martedì 10 marzo 2020

Valbiandino al timo

Un metodo per mantenere sempre freschi e pronti all'uso formaggi tipo tome d'alpeggio è certamente quello di metterli sott'olio.
Avete fatto caso a quanto costano piccoli vasetti con cubetti di formaggio?
Che non si sa con che olio siano conservati?
Mettendoli in conserva da soli si sa che formaggio e olio si sono scelti.
Il timo proviene dal mio orticello degli aromi.
Ricetta velocissima che richiede solo un po' di pazienza prima di poterla gustare.
Dopo un paio di settimane, il tempo giusto per consentire la fusione dei sapori, il formaggio è pronto per essere consumato e si può recuperare anche l'olio di conserva, per un soffritto, per esempio.
Ne ho preparato un po' prima di partire per la montagna, non mi sono portata formaggio da casa con tutto quello buono che fanno lassù. Il tempo è volato e adesso è pronto.
Il Valbiandino è un formaggio tipico della Valsassina, una forma tipo bitto prodotta con latte di mucche che pascolano negli alpeggi oltre i 1000 m.

-ricetta-
300 g Valbiandino
olio evo leggero, q.b.
rametti di timo
vasetti puliti
Taglio il formaggio a bastoncini della stessa grandezza avendo cura di eliminare la crosta.
Li accomodo ordinatamente in un vasetto pulito inframezzandoli con rametti di timo e ricopro il tutto con un buon olio evo, eliminando tutte le bolle d'aria.
L'olio non deve essere troppo invadente. Ideali gli oli di lago (Como o Garda) o liguri.
Richiudo il vasetto e lo metto a riposare al buio e al fresco per minimo 15 giorni.
Una volta aperto lo conservo in frigorifero.

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