martedì 31 dicembre 2013

Polenta bianca pasticciata con toma valdostana


Pronti? ci siamo! mancano solo poche ore allo scoccare della mezzanotte, quando brinderemo al 2014 sperando ci porti qualcosa di meglio del 2013 che se ne sta andando, senza rimpianto alcuno.
A.U.G.U.R.I. a tutti!
Tra le tante, troppe cose, cucinate negli ultimi 10 giorni c'è stata una mortadella di fegato, specialità del comasco, in dialetto murtadèla de fidich, insaccato da cuocere a base, ovviamente, di fegato e molte spezie, mortadella deriva da mortella, che è il mirto, le cui foglie la aromatizzano assieme a molte altre spezie.
Personalmente, consumata sia calda che fredda, la trovo molto forte di sapore, riesco a gustarne appena una fettina, che regolarmente non digerisco ahimè, eppure adoro il fegato, ma evidentemente sono le spezie a rendermela indigesta.
Per smorzare il suo gusto comunque pungente la servo con polenta bianca, che cuocio sempre in abbondanza per poi riciclarla riscaldata.
Et voilà, lo spuntino della Vigilia era mezzo pronto, ma potrebbe essere tranquillamente lo spezzafame di oggi in previsione del cenone di San Silvestro, la polenta bianca è delicata e facilmente digeribile, e sazia senza appesantire.
Ho recuperato la polenta tagliandola a fette, le ho composte in una pirofila con fettine di toma della Valle d'Aosta, parmigiano, fiocchetti di burro e un po' di latte, gratinando tutto in forno. Un piatto poverissimo, semplicissimo ma pieno di sapore, ideale per le passate giornate troppo piovose. Quant'acqua buttata giù dal cielo, tanto per cambiare, e ne promettono ancora benchè oggi splenda un sole limpido e caldo.
Pronti a dire addio a questo 2013 piuttosto funesto? Quest'anno utilizzerò tutti i cibi cosiddetti portafortuna, melagrane, uva, lenticchie, zampone. Speriamo siano utili e di buon auspicio a me e agli amici che condivideranno con noi il Cenone.
Dosi per 4

-ricetta-
300 g di farina di mais bianco
200 g formaggio d'alpeggio
50 g burro
50 g formaggio grattugiato
100 ml latte
La polenta dev'essere già cotta e fredda, altrimenti preparatela in anticipo con la farina diluita in 1,5 l di acqua bollente leggermente salata.
Quando è fredda, si conserva al fresco sino a due giorni dopo, la taglio a fette, come pure la toma. Imburro una pirofila e stendo uno strato di polenta che spolvero di grana grattugiato, ricopro con alcune fettine di formaggio e ripeto gli strati sino a che ho terminato gli ingredienti.
Da ultimo bagno col latte versandolo negli interstizi, inforno a 180° per circa 30'.
La servo caldissima dopo un riposo di 10'.
Noi abbiamo brindato alle feste che sarebbero seguite con uno champagne, ci ha fatto compagnia l'amico Alvaro che ha approfittato, come noi, di un grande vino, il millesimo 1998, Brut Prestige della maison Tarlant, una delle più anciennes di Francia. Almeno a Natale trattiamoci bene, ci siamo detti!
E brindiamo degnamente all'anno che sta arrivando.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...