domenica 20 agosto 2017

Confettura di pesche gialle

Quando ho cercato in archivio la ricetta, convinta che fosse tra le oltre 1600 già pubblicate, e non ne ho trovato traccia ho riletto l'elenco più volte, prendendo a pretesto il caldo assurdo del mese di giugno.
Erano infatti i giorni precedenti il ciclone Circe, che almeno al nord è arrivato a rinfrescare, pur facendo i soliti danni a macchia di leopardo. Qui sul fiume nessun problema, tranne che il livello si è alzato in fretta.
La confettura di pesche è tra le mie preferite e ne preparo alcuni vasetti ogni anno, cambiando il tipo di pesche a seconda della disponibilità e del momento. Per questo ero più che convinta di averla già raccontata.
Meglio così. Col tempo perfeziono sempre di più la tecnica e quindi il prodotto finale è migliore.
Per esempio ho imparato a sbucciare la frutta senza troppi patemi. Basta sbollentare le pesche per 1' in acqua bollente e poi tuffarle in acqua fredda. Si peleranno con facilità. Questo quando la frutta non è troppo matura, altrimenti la buccia viene via facilmente.
Naturalmente parlo di pesche con la buccia pelosa, non delle nettarine, che non vanno sbucciate.
Poi ci sono infiniti procedimenti. C'è chi sbollenta la frutta preparata e poi versa lo zucchero per confetturare il tutto.
Io sono arrivata al procedimento finale con anni di esperienza. Una breve scottata la frutta la subisce già col trucchetto della pelatura. Se invece è stramatura il problema non si pone.
La taglio a pezzi piccoli e la metto direttamente in pentola assieme a succo e scorza di limone, lascio macerare 30' prima di aggiungere lo zucchero e la pectina, poca ma ci vuole perché le pesche ne sono quasi del tutto sprovviste naturalmente.
Ma così vi racconto tutto prima... procediamo con ordine.
Se usate una pentola capace, di 34 cm di diametro, potete cuocere fino a 3 kg di frutta pulita.
Il liquore è facoltativo, io lo acquisto in Alsazia e mi aiuta a rafforzare l'aroma delle pesche.

-ricetta-
2 kg di pesche gialle
800 g zucchero
1 busta di pectina 3:1
1 limone non trattato, succo e buccia
50 ml liquore di pesca (Pêche de vigne)
Sbuccio la frutta e la riduco a pezzetti. La trasferisco direttamente nella pentola assieme al limone spremuto, del quale ho grattugiato anche la scorza.
Lascio macerare 30' poi verso zucchero e pectina e una volta che ho ben mescolato sigillo e lascio macerare tutta la notte.
La mattina pongo la pentola sul fuoco a fiamma alta, intanto che arriva a bollore preparo i vasetti ben sterilizzati e asciutti.
Quando la frutta sta per bollire si forma parecchia schiuma, a questo punto diminuisco appena la fiamma e mescolo senza sosta per dissolverla. Ci vogliono dai 5 ai 10 minuti.
Quando si è riassorbita e in parte evaporata rialzo la fiamma al massimo e calcolo i minuti di cottura. Al massimo ne occorrono 20'. Comunque controllate la consistenza o nel piattino oppure facendo colare gocce dal cucchiaio di legno. Se si rassodano senza cadere è pronta.
Un altro segnale che la confettura è al giusto punto è osservare la superficie sulla pentola. Quando è pronta diventa traslucida e brillante.
A questo punto se lo usate potete versare il liquore e mescolare per due minuti per far evaporare l'alcol.
Verso la confettura bollente nei vasetti, li tappo e li capovolgo. Dopo 30' li rigiro. Man mano che si raffreddano sentirete il tipico rumore del tappo che reagisce al sottovuoto. È un poc sordo, una musichetta che vi indica che i vasetti sono al sicuro da fastidi vari.
Una volta freddi posso etichettarli e riporli in cantina.



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