''invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passerà sotto il vostro tetto'' J.A. Brillat-Savarin- Fisiologia del gusto- 1825
sabato 17 novembre 2012
Pennette arrabbiate ai carciofi
Buondì a tutti!
Avete mai provato a mangiare piccante quando avete freddo? Subito tutto il corpo si riscalda, un caldo soffio si irradia dallo stomaco, dalle orecchie sino agli arti inferiori.
Beh, magari non si deve soffrire di ulcera gastrica, magari non è un condimento adatto ai baimbi, ma per tutti gli altri è ok.
Oltretutto il peperoncino ha molteplici virtù salutari che non sto a ripetere, basta leggere su wikipedia.
Questa volta il piccante è dato dalla 'nduja, un insaccato calabrese a base di maiale e peperoncini rossi piccanti, che si deve usare in modo parsimonioso tanto è saporito.
Per smorzare un po' la sua forza ho condito la pasta con dadini di fiordilatte, allo scopo di addolcire i bocconi.
Ma se non piace, o se non lo avete, toglietelo e condite col sugo di carciofi in rosso, senza piccante, l'importante è far saltare la pasta nella padella del condimento per farla rivestire bene e dare cremosità.
I carciofi cominciano a spuntare sul mercato, sarà una lunga stagione e tanto vale approfittare della loro versatilità in cucina.
Dosi per 4
-ricetta-
320 g pennette
200 g passata di pomodoro
2 carciofi
1 fiordilatte
1 cucchiaio di 'nduja
1 spicchio di aglio
olio evo
Pulisco i carciofi e li affetto a spicchietti molto sottili.
Metto a scaldare l'acqua per cuocere la pasta e intanto mi dedico al sugo.
Scaldo un giro d'olio nel wok, ci metto a sciogliere la 'nduja con uno spicchio di aglio prima di buttare i carciofi per farli insaporire.
Bagno con la passata di pomodoro, mescolo e lascio sobbollire piano.
Se asciuga troppo prima che i carciofi siano teneri aggiungo un po' di acqua di cottura della pasta.
Elimino lo spicchio di aglio e non salo, secondo me non occorre.
Tengo in caldo il sugo mentre faccio cuocere al dente la pasta che poi scolo direttamente nel wok usando un ragno, la faccio saltare, la condisco con qualche stelo di cipollina e qualche foglia di prezzemolo tritati e metto in una terrina dove aggiungo il fiordilatte a dadini.
Mescolo velocemente e servo.
Qui ci vuole un vino rosso, ho scelto un Frappato della Valle dell'Acate, siamo in Sicilia in provincia di Ragusa, uno dei vitigni che compongono il Cerasuolo di Vittoria insieme al Nero d'Avola.
La Doc è Vittoria Frappato, è un rosso da bere giovane perchè i suoi sentori fruttati e la fragranza non si spengano. Ha un bel colore rubino chiaro.
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