giovedì 31 marzo 2022

Rotolo di uova e spinaci

Antipasto o secondo? Saranno il numero e lo spessore dei tranci a stabilirlo. Una ricetta adatta a entrambe le occasioni, come ho potuto testare nel fine settimana, sempre accompagnata da una fresca insalata primaverile. Il rotolo si può comporre con uno-due giorni di anticipo, una comoda soluzione per lavorare meno se si devono preparare altre varie cose. In ogni caso un giorno di riposo in frigo (se avete tempi stretti anche una sola notte) lo consiglio assolutamente. Ho mescolato una fresca robiola con ricotta ma, se preferite, potete usare tutto formaggio spalmabile. Ho scelto cheddar a fette, oltre che per il suo sapore, perché ha lo stesso colore del salmone.

Conosco molti vegetariani che mangiano i pesci affumicati. Se preferite una ricetta senza pesce, potete non metterlo e aggiungere più fette di formaggi a pasta dura ma saporiti.

-ricetta-

5 uova

500 g spinaci freschi

100 g robiolina

50 g ricotta

50 g grana/parmigiano grattugiato

100 g salmone affumicato

6 fette di cheddar

40 g pesto (spinacini, rucola, classico)

sale e pepe

pochissimo olio evo

Mescolo in una ciotola le uova col pesto, i formaggi e gli spinaci che ho prima scottato, strizzato bene e tritato. Regolo di sale e pepe e stendo il composto su una placca rettangolare rivestita di cartaforno unta con pochissimo olio. Livello con una spatola e faccio cuocere 15' in forno a 190°. Spengo e apro lo sportello del forno, dopo una decina di minuti copro la placca con uno strofinaccio pulito e aspetto altri 5' prima di spostare il rettangolo verde su un nuovo foglio di cartaforno. In questo modo la frittata stesa non si secca e arrotolandola non si romperà.

Ricopro la superficie più verde con fettine di cheddar e col salmone affumicato, aiutandomi con la carta formo un rotolo partendo dal lato lungo, lo avvolgo ben stretto e lo chiudo con altra carta forno.

Lo ripongo in frigorifero e lo faccio riposare minimo una notte, fino a due giorni. Per servirlo, lo riporto a temperatura ambiente per un'ora circa, quindi elimino la carta e lo affetto, accomodando le fette su uno strato di insalatine miste.

venerdì 25 marzo 2022

Hamburger di vitello impanati


Tutti ce ne siamo accorti. I prezzi degli alimentari, complice sta guerra che non ci tocca da vicinissimo ma ci toglie comunque sonno e serenità, sono saliti alle stelle. Quando la mattina esco per fare la spesa non è più come prima, che partivo con una certa idea in testa e cercavo quello che mi sarebbe occorso annotato nella lista. Adesso entro nel market più vicino a casa e cerco nei banchi i prodotti che -per fortuna- mettono in offerta al 40/50%, perché hanno una scadenza vicina. Da lì mi faccio un menu in testa e procedo. Settimana scorsa 'saldavano' mini hamburger di vitello del peso di 40 g cadauno. Ne ho prese due confezioni. Un giorno ho preparato piccoli panini al latte con salse, formaggio e lattuga. Però non sono mai stata una hamburger addicted. Con la seconda confezione, che comunque sarebbe scaduta di lì a 4 giorni, ci ho fatto delle cotolette, cotte nel burro chiarificato. Volete mettere la differenza?? Mille volte meglio i secondi! Golosissimi, piacciono a grandi e bambini. E hanno un costo irrisorio. 2,70 € per 6 mini hamburger. Un prezzo ragionevole, pur aggiungendo pangrattato e uovo. Insomma: di questi periodi con un poco di ingegno risparmiare si può. Basta adattarsi, scegliere alternative economiche e usare fantasia. Ho specificato carne di vitello, a me le cotolette di manzo non sono mai piaciute. 

-ricetta-

mini hamburger di vitello

uovo

pangrattato, sale

olio o burro per friggere

Passo gli hamburger nell'uovo sbattuto con un pizzico di sale. In una ciotola accanto ho messo del pane grattugiato, ci passo gli hamburger e li rivesto bene. Una volta tutti pronti li friggo in abbondante olio di semi oppure in burro chiarificato (mio marito lo gradisce di più).

lunedì 21 marzo 2022

Puntine di maiale nella slow cooker


Possedete una pentola a cottura lenta? Le slow cooker sono un valido aiuto in cucina perché cucinano a temperature non superiori agli 80/90° e hanno una resistenza che consuma pochissimo, il che consente cotture prolungate con un dispendio energetico irrisorio, che di questi tempi non è cosa da poco! Io la uso moltissimo per spezzatini e brasati, umidi e stracotti. E per i miei brodi di ossa che faccio cuocere sino a 36 ore, concentrando i nutrienti e ricavandone brodi scuri e saporiti, ricchi di collagene, dei quali mi nutro per tutto l'inverno. Coi residui -se trovo ossa di ginocchio- preparo gustosi nervetti, oppure fondi concentrati che frullo e conservo nel congelatore, da usare in altre preparazioni. 
Di recente ne ho acquistato una più piccola per fare la polenta: la imbastisco la mattina alle 9 e per ora di pranzo è pronta una polenta succulenta, cotta per oltre 3 ore, che ha richiesto di essere rimescolata massimo due volte! Volete mettere la comodità, dal momento che uso farine 'grosse' di mais rosso, rostrato, semi integrale - che di loro richiedono almeno 90' di cottura-? In ogni caso un altro piatto, che ho scoperto l'autunno scorso, è come cuocere le puntine di maiale senza grassi e senza dover fare nulla. Basta solo insaporirle due ore prima e poi metterle nella pentola. Impostare e partire. Per 5 ore si può andare a fare un giro, dormire... quello che si vuole. Al termine la carne sarà cotta e profumata, assolutamente priva di grasso. 
Buona primavera a tutti. Speriamo ci possa portare un po' di pioggia per spazzare via la polvere che ci sommerge, ristori i nostri corsi d'acqua e le campagne e... porti pace nel mondo.

Io faccio così per 4 persone

-ricetta-

1 kg di puntine piccole e ben rifilate dal grasso evidente

sale della strega

olio evo per ungere la pentola

Massaggio le puntine col mio sale aromatico e due gocce di olio evo, le lascio riposare al fresco per due ore. Poi le inserisco in piedi nella pentola, di cui ho oliato il coccio, e avvio la cottura per 5 ore in modalità high senza mai aprire il coperchio.

Non faccio più niente. Al termine appoggio le puntine sulla polenta ed eventualmente le passo 5' sotto il grill rovente. Le servo con contorni a piacere e altra polenta fumante.

 

giovedì 3 marzo 2022

Lesso di stinchi di maiale affumicati


Circa un mese fa mi trovavo in montagna. Quest'anno, dopo aver saltato quella del 2021 causa pandemia, non ci siamo accontentati di una sola settimana. Ci abbiamo aggiunto qualche giorno e non sono mancati i fedeli amici, che ci fanno compagnia da oltre 25 anni. Una sera, per salutarne alcuni che sarebbero ripartiti il giorno dopo e dietro unanime richiesta, ho preparato gli stinchi bolliti. Per 7 persone ce ne volevano due. Il macellaio mi ha consigliato di cuocerli lentamente per non meno di 3 ore e così ho fatto, preparando un brodo profumato con carota, porro (quello avevo e non acquistavo certo un sedano intero per usarne una costa), cipolla e un bel pezzo di zenzero. Fortuna che in dotazione nella cucina c'è una pentola capiente! Sono venuti spettacolari. Li ho serviti con salse varie: senape, rafano piccante, maionese e la mia super salsa che li mescola tutti e tre, è la più gradita, sporcata da pochissima rubra piccante.

Beh, vi ho già detto quasi tutto... aggiungo l'essenziale.

-ricetta-

stinchi affumicati di maiale

carota, cipolla, verde di porro e zenzero

Metto a scaldare abbondante acqua, in una pentola grande, col verde del porro, le due carote, una cipolla divisa a metà e una bella radice di zenzero a fette. Non occorre sale perché gli stinchi così conciati sono saporiti a sufficienza. Lascio sobbollire per 25' poi metto la carne e quando riprende il bollore abbasso la temperatura e proseguo la cottura per 3 ore abbondanti, col coperchio non del tutto sigillato.

Lascio intiepidire nel brodo e poi servo a pezzi, lasciando la cotenna che, per chi la gradisce, è squisita.

Il brodo avanzato l'ho messo fuori al freddo della notte, la mattina ho eliminato lo strato di grasso che si era rappreso e l'ho riutilizzato per una fumante zuppa d'orzo. Il suo sapore affumicato era l'ideale.

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