zucchero
100 g burro fuso
16 g lievito (1 bustina)
60 ml latte
2 g sale
4 uova
5 albicocche
vaniglia naturale
1 limone bio
Monto nella planetaria le uova a temperatura ambiente con lo zucchero. Non meno di 10' per ottenere un composto bianco e spumoso. A questo aggiungo il burro sciolto e freddo, il latte e la scorza di limone grattugiata.
Profumo con la vaniglia e aggiungo anche la ricotta setacciata. Per ultimo, col motore a bassa velocità, inglobo farina, lievito e sale setacciati.
Verso in uno stampo da 22 cm imburrato e infarinato. Sopra metto le albicocche che ho preparato tagliate in 4 spicchi.
Metto a cuocere in forno caldo a 180° per circa 40'.
Una volta tiepida trasferisco la torta a raffreddare su una gratella e prima di servirla lucido la frutta spennellandola con un cucchiaio di confettura chiara.


giovedì 21 giugno 2018

Ragù di pollo lesso e verdure

Sempre per il solito motivo che sprecare è peccato e cibarsi sempre delle stesse cose può venire a noia, ecco come risolvere con la polpa di mezzo pollo e mezza gallina, bolliti per fare i miei soliti e amati brodi.
Invece delle solite polpette o mondeghili, peraltro buonissimi, ho fatto un ragù che in poco tempo era pronto, essendoci bisogno solo di amalgamare sapori e ingredienti, già tutti cotti.
Quando l'ho finito l'ho messo in stallo nel congelatore, pensando di usarlo come ripieno di cannelloni o crespelle, ad esempio.
Poi il destino ha voluto che preparassi le lasagne -di cui vi parlerò a giorni-, eravamo in troppi e non sapevo dove stivare le pirofile monoporzione. Che in inverno è facile, fa freddo e fuori ho tutto lo spazio che voglio, ma col caldo... addio! E questo primo giorno d'estate si sta manifestando in tutto il suo calore.
Le verdure sono in parte quelle ricavate dal brodo, soprattutto carote e cipolle. Ho aggiunto di fresco solo del sedano.
Comunque hanno gradito, e molto.

Un consiglio per le lasagne: dal momento che il sugo è consistente, restate leggeri con la besciamella per non appesantire il piatto ed evitare di fare un mappazzone.

-ricetta-
la polpa di mezzo pollo e mezza gallina lessati e tritati al coltello
300 g passata di pomodoro
2 carote e 2 cipolle lessate e tritate a coltello
2 gambi di sedano
olio evo
sale, peperoncino o sambal

Scaldo un velo d'olio in una padella profonda e ci rosolo il sedano tritato con parte delle sue foglie, che al contrario di carote e cipolle è crudo. Lo salo e quindi aggiungo il resto.
Lascio insaporire qualche minuto prima di aggiungere la polpa/passata di pomodoro, il sambal e le carni che ho tritato a coltello.
Mescolo bene, regolo di sale e proseguo la cottura per 15' a fiamma bassa.
Se occorre aggiungo un mestolino di acqua calda.
Spengo, faccio raffreddare e ripongo in vaschette nel congelatore.



martedì 19 giugno 2018

Frittata al forno, con patate e verde di porro e cipollotti

Ancora una portata con elementi di recupero. Un paio di patate lessate avanzate e quello che normalmente si scarta da porri e cipollotti, la parte apicale verde debitamente mondata delle parti secche.
La frittata si cuoce in forno, altro vantaggio che la rende più leggera e che non richiede particolari abilità nel girarla, qualora non foste provvisti delle doppie padelle.
Un secondo alternativo, si continua a parlare dell'abuso della carne, e allora ben venga una sostituzione economica come l'uso delle uova.
Sono così versatili... e ultimamente leggo sempre più spesso che sono state ingiustamente accusate di innalzare colesterolo quando ci sono centenari che hanno raggiunto la loro veneranda età consumandone ogni giorno. Chi avrà ragione?
Io ne consumo decisamente più del normale, tra dolci e piatti salati, relegando la carne a una sola volta a settimana.
Le dosi sono per 4 persone

-ricetta-
6 uova
1 porro compresa la parte verde
la parte verde di 5 cipollotti
2 patate lessate
30 g formaggio grattugiato
olio evo
sale, pepe
Pulisco il porro affettandolo per intero, eliminando solo la foglia più esterna e l'apice che di solito è secco.
Faccio lo stesso coi cipollotti, ma la parte carnosa e bianca la riservo per altri usi.
Scaldo un velo d'olio nel wok e rosolo quanto preparato senza farlo bruciare.
Spolvero con poco sale e pepe e bagno con un mestolino di acqua bollente, abbasso la fiamma e proseguo la cottura per circa 15'.
Intanto in una boule sbatto le uova con altro sale e pepe e con il formaggio.
Aggiungo le patate schiacciate e lo stufato verde.
Verso il composto in uno stampo rivestito di cartaforno bagnata e strizzata e metto in forno caldo a 190° per 10', poi abbasso la temperatura a 160° e proseguo la cottura sino a che la frittata è rappresa ma senza eccedere, altrimenti si secca.
La servo a quadrotti, calda o fredda.

domenica 17 giugno 2018

Coppe di fragole con crema al mascarpone e menta

Il classico dessert da preparare all'ultimo momento, ma se avete tempo potete montare il mascarpone con la panna e lo zucchero a velo un'ora prima e conservarlo in frigorifero in un sac à poche.
Le fragole sono di stagione, la menta abbonda nei vasi... l'assemblaggio è un gioco da bambini e per dare quel tocco di croccante bastano delle gaufrette sbriciolate, che adesso si trovano anche nei nostri supermercati.
Portatevi avanti, sempre se potete, preparando le fragole a metà o a pezzi, dipende dalla loro grandezza. Quando ci hanno servito questo dessert eravamo in Francia e le fragole erano delle deliziose gariguette, una varietà piccola e molto saporita, tagliate a metà. Da loro il tiramisù ora è un dessert molto alla moda e usano spesso mascarpone maneggiato con panna nei dessert.
Tutti si leccheranno i baffi e qualcuno chiederà il bis.
Mio marito gradirà questo dolce per il suo compleanno. Auguri mio caro...
Le dosi sono per 4

-ricetta-
300 g fragole
200 g mascarpone
100 ml panna fresca
25 g zucchero a velo + 1 cucchiaio
foglie di menta, gaufrettes e meringhette per guarnire
Preparo su un vassoio i bicchieri dove comporrò il dolce.
Lavo, elimino il picciolo e taglio le fragole. Se ce ne sono di molto piccole ne lascio 4 intere, da mettere in cima. Condisco le altre con un cucchiaio di zucchero a velo.
Pulisco con una pezzuola le foglie di menta, senza danneggiarle.
Monto nel bicchiere alto e stretto mascarpone, zucchero a velo e panna.
Ottenuto un composto gonfio e soffice lo tengo al freddo.
Compongo i bicchieri mettendo un po' di fragole sul fondo, poi una meringhetta sbriciolata e una cucchiaiata di crema, ancora fragole e crema sino a terminare con una gaufrette sbriciolata, una foglia di menta e la fragola intera.
Goduria...

venerdì 15 giugno 2018

Tortino di patate al cotto e provola

Uno dei piatti che piace sempre, per soddisfare il nostro amico Max-fast dovrei prepararne teglie da 12 persone.
Ma insomma, dopotutto sono patate lessate, condite e ripassate in forno a gratinare.
Secondo quasi tutte le ricette le patate andrebbero crude, ma a detta di tutti e anche per esperienza personale rimangono spesso parzialmente crude.
L'idea di usarle cotte è nata dal fatto che mi erano avanzate, nel senso che non mi sono ricordata di servirle. Che potevo mai farci con una dozzina di patate lesse? Un tortino. Guardo in frigorifero e trovo una fetta sottovuoto di prosciutto alle erbe e un galbanino. Perfetto.
Eccovi un contorno-piatto unico dal costo basso e dalla resa ottima.

-ricetta-
8 patate lesse medie
150 g prosciutto cotto in una sola fetta
150 g provola
50 g grana grattugiato
burro
Prendo una pirofila che possa andare bene anche da portare in tavola e la ungo di burro.
Riduco a fettine spesse poco meno di un cm le patate e la provola. Taglio a dadini il prosciutto cotto.
Sistemo uno strato di patate che condisco con qualche fettina di formaggio, una spolverata di grana e cotto a dadini. Metto qualche fiocchetto di burro e una spolverata di sale e pepe.
Rifaccio un altro strato allo stesso modo e poi un altro ancora.
Termino con abbondante grana e ancora pezzetti di burro.
Metto in forno a 200° per circa 30'. Servo caldo o tiepido.

mercoledì 13 giugno 2018

Cetrioli marinati, contorno fresco e facile

Non avete idea con cosa accompagnare un roast-beef oppure filetti di pesce, uova o formaggi? Per non dire del classico per chi ha fretta: un piatto di bresaola o prosciutto crudo.
Un contorno low cost, sia per calorie che per il portafoglio.
Mica è farina del mio sacco: esattamente un anno fa ne ho mangiati al ristorante del nostro amico Vincenzo, sotto ai portici del centro di Egna. E ho scritto una nota veloce sul mio iPad.
Bene, meglio se scegliete cetrioli caroselli o di quelli a palla che si trovano da poco nei nostri mercati. Come sapete i cetrioli sono tra i prodotti dell'orto a più basso contenuto calorico, per forza sono tutta acqua. Se sceglierete queste varietà sono anche più digeribili dei classici a buccia scura.
Calcolate un certo tempo per ottenere la marinatura e il resto si fa da sé.

-ricetta-
cetrioli
aceto di mele
senape in grani
semi di finocchio
semi di cumino
coriandolo
Affetto a spicchi i cetrioli, se sono di quelli tondi mi comporto come fosse un melone.
Li metto in una ciotola e li cospargo con le spezie e con sufficiente aceto di mele caldo, quanto basta a ricoprirli.
Sigillo con pellicola e conservo al fresco per una notte prima di sgocciolarli e servirli come fresco contorno.


domenica 10 giugno 2018

Cocktail in rosa, lo chiamerò 3giugno

Oggi faccio flanella coi dolci, scherzo, ho preparato una bella torta con le albicocche ma non l'ho ancora tagliata quindi ve ne parlerò una delle prossime domeniche. Per adesso godiamoci finalmente una giornata soleggiata che si preannuncia molto calda anche se l'aria è leggera, niente a vedere con l'umido eccessivo degli scorsi giorni.
E, sempre oggi, mi sento di rivolgere un pensiero a Anthony Bourdain, che ci ha lasciato prematuramente. Nemmeno la gloria, la fama e il successo possono arginare i brutti stati d'animo, tanto brutti da spingere a compiere gesti estremi. Peccato, era un uomo intelligente e che non se la tirava per niente. Se non avete letto i suoi libri, rimediate. Potrebbero essere una piacevole lettura sotto l'ombrellone. Oppure cercate di vedere alcune delle sue trasmissioni per la tv.
Che nome si dà ai cocktail inventati? Ho deciso che mi viene più facile archiviarli con la data nella quale il consorte-bartender li ha creati.
Con tutto quello che assaggia in giro, legge, cataloga e archivia dai suoi numerosi libri, se ne inventa di suoi, casomai non ce ne fossero abbastanza di codificati.
In effetti però ha ragione: spesso prepara degli short-aperitivi per accontentare le richieste degli amici, che però, per la maggior parte, non sono avvezzi a consumare una miscela di superalcolici prima di pranzo e finirebbero lunghi distesi se non abbassasse la dose finale e mixasse ingredienti accattivanti ma non troppo 'pericolosi'.
Intendo dire che se molti di loro consumassero quel tipo di cocktail che prepara a parte per me... non si alzerebbero più. Ma io sono avvezza a questo tipo di bevande da moltissimo tempo mentre conosco molte persone cui un solo sorso di bitter Campari produce un effetto euforizzante.
Per questo motivo mio marito li accontenta preparando loro short cocktail, con dosi ridotte e con ingredienti scelti perché non abbiano un effetto devastante. Vedi l'aggiunta di Grand Marnier per dare un po' di dolcezza.
Sono cocktail pre-pasto che consentiranno loro di apprezzare anche i vini che seguono e i piatti, ovviamente.
È il caso di questo. Dosato a 75 ml contro i normali 90.
Ogni parte corrisponde a 10 ml.

-ricetta-
4 parti di gin
2 parti di spremuta di pompelmo rosa, filtrata
1 parte di dry Martini
1/2 parte di Grand Marnier
molto ghiaccio
bicchiere del mixer

Mescolare tutto nel vaso di vetro del Boston usando un cucchiaino lungo assieme a molto ghiaccio.
Farlo con forza, perché così il ghiaccio può raffreddare la massa.
In questo caso se ne possono preparare anche 3 assieme, mentre se si usa lo shaker mai scuotere più di cocktail assieme.
Versare in piccoli tumbler e guarnire con una scorzetta di pompelmo o arancia o un lampone per restare in rosa.

giovedì 7 giugno 2018

Impasto fast per pizza, farina e yogurt greco

Questa è la classica ricetta da tenere nel cassetto, da fare quando mancano idee, ingredienti, voglia.
Leggo su un sito americano 'fast pizza dough'  e subito storco il naso.
Leggendo però gli ingredienti mi ricredo e penso: "perché no? Prova, che ti costa? Alla peggio avrai buttato un po' di farina e un vasetto di yogurt greco".
Dosi in cups, una di yogurt e una di farina. Una bazzecola.
Bene, la farina può essere autolievitante oppure si possono aggiungere 5 g di lievito per salati scalandoli dal peso di normale farina 0. Io ho usato la mia prediletta, di multicereali.
Lo yogurt rigorosamente greco, nature e pastoso, nella classica dose di 170 g (che corrisponde a una cup).
Stesso peso di farina. Un breve impasto e un po' di riposo prima di stendere la pasta in un disco sottile  da farcire a piacere. A me piace la classicissima margherita, pomodoro insaporito da origano o polvere di capperi e per ultima la mozzarella e, volendo, filetti di acciuga.
La pizza è saporita e fragrante, non sarà la vera Napoli, ma in poco tempo si può comunque gustare qualcosa di gradevole.
Queste dosi bastano per due.

-ricetta-
170 g yogurt greco bianco nature
165 g farina multicereali
5 g lievito
per condirla: pomodoro, fiordilatte, alici, polvere di capperi, origano, olio evo
Impasto la farina in una boule assieme a lievito e yogurt. Ottengo un impasto malleabile che lavoro poco e infine lascio riposare coperto per 30' o più.
Olio una tortiera bassa per pizza da 26 cm e ci stendo l'impasto riposato, lo condisco con pomodoro a piacere e inforno a 200° per 15'/20', sino a che non è ben cotta sui bordi.
Spengo il forno e ricopro con la mozzarella a fettine, lasciando che il calore residuo del forno la faccia sciogliere. Se voglio posso aggiungere anche un goccio di olio evo a filo e profumare con erbe aromatiche o capperi.


martedì 5 giugno 2018

Bocconcini di pane, pomodorini confit e alici sott'olio

Questa è davvero una ricetta super veloce. Basta poca pasta di pane, circa 200 g sono sufficienti per uno stampo da mini muffins da 24 pezzi. Qualche filetto di alice sott'olio e pomodorini confit, oppure pomodori secchi conservati sott'olio o, come gli ultimi che ho preparato, del capuliatu.
L'unica accortezza è di maneggiare un po' la pasta da pane con un goccio di olio e lasciarle prendere la temperatura ambiente per un paio d'ore, in un recipiente sigillato con pellicola.

-ricetta-
200 g pasta di pane, anche integrale
12 pomodorini confit
filetti di alici sott'olio
olio evo

Porto la pasta di pane a temperatura ambiente e la ammorbidisco con due cucchiai di olio evo.
Dopo un paio d'ore la strappo a pezzetti piccoli, che poi crescono, che metto negli incavi di uno stampo da 24 mini muffins senza ungerli.
Sopra metto mezzo pomodorino confit o secco, e un pezzetto di alice sgocciolato.
Se li voglio servire tiepidi posso lasciare la teglia pronta in attesa nel forno spento per qualche ora.
Inforno a 190° per circa 20', mettendo una ciotola di acqua sul fondo per tenere la giusta umidità.
Controllo che non brucino e una volta dorati li sforno e non appena sono maneggiabili li tolgo dallo stampo per metterli nel piatto di servizio.
 

domenica 3 giugno 2018

Tortine con sciroppo di menta e gocce di cioccolato

Qualche decennio fa andavano assai di moda gli After eight, cioccolatini inglesi in forma di sottili cialde di cioccolato fondente ripieni di una fresca crema di menta. L'idea, nata nel 1962, era di servire questi rinfrescanti dolcetti dopo cena, da cui deriva il loro nome.
Sono un po' passati di moda, ma l'abbinamento cioccolato e menta rimane una valida opzione nelle giornate calde, figuriamoci poi se abbinata a una torta, morbida, coloratissima e fresca.
L'impasto si assembla con le fruste elettriche, per renderlo gonfio e spumoso.
Lo sciroppo di menta è fondamentale, meglio se prodotto artigianalmente con menta piemontese, intenso e pungente.
Chiaro che non piacerà a tutti, ho vari amici che non amano la menta in toto. A me, tuttavia, piace molto il gelato preparato con questo sciroppo. Perciò, non appena ho letto questa ricetta non ho saputo resistere.
Buona domenica, amici golosi e gourmand che mi seguite con passione.

-ricetta-
300 g farina 00
200 g zucchero
130 g yogurt bianco naturale
16 g lievito
4 uova
50 ml olio di semi
280 ml sciroppo di menta
50 g gocce di cioccolato
zucchero a velo
Con le fruste elettriche inizio a montare le uova con un pizzico di sale, poi aggiungo lo zucchero continuando a montare sino a che diventano spumose. Siccome il processo deve durare non meno di 8', uso la planetaria, così nel frattempo scaldo il forno e preparo tutto il resto.
Inglobo quindi, abbassando la velocità delle fruste, lo yogurt e l'olio di semi.
Aggiungo farina e lievito setacciati e per ultimo lo sciroppo di menta.
Il composto assume un bel colore verde.
Ungo e infarino uno stampo da 6 muffins grandi e uno a cerniera da 22 cm e verso il composto. Sopra dispongo le gocce di cioccolato.
Metto a cuocere in forno caldo a 180° per circa 45/50'.
Sformo le tortine e quella più grande su una gratella e prima di servirle le cospargo di zucchero a velo.



venerdì 1 giugno 2018

il Friggione alla bolognese

E siamo arrivati a giugno. Il tempo non è troppo stabile ma i mesi corrono.
Oggi vi tocca una ricetta della tradizione emiliana, in special modo di Bologna, certificata dall'Accademia della cucina italiana e dalla Camera di Commercio.
Un piatto povero a base di cipolle e pomodoro cotti lentamente sino a che le prime non diventano fondenti e cremose. Lì per lì sembrerebbe un mappazzone difficile da digerire, invece se si ha cura di procedere lentamente senza bruciare le cipolle il piatto è leggero e digeribile e fa anche molto bene per le proprietà diuretiche e le fibre che contiene.
Con una parte di esso, già che si lavora tanto vale prepararne in gran quantità che si mantiene per qualche giorno, ci ho condito un piatto di gnocchi di pane. Una prelibatezza unica.
Nell'originale è richiesto un po' di strutto, siamo in Emilia e non dimentichiamo che quello è il grasso prediletto, ma si può usare dell'olio evo al suo posto. Le cipolle dovrebbero essere del tipo bianco o dorato, tipiche quelle di Medicina. Quando l'ho preparato mi sono accorta di aver lasciato, sbadatamente, un sacchetto di cipolle all'aria e che, a causa delle temperature sottozero, alcune si erano ghiacciate, bruciandosi per metà. Per cui ho raccattato tutte quelle che avevo al netto degli scarti mescolandone di bianche e di gialle.
Siccome mi conoscete bene, sapete che, se appena posso, ricorro a materie prime da lavorare, infatti ho usato pomodori ramati di Pachino al posto dei pelati, sbollentandoli a lungo per pre-cuocerli (dato che non ero in piena estate) e poterli sbucciare comodamente. La resa è differente dai pelati, perciò per due chili di cipolle ho messo circa un chilo di pomodori. Se invece si usano pelati non ne servono molti, sui 200 g. Non serve molto altro, un po' di zucchero e sale per macerare le cipolle a lungo e stop.
Buono da solo, accompagnato a bolliti, puntine di maiale, uova, polenta, a gnocchi di pane come potete vedere nella foto qui sotto, perché, come spesso mi accade, scordo di fare la foto al piatto finito e mi tocca recuperare con altre (qui ho usato il friggione come condimento e c'è pure una gran crosta di parmigiano...).
-ricetta-
2 kg di cipolle
800 g pomodori ramati
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero
25 ml olio evo (strutto 20 g)
sale, pepe

Sbuccio e affetto sottilmente le cipolle quindi le trasferisco in un capiente recipiente e le condisco con zucchero e sale. Copro con pellicola e faccio macerare al fresco per 4 ore. Questa operazione posso farla anche la sera prima.
Dopo il riposo scaldo il grasso in una pentola antiaderente o dal fondo spesso e ci verso le cipolle con tutto il liquido prodotto nella macerazione. Faccio stufare lentamente per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto ed eventualmente aggiungo poca acqua calda se dovessero asciugare troppo.
Al termine il colore tenderà al dorato, a questo punto aggiungo i pomodori che se sono freschi ho sbollentato e pelato e ridotto a cubetti. Se sono pelati li spappolo con le mani.
Proseguo, molto lentamente, la cottura del friggione per ancora 90', sempre sorvegliando che non attacchi o bruci. Alla fine regolo di sale e macino poco pepe nero.
A volte, come quello che vedete in foto, lo lascio un po' più umido di liquidi, soprattutto se mi deve servire come condimento.
In estate provatelo a temperatura ambiente, con fette di pane casereccio bruschettato.





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