La Candelora, che cade oggi, è la festa cattolica che celebra, a quaranta giorni dal Natale, la presentazione di Gesù al tempio.
In Francia c'è l'usanza di preparare le crêpes.
Questa ricetta è in effetti una grande crespella spessa, con ripieno di mele, di antichissime origini.
Ancora una volta un dolce da poter cuocere in padella per il quale sono consigliate le mele renette, dal sapore un po' acidulo e con pasta tenera.
Si impasta velocemente ma sarebbe preferibile far riposare la pastella un paio d'ore prima di cuocerla, come si fa spesso con gli impasti delle crêpes.
Le nonne la preparavano ai bambini di ritorno da scuola, con pochi e semplici ingredienti. Altro che merendine confezionate.
Per essere sicuri che cuocia bene usate una padella medio-grande da 26 cm diametro. Per mia fortuna le mie padelle doppie sono da 26, ho usato giusto quelle per facilitarmi il rovesciamento senza patemi di piatti o coperchi.
Fate attenzione perché più viene spessa più probabilità ci sono che non si cuocia perfettamente all'interno. E grattugiate le mele. Si amalgamano meglio se fatte a pezzetti con la grattugia a fori grandi piuttosto che a fettine.
Scegliete la farina che preferite, io per i dolci uso spesso la multicereali o la tritordeum. E, se non volete usare burro, potete mettere al suo posto 40 ml di olio di semi (vinaccioli o arachidi), come ho fatto io.
E non dimenticate che per apprezzarla al meglio si mangia tiepida/calda, non fredda.
-ricetta-
2 mele renette
170 g farina
100 g zucchero
40 g burro fuso
230 ml latte
rum o acqua di fiori d'arancio
2 uova
2 g sale
olio
Sbatto le uova con lo zucchero poi aggiungo la farina e il sale, il burro fuso e diluisco col latte, cercando di non fare grumi o eliminandoli se ce ne fossero.
Quando la pastella ha riposato, all'incirca un paio d'ore, grattugio le mele con la grattugia a fori grossi e le aggiungo. Le mele renette si ossidano alla velocità della luce (neanche il tempo di scattare la foto) ma per questa ricetta non ha importanza.
Profumo con un bicchierino (40 ml) di rum oppure con 2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio.
Scaldo una padella, unta da un generoso filo d'olio, e ci verso il composto.
Lascio sulla fiamma bassa sino a che prende consistenza e colore girando spesso il matefaim sino a che non è cotto.
In genere nel giro di 20' dovrebbe essere pronto.
Va servito tiepido, spolverato di zucchero a velo.
2 commenti:
Da provare assolutamente!
E da mangiare calda!
Ciao, Gufetta! Buona settimana.
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