''invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passerà sotto il vostro tetto'' J.A. Brillat-Savarin- Fisiologia del gusto- 1825
giovedì 17 maggio 2012
Orzo, pomodoro ristretto, ovette e porro
La stagione non vuole decollare, passiamo da +30° a +10° nel giro di poche ore, tira un ventaccio esagerato, le cime delle montagne si spruzzano di bianco ogni volta che in pianura piove ma almeno, da due giorni, splende il sole.
L'orzo è un cereale versatile che fa bene all'intestino facilitandone lo svuotamento, è digeribile, nutriente e si può condire come più ci piace.
Come sempre ho tanti pomodori in casa, che non conservo mai in frigorifero pena l'annullamento del loro sapore, capita quindi che ce ne siano di molto maturi e allora li trito al mixer e poi faccio asciugare la polpa ottenuta in una padella, senza aggiunta di grassi.
Ottengo un concentrato saporitissimo che poi utilizzo condendolo solo con un goccio d'olio evo e qualche goccia di peperoncino, niente sale perchè la disidratazione concentra il loro sapore rendendo superflua la sua aggiunta.
Un porro tagliato sottilissimo e appassito in padella, qualche ovetto di quaglia sodo... piatto unico, vegetariano e leggero in arrivo.
Qualche fogliolina di erba aromatica a piacere per dare un tocco di verde: timo, basilico, menta, origano... quel che c'è o che ci ispira.
-ricetta-
300 g orzo
1 grappolo di pomodori maturi
6 ovette di quaglia sode
1 porro
qualche foglia di erba aromatica a piacere
sale, pepe, olio evo
Metto a lessare l'orzo in acqua bollente e salata. Lo scolo quando è tenero, lo allargo in un vassoio e lo faccio intiepidire.
Nel frattempo, la cottura dell'orzo è lunghetta, preparo il ristretto di pomodori facendo semplicemente asciugare tutta l'acqua dei pomodori a calore vivo in una padella, mescolandoli di tanto in tanto.
Quando sono asciutti e ridotti li condisco con qualche goccia di Piripiri o Tabasco, o peperoncino in pasta o polvere.
Pulisco e lavo bene il porro, lo affetto sottilissimo e lo faccio appassire in una padellina, unendo un filino d'olio, salandolo leggermente solo al termine.
In una bella terrina (questa è un pezzo di mezzo secolo fa di Vietri) metto l'orzo condito col pomodoro, le erbe aromatiche (basilico, menta e timo), il porro, un goccio d'olio e pepe.
Spargo qua e là le uova sode a spicchi e lascio riposare un pochino.
Ho notato che ci sono dei nuovi followers cui do volentieri il benvenuto!
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2 commenti:
Sono un po' assente, pero' leggo sempre questa ricettina va bene anche per me che sono a dieta.
e soprattutto, per una volta, non contiene formaggio!
al Doc è piaciuta molto...
ciao S.... :-*
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