''invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passerà sotto il vostro tetto'' J.A. Brillat-Savarin- Fisiologia del gusto- 1825
lunedì 25 febbraio 2013
Crema di cannellini profumata allo scalogno
Nevica a più non posso (ancora!) e siamo reduci da una serie di cene e pranzi di degustazione, quindi oggi è meglio andare sul leggero.
Tra le molte cose che ho cucinato nelle ultime 72 ore c'erano dei fagioli cannellini, preventivamente messi a bagno e poi lessati.
Il famoso chef Cracco suggerisce nel titolo del suo ultimo libro che, se in cucina si vuol essere 'fighi' (passatemi il termine, lo usa lui) bisogna usare lo scalogno, io allora sono figherrima perchè questo profumato bulbo, nè cipolla nè aglio, con un delicato sapore e che non è mai indigesto, lo uso da quando ho iniziato a cucinare, imparando ad apprezzarlo nei nostri viaggi in Francia dov'è usato pressochè dappertutto.
Non era facile acquistarlo sino ad alcuni anni fa, ora invece se ne trovano anche di più varietà e tra i maggiori produttori c'è la Romagna.
L'ho usato soffritto, anzi caramellato, per guarnire questa semplice crema di cannellini.
Se volete fare una cosa sbrigativa potete frullare, con l'aggiunta di un po' di brodo vegetale, i fagioli in scatola ben sciacquati, i tempi si riducono drasticamente e la vostra corroborante zuppa sarà pronta in pochi minuti, mentre la scaldate fate andare gli scalogni e le guarnizioni di sfoglia.
Tuttavia usando fagioli secchi il gusto è nettamente migliore.
Io ne ho approfittato per finire i cannellini di Sorano che avevo acquistato a Firenze ed è inutile che vi dica che la crema è deliziosa.
Da un avanzo di pasta sfoglia ho ricavato, con un piccolo coppapasta, dei crostini che ho cotto in forno, ma si può guarnire con pane a dadini, fatti asciugare in padella.
Dosi per 4
300 g cannellini secchi (o due scatole di pronti)
brodo vegetale
3 scalogni
mezzo rotolo di pasta sfoglia
olio evo, sale
Lesso i cannellini che ho tenuto a bagno per 12 ore, poi li faccio intiepidire prima di ridurli a crema, con un frullino a immersione, aggiungendo parte del loro brodo di cottura a seconda della consistenza che preferisco.
In un padellino faccio soffriggere lentamente gli scalogni, pelati e tagliati a fettine, in un velo d'olio evo, li salo e li porto a cottura sino a che diventano trasparenti senza bruciare.
Spennello di latte i crostini che ho ricavato dalla sfoglia e li cuocio per circa 10' in forno a 200°.
Scaldo la crema e la scodello, la condisco con un po' di scalogno e con qualche crostino.
Porto in tavola anche pepe nero macinato fresco o formaggio, a piacere.
Se uso fagioli in scatola, li scolo e li sciacquo molto bene, scaldo del brodo vegetale per allungare e li frullo.
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