Indubbiamente la più antica acquavite di Francia e forse d'Europa, è un distillato di vino che nasce nel sud-ovest della Francia, nella terra dei Moschettieri di Dumas, la Guascogna.
Nel Medioevo era indicato come 'aygue ardente', iniziarono a produrlo regolarmente nel '600 e la sua diffusione avvenne nel '700, trasportato su carri che partivano da Mont de Marsan e poi viaggiavano via acqua lungo l'Adour sino a Bayonne, da dove poi partiva per il resto d'Europa via mare.
Il trasporto di vino trasformato in alcool era l'unico sistema per far giungere a destinazione una bevanda potabile, se fosse stato solo vino sarebbe inevitabilmente inacidito, quindi l'unica soluzione possibile era che il vino fosse già distillato in un alcolico o fortificato con alcool come nel caso dei vini di Porto o di Marsala o di Jerez.
L'Armagnac si ottiene da uve bianche che danno vini a basso grado alcolico e alta acidità come l'Ugni blanc (il nostro Trebbiano), il Colombard, la Folle Blanche, il Baco blanc.
Viene distillato in speciali alambicchi a ripiani, invecchia in botti di quercia da circa 400 l provenienti dai boschi del Limousin e della Guascogna.
Si distingue in Bas e Haut, la differenza sta nei terreni su cui vengono coltivate le viti, per il BAS il suolo ha sabbie silicee e sottosuolo argilloso, povero di calcare, che regalano al prodotto più finezza e morbidezza, sentori spiccati di frutta. Ha ottenuto l'AOC nel 1905.
Gli HAUT sono meno raffinati e aromatici, crescendo le uve su terreni più calcarei.
La gradazione va da 40° a 60°, i prodotti più vecchi, giunti al culmine della maturazione, vengono conservati in grandi recipienti di vetro per non subire ulteriori evoluzioni.
La visita a una maison che produce Armagnac è un'esperienza esaltante, ricordo ancora l'atmosfera ovattata in cui riposavano delle enormi dame nude ricolme di liquido più o meno ambrato, dai riflessi ramati, vecchio di 20, 30 anni e più.
Abbiamo avuto nel 2004 la possibilità di assaggiarne di diverse annate, per capirne le diverse sfaccettature, e anche l'opportunità di acquistarne di annate particolari in una delle più vecchie maison di produzione, certamente quella che ha l'alambicco più vecchio di Guascogna, il Domaine d'Ognoas.
Tra quelle a disposizione ne scegliemmo una dell'84, perchè avevamo appena festeggiato i 20 anni di matrimonio.
Alcune settimane fa abbiamo deciso che era arrivato il momento di rompere la ceralacca.
Siamo rimasti affascinati dalle note di frutta, vaniglia e prugna sotto alcool, senza pungenza al naso. Molto fine e vellutato.
Stasera, dopo una due giorni di abbondanti libagioni, non ho voglia di cenare, preferisco regalarmi il piacere di assaporarne un calice, finalmente al fresco sulla terrazza.
L'Armagnac si beve liscio in snifter glass, ossia balloon non troppo grandi, a temperatura ambiente, umanizzando il bicchiere, cioè scaldandolo con la mano.
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