Continuo con le ricette dal mare...
Quando siamo qui all'Elba diamo la preferenza alla cena serale, che spesso si svolge al bar della spiaggia dove, con un gruppo di amici-degustatori ormai consolidato negli anni, ci si da appuntamento prima del tramonto e si cena con piatti che preparo nel pomeriggio e una scelta di bottiglie di vino dalla nostra cantina.
Il mezzogiorno perciò è all'insegna del cibo veloce, possibilmente senza fuoco, cercando di attingere alle stuzzicherie locali, che in Toscana....non so se mi spiego!
C'è solo l'imbarazzo della scelta.
Lo spuntino che ho scelto di preparare oggi mi riporta alla mia adolescenza, quando mio padre "passava le acque" a Chianciano...il 'furbo', con la scusa che per l'idroterapia la mattina doveva stare digiuno, all'uscita dalle terme si regalava un'abbondante colazione a base di una fetta di pane sciocco spalmato di fichi e ricoperto di fette di finocchiona.
Qui sull'isola il pane sciocco non manca, ma preferisco mille volte di più un bel trancetto di schiaccia, i fichi, bianchi e dolcissimi, abbondano sulla pianta davanti casa e il sabato (ahinoi!) al mercato di Porto Azzurro c'è un banco di norcini che arrivano dalla provincia di Siena...che proprio non si riesce a sorpassarlo indenni (da acquisti).
Tra le varie prelibatezze vendono del prosciutto toscano tagliato a coltello (che costa quanto un jamòn Serrano), porchetta, salsicce secche e fresche e formaggi pecorini di vari tipi. Inoltre sul banco fa bella mostra di se un enorme cilindro rivestito di juta, la soppressata.
Questo insaccato è prodotto soprattutto tra Arezzo e Siena utilizzando tutta la testa del maiale che viene fatta bollire poi disossata, sminuzzata e condita con spezie varie, erbe aromatiche e buccia di limone e arancia, insaccata e fatta raffreddare perché le abbondanti fibre di collagene si compattino.
Le pezzature sono tra 5 e 10 kg. Si affetta a coltello e si mangia solitamente con del pane sciocco perché è piuttosto saporita, mostosa e succulenta.
Purtroppo questi 'tentatori' hanno anche dell'ottima schiaccia cotta in forno a legna...come resistere? per cui per compensare l'eccesso di sapore salato ho pensato di smorzare il tutto, ricorrendo alla golosità paterna, aggiungendo i fichi.
Lo si può considerare un pasto completo, ci sono proteine, carboidrati, fibre, vitamine, grassi, non manca nulla!
O forse si, un bel bicchiere di vino rosso, un Chianti Classico o un Rosso di Montalcino.
Nella prima foto Ivan, il norcino, al taglio della soppressata.
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