Ritrovandomi con un paio di barattoli iniziati di confettura, residui di una crostata enorme, cosa potevo farne per evitare che il consorte si abbuffasse di pane?
Mi sono ricordata di una delle pochissime torte, il ciambellone, che faceva la mia nonna paterna, tipico del centro Italia.
Pensate, alla fine degli anni 50 cuoceva le torte sul fornello, nella Petronilla. Un oggetto che per me aveva un fascino ultraterreno col suo piccolo oblò da cui sbirciare se la 'cosa' al suo interno lievitasse o meno. Oppure facesse la dovuta crosticina. È andato buttato chissà dove, dopo la dipartita di nonna. Ero troppo piccola per pensare di conservare quei preziosi 'antidiluviani' cimeli.
Ho scartabellato in giro -perché nel ricettario di casa non c'era menzione di dolci simili e mia mamma non ne ha mai preparato uno- e ho trovato questa ricetta in Cucchiaio.it, priva di burro, che già il ciambellò -per dirlo alla marchigiana- abbonda di uova, zucchero e farina.
Qui le veci del burro le fanno ricotta e poco latte e c'è meno zucchero per via della confettura inserita al centro.
Le mie erano un mix di avanzi vari: uva bianca e frutti gialli al Porto e di prugne gialle e rosse. Insomma, ho messo tutta quella che avevo in giro aperta.
Ho mescolato anche le farine, miscelando multicereali, tritordeum e 00. Per questo la quota di latte può variare, dipende da quanto ne richiede l'assemblaggio di farine alternative. Più sono grezze e più ce ne vuole.
Buona festa dell'Immacolata a tutti. Immagino che la maggior parte di voi abbia approfittato del ponte.
-ricetta-
110 g farina 00
110 g farina multicereali
110 g tritordeum
180 g zucchero
200 g ricotta
20/30 ml latte
150 g confettura
1 limone a buccia edibile
4 uova
8 g lievito
2 g sale
Con le fruste pulite monto a neve gli albumi delle uova tenute a temperatura ambiente e tengo da parte.
Poi monto i tuorli con lo zucchero per qualche minuto, devono diventare gonfi e spumosi.
Ci mescolo la ricotta passata al setaccio.
Aggiungo le farine setacciate col lievito e il sale, mescolo con la spatola e unisco anche un po' di latte, il composto deve essere piuttosto morbido ma non troppo fluido.
Per ultimi inglobo la scorza del limone grattugiata e gli albumi, con delicatezza per non smontarli.
Verso metà del composto nello stampo a ciambella ben imburrato e infarinato, inserisco la confettura a cucchiaini e ricopro col rimanente impasto.
Metto in forno a 180° per circa 50'. Verifico in ogni caso la cottura. Io mi baso su colore e profumo, ma è questione di esperienza. Se non siete sicuri usate il classico stecchino, ma la confettura al centro lo bagnerà inevitabilmente.
Lascio intiepidire e poi sformo il ciambellone.
Quand'è freddo lo spolvero di abbondante zucchero a velo.
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