Questi sembrano una via di mezzo tra i Baci e i Rocher, mescolano infatti le nocciole al cioccolato, ma sono ripassati nella polvere di cacao e nell'impasto c'è una nota aromatica ben presente di rum.
Vanno via come il pane, fortuna che con queste dosi potrete confezionarne una cinquantina.
Allora dai! Procuratevi gli ingredienti necessari, un paio di ciotole, una spatola e un filo di pazienza.
Sarete abbondantemente ripagati dello sforzo.
Una volta assemblati si conservano molto a lungo in frigorifero, in contenitori ben chiusi, e si potranno rotolare quelli necessari in zucchero a velo o cacao amaro solo poco prima di servirli.
Oltretutto è una ricetta che torna utilissima quando non c'è a disposizione il forno. Il mio, ahimé, ha deciso di impazzire il primo dell'anno. Che bell'auspicio. Stavo cuocendo delle torte e all'improvviso ha cominciato a scaldare oltre i 300°, sembrava essere entrato nel programma di pirolisi, si spegneva il quadro ma continuava a scaldare. Ci è toccato isolarlo completamente dalla rete elettrica e sino a domani non saprò se sarà conveniente ripararlo oppure sostituirlo. Dopotutto ha già 9 anni di stra-abusato servizio sul groppone.
Finalmente è arrivata l'attesa pioggia, niente di esagerato per fortuna, qualche fiocco di neve in montagna e i valori di PM10 in città decisamente in calo. Così si scongiurano gli odiati, quanto inutili, sistemi che attuano i sindaci per cercare di contenerne i valori: chiusura totale al traffico o targhe alterne. Che poi mi devono spiegare perché le auto a noleggio del Comune, non quelle elettriche, possono circolare lo stesso, quando mantenere un'auto costa molto di più che affittarne una per qualche ora... quindi trovo che siano provvedimenti iniqui.
Buona prima domenica di questo gennaio 2016.
-ricetta-
200 g wafer alla vaniglia
200 g nocciole pelate
125 g zucchero finissimo
25 g cacao amaro
50 g sciroppo glucosio o melassa
40 g sciroppo di zucchero di canna
125 ml rum scuro
Sbriciolo i wafer e trito le nocciole.
In una boule mescolo i wafer con lo zucchero e il cacao, poi aggiungo le nocciole quindi inizio a bagnare col rum, poco alla volta, e gli sciroppi. Amalgamo gli ingredienti che sono piuttosto appiccicosi.
Metto il recipiente al freddo per un'ora in modo che il composto si solidifichi un pochino, così sarà più facile lavorare i tartufi.
Mi inumidisco le mani e con un dosatore da 15 ml preparo tanti tartufi tutti delle stesse dimensioni che metto in un contenitore largo e basso. Ben sigillati si conservano in frigorifero anche due settimane, non contenendo latte né uova il composto rimane stabile.
Quando mi servono ne passo alcuni in cacao o zucchero a velo, li appoggio dentro piccoli pirottini da cioccolatini e quindi su un'alzatina.
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