mercoledì 26 ottobre 2022

Tortini di uova e verdure a bagnomaria


Siamo tutti in allarme per le future bollette di gas e luce. Si parla di aumenti insostenibili e stampa e  programmi radio-televisivi abbondano di consigli (ridicoli) su come sarà possibile limare qualche euro. Alcune sono vere perle di saggezza, come cuocere la pasta per ammollo... davvero una trovata assurda, provateci e mi direte. Persino la pastina in brodo viene male... 

Piuttosto, occorre pensare a come consumare meno coi forni -quelli sì che consumano un botto sia elettrici che a gas-, tanto che ho letto di alcuni fornai liguri che mettono a disposizione dal tardo pomeriggio il calore del loro forno per cuocere pietanze di casa, sempre che non intervengano i soloni a parlare di norme haccp! Ricordo che lo facevano mia nonna e mia zia in Veneto: negli anni 60, portavano al forno le focacce dolci di Pasqua e altre pietanze, a cuocere. Si torna all'antica. Ma qui per ora non conosco fornai che si propongono perciò mi sono industriata per cuocere questi tortini, che senza la ghigliottina delle super-bollette che ci pende sulla testa, avrei cotto come d'abitudine nel mio forno. Ho pensato al bagnomaria, che consuma una fiammella per mantenere il calore dell'acqua calda nella quale sono immersi gli stampini. Sapete che funziona egregiamente? E ve lo dice una che ha consumato già due forni e il terzo ha già 7 anni... Vi spiego come fare. Calcolate la quantità di verdure nelle uova come per fare una frittata al forno. Deve rimanere dell'uovo per legare le verdure.

-ricetta-

1 uovo per persona

verdure cotte, a piccoli pezzi (le mie erano un assortimento grigliato)

formaggio grattugiato (1 cucchiaio per persona)

sale speziato, pepe, olio evo, basilico

Sbatto in una ciotola le uova con sale, pepe e formaggio. Aggiungo le verdure che ho tritato a coltello, le mie erano anelli di cipolla, zucchine, pomodori e qualche fettina di melanzana. Ma potete farli come più vi aggrada, con verdure di vostro gusto. Io avevo quelle e le ho riciclate così. Imburro degli stampini e ci verso il composto senza riempirli troppo. Li trasferisco in un tegame capiente, che li contenga di misura, verso acqua bollente (uso il bollitore per fare prima) per due terzi della loro altezza, copro con un coperchio e metto su fiamma bassa quanto serve a far appena fremere l'acqua. Ogni tanto controllo e non appena il composto si è rappreso e resiste alla pressione sono cotti. Spengo e li lascio intiepidire prima di sformarli. Buonissimi!!!

venerdì 21 ottobre 2022

Rose di zucchine e formaggio di Langa

Buongiorno a tutti i buongustai che mi seguono con curiosità, molti di loro sanno che cucino con passione e che mi invento modi sempre diversi per accarezzare il palato degli amici che vengono a farci compagnia a tavola. Sempre all'isola d'Elba, mi diverto a preparare grandi piatti di verdure grigliate che non uso solo come contorno ma le riutilizzo nei sughi e per preparare antipasti o entrées.

Con nastri di zucchina grigliata ho preparato questi fiori a forma di rosa, farciti di sottili lamelle di formaggio di Langa a base di latte caprino e ovino, leggermente stagionato. Niente di difficile, anzi. Regolate il numero delle zucchine a seconda dei commensali, per ogni rosa servono 4 nastri e con la mandolina ne ricavo mediamente 8/10. Una /due rose per persona, dipende da cosa seguirà...

-ricetta-

nastri di zucchine grigliate

1 formaggio di Langa

olio evo

Stendo sul tagliere due nastri sovrapponendoli un pochino, sopra dispongo piccole fettine di formaggio e ricopro con altri due nastri. Avvolgo a rotolino formando una rosetta.

Quando sono tutte pronte le dispongo su un piatto e le condisco con qualche goccia di olio evo. Posso prepararle con un certo anticipo e lasciarle in frigorifero coperte da pellicola. Un buon calice di spumante italiano e via. 

lunedì 17 ottobre 2022

Ragù di tastasal e prataioli


Buongiorno a tutti! Rientrata all'ovile vi regalo una ricetta facile, ricca di sapore. Cosa potevo mai fare in vacanza sull'isola se una metà dei giorni è andata sprecata per maltempo? Qualcuno dirà che in vacanza i giorni non sono mai sprecati... infatti ho letto, ho letto e ancora letto un sacco di libri interessanti e ogni tanto, per far riposare gli occhi, mi dedicavo alla cucina. Pensate che pioveva e spuntava il sole con una certa regolarità, lasciando il tempo alla natura di produrre prataioli. Sì, avete capito bene. Sotto ai pini marittimi crescevano, ogni due-tre giorni, prataioli candidi e carnosi. Come prevedibile, li ho raccolti e man mano puliti, quando ne ho avuto una quantità dignitosa ci ho preparato questo sughetto, dandogli consistenza e sapore col tastasal, la pasta di salame fresca tipica del veronese. Il nome significa 'provare il sale', ovvero la si assaggia per verificare che la mistura di sale e spezie dei futuri salami sia quella giusta. A me piace consumarla scottata, come una salsiccia o carne trita, nei ragù diversi dal classico. Lo lascio bianco, non metto pomodoro né conserva, solo un cucchiaino del mio sambal, che oltre a rilevare il sapore con una lieve nota salata e piccante, lascia qualche briciolino colorato di rosso. Non avendo prezzemolo a portata di mano, condendo la pasta ho aggiunto un trito di foglie fresche di sedano. Se usate prataioli coltivati, gli champignon per intenderci, io preferisco i cremini, usatene 350 g. 

Le dosi sono per 6 persone/due paste condite.

-ricetta-

350 g tastasal/pasta fresca di salame

10 prataioli freschi/350 g champignon

2 scalogni, 1 spicchio aglio nero

olio evo e burro

50 ml vino bianco

sale, prezzemolo, sambal

Pulisco i funghi eliminando la parte finale del gambo e la terra. Li affetto. Trito gli scalogni e lo spicchio di aglio nero, se uso quello normale preferisco lasciarlo in camicia schiacciato col coltello, per poi eliminarlo.

Scaldo un filo d'olio e un pezzetto di burro in un tegame, rosolandoci aglio e scalogni, poi metto i funghi e li faccio appassire salandoli poco, e aggiungendo un cucchiaino di sambal. Non appena iniziano a ridursi di volume, li sposto su un piatto e verso nel tegame la pasta di salame sbriciolata che faccio rosolare, quando inizia a prendere calore la sfumo con il vino. Evaporato l'alcol rimetto i funghi, lascio insaporire 5', verso un mestolino di acqua e porto a cottura in circa 10'. Spengo e completo col prezzemolo tritato. Ottimo con pasta corta, malloreddus, pennette, gnocchetti.

Ci ho condito i malloreddus e li abbiamo abbinati a questo vino rosso tedesco, da uve rosse non meglio identificate, mediamente tannico, portato dall'amica bavarese trapiantata da oltre 50 anni sull'isola. Non sto a ricopiare l'etichetta, farei sicuramente errori, allego le foto, qui sotto.




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