domenica 26 luglio 2015

Tarte Tatin di pesche

Non c'è stato nulla da fare. Proprio durante la prima settimana di luglio, in quei giorni di massimo caldo che ci hanno reso quasi impossibile respirare, con temperature che nella mia cucina hanno raggiunto i 36°, mio marito si è incaponito e, per la serata in programma, ha preteso questa tipica torta francese da abbinare a un Pinot Gris d'Alsace Grand Cru Hengst di Albert Mann, vendemmiato 11 anni fa.
Ho cercato in tutti i modi di aggirare l'ostacolo, proponendo in alternativa un semifreddo alle pesche nettarine. Niente da fare. Avevo già preparato nel pomeriggio la teglia con pesche e caramello e la sera, alle 21.30, mi sono risolta ad accendere la macchina infernale per cuocere la Tatin.
Ammetto che il gradimento da parte degli amici ospiti mi ha ripagato per la sauna che mi sono fatta.
Avrebbero fatto il bis e il tris di porzioni.
Ho elaborato la ricetta sulla falsa riga di quella che faccio con le mele o le pere, e ho sbollentato le pesche per eliminare più facilmente la buccia.
Come dicevo prima si può preparare in due tempi, prima la frutta e il caramello e solo in ultimo si stende la sfoglia e si inforna. La si gusta tiepida dopo il riposo di una mezz'ora al massimo.
Visto che le temperature sono appena più ragionevoli, ma di pochissimo eh?, potrebbe essere un'ottima idea per consumare delle pesche e preparare la torta per merenda.
Buona domenica!
Dosi per 8

-ricetta-
8 piccole pesche gialle mature ma sode (circa 1 kg)
1 rotolo di pasta sfoglia
150 g zucchero
75 g burro

Sbollento le pesche per meno di 2', le trasferisco in una boule con acqua fredda, quindi le sbuccio. L'operazione risulterà facilissima. Quindi le divido a metà o in quarti, per eliminare il nocciolo.
Prendo una padella del diametro di 26 cm che possa andare anche in forno e ci metto zucchero e burro.
Pongo su fuoco basso e faccio sciogliere lentamente, sino ad ottenere un caramello biondo nel quale adagio le pesche con la parte concava verso il basso, ricoprendo tutto il fondo senza lasciare spazi.
A questo punto posso mettere da parte la teglia sino a un'ora prima di servire la torta.
Porto il forno a 170° e nel frattempo stendo la sfoglia che bucherello coi rebbi di una forchetta, quindi la riverso, aiutandomi con la sua carta, sulle pesche, rincalzando il bordo all'interno della padella.
Metto in forno per circa 50'.
Al termine la faccio riposare 5' poi la capovolgo su un piatto da portata, lasciandola intiepidire per altri 15' prima di servirla tagliata a fette.

Deliziosa la torta e quasi perfetto l'abbinamento con questo portentoso vino di Alsazia, non troppo carico di zucchero ma incisivo e perfetto nel tenere il tenore zuccherino del caramello al burro mescolato all'acidità intrinseca delle pesche. Ad ogni forchettata un esaltante mix di cremosità, untuosità, acidità, friabilità della base di sfoglia.

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