venerdì 1 novembre 2013

Tosella in padella

Buongiorno amici e buona festa di Ognissanti!
Tanti anni fa si festeggiava anche il giorno dei defunti e quel ponte significava, per mio fratello e per me,  l'inizio della stagione sciistica in Valle d'Aosta.
Quanta neve cadeva già alla fine di ottobre negli anni '70.
Mica come adesso che ci sono temperature settembrine. Ricordo di nevicate così abbondanti che per entrare nella roulotte dovevamo spalare metri cubi di neve e nel campeggio di Gressoney si camminava all'altezza dei tetti delle caravan. Bei tempi! adesso ci tocca fare la danza della neve per trovarne un po' durante la settimana bianca.
Sabato scorso durante la gita a Soave non ho mancato di visitare le botteghe alimentari del paese, riportando a casa le mie adorate ciope de pan, che sto ancora consumando, la mostarda vicentina molto senapata e macinata fine e qualche pezzo di Monte Veronese di varie stagionature.
Mentre aspettavo che la salumaia mi servisse, ho visto la tosella, ricordandomi subito di quando la nonna ce la serviva per cena, appena scottata in una padella di ferro con una noce di burro e accompagnata da radicchi colti dal campo e uova sode.
Nel frattempo il consorte si lamentava con gli amici del mio perdere tempo (siamo arrivati a Illasi, meta della seconda azienda di vignaioli, in perfetto orario).
Il giorno dopo, mentre guarda alla tv Melaverde scopre la tosella, ne stavano giusto parlando, e mi chiama a gran voce incuriosito. Potrete capire la sua faccia quando gli ho fatto vedere l'involto col pezzo che avevo acquistato! Peccato che non ne avessi comprata di più. L'ho servita poco dopo ma con tutti gli amici eravamo in 8, quindi le porzioni erano scarse.
Formaggio fresco tipico dell'altopiano di Asiago e del bellunese, dove viene anche chiamato schiz perchè quando si scotta in padella il latticello che contiene schizza, era un prodotto di recupero dei casari malgari che 'tosavano' le forme di formaggio in asciugatura, rifilando le sbavature che fuoriuscivano dalle fasce laterali.
Il prodotto di questa tosatura veniva consumato dai malgari riscaldato in padella con burro.
Potete immaginare che cosa golosa sia. Il periodo di produzione va da maggio a ottobre, adesso viene confezionato in forma di parallelepipedo e ha pasta bianchissima. Va consumata il prima possibile.
Max.Fast, che sta leggermente meglio ma ha ancora molti postumi dell'incidente alla gamba, e tutti gli altri presenti, ne avrebbero gradito molto di più. La prossima volta provvederò, promesso!
Mi raccomando, anche se ne serve poco, il burro dev'essere di ottima qualità.
Godiamo di questa giornata soleggiata prima dell'arrivo di una nuova perturbazione piovosa.

-ricetta-
alcune fette di tosella
burro di malga

Scaldo una padella di ferro facendo sciogliere poco burro prima di mettere il formaggio e farlo scaldare il tempo sufficiente a che si formi una crosticina bruna in superficie.
Lo servo subitissimo con abbondanti fette di pane o di polenta alla griglia.

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