domenica 27 aprile 2014

Flan alle mandorle

Buona domenica ai golosi! Oggi vi parlo del flan com'è inteso all'italiana, ossia una crema a base di uova e latte, aromatizzata a piacere, che si cuoce a bagnomaria in forno.
Contrariamente al flan francese, che prevede un guscio di pasta frolla o brisée che contiene una crema liquida che si addenserà in cottura, quelli all'italiana sono simil budini, dolci al cucchiaio tipo una crème caramel.
Per Natale avevo ricevuto in dono un bel sacchetto di mandorle, ottime di sapore ma molto dure da masticare. Le misi da parte riproponendomi di macinarle per un dolce.
Benché le abbia frullate a lungo, con l'ausilio di poco zucchero semolato, non sono riuscita a renderle una farina vera e propria. Sono rimasti alcuni granellini minuscoli che però ho trovato ideali per questo flan; non solo a me, una volta assaggiato, è piaciuta la consistenza croccante che mantenevano in bocca.
Una volta cotto, è un dolce che si mantiene sino a due/tre giorni in frigorifero. Quindi si può preparare anche con anticipo cuocendolo in piccoli ramequin o in stampi da budino, ideale fine pasto dei pranzi che presto si organizzeranno in famiglia per cresime e comunioni. La crisi inevitabilmente si ripercuote anche su questo tipo di spese e sempre più famiglie decidono di festeggiare in casa.
Quindi, un dolce che si può preparare senza troppe difficoltà e per molte persone, può sempre tornare utile.
Io li ho serviti accompagnati da fragranti 'bugnes', versione lionese delle nostre chiacchiere, vi darò la ricetta prossimamente.
Dosi per 6

-ricetta-
600 ml latte fresco
150 g mandorle in polvere
100 g zucchero
4 uova
un pizzichino di sale
caramello
Faccio intiepidire il latte, intanto mescolo in una boule le uova con lo zucchero, montandole ma non troppo, per non incorporare troppa aria. Aggiungo la farina di mandorle e diluisco col latte, completando con un pizzico di sale.
Verso del caramello sul fondo di stampini individuali da crème caramel, o uno stampo grande da budino, scanalato, quindi divido il composto tra di essi.
Accendo il forno portandolo a 170°, appoggio i ramequins in una teglia che li contenga e verso acqua calda sino a tre quarti della loro altezza. Faccio cuocere per circa 40'.
Lascio raffreddare gli stampini poi li metto in frigorifero sigillati con pellicola.
Quando li devo servire li sfomo su singoli piattini e decoro a piacere con mandorle intere, un frollino o un biscottino tipo lingue di gatto.

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