martedì 19 aprile 2016

Patate alla hasselback o a ventaglio

Come procede questo mese di aprile cari amici gourmand? Qui il clima è sempre piuttosto asciutto e chissà quando il fiume potrà aumentare la sua portata acquea. Temo mai e la vedo dura per i prossimi mesi. Per tornare a livelli accettabili dovrebbe piovere tanto da sfiorare quantità da alluvione. Vedremo. Intanto fa freddo al mattino e la sera ma caldo di giorno. Occorre vestirsi a cipolla, e spogliarsi di strati via via che passano le ore. In terrazza, al sole, comunque si rischia l'ustione, pranzando a mezzogiorno. Dopo anni mi sto godendo la fioritura delle peonie arbustive che ho in giardino. Nessuna pioggia prolungata ha rovinato le loro delicate corolle multipetalo.
Invece le patate, ingrediente principale di questa ricetta, non conoscono stagioni e le trovo un contorno insostituibile per chi non segue diete dinamitarde, che minacciano catastrofi per chi se ne ciba.
Per questa ricetta, dati i numerosi taglietti che si fanno per poterle farcire, si possono definire anche a ventaglio. Il nome deriva comunque dal ristorante di Stoccolma che le inventò. In effetti sono un bel contorno da servire con arrosti importanti o, come piace molto a me, in abbinamento alle uova.
La farcitura può essere di innumerevoli tipi, considerando i vari tipi di formaggi e salumi con cui si possono riempire.
Ma ne esistono anche semplici versioni con solo burro o strutto oppure olio, e erbe aromatiche. Lasciate libero sfogo alla fantasia o regolatevi secondo le esigenze di abbinamento.
Le patate non vanno sbucciate prima ma ben lavate e spazzolate per eliminare qualsiasi residuo di terra, soprattutto se sono di montagna e biologiche non subiscono lavaggi; mi è capitato di trovarne che avevano un secondo strato di terra come se fosse una camicia. Una piccola fregatura in termini di costi se ci si pensa, pesavano un terzo in più e per eliminarla le ho dovute tenere a bagno!
Meglio sceglierle tutte della stessa grandezza così cuociono in modo uniforme, di preferenza nuove o a pasta gialla e, per farle stare in piedi senza che si rovescino, eliminate una fettina dal fondo per appiattirle.
Fate attenzione quando le incidete, i tagli devono essere profondi ma non devono arrivare sino in fondo, si rischierebbe di rovinare tutto. Poi, a seconda della perizia e della manualità di ognuno, potete fare quanti tagli volete, tenendo però conto che il condimento con le quali andranno riempite aumenta di pari passo.
Per questo mio primo esperimento ho mescolato formaggi diversi. Al posto del solito burro dolce si può usare del burro salato ed evitare così di salare, che già i formaggi sono saporiti.

-ricetta-
1 patata per persona
feta, zola, ricotta, parmigiano ed emmental
burro
sale, pepe
Lavo e asciugo le patate.
Ne elimino una fettina dal fondo perché stiano appoggiate senza rotolare.
Ungo una pirofila di burro.
Taglio a ventaglio le patate con incisioni ravvicinate e regolari. Io ne ho fatte 14 per ciascuna, ogni patata pesava circa 150 g.
Mescolo in una boule tutti i formaggi sbriciolati o grattugiati.
Riempio le taschine di ogni patata con i formaggi, cospargo di pepe appena macinato e di qualche fiocchetto di burro, quindi metto la pirofila nel forno, che ho impostato nel frattempo sui 190/200°, e faccio cuocere per circa 40'. Verifico comunque che le patate siano cotte pungendole con uno stecchino.
Le servo dopo averle fatte riposare 10'.



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