venerdì 30 agosto 2013

Pangasio impanato

In questo mese d'agosto che volge al termine ero in vena di sperimentazioni (!!) per cui mi sono avventurata nell'acquisto di pangasio, persico africano e anelli di totano gigante.
Comincio dal primo. Di questo pesce se n'è scritto di tutto e di più. Demonizzato perchè allevato nel delta del Mekong, uno dei fiumi più inquinati della Terra, esce con le ossa peste in mille articoli e valutazioni.
A mio avviso, e dopo essermi documentata il più possibile, manca in tutte queste analisi la domanda fondamentale. Perchè noi europei, soprattutto noi italiani che abbiamo coste per tre quarti dello stivale, dobbiamo importare questo tipo di pesce? Perchè non lo lasciamo a disposizione di chi deve sfamare il mondo?
Costa molto poco e arriva da noi congelato, dopo ripetute analisi risulta essere più povero in mercurio e altri metalli pesanti di tanto pescato nei nostri mari, ma... non sa di niente! La sua carne è di sapore talmente 'delicato' da risultare imbarazzante.
Eppure viene servito nelle mense scolastiche, dove grazie ad appalti sempre più al ribasso serviamo ai nostri bambini e ragazzi proteine a basso costo, ma anche di scarso valore.
Il pangasio contiene quantità irrilevanti di Omega3 di cui sono ricche, per contro, le specie di pesce azzurro e abbonda di acidi grassi saturi. Il suo sapore si dice che piaccia ai bambini perchè non invasivo, ok, ma sa davvero di pochissimo!
Mi chiedo come possano spacciarlo, venditori in vena di frode, per cernia, che coraggio!
Si mastica questa carne piuttosto burrosa (o scivolosa?) totalmente priva di sprint. Ho persino provato a impanarlo con qualche pizzico di erba aromatica ma è stato peggio, secondo mio marito vittima dell'esperimento, la crosta panosa copriva tutto. Il fatto è che lui non ha capito che non c'era niente da coprire.
Vorrei proprio vedere in faccia quei ristoratori che, si vocifera, cerchino di spacciare filettini di pangasio al posto dei filetti di persico. Ammettiamolo, i persici ormai sono merce rarissima, se ne trovano col contagocce nei laghi, assolutamente nessuno nei fiumi, per lo meno qui nell'Adda.
Eppure erano solo (solo??) 25 anni fa che remavo controcorrente su una bella barca di mogano portando a spasso il consorte e un amico a pescare pesci persici con la tirlindana. Quanti avanti e indietro tra il lungofiume di Brivio e il Foppone han fatto le mie braccia...
Tornavamo con il retino colmo di questi pesci dal bel mantello colorato e il vecchio Aldo Mandelli, pescatore storico nonchè titolare del ristorante La bella Venezia, mi insegnò a pulirli e sfilettarli.
Coi primi due feci un macello ma imparai alla svelta, il rispetto per il cibo ebbe il sopravvento e imparai l'uso del coltello sfilettatore meglio di un pescivendolo. E la loro carne aveva un gusto sì delicato ma molto fine, inconfondibile.
Quindi spacciare pangasio per persico è impossibile, capitasse a me polemizzerei subitissimo ma in fondo non andrei mai a chiedere un risotto con persico, adesso.
Anyway, per chi avesse problemi di portafoglio può essere una scappatoia, magari invece che impanato potete solo infarinarlo e poi servirlo con una buona salsa allo yogurt, per togliere la sensazione di grassezza che lascia la sua carne morbida.
Prossimamente vi tedierò con il secondo esperimento, il persico africano... con quello ho preparato un pasticcio al forno con patate. Appena meglio, direi.
E ieri ho cucinato un'insalata con gli anelli di totano, questi assolutamente edibili.

-ricetta-
filetti di pangasio
1 uovo
pangrattato
erbe aromatiche fresche a piacere
olio di arachidi per friggere
sale
Trito un mazzetto di erbe aromatiche, le mie erano origano più qualche foglia di basilico e di timo, e le aggiungo al pangrattato.
Sbatto leggermente l'uovo in un piatto fondo.
Divido i filetti a bocconi tipo losanghe, li passo nell'uovo e poi nel pane aromatizzato poi li friggo in olio di arachidi caldo, li scolo quando sono ben dorati e li salo appena prima di portarli in tavola.
Per dare un po' di colore e sapore ho fritto anche qualche buccia di pomodoro.

4 commenti:

Cuoca Pasticciona ha detto...

Molto interessante quello che scrivi sul pangasio, non sapevo tutte queste cose!! Dall'aspetto però sembra buono, ovviamente mangiarlo è tutta un altra cosa! Non si può dire se prima non si assaggia :)
http://ledeliziedelmulino.blogspot.it/

Jo ha detto...

perfetto C.P. !
hai colto lo spirito del post, la mia era una ricerca... e lo studio di quanto trovato!
Prova se vuoi.... ma poi mi racconti! ok?? :-*

Maria Grazia Ferrarazzo Maineri ha detto...

Cara Jo, sul pangasio si è detto di tutto e di più, ma trovo che le tue considerazioni siano le più dettagliate ed illuminanti che ho sentito fino ad ora. sei sempre impeccabile.
Un caro abbraccio e grazie.
MG

Jo ha detto...

M.G. carissima, sono molto pignola in fatto di ingredienti, mi piace approfondire la conoscenza di quanto passa per la mia tavola.
Comunque credo che non lo riproverò mai più. Non ne sono rimasta soddisfatta a livello gustativo.
Ciaooo!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...