Cosa fare quando un amico gourmand, sempre alla ricerca di materie prime di qualità, ti porta a casa un bel conigliotto allevato come si deve??
La tradizione piemontese suggerisce una ricetta facile facile, da preparare in anticipo, che esalta la succulenza della delicata carne, accompagnandola con un mix di profumi di salvia, aglio e buon olio extravergine. Trattasi del tonno di coniglio, che non è un coniglio in salsa tonnata...leggete qui sotto.
Tonno di coniglio
-ricetta-
le dosi sono per 10 persone (è un piatto che si può anche conservare ben coperto di olio, in frigorifero, per alcuni giorni).
Un bel coniglio del peso massimo di 1,5 kg, una dozzina di foglie di salvia, 6 spicchi di aglio, meglio se fresco, tipo l'aglio rosa o precoce o, se si ha la fortuna di trovarlo, il Label rouge di Lautrec, varietà profumate ma al contempo delicate, e dell'olio di oliva extravergine dal gusto intenso, tipo un siciliano Dop Monti Iblei.
24 ore prima del consumo metto in una pentola capiente 3 litri di acqua, 3 carote, 2 gambi di sedano, una cipolla, uno spicchio di aglio, un pomodoro, qualche grano di pepe nero, 2 chiodi di garofano, 2 foglie di alloro, un paio di gambi di prezzemolo e un poco di sale, faccio bollire per mezz'ora poi aggiungo il coniglio intero (ovviamente ben lavato e asciugato) e lo lascio cuocere per circa un'ora, facendo sobbollire piano. Quando si è intiepidito nel suo brodo di cottura, lo scolo e lo spolpo in piccoli pezzi. Prendo una terrina, metto un filo di olio a coprire il fondo, quindi alterno pezzi di coniglio, foglie di salvia e spicchi di aglio, qualche fettina di carota del brodo per dare un tocco di colore, un bel giro di olio, sigillo con pellicola e metto in frigorifero (spesso aggiungo qualche pomodoro secco sott'olio e anche una manciata di capperi dissalati).
Avrò cura di toglierlo dal frigorifero un'ora prima di servirlo. Si accompagna bene con un contorno di peperoni o melanzane o zucchine grigliate, o con della fresca insalata mista.
Vino in abbinamento, un rosso leggero tipo una Schiava dell'Alto Adige o, se si vuole ricercare l'abbinamento regionale, un buon Grignolino del Monferrato.
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