sabato 27 febbraio 2016

Faraona marinata, antipasto insolito

Ogni tanto qualche amica mi passa delle ricette di famiglia, cose che non scovi in giro facilmente.
Lei è di Firenze e sino a poco tempo fa con le sue mani d'oro realizzava splendidi abiti da sposa. Poi la crisi ha colpito duro ed è rimasta a casa. Giusto in tempo per godersi la gravidanza di Bones, la sua cagnolina di razza Parson Russell Terrier (quello che effigiava l'etichetta discografica La Voce del Padrone) e spupazzarsi per due mesi e mezzo la banda di cinque bricconi della cucciolata.
Poco prima di Natale mi ha mandato questa ricetta che nella sua famiglia per tradizione si usa come antipasto.
Ovviamente l'ho subito fatta, mi piace la carne della faraona e l'idea di un piatto freddo che si mantiene sino a una settimana mi stuzzicava parecchio.
Perciò, ti ringrazio Samu per il suggerimento. Penso che diventerà uno dei miei piatti delle feste, d'ora in poi. Il piatto risulta delicato e saporito allo stesso tempo. Davvero buono!
Prima di poterla gustare va lasciata riposare per 4 giorni, pertanto organizzatevi per tempo.
Potrebbe diventare un piatto da proporre tra un mese esatto in occasione dei pranzi pasquali, o rientrare nel cesto del picnic del lunedì dell'Angelo.
Abbiamo cercato di fare un abbinamento non proprio regionale ma di zona. Siamo andati in Umbria scegliendo un Ciliegiolo, vitigno che per tradizione rientra nell'uvaggio del Chianti classico assieme al Colorino. Il produttore è Paolo Bolla di Città della Pieve (Pg) e vinifica in biologico, senza aggiunta di lieviti e con affinamento in acciaio. Un vino fruttato e non troppo impegnativo che potesse rendere giustizia alle molto lievi note d'aceto del piatto e al contempo sgrassasse la bocca dalla sensazione oleosa del condimento.

-ricetta-
1 faraona
5 carote
2 gambi di sedano
1 cipolla
150 g cipolline borettane
150 g duroni di pollo
1 l aceto vino bianco
1 l vino bianco
salvia, rosmarino, alloro aglio
chiodi di garofano e pepe in grani
sale
olio evo
In una pentola capiente metto il vino e l'aceto, aggiungo qualche grano di pepe e 3 chiodi di garofano, qualche foglia di salvia e un rametto di rosmarino. Metto anche i duroni e un pochino di sale.
Pongo sul fuoco e scaldo portando a bollore. A questo punto aggiungo la faraona che nel frattempo ho pulito e fiammeggiato e 4 carote a pezzettoni assieme alle cipolline pelate. Riporto a ebollizione e calcolo 15' di cottura.
Spengo e lascio intiepidire tutto nella pentola.
Nel frattempo mi preparo un battuto fine di sedano carota e cipolla.
Prendo un contenitore che si possa richiudere e velo il fondo di olio, sopra ci metto la faraona che ho spellato e disossato assieme a parte delle verdure di cottura ben sgocciolate e ai duroni.
Ripeto gli strati sino a che non ho terminato gli ingredienti e cospargo tutto col trito fine e con l'olio evo necessario a coprire tutto.
Sigillo e metto al fresco a riposare per 4 giorni prima di cominciare a consumare.
Se ne avanza, richiudete il contenitore e riponetelo in frigorifero, si conserva sino a una settimana.
Oppure si potrebbero confezionare piccoli boccali, sterilizzandoli, da regalare agli amici più gourmand.


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