E' arrivata la stagione della barba dei frati o agretti, dal sapore assimilabile a quello degli spinaci un filino più aspri, appunto.
E io non me la faccio scappare, mi piacciono immensamente, abbinati alle uova poi...
L'unica operazione veramente noiosa è la pulitura, spesso sono così intrisi di terra che sciacquarli diventa un'impresa, ma tutto si può fare se alla fine si è ripagati dalla soddisfazione di cucinare un piatto salutare e saporito.
Pianta molto coltivata in Italia e Spagna è apprezzata dagli inglesi, ne ho vista parecchia nei mercati inglesi, che la chiamano agretto.
Si consumano le giovani piantine di Salsola soda a crudo, cotti a vapore o sbollentati brevemente in acqua a bollore. Sono poverissimi di calorie ma ricchi di acqua, fibre e sali minerali.
Perfetti in abbinamento alle uova che compensano la nota acidula.
Dosi per 4
-ricetta-
500 g agretti
16 uova di quaglia
burro salato
sale, pepe
Dopo aver eliminato la radichetta lavo più volte i fili degli agretti per essere sicura di aver eliminato ogni residuo terroso.
Li lesso pochi minuti in acqua bollente leggermente salata quindi li scolo e li lascio intiepidire.
Li divido in 4 porzioni nei piatti e li allargo a nido.
Scaldo una noce di burro in un padellino e ci friggo 4 uova di quaglia alla volta, all'occhio.
Condisco gli albumi con un pizzichino di sale e appoggio le uova sopra gli agretti aggiungendo anche il poco burro del fondo. Metto nel forno caldo ma spento intanto che preparo gli altri piatti.
Ripeto l'operazione con le altre uova e poi porto in tavola.
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