Dalla Francia non abbiamo riportato solo ottimi vini, pochi perchè la zona è tra le più care che ci siano, ho anche fatto la solita scorta di birre.
Trappiste, di abbazia, blanche, triple, di microbirrifici e chi più ne ha più ne metta.
Non ho ancora ben capito perchè le birre internazionali, ossia quelle non francesi, che loro importano quanto noi, sugli scaffali dei rivenditori costino meno della metà che da noi! eppure la TVA sugli alcolici c'è pure lì!
Misteri del commercio europeo... da noi si specula e basta? (lo stesso avviene per alcune molecole farmacologiche, stesso farmaco qui conf. 20 compresse 'famose' >7 €, l'equivalente 4€, lì conf. 30 compresse 1,40 € l'equivalente, non so se rendo l'idea!)
Parentesi comunitaria a parte, oggi è una bellissima e soleggiata giornata perciò mi concederò uno spuntino sulla terrazza dove starò comodamente seduta al sole ad ammirare i cigni che fanno toeletta al loro candido piumaggio, pranzando con una piadina farcita e un bel bicchiere di birra.
Queste piadine di farro sono biologiche e friabilissime, una sovrapposizione di strati che si sfogliano lievemente.
Nel ripieno: erbette sbollentate, tomino primosale e prosciutto cotto, il tutto ravvivato da una spolverata di paprika forte.
La arrotolo e la avvolgo in stagnola e la metto a scaldare in una padella antiaderente, girandola spesso.
Se è uno spuntino unico calcolo una piadina a persona, se invece uso i tranci come antipasto/finger food, 3 piadine bastano per 5/6 persone.
-ricetta-
per ogni piadina:
1 pugno di erbette scottate e strizzate
qualche fettina di tomino
1 fetta intera di prosciutto cotto
paprika, sale
Stendo la piadina sul tagliere, trito grossolanamente le erbette e le distribuisco sulla sfoglia, spolvero con pochissimo sale, metto alcune fettine sottili di primosale e sopra spargo un pizzico di paprika, quindi ricopro con la fetta di prosciutto cotto e arrotolo.
Avvolgo il rotolo nella stagnola e lo faccio scaldare.
Affetto a rotolini spessi e servo.... prosit!
La birra è un'ambrata di Borgogna, dedicata a Thomas Becket, Arcivescovo di Canterbury esiliato a Sens, in Francia, nel XII secolo, diventato poi santo patrono dei Mastri Birrai Inglesi.
Ha un aroma fruttato, la sua schiuma chiara è dovuta all'aggiunta di miele dell'Yonne, sviluppa 6.5°.
Più le birre sono strutturate o profumate più richiedono grandi bicchieri dove possano sviluppare i loro profumi, proprio come succede per il vino.
Maaax Pa, passa a farti un bicchiere, ti aspetto! sennò immagino quante maledizioni mi mandi! ;)
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