mercoledì 18 luglio 2012

Semifreddo di pesche bianche



Sono monotona lo so, ormai lo sapranno anche i sassi (che notoriamente se ne stanno immobili lungo il greto dei fiumi...), adoro le pesche bianche.
Sin dall'infanzia ho imparato ad apprezzarle, crescevano in piante poste all'inizio dei filari di viti di mio zio in Veneto e con mio fratello e i cugini ne facevamo razzia tutti i pomeriggi, cogliendole direttamente dalla pianta.
Succose e saporite, ne esce un semifreddo profumato d'estate.
Quale dolce migliore per le calde sere estive di un fresco trancio di purè di frutta mescolato a panna e uova?
Beh, proprio leggerissimo non è, ma la sua struttura fredda e spumosa inganna bene.
Io ne preparo sempre in dosi industriali, fare un semifreddo non è complicato è noioso! Ci vogliono una marea di ciotole e spatole, le fruste sempre a disposizione, insomma è più lungo dirlo che farlo, ma visto che poi lo si può conservare per qualche settimana nel congelatore tanto vale farne delle vaschette in più, così se arrivassero ospiti improvvisi si può stare tranquilli.
Cerco di autoconvincermi, la verità è che a me ne servono sempre due stampi da plum belli grandi, sennò farei misere porzioncine per 12 commensali.
E' un dolce delicato ma col suo sapore, prevedete una bella decorazione su ogni singola fetta, utilizzando fettine di pesca e qualche ribes, mirtillo o lampone col loro coulis e ricordate di toglierlo dal congelatore quindici minuti prima.

-ricetta-
1 kg di pesche bianche
150 g zucchero
4 uova freschissime
500 ml panna fresca
5 cucchiai di Moscato
1 pesca e frutti rossi per decorare, più succo di limone e altro zucchero per il coulis

Predispongo 4 ciotole. In una metto i tuorli con lo zucchero, che monterò sino a che saranno gonfi e chiari.
Sbuccio le pesche, per facilitare il compito le tuffo pochi secondi in acqua bollente, la pellicina verrà via senza difficoltà.
Le riduco a pezzi che metto nel frullatore per ottenere una crema, cui aggiungo il Moscato.
In due ciotole diverse monto gli albumi a neve e la panna.
Ora inizio a comporre il semifreddo: nella quarta boule, molto capiente, mescolo alla polpa di pesche i tuorli montati, poi aggiungo la panna, lentamente per non smontarla, e da ultimi gli albumi.
Verso il composto in stampi da plum rivestiti di pellicola che poi ricopro con altra pellicola e ripongo nel congelatore.
Quando è il momento di servire capovolgo lo stampo, elimino la pellicola, taglio delle fette larghe circa 2 cm, sopra ognuna dispongo qualche sottilissima fettina di pesca e qualche frutto rosso con un po' di coulis (gli stessi frutti frullati con succo di limone e zucchero).
Gnammmm!

Nessun vino, panna e frutta non lo richiedono. Lasciamo che sia un fine pasto con l'intento di essere rinfrescante...

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