Arriva per me il tempo di andare in vacanza e nel cesto della frutta secca sono rimaste alcune manciate di noci, mandorle, nocciole e arachidi.
Al rientro in ottobre ci saranno i frutti dei nuovi raccolti, così ogni anno si ripropone il dilemma di come utilizzare quelli vecchi prima che irrancidiscano.
Qui da me la frutta secca viene normalmente consumata tutto l'anno, le sue innumerevoli proprietà salutari preservanti da cardiopatie, infarto, osteoporosi, nonchè ipocolesterolemizzanti e con un basso indice glicemico, la ricchezza di magnesio, potassio, calcio, vit del gruppo B ed E, di acidi grassi polinsaturi come il linolenico (contenuto solo nelle noci e fondamentale per il nostro organismo), ma pure di polifenoli con le loro proprietà antiossidanti, ne fanno un utile complemento alla dieta quotidiana, purché non se ne abusi.
Circa 50 g di frutti al giorno non possono fare che bene....sempre che non si sia allergici!
Nel mio cesto non mancano mai noci, mandorle e nocciole.
Pertanto ieri pomeriggio ho atteso che la terrazza fosse in ombra poi mi sono armata di schiaccianoci e ho sgusciato tutto, controllando che i frutti fossero sani, senza macchie d'olio che sono segno di vetustà.
Stamattina ho preparato il composto base per una salsa, tipo quella genovese alle noci con cui si condiscono i pansotti, che userò quest'inverno per condire della pasta corta o dei tortellini 'poveri' come i casoncelli.
Ne preparo in abbondanza senza ultimarla, quello lo farò di volta in volta man mano che mi servirà.
-ricetta-
400 g frutta secca mista
15 foglie di salvia fresche e tenere, 2 rametti di maggiorana
2 spicchi di aglio
un pizzico di cannella, uno di noce moscata e uno di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di sale, pepe nero e poco olio evo
Metto nel cutter tutti gli ingredienti tranne l'olio e frullo a secco. Otterrò un composto granuloso cui per ultimo unirò 50 ml di olio evo frullando ancora.
Prendo dei contenitori piccoli per il freezer, o sacchettini, e in ognuno peso circa 100 g di composto.
Chiudo bene e congelo.
Ogni porzione basterà per 6/8 persone.
Quando sarà il momento di usarla per condire, ad esempio, dei garganelli, dopo aver fatto scongelare la porzione la verso in un piccolo frullatore, di quelli che sminuzzano finemente (vanno benissimo quegli aggeggi che servono per fare gli omogeneizzati), aggiungendo 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 50 ml di panna fresca e un pizzico di pepe.
Metterò il trito in una capace terrina diluendo con un mestolino di acqua di cottura della pasta che condirò in seguito, un po' come si fa col pesto di basilico che non va assolutamente cotto.
E' un sughetto molto sostanzioso, da usarsi preferibilmente nella stagione fredda.
Alle noci non tolgo la pellicola se non quella che si sfoglia naturalmente perchè i gherigli si sono un po' seccati col tempo...mi piace la nota leggermente tannica che lascia in retrogusto, ma chi non lo amasse può procedere alla (noiosissima) pelatura passandole un po' in forno caldo e poi strofinandole con un canovaccio.
Nella foto, sia il composto grezzo che quel che ne risulta una volta passato fine prima dell'aggiunta dell'acqua di cottura.
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