sabato 15 ottobre 2016

Sformato di farro con crema di verdure e parmigiano

Ogni tanto una ricetta salutare, a base di granaglie di categoria superiore, ci sta.
Come questo sformato di farro, originariamente pensavo di farne polpette ma una volta che ho mescolato tutti gli ingredienti non me la sono sentita di friggere e mi sono detta che se versavo tutto in uno stampo imburrato e infarinato l'idea poteva non essere malvagia e sicuramente più leggera, oltre che meno laboriosa.
È piaciuta molto, pertanto ve la propongo. A volte mangiare sano non vuol dire per forza castigarsi.
Naturalmente io ho usato asparagi perché erano di stagione, ma la crema da mischiare al farro per dargli cremosità e sapore può essere fatta di qualsiasi verdura, dalle zucchine ai piselli, fave, carciofi, melanzane, persino peperoni. Vedete voi. Basta sbollentarle e frullarle con una frusta a immersione per ridurle in crema.
Abbinamento azzeccato con un Verdicchio Classico Riserva del 2006, il Podium di Garofoli che non vede l'ombra di legno.
Dosi per 6
-ricetta-
200 g farro perlato
100 g crema verdure
2 cipolle tritate
1 l brodo
4 sottilette/ fette di formaggio
100 g parmigiano grattugiato
50 g burro
4 tuorli
semola
Metto a bagno il farro per circa 1 ora. Nel frattempo preparo il brodo vegetale e la crema di verdure, ne basta una ciotolina pari a 100 grammi.
Imburro e rivesto di semola uno stampo da plum.
In un wok rosolo le cipolle con metà burro, le bagno con poco brodo e continuo la loro cottura per 15', poi aggiungo il farro scolato e verso del brodo. Proseguo la cottura mescolando di tanto in tanto, aggiungendo brodo man mano e a 5' dalla fine, il farro cuoce in circa 30', completo con la crema di verdure.
Devo ottenere un composto cremoso ma non brodoso al quale incorporo subito il restante burro e il parmigiano.
Non appena è intiepidito verso i tuorli. Mescolo bene il composto e ne verso nello stampo preparato, copro con le sottilette e completo con l'altra metà del farro.
Metto tutto in forno caldo, a 180°, per 20' circa. Le uova devono rapprendersi e dare consistenza allo sformato, così che una volta rovesciato su un piatto si possa tagliare a fette spesse.



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