Le cipolle di Partanna, come quelle di Giarratana (giallina) o di Acquaviva (rossa), sono un prodigio della natura. Grosse e rossastre, dolci e carnose, solitamente si arrostiscono spaccate a metà in forno. Nella confettura, abbinate alle susine e all'uva diventano un ottimo complemento a formaggi sapidi come un pecorino romano o erborinati di pecora e capra.
Se non trovate quella delizia di aceto sciroppato di melagrane, tipico prodotto turco del quale ho la fortuna di venire rifornita ogni anno da amici che fanno le vacanze vicino a Bodrum, usate quello balsamico o della sapa.
Se non riuscite a ridurre in poltiglia le cipolle usando un buon coltello da cucina sul tagliere, frullatele a intermittenza in un cutter.
-ricetta-
500 g susine
350 g cipolla di Partanna
350 g uva rosada
100 ml aceto melagrana
400 g zucchero
1 busta fruttapec 3:1
Taglio le susine denocciolate a pezzettini e trito finemente a coltello la cipolla, questa varietà ne produce di così grandi che ne basta una media.
Apro a metà ciascun acino di uva, che per fortuna è senza semi.
Verso tutto in una pentola alta con la pectina e lo zucchero, mescolo anche l'aceto e lascio riposare 4 ore.
Poi accendo la fiamma, porto a ebollizione mescolando, anche per eliminare la schiuma che si forma, e proseguo la cottura sempre mescolando per circa 10'.
Invaso la confettura ancora bollente in vasetti ben puliti e li capovolgo dopo averli tappati.
Li scelgo piccolini, di solito non si fanno abbuffate di queste confetture.
Nessun commento:
Posta un commento