''invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passerà sotto il vostro tetto'' J.A. Brillat-Savarin- Fisiologia del gusto- 1825
sabato 23 febbraio 2013
Greenland cocktail, liberamente interpretato
Giusto domani prenderà il via a Rimini una tre giorni tutta dedicata al beverage, con Bartender o Barman che dir si voglia di fama internazionale.
Io sono fortunata, perchè a casa ne ho uno mio personale, anche bravo.
Così come io creo le mie varianti di ricette in cucina, altrettanto fa mio marito quando pensa a un nuovo cocktail.
Prende spunto e poi, a seconda degli ingredienti che ha o meno a disposizione, apporta le sue piccole varianti.
Se deve preparare un cocktail per me sa che dev'essere giustamente alcolico, secco, poco dolce.
L'altro giorno non so che gli è preso, o forse lo so fin troppo bene. Quando arriva a casa con la luna storta aspetta l'ora giusta per l'aperitivo, poi lo vedo che comincia a trafficare nella vecchia credenza frigorifero anni 30' che contiene tutti i suoi liquori da bartender amatoriale.
Come sempre non trova shaker e dosatore (che sono sempre al solito posto), poi ha bisogno che gli prepari il ghiaccio e intanto semina bottiglie per ogni dove.
Sul Gin impiegato nei cocktail dovrei aprire un capitolo a parte, ma io non mi occupo di scrivere di aperitivi e long drinks. Se ne usano di diversi tipi a seconda delle loro peculiarità e allo scopo, in casa nostra, ne abbiamo tre, il classico London, il Tanqueray e il Bombay Sapphire.
Stavolta mi ha fatto un cocktail nuovo e ammetto che mi è piaciuto molto, sia per il colore ma soprattutto per il sapore. Siccome lui non è organizzato come me so che, tra non molto, verrà a chiedermi cosa e quanto aveva usato per farlo, per cui lo trascrivo qui per non perderlo.
Si serve nella tradizionale coppetta da Martini addizionato di oliva e zeste di buccia d'arancia.
Merci mon cher!
Dosi per 1
30 ml Gin (BS)
5 ml Blue curaçao
5 ml Cointreau
2 ml Martini Dry
Mettere tutte le dosi nel bicchiere dello shaker, aggiungere alcuni cubetti di ghiaccio, tappare e agitare bene.
Versare nella copita e completare con un oliva e un pezzetto di scorza di arancia (non trattata).
Appena ho intuito le sue intenzioni, come stuzzichino ho velocemente imbastito una pizzetta/focaccina toscana condita con una dadolata di pomodori e ricotta al forno.
Tengo sempre delle focacce toscane di scorta nel frigorifero, così è semplice e veloce condirle e poi farle scaldare in forno (metterò foto e ricetta alla prima occasione).
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