mercoledì 30 gennaio 2013

Amaranto in sformato con porri e cipolle

Ma, vi chiederete, cosa sarà mai l'amaranto?
E' uno di quei prodotti che si trovano nelle botteghe del commercio Equo e Solidale, il pacchetto sottovuoto pieno di minuscoli granellini mi ha incuriosito subito.
La nota allegata sul prodotto dice che viene coltivato sulle pendici collinari himalayane del nord-est indiano, ma il Messico è tra i maggiori produttori.
Non è un cereale come si potrebbe pensare, come grano saraceno e quinoa, ma veniva coltivato già nell'antichità, è privo di glutine, i granelli sono racchiusi in spighe color porpora e contengono molte fibre e oltre il 70% della RDA* di ferro, calcio e lisina.
Insomma, un prodotto sicuramente da raccomandare nell'alimentazione di bambini e adulti e in chi ha carenze di ferro.
Ammetto che, totalmente diguina di come si potesse cucinare, mi sono attenuta alla ricetta allegata in etichetta, uno sformato con porri e cipolle che, tra il resto, mi piacciono moltissimo.
Prima dell'uso va vagliato, alla ricerca di eventuali corpi estranei, poi ben lavato e cotto in proporzione di due parti abbondanti di acqua per una parte di amaranto.
E' incredibile come granellini così minuscoli mantengano una loro croccantezza anche dopo la cottura.
Di sicuro non entrerà nella nostra alimentazione quotidiana ma, una volta ogni tanto, si può usare soprattutto in virtù delle sue molteplici virtù salutari.
Vado sulla fiducia con la ricetta.
Dosi per 6

-ricetta-
250 g amaranto
2 cipolle
2 porri
brodo vegetale (cipolla, carota, sedano)
maggiorana
noce moscata
formaggio grattugiato
olio evo
sale, pepe

Pulisco le cipolle e le affetto sottili mettendole a stufare in una padella con un velo d'olio, quando sono trasparenti le condisco con un pizzico di sale, alcune foglioline di maggiorana e una grattata di noce moscata.
Cuocio l'amaranto a fuoco basso per almeno 20' in 600 ml di brodo vegetale bollente (lo sapete che io lo faccio espresso, ma se non potete usate pure i prodotti in granulare o in tavoletta) facendo in modo che assorba tutto il liquido perchè è praticamente impossibile scolarlo, i suoi microscopici granellini non vengono trattenuti da nessun passino.
Lo lascio riposare per 10' prima di condirlo con le cipolle stufate.
Pulisco i porri e li divido a tranci di 7/8 cm che poi taglio a metà per il lungo. Sbollento per circa 7' le guaine poi le scolo. (Se faccio prima questa operazione posso usare il loro brodo di cottura per cuocere l'amaranto o comunque non lo butto, mi potrà sempre servire per un risotto o una minestra).
Prendo una pirofila e la ungo, quindi dispongo uno strato di porri, l'amaranto e una spolverata di formaggio grattugiato, faccio un altro strato di porri e termino con l'amaranto abbondantemente spolverato di formaggio.
Metto in forno caldo, già portato a 200°, e cuocio per 20'.

*RDA: recommended daily allowance (dose giornaliera consigliata)

1 commento:

lalexa ha detto...

splendido sformatino,mai assaggiato l' amaranto!sono curiosissima!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...