E' finita la pacchia, la mia gamba si rimette pian piano in riga e al contempo ho terminato la scorta di ricette, per cui mi tocca lavorà di penna!
E poi ho promesso agli amici che li hanno gustati a cena che avrei pubblicato al più presto questa ricetta.
Per la prima cena di degustazione, dopo la pausa, ho ideato questo mix siculo-veneto, una ricetta a cavallo tra pasta con le sarde e bigoli in salsa, composta per caso mancandomi la dose di sarde necessaria a fare la famosa pasta alla palermitana per 10 persone.
Ho aggirato l'ostacolo abbondando con le alici sotto sale e con le cipolle, facendo amalgamare la salsa senza lasciare delle sarde a pezzetti e per arricchire e smorzare il salato delle alici ho aggiunto la classica uvetta e i pinoli, come dettano i canoni del piatto siciliano.
E, massima trasgressione, ho cotto i fusilloni al posto di bigoli o perciatelli, un formato particolare che lascia la pasta ben masticabile senza che scuocia.
Non so se lo fanno per carineria, ma ho ricevuto grandi complimenti da tutti e non è avanzato manco un fusillo.
Uno dei segreti è abbondare in finocchietto selvatico, che prima si sbollenta in molta acqua, la stessa in cui si cuocerà la pasta, e poi lo si trita e si aggiunge al sugo.
La foto fa già acquolina...
Dosi per 6
-ricetta-
500 g fusilli giganti
500 g sarde pulite
2 cipolle rosse di Tropea
10 alici sotto sale
50 g finocchietto selvatico
30 g uvetta
20 g pinoli
olio evo
sale
Elimino lisca e testa delle sarde, privo del sale e della lisca le alici.
Nella pentola con abbondante acqua salata dove cuocerò la pasta faccio sbollentare per 15' il finocchietto, lo scolo col ragno e lo trito grossolanamente.
Scaldo un velo d'olio in una padella e friggo velocemente le sarde, basta 1' per parte, le scolo e nella stessa padella metto a stufare le cipolle che ho tagliato sottilissime con la mandolina, aggiungendo ancora un po' di olio. Devono appassire lentamente senza bruciare, ci vorranno almeno 10', nel frattempo le mescolo ogni tanto, poi metto le sarde, il finocchietto e l'uvetta.
Lascio cuocere mescolando ogni tanto per circa 10', sino a che non si disfano. Poi unisco le alici spinate e private del sale e le faccio sciogliere e amalgamare per altri 8'.
Il sugo è pronto.
Lesso la pasta nell'acqua aromatizzata col finocchietto, la scolo e la condisco con la salsa allungata da un po' di acqua di cottura e, una volta nel piatto, decoro con qualche pinolo precedentemente tostato in un padellino.
Con questa esplosione di sapori abbiamo abbinato un Gewürztraminer dell'Alto Adige, prodotto da Peter Pliger in valle Isarco nel suo antico maso Kuen Hof, annata 2012, dall'aroma caratteristico senza essere troppo invasivo. Misurato e molto fine per essere un Traminer aromatico.
1 commento:
Alla pasta, nonostante il caldo, non rinuncio...e come si farebbe a non deliziarsi con questo tuo stuzzicante primo piatto?
Un abbraccio, Jo!
MG
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