martedì 19 novembre 2013

Polenta e pioppini

Mannaggia, sono quasi trent'anni che non rimetto piede a Venezia e quel malefico ciclone Cleopatra si fa sentire con l'acqua alta. Per domani sarà defluita o dovrò partire calzata da pescatore? Da quando abito lungo le rive dell'Adda sono molto più sensibile al maltempo, curo i livelli del fiume che spesso incute paura ma che, al contempo, non mi è mai arrivato sino in casa. Poi si vedono le immagini che arrivano dalla Sardegna e si resta ammutoliti. Che tragedia per tutte quelle vite perdute e i numerosi senzatetto. Madre natura si sta proprio ribellando. La trattiamo troppo male.
Possiamo, nel nostro piccolo, contribuire cucinando prodotti quanto più possibile di stagione e a chilometraggio limitato. Domani niente ricetta, sono in vacanza per un giorno.
Che ne dite, ora, di un piatto semplice e di facile esecuzione per contrastare il maltempo?
Il giallo ci ricorda il sole, occultato da una gran massa di cumulonembi e stratocumuli.
La polenta in versione istantanea è tollerata solo per i pigri e per chi rientra tardi dal lavoro e comunque deve/vuole mettersi ai fornelli, quella classica è migliore, ha più sapore, si fa da sola, basta rimestarla ogni tanto. I funghi di trifolano intanto che si cuoce la polenta.
A proposito di funghi, sono un po' stanca di sentire tanti amici lamentarsi dell'abbondante raccolto, soprattutto di pioppini o chiodini che dir si voglia, tanto che gli escono fuori dagli occhi. Ragazzi, sapete bene dove abito, casomai vi stancaste di utilizzarli potete sempre portarmeli, sono disposta a pagarli, ma non fatevi sentir dire che vi escono dagli occhi! Io li compro spesso e senz'altro quelli spontanei che trovate su vecchi ceppi sono migliori di quelli di allevamento.
Comunque per trifolare i pioppini bastano 20'. L'idea mi è venuta perchè a Soave non ho resistito nell'ordinare un piatto di fumante di polenta con funghi e Monte veronese, una vera delizia per il palato, e i funghi erano chiodini.
Dosi per 4

-ricetta-
300 g farina mais
300 g pioppini
100 g formaggio tipo Monte o Asiago stagionato
un ciuffo di prezzemolo
1 scalogno
olio evo
burro
sale

Metto a scaldare circa 1,5 litri di acqua con un pochino di sale e un cucchiaino di burro. Quando inizia a bollire verso la farina e mescolo subito perchè non faccia grumi.
Intanto che la polenta si cuoce, ci vogliono circa 50', grattugio il formaggio e pulisco i funghi eliminando la terra e sciacquandoli velocemente.
Scaldo una noce di burro e 3 cucchiai di olio in un tegame, ci soffriggo lo scalogno tritato poi verso i funghi che faccio saltare a fiamma alta in modo che emettano la loro acqua, poi abbasso la fiamma e li lascio cuocere per circa 10'. Li condisco con un pizzico di sale e col prezzemolo tritato.
Sformo la polenta in una pirofila grande oppure direttamente nei piatti, verso sopra i funghi col loro intingolo e completo col formaggio.

2 commenti:

Maria Grazia Ferrarazzo Maineri ha detto...

Sì, Jo. Stiamo pagando ed in maniera sempre più sconvolgente, il modo imperdonabile in cui abbiamo ripagato la natura per averci donato tutta la sua meraviglia. Le immagini della Sardegna mi riportano al terribile evento dell'alluvione in Liguria di due anni fa.
Grazie per avermi regalato ancora una volta un piatto meraviglioso, caldo ed accogliente, che riesce ad alleviare questa malinconia.
Ti abbraccio
MG

Jo ha detto...

tra una cosa e l'altra, il viaggetto a Venezia, il rientro e le cene, non ti ho ancora risposto, carissima MG.
Alla fine di acqua alta ce n'era pochissima, per fortuna. E per mezza giornata c'è stato anche un bel sole caldo.
Ne ho approfittato per mangiare polenta anche a Venezia, accompagnava un bel piatto di sarde in saòr e pure il fegato alla veneziana..... che delizia!
Buona domenica!! :)

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