Buongiorno a tutti!
Mi sono accorta, rivedendo vecchie ricette pubblicate in questi anni, che il mio non è solo un blog di cucina ma anche un archivio-dati sul tempo meteorologico.
Non vi ricordate bene com'è stato il mese di aprile dello scorso anno? Basta rileggere qualche mio post di quel mese per scoprirlo.
Le condizioni meteoorologiche sono il mio punto debole. Non sono una persona troppo incline al lamento, dopo tanti anni di vita ho imparato che per lamentarsi bisogna avere validi motivi e della mia vita, tutto sommato, posso trarre un bilancio più positivo che negativo. Ma il maltempo mi 'tocca' parecchio.
Vivo in un posto bellissimo, circondata da piccoli boschetti e lungo le rive dell'Adda, e vorrei poter ammirare la natura in tutto il suo splendore sempre. Non affacciarmi e ritrovarmi, invece che in estate, a novembre inoltrato o essere svegliata dal rumore fastidioso di piogge scroscianti, grandine, venti impetuosi, come stanotte. Non vivo in Cornovaglia o in Scozia, dopotutto.
Anche agosto sta finendo e le giornate asciutte e soleggiate sono state in tutto sei o sette. Il resto è stato una sequela infinita di piogge violente, tuoni, lampi. Che barba!
Un paio di settimane fa mi è capitato di organizzare una merenda tra amici un po' diversa dal solito, persino in questa estate anomala.
Eravamo in terrazza, in una delle poche giornate serene che si ricorderanno di questo luglio/agosto del 2014, piovosi, grigi e freddi quanto umidi. Bah, egoisticamente confido in un meraviglioso settembre/ottobre. Non posso fare altro.
Dunque, gruppo di amici e merenda.
Una buona bottiglia di vino non comune, dolce e botritizzato del Bordelais, e tre formaggi erborinati e saporiti in accompagnamento. Pane a volontà. Piacere a mille!
Procuratevi in enoteca una buona bottiglia che sia Sauternes, Barsac o Cerons, come in questo caso, due/tre buoni formaggi e il gioco, alla ricerca dell'abbinamento perfetto, è fatto.
Non dimenticate un cestino di fragranti fettine di pane tiepido, in aggiunta e accompagnamento.
Il Cerons è, come in questo caso, il cosiddetto cugino, se vogliamo definirlo povero, di una delle altre due zone situate nel sud est di Bordeaux che producono vini bianchi dolci, botritizzati, universalmente famosi e prodotti sin dal 1660. Cerons si trova lungo la riva del fiume Ciron, affluente della Garonna.
Qui producono vini dolci naturali, simili ai più famosi Sauternes e Barsac perché ricavati dagli stessi vitigni, ossia Sémillon, Sauvignon Blanc e Muscadelle che, date le particolari condizioni climatiche della zona, vengono attaccati dalla cosidetta pourriture noble, muffa nobile che riveste il grappolo di uva matura trasformandolo in oro liquido col suo caratteristico sapore.
I vini che producono nella zona hanno un colore dorato carico, profumi di frutta esotica e albicocche disidratate e sono caratterizzati da un perfetto matrimonio tra finezza ed eleganza. A costi decisamente contenuti.
Quindi... perché non provare??
Procuratevi un bello spicchio di Fourme d'Ambert, erborinato AOC e AOP prodotto in Auvergne da latte vaccino, un italianissimo zola di capra e un Chabichou, altra AOC del Poitou, a base di latte di capra e di consistenza piuttosto cremosa. Tutti formaggi saporiti e con una buona salinità, in grado di esaltare/esaltarsi nell'abbinamento cibo/vino. In loro vece andranno benissimo del Bleu d'Aoste, uno zola piccante naturale, il classico Roquefort o caprini stagionati.
La nostra era una bottiglia di Château Haura del 2003 di Denis Dubourdieu, nelle Graves. Acquistato in zona durante uno dei nostri viaggi eno-gastronomici, conservava un perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità.
Buon divertimento alla ricerca dell'abbinamento perfetto.
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