Buondì a tutti.
Il blog è andato avanti da solo, ho trovato un sacco di refusi nelle ricette pubblicate, ammetto di averle scritte con la canicola, che probabilmente mi ha offuscato le meningi. Adesso riprendo in mano la tastiera, le vacanze sono andate bene, tanti pesci, bel tempo il giusto, ho riposato ma anche tanto cucinato. Si torna alla vita normale, con tanti impegni uno accavallato all'altro.
Oramai da tempo sono state sdoganate varie forme di pesto, a cominciare dal sommo cuoco italico che in una trasmissione tv dagli States preparava quello classico con aggiunta di menta! Classicissimo, vero? ma se lo fa MB allora è ok.
Io perciò ho voluto provare quello con la salvia, erba aromatica tanto gradita alla mia cara mamma che so avrebbe apprezzato il mio abbinamento.
Sulla frutta secca da aggiungere vi lascio carta bianca, ho messo noci e mandorle perché ne avevo in esubero. Ma credo che i pinoli potrebbero essere una soluzione più delicata. All'isola ne ho raccolti circa un chilo, i primi tre etti che ho aperto laggiù hanno reso appena 50 g. Una fatica!! Non c'è più Giulia con la sua pazienza certosina ad aprirmeli. Aspetterò una tediosa giornata di pioggia per finire di aprire il resto.
Così come siete liberi di scegliere se aggiungere mezzo spicchio di aglio. Io non l'ho fatto. Ho preferito lasciare in rilievo il gusto della salvia.
Comunque... la salvia e tutte le altre erbe l'ho colta nel mio erbario personale. Una varietà a foglie piuttosto grandi ma non coriacee. Le noci erano le ultime dell'anno scorso, in attesa di quelle nuove, e non le ho spellate. Eppure la pellicina non ha tinto il pesto, che non è venuto nemmeno tannico.
Le dosi? bella domanda. Quando faccio i pesto di solito vado a occhio perché ne conservo sempre delle porzioni pronte in congelatore. Ma ci provo a darvi qualche indicazione lo stesso.
-ricetta-
30 foglie di salvia
un mazzetto di prezzemolo
12 foglie di basilico
30 g noci sgusciate
30 g mandorle spellate
60 g formaggio grattugiato
olio evo
sale
Le erbe le scotto per 45" in un pentolino con acqua bollente salata.
Le scolo tenendo da parte il liquido.
Nel bicchiere della frusta a immersione metto tutte le foglie, noci e mandorle, il formaggio, un po' di olio e 2 cucchiai dell'acqua conservata e il sale.
Aziono la frusta e a seconda della consistenza aggiungo olio e acqua.
D'abitudine lo mantengo piuttosto concentrato, così mi sembra che si conservi meglio. Di solito lo diluisco con altro olio e acqua di cottura della pasta solo prima di condirla.
1 commento:
Voglio provarlo: di solito uso poco la salvia per il suo gusto forte.
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