domenica 29 novembre 2020

Lo staccante per teglie


Buondì a tutti e buona domenica! Ultima di novembre, chissà che la prossima non ci trovi un po' più liberi, se non altro convinti di esserlo, con le mille limitazioni e tutte le precauzioni del caso che dobbiamo continuare a mantenere. Vietato abbassare la guardia, la stagione non ci viene incontro perciò aiutiamoci da soli come meglio possiamo.

Che si facciano dolci o torte salate lo staccante fa risparmiare tempo e materiali, è fuori di dubbio. Com'è nata l'esigenza di ricorrere a questa scorciatoia? È una storia lunga, che parte da lontano. Siete pronti? Vado a raccontare...

La prima volta che sono stata negli United States of America era il lontanissimo 1992. Mezzo millennio dopo Cristoforo Colombo! È grazie a questa data che ricordo quando ci sono stata. E grazie, anche, all'unico viaggio 'importante', sponsorizzato da una ditta farmaceutica a mio marito (giusto perché i medici viaggiano a destra e a manca per il mondo... panzane! O meglio... i piccoli specialisti, medici di famiglia, non li mandano da nessuna parte se non a congressi interni). E io pagai la mia quota per intero, sia chiaro. Comunque, non volevo essere polemica. È un ricordo emozionante perché era la nostra prima volta nel continente americano. Siamo stati ampiamente coccolati durante il soggiorno a Washington, ospitati in un hotel di charme piccolo e raccolto, dove amavano soggiornare personaggi importanti/famosi -tra i quali Michael Jackson-. Una sera, rientrando da una cena a base di 'Chili con carne' in un ristorantino famoso e carino di Georgetown, arrivati a due passi dall'hotel ci fermarono per far passare un lungo corteo di auto e, al centro di queste, la macchina completa di bandierine come la si vede nei film dell'allora presidente degli USA -George H.W. Bush-, che entrava nel garage sotterraneo dell'adiacente Hyatt Hotel, dove si svolgeva uno dei convegni del G7. Che ricordi strani archiviamo nella nostra memoria!

Per quel congresso abbiamo soggiornato a Washington per 4 giorni. Dietro nostra richiesta l'agenzia che organizzava il tutto ci ha dato modo di integrare 3 giorni a NYC, raggiunta con un breve volo interno. Insomma: oltre allo shopping sfrenato che ho avuto modo di fare a Washington mentre il consorte era impegnato con le sessioni congressuali, ci siamo regalati tre giorni in giro per una New York caldissima -era il 1° maggio e c'erano 30°!!! Potevo secondo voi non prendere d'assalto i templi dello shopping di articoli da cucina? Il primo staccante lo scoprii laggiù, sotto forma di una bomboletta spray che mi riportai orgogliosamente a casa. Finito quello mi sono sempre arrangiata con cartaforno oppure burro e farina, per gli stampi. Una cosa ricordo che non mi era piaciuta: nel lavarli rimaneva sugli stampi una patina appiccicaticcia, difficilissima da eliminare persino con acqua bollente e sapone. Il che mi aveva dato parecchio da pensare nonostante non si sentisse alcun sapore nei dolci.

Ultimamente, per ridurre sprechi e tempo, mi sono risolta a produrre lo staccante da sola. Ci sono millemila tutorial in rete. Ma ne fanno sempre troppo per i miei gusti. Nonostante io prepari molti dolci da forno, ne avanza sempre e dopo massimo 2 o 3 settimane ammuffisce e si deve buttare. Quindi? Ho ridotto le dosi della metà. È un pochino più complicato miscelarne così poco ma si può fare, parola mia.

Va conservato in frigorifero, in un barattolino ben chiuso. Per stenderlo, usate sempre pennelli pulitissimi e asciutti, inutile spiegare che qualsiasi contaminazione esterna lo farebbe degradare più velocemente. In queste dosi sono sicura che mi basta per due settimane e non ne avanza. Prepararlo è semplice, è a base di ingredienti che albergano comunemente nella nostra dispensa.

-ricetta-

35 ml olio semi (arachidi, girasole, mais)

25 g burro morbido

25 g farina

Mescolo il burro a pomata con olio e farina in un piccolo contenitore nel quale entri la frusta a immersione. La aziono e frullo gli ingredienti sino a ottenere una crema. Usando una spatolina, la trasferisco in un piccolo vasetto pulito, tappo e conservo in frigorifero pronta all'uso.


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