martedì 26 agosto 2014

Souvlaki di pollo e peperoni

Il mio primo assaggio di souvlaki (dal greco 'punta di spiedo') risale alla notte dei tempi.
1970 ad Atene, in una viuzza della Plaka (tipo un caruggio) erano apparecchiati dei tavolini che occupavano lo stretto pertugio tra due case. Dal negozio all'angolo uscivano effluvi di carne arrostita.
Sui tavolini occupati c'erano vassoi ricolmi di fumanti spiedini di carne e bicchieri di vino resinoso, la Retsina.
Come resistere? Ci sedemmo e gustammo, per la prima volta, i kalamaki, come ad Atene chiamano i souvlaki. Ne preparano con vari tipi di carne, agnello, maiale, pollo. A volte mischiati a verdure.
Certo ricordo con più nostalgia quelli che consumammo, una decina di anni dopo, ai piedi delle Meteore. Dopo un'intera giornata passata ad arrampicarci per scalinate infinite e tortuosi sentieri sin dalle 5 di mattina. Provate voi, in luglio, ad avventurarvi in orari 'da cristiani' per quei monasteri.
Al ritorno, dopo una doccia ristoratrice e una pausa per recuperare forze e fiato, il ristorantino del campeggio aveva in lista solo quelli, di agnello ovviamente.
Ne ordinammo una quantità infinita e, in compagnia di una bottiglia di fresco Retsina e una mega porzione di melitzanosalada e tzaziki, con pazienza e metodo li terminammo tutti, godendoci il sole che tramontava su quello spettacolo naturale meraviglioso.
Accompagnati a calde pite sono un perfetto street food.
Torniamo a noi, ora.
Mi sono inventata, al solito, questo uso alternativo delle sovracosce di pollo, sempre perché mio marito non ama mangiare il pollo con le dita, né rosicchiare intorno agli ossi.
Quindi ho disossato, come d'abitudine, le sovracosce ma, invece che cuocerle in padella coi peperoni (troppo normale, vero?), mi sono detta che sarebbe stato molto più carino presentarli come spiedini, alternando a minuscoli pezzetti di pollo altrettanti piccoli pezzi di peperone rosso.
Scenograficamente molto più belli ma, soprattutto, velocissimi da cuocere.
Meglio ancora sarebbe stato comporne con peperoni di vari colori, spiedini tutti rossi, altri gialli, altri ancora verdi. Ma, data la mia predilezione per i rossi, solo quelli avevo a disposizione.
Con poca spesa potrete soddisfare un gran numero di commensali, oppure fate come me: lavorate una volta sola e portatevi avanti. Preparatene una discreta quantità, un po' cucinateli subito, gli altri conservateli nel congelatore, pronti in caso di bisogno.
Dosi per 6

-ricetta-
450 g sovracosce disossate
2 peperoni rossi
olio
sale, pepe
Ripulisco le sovracosce di ogni grassello e ne ricavo dadini di 2x2 cm.
Pulisco e tolgo i semi ai peperoni, li taglio a striscioline larghe come la carne e quindi a quadretti.
Prendo degli spiedini e inizio a infilzare, alternativamente, dadini di pollo e di peperone.
Ne conto almeno una dozzina per tipo, con queste dosi vengono giusto 12 spiedi.
Li metto a marinare con un filo d'olio e un pizzico di sale e pepe per circa mezz'ora, poi scaldo una griglia o una piastra, o anche il forno, e li metto ad arrostire, girandoli da ogni lato.
Essendo la carne tagliata molto piccola ci vogliono non più di una decina di minuti e rimarrete stupiti dalla loro morbidezza.

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