martedì 13 dicembre 2022

Torta di zucchine in padella, con fiordilatte affumicato


Buondì. Legata alla necessità di risparmiare tutto il possibile sulla bolletta del gas, essendo io dotata di un forno che si alimenta con metano, esperimento ricette che altrimenti cuocerei tradizionalmente in esso. Questo tortino l'ho cotto in padella ed è venuto benissimo pur utilizzando una minima fiammella, con costi decisamente inferiori a mezz'ora di forno tradizionale. Dentro oltre a zucchine grattugiate ho messo un po' di quello che avevo... pochi datterini a dadini (al loro posto potete mettere qualche falda di pomodorino essiccato), un cucchiaino del mio sambal per salare e dare sprint e, tra uno strato e l'altro di zucchine, fettine di fiordilatte affumicato appena arrivato da un piccolo caseificio campano. La spedizione, non per colpa del produttore, ha avuto un po' di traversie e il pacco è arrivato appena in tempo con la scadenza naturale. Il che ha significato consumare nel minor tempo possibile i prodotti, prima che si rovinassero irrimediabilmente. Per mia/loro fortuna le rigide temperature hanno dato una mano e tutto è ancora perfettamente conservato ed edibile, a tre giorni dalla scadenza.

Le zucchine non erano male, pur non essendo di stagione hanno un buon sapore e una buona consistenza, nonostante le dimensioni non piccolissime. Le dosi sono per 4 persone.

-ricetta-

3 zucchine medio/grandi, grattugiate

1 mozzarella affumicata

2 uova piccole

parmigiano grattugiato

sale aromatico, qualche dadino di pomodorino, sambal o pasta di peperoncino

olio evo o burro, sale e pepe

In una boule mescolo le zucchine, ho usato la grattugia coi fori grandi, un po' di formaggio grattugiato, le due uova, un cucchiaio di sambal e qualche dadino di pomodorino. Mescolo bene e verso metà del composto in una padella ben imburrata/oliata. Ricopro la superficie con la mozzarella a fettine e faccio un nuovo strato di zucchine che spolvero con abbondante parmigiano grattugiato.

Pongo la padella sul fuoco a fiamma bassissima (io uso quelle doppie) e faccio cuocere per circa 15' o fino a che non si è formata una bella crosticina, quindi giro le padelle e procedo con l'altra parte, che richiederà qualche minuto di meno. Una volta pronta la servo a spicchi. È buonissima anche tiepida.

La foto finita non sono riuscita a farla... mannaggia alla memoria!



domenica 27 novembre 2022

Mousse di pesche e panna con savoiardi

Un dessert al bicchiere si può fare ovunque, basta avere a disposizione un frigorifero, se fa caldo. Quando le temperature restano al di sotto dei 10° va bene anche un ricovero all'esterno. Io ricorro a questi dolci al cucchiaio quando non ho/non posso usare il forno. Al posto delle pesche si può usare altra frutta, a seconda della stagione andranno bene puree di mele, pere, prugne, banane, kiwi, ananas. La mia è stata una scelta obbligata, mi sono ritrovata pesche di bell'aspetto e pagate care... che però erano sassi quasi insapori, avendo per certo sofferto temperature di conservazione troppo basse. Mi spiaceva buttare 5 pesche per le quali avevo speso 5€! Ho rimediato cuocendole con poco zucchero e frullandole. Una volta preparata la purea il resto dell'assemblaggio è stato facile per un risultato leggero e gradevole, soprattutto d'estate o come fine pasto dopo portate impegnative.

Le dosi sono per 4

-ricetta-

5 pesche (le mie bianche)

200 ml panna fresca

8 savoiardi

alchermes

zucchero semolato e a velo

Sbuccio le pesche, le mie erano così dure che ho usato un pelapatate, elimino il torsolo e le faccio a pezzi. Le metto in un pentolino assieme a qualche cucchiaio di zucchero, pongo sul fuoco e faccio sobbollire mescolando ogni tanto sino a che non sono tenere. Dovessero asciugare troppo le bagno con qualche cucchiaio di acqua. Faccio intiepidire e le frullo, lascio completamente raffreddare la purea.

Compongo i bicchieri: preparo una bagna di alchermes e acqua in parti uguali, metto un cucchiaio di purea sul fondo dei bicchieri, l'altra la mescolo a panna montata con un cucchiaio di zucchero a velo e ottengo la mousse. Lungo le pareti dei bicchieri dispongo 3 mezzi savoiardi che ho passato velocemente nella bagna. Riempio gli spazi con la mousse di pesche, batto i bicchieri su un tagliere per far assestare e completo con pezzetti di savoiardi bagnati disposti sopra. Sigillo con pellicola e metto in frigorifero per almeno 6 ore. Possono rimanere fino a due giorni. Un dessert fresco e leggero.

martedì 22 novembre 2022

Polpette coi funghi


Buondì. Questo che vi propongo non è un secondo di polpette con contorno di funghi, perché questi ultimi, un bel po' di champignon che ho trovato in offerta, li ho tritati mescolandoli al macinato. Ne sono uscite polpette morbide e profumate che abbiamo onorato stappando una bottiglia di vino rosso siciliano, il Perricone di Feudo Montoni. Il tutto gustato alla fine del mese di ottobre, scaldati dal sole ancora caldo, in terrazza.

Non mi resta che spiegarvi il procedimento. 

-ricetta-

stesso peso di macinato misto e funghi champignon (cremini nel mio caso, 400 g + 400 g)

scalogni

carota lessata

prezzemolo fresco tritato

sale, pepe

olio evo, farina, uovo

Con i funghi preparo una duxelle: li trito e li salto in padella con  olio e scalogno tritato, spolverati di sale e pepe, non appena si sono un po' ridotti spengo la fiamma e faccio intiepidire. 

Li mescolo al macinato con altro scalogno e prezzemolo tritati finemente e la carota lessata e schiacciata -ne avevo una avanzata da un brodo-. Regolo di sale e pepe e assemblo le polpette aiutandomi eventualmente con un po' di uovo, ma non uno intero. Le passo nella farina e le friggo lentamente e poche alla volta in una padella con olio caldo sino a che non hanno fatto una bella crosticina. Le servo calde o tiepide con un contorno di stagione... avevo una bella zucca che ho arrostito in padella, peccato non avesse un grande sapore. Ci siamo consolati con un buon calice di Perricone.


domenica 20 novembre 2022

Pera williams allo zafferano con budino di amaretti e cacao

Un dessert da preparare con un po' di anticipo, semplicemente perché bisogna cuocere le pere nello sciroppo allo zafferano e preparare i bunet o i budini al cacao e amaretti. Una volta che sono pronti entrambi, adesso che fa freddo si conservano anche due giorni fuori, assemblare il dessert è facile e veloce. Cuocio i bunet a bagnomaria in stampi monoporzione o da dividere in più parti -con dosi doppie ne avevo cotti 10 in cocottine da crème caramel e l'avanzo in due ciotole da 4 porzioni-. Le pere williams le ho volutamente scelte sode e non troppo grandi e poi le ho cotte in uno sciroppo leggero di zucchero profumato allo zafferano. Un successone con poco.

Dosi abbondanti per il bunet per 6 porzioni, calcolate una pera a testa.

-ricetta-

Per il bunet:

4 uova piccole e 4 cucchiai di zucchero, 100 g amaretti, 40 g cacao amaro, 30 g cacaco dolce, 500 ml latte fresco, un pizzico sale. Caramello per gli stampi.

Per le pere:

4 parti di acqua e 1 di zucchero per lo sciroppo, 1 o 2 bustine di zafferano (per 500 ml acqua peso 125 g zucchero)

Preparo i budini di amaretti: trito nel robot gli amaretti, intiepidisco il latte. Sbatto le uova con lo zucchero e unisco i due cacao in polvere e gli amaretti. Aggiungo un pizzico di sale e verso il latte a filo mescolando senza fare grumi. Copro il fondo degli stampini con caramello e verso l'impasto riempiendoli per due terzi. Li alloggio in una grande pentola che li contenga comodi e verso acqua bollente sino a due cm dal bordo degli stampini. Metto sul fuoco e copro con un coperchio, facendo sfiatare appena appena. Lascio cuocere a fiamma bassa, l'acqua deve fremere per il tempo necessario affinché i budini si rapprendano senza cuocere troppo. Li lascio raffreddare scoperti dentro la pentola quindi li conservo al fresco sino al momento di sformarli. 

Preparo le pere allo sciroppo: le sbuccio conservando il picciolo, le immergo nello sciroppo tiepido e lascio sobbollire sino a che non sono tenere. Dipende dalla maturazione della frutta, non devono essere troppo mature altrimenti rischiano di sfaldarsi, alla fine devono potersi tagliare senza sforzo a tavola, per eliminare il torsolo senza problemi. Prendete una pentola piuttosto alta che le contenga bene così da essere coperte dallo sciroppo. Quanto allo zafferano molto dipende dalla qualità. Ultimamente trovo zafferani poco profumati, anche quelli delle migliori marche. Tingono ma quanto a sapore... 

Per servire sformo su un piatto il bunet e gli accosto la pera, un bel contrasto di colore e due sapori che si sposano alla perfezione.

giovedì 17 novembre 2022

Tempia coi ceci


A Milano era tradizione servire questo piatto povero a base di quinto quarto di maiale e legumi per il dì di mort, ovvero il 2 novembre. È il periodo giusto in cui si macella il maiale e nei secoli passati si recuperava tutto. Pare che nelle cucine di qualsiasi classe sociale non si disdegnasse questo piatto semplice e schietto, a base di testina di maiale e ceci. Una cottura lenta per ricavare una zuppa corroborante o un'insalata da servire tiepida, come ho preferito fare io e come amava prepararla mio papà.

Nella mia insalata non potevano mancare abbondanti anelli di cipolla rossa, marinati un paio d'ore nei miei aceti alla frutta. La preparazione è semplicissima. Lo so, non incontrerò il gusto di tanti... 

-ricetta-

testina di maiale a pezzi (musetto, guance, orecchie)

ceci cotti

1 cipolla rossa di Tropea

aceto alle fragole, lamponi o melagrana

sedano, carota e cipolla, alloro per lessare la testina

sale, olio evo, pepe 

Preparo una pentola con abbondante acqua e le verdure a pezzi per fare il brodo, metto anche una foglia di alloro e un pugno di sale, qualche grano di pepe. Accendo il fuoco e prima di aggiungere i pezzi di testa li passo sulla fiamma per eliminare le setole residue, che raschio con un coltello dopo aver fiammeggiato. Lascio lessare schiumando se occorre, fino a che infilando uno stecco questo non penetra senza sforzo. Faccio intiepidire nel brodo (che poi butto). Lesso i ceci tenuti a bagno per 24 ore.

Preparo l'insalata. Lascio in ammollo nell'aceto la cipolla affettata ad anelli. Scaldo la testina tagliata a pezzi con un poco del suo brodo. La scolo e la mescolo coi ceci scolati e la cipolla. Un bel giro d'olio e un po' di fiocchi di sale, una macinata di pepe e servo. Mio papà ci voleva assieme anche della salsa verde...

venerdì 4 novembre 2022

Polpette di pesce serra e zucchine

Buon mese di novembre a tutti e auguri a tutti i Carlo. Sarà davvero finito il caldo anomalo?

In vacanza, come se non bastassero le catture del consorte, un amico ci regala spesso i pesci serra che pesca a sua volta. Un vorace pesce predatore pelagico che assomiglia a una spigola ma con carni dal sapore diverso, con la pelle ricoperta di grosse scaglie che sono una maledizione per lo scarico del lavello! Lui non li vuole cucinare perciò me li posta ancora da eviscerare... Ho provato a cucinarlo in vari modi e alla fine ho trovato la quadra: sfilettato e tritato, unito a zucchine grattugiate, scorza di limone e un uovo ne ho ricavato gustosissime polpette. Tanto per passare un po' di tempo nelle lunghe giornate di maltempo e ozio obbligato.

Il pesce pesava circa un kg, testa e viscere comprese. Il limone l'ho staccato direttamente dalla pianta dell'amica Regina, più biologico di così...

-ricetta-

1 serra da 1 kg

1 limone non trattato

2 zucchine piccole

1 uovo

sale al pomodoro, pepe

olio per friggere e poca farina

Eviscerato, spellato e pulito da lisca e spine il pesce, ho tritato a coltello i filetti ricavati. Li ho mescolati in una boule con la buccia del limone grattugiata, l'uovo (ho scartato un pochino di albume), e le zucchine che ho spuntato e grattugiato con la grattugia a fori piccoli. Dato che lo avevo appena raccolto, ci ho messo anche un capolino di fiori di finocchietto selvatico, che cresce di lato a casa. Ho impastato il tutto condendo con sale e pepe e ho messo la ciotola in frigorifero per un paio d'ore. Poi ho formato delle polpette schiacciate, le ho passate nella farina e infine fritte in una padella con poco olio, facendole dorare da ambo i lati a temperatura sui 160°, perché il pesce e l'uovo avessero il tempo di cuocere. La foto finale me la sono dimenticata, sono volate via in un baleno!

mercoledì 26 ottobre 2022

Tortini di uova e verdure a bagnomaria


Siamo tutti in allarme per le future bollette di gas e luce. Si parla di aumenti insostenibili e stampa e  programmi radio-televisivi abbondano di consigli (ridicoli) su come sarà possibile limare qualche euro. Alcune sono vere perle di saggezza, come cuocere la pasta per ammollo... davvero una trovata assurda, provateci e mi direte. Persino la pastina in brodo viene male... 

Piuttosto, occorre pensare a come consumare meno coi forni -quelli sì che consumano un botto sia elettrici che a gas-, tanto che ho letto di alcuni fornai liguri che mettono a disposizione dal tardo pomeriggio il calore del loro forno per cuocere pietanze di casa, sempre che non intervengano i soloni a parlare di norme haccp! Ricordo che lo facevano mia nonna e mia zia in Veneto: negli anni 60, portavano al forno le focacce dolci di Pasqua e altre pietanze, a cuocere. Si torna all'antica. Ma qui per ora non conosco fornai che si propongono perciò mi sono industriata per cuocere questi tortini, che senza la ghigliottina delle super-bollette che ci pende sulla testa, avrei cotto come d'abitudine nel mio forno. Ho pensato al bagnomaria, che consuma una fiammella per mantenere il calore dell'acqua calda nella quale sono immersi gli stampini. Sapete che funziona egregiamente? E ve lo dice una che ha consumato già due forni e il terzo ha già 7 anni... Vi spiego come fare. Calcolate la quantità di verdure nelle uova come per fare una frittata al forno. Deve rimanere dell'uovo per legare le verdure.

-ricetta-

1 uovo per persona

verdure cotte, a piccoli pezzi (le mie erano un assortimento grigliato)

formaggio grattugiato (1 cucchiaio per persona)

sale speziato, pepe, olio evo, basilico

Sbatto in una ciotola le uova con sale, pepe e formaggio. Aggiungo le verdure che ho tritato a coltello, le mie erano anelli di cipolla, zucchine, pomodori e qualche fettina di melanzana. Ma potete farli come più vi aggrada, con verdure di vostro gusto. Io avevo quelle e le ho riciclate così. Imburro degli stampini e ci verso il composto senza riempirli troppo. Li trasferisco in un tegame capiente, che li contenga di misura, verso acqua bollente (uso il bollitore per fare prima) per due terzi della loro altezza, copro con un coperchio e metto su fiamma bassa quanto serve a far appena fremere l'acqua. Ogni tanto controllo e non appena il composto si è rappreso e resiste alla pressione sono cotti. Spengo e li lascio intiepidire prima di sformarli. Buonissimi!!!

venerdì 21 ottobre 2022

Rose di zucchine e formaggio di Langa

Buongiorno a tutti i buongustai che mi seguono con curiosità, molti di loro sanno che cucino con passione e che mi invento modi sempre diversi per accarezzare il palato degli amici che vengono a farci compagnia a tavola. Sempre all'isola d'Elba, mi diverto a preparare grandi piatti di verdure grigliate che non uso solo come contorno ma le riutilizzo nei sughi e per preparare antipasti o entrées.

Con nastri di zucchina grigliata ho preparato questi fiori a forma di rosa, farciti di sottili lamelle di formaggio di Langa a base di latte caprino e ovino, leggermente stagionato. Niente di difficile, anzi. Regolate il numero delle zucchine a seconda dei commensali, per ogni rosa servono 4 nastri e con la mandolina ne ricavo mediamente 8/10. Una /due rose per persona, dipende da cosa seguirà...

-ricetta-

nastri di zucchine grigliate

1 formaggio di Langa

olio evo

Stendo sul tagliere due nastri sovrapponendoli un pochino, sopra dispongo piccole fettine di formaggio e ricopro con altri due nastri. Avvolgo a rotolino formando una rosetta.

Quando sono tutte pronte le dispongo su un piatto e le condisco con qualche goccia di olio evo. Posso prepararle con un certo anticipo e lasciarle in frigorifero coperte da pellicola. Un buon calice di spumante italiano e via. 

lunedì 17 ottobre 2022

Ragù di tastasal e prataioli


Buongiorno a tutti! Rientrata all'ovile vi regalo una ricetta facile, ricca di sapore. Cosa potevo mai fare in vacanza sull'isola se una metà dei giorni è andata sprecata per maltempo? Qualcuno dirà che in vacanza i giorni non sono mai sprecati... infatti ho letto, ho letto e ancora letto un sacco di libri interessanti e ogni tanto, per far riposare gli occhi, mi dedicavo alla cucina. Pensate che pioveva e spuntava il sole con una certa regolarità, lasciando il tempo alla natura di produrre prataioli. Sì, avete capito bene. Sotto ai pini marittimi crescevano, ogni due-tre giorni, prataioli candidi e carnosi. Come prevedibile, li ho raccolti e man mano puliti, quando ne ho avuto una quantità dignitosa ci ho preparato questo sughetto, dandogli consistenza e sapore col tastasal, la pasta di salame fresca tipica del veronese. Il nome significa 'provare il sale', ovvero la si assaggia per verificare che la mistura di sale e spezie dei futuri salami sia quella giusta. A me piace consumarla scottata, come una salsiccia o carne trita, nei ragù diversi dal classico. Lo lascio bianco, non metto pomodoro né conserva, solo un cucchiaino del mio sambal, che oltre a rilevare il sapore con una lieve nota salata e piccante, lascia qualche briciolino colorato di rosso. Non avendo prezzemolo a portata di mano, condendo la pasta ho aggiunto un trito di foglie fresche di sedano. Se usate prataioli coltivati, gli champignon per intenderci, io preferisco i cremini, usatene 350 g. 

Le dosi sono per 6 persone/due paste condite.

-ricetta-

350 g tastasal/pasta fresca di salame

10 prataioli freschi/350 g champignon

2 scalogni, 1 spicchio aglio nero

olio evo e burro

50 ml vino bianco

sale, prezzemolo, sambal

Pulisco i funghi eliminando la parte finale del gambo e la terra. Li affetto. Trito gli scalogni e lo spicchio di aglio nero, se uso quello normale preferisco lasciarlo in camicia schiacciato col coltello, per poi eliminarlo.

Scaldo un filo d'olio e un pezzetto di burro in un tegame, rosolandoci aglio e scalogni, poi metto i funghi e li faccio appassire salandoli poco, e aggiungendo un cucchiaino di sambal. Non appena iniziano a ridursi di volume, li sposto su un piatto e verso nel tegame la pasta di salame sbriciolata che faccio rosolare, quando inizia a prendere calore la sfumo con il vino. Evaporato l'alcol rimetto i funghi, lascio insaporire 5', verso un mestolino di acqua e porto a cottura in circa 10'. Spengo e completo col prezzemolo tritato. Ottimo con pasta corta, malloreddus, pennette, gnocchetti.

Ci ho condito i malloreddus e li abbiamo abbinati a questo vino rosso tedesco, da uve rosse non meglio identificate, mediamente tannico, portato dall'amica bavarese trapiantata da oltre 50 anni sull'isola. Non sto a ricopiare l'etichetta, farei sicuramente errori, allego le foto, qui sotto.




venerdì 16 settembre 2022

La Caprese nel bicchiere



Io intanto parto... vado finalmente in vacanza, lasciando a malincuore le mie due pelosette nelle amorevoli mani di un'amica (insostituibile e dedicata) che loro sono abituate ad amare. Vi saluto con una ricetta estiva che spesso ho preparato nei mesi passati, fresca e semplice. Vi do appuntamento in autunno. Ciao a tutti. Aspettatemi senza dimenticarmi. Nel mentre, nella mia isoletta non smetterò di cucinare e, spero per il consorte e per gli amici che ne potrebbero beneficiare al nostro ritorno, pulirò tanto pesce.

Vista un paio di anni fa su una rivista di cucina francese, alla quale sono abbonata da un ventennio e più, ho spesso preparato questa caprese senza mai pubblicarla perché mi sembrava troppo normale. Eppure, quest'estate i miei vari ospiti l'hanno gradita e osannata neanche avessi fatto chissà cosa! Perciò, a loro uso e consumo, ora ve la racconto. Ogni volta cambio qualcosa, dipende dai pomodori che trovo- datterini, ciliegini, gialli, viola, neri-, dai fiordilatte, mozzarelle di bufala oppure stracciatella e burrata. Lasciate spazio anche voi alla fantasia e usate i pomodori che avete/preferite, così come i formaggi. L'importante è che i pomodori riposino nel condimento per circa due ore e che le mozzarelle siano asciutte, ovvero scolate dal latticello qualche ora se non la sera prima. Poi condite anche loro in anticipo per un risultato da applausi. Scegliete bicchieri larghi e non troppo alti e serviteli con un cucchiaino per raccogliere i dadini e il succo. Per questa ricetta sono certamente un plus la polvere di capperi, il sale al pomodoro e l'aceto di fragole. Tutte queste preparazioni le trovate tra le mie ricette; quest'anno il sale al pomodoro ho preparato in media ogni 10 giorni.

Le dosi? regolatevi a seconda dei commensali, io vi metto quelle per 6/7 persone.

-ricetta-

400 g pomodorini misti, anche colorati, maturi

1 bocconcino di fiordilatte, 1 di bufala, stracciatella o burrata, primosale

olio evo e al basilico 

sale al pomodoro, polvere di capperi, origano secco, aceto di fragole

foglioline di menta e/o basilico

Per prima cosa scolo le mozzarelle varie dal siero e le lascio asciugare coperte. Le taglio a dadini, le condisco con olio evo e lascio riposare.

Riduco i pomodori a dadini, li condisco con Olio evo al basilico, sale al pomodoro, polvere di capperi e origano. Mescolo, copro e lascio riposare per due ore.

Compongo i bicchieri solo prima di servire in tavola. Metto due cucchiai di pomodori, distribuisco il loro sughetto e sopra divido le mozzarelle a dadini, per ultima burrata o stracciatella. Un ultimo giro d'olio evo e una fogliolina di basilico o menta. Servo con taralli, sfoglie di grano o grissini.



venerdì 9 settembre 2022

Torta di riso salata, con verdure grigliate

Benvenuto settembre, finalmente qualche temporale e acqua dal cielo a dissetare la terra riarsa da oltre due mesi siccitosi e caldissimi. Il giardino ringrazia e il fiume, benché non si percepisca un aumento del livello dell'acqua, si riossigena a favore della fauna che lo abita. Tra uno scroscio e l'altro riusciamo a goderci serate piacevoli e fresche in terrazza.

Un bel numero di ospiti a cena e una ciotola di verdure alla griglia avanzate. Come si combinano le due cose? Con una ricetta che consente anche alla padrona di casa di indulgere in conversazioni a tavola senza dover cucinare espresso. L'argomento di buona parte della serata di ieri è stata The Queen Elisabeth II. La sua dipartita scuote il mondo intero. Quando sono venuta al mondo lei era già saldamente alla guida del suo regno e ora... io sono entrata nella terza età e lei a momenti sfiorava il secolo! Buon viaggio Lilibeth...

Le dosi di questa torta salata di riso sono per molte persone nonostante solo 300 g di riso. Diciamo una decina, se la portata è preceduta e seguita da altro. Una ricetta semplice e molto gustosa per la quale ho usato avanzi di verdure che avevo grigliato -qualche fettina di zucchina, due fette di melanzana, una ventina di pomodorini confit, una grossa cipolla di Tropea e due peperoni corno (rosso e giallo). Se non avete verdure grigliate potete saltare verdure fresche a pezzetti in una padella con un filo d'olio, ma il sapore non sarà lo stesso! Ho usato due avanzi di formaggio -una caciotta e un provolone calabrese, per un totale di poco più di 100 g.

-ricetta-

300 g riso (ho usato un Arborio della Maremma)

500 ml acqua

verdure grigliate

5 uova

100 g avanzi formaggi piuttosto saporiti

50 g grana grattugiato

sale, pepe e olio evo

Metto a scaldare l'acqua in una casseruola, quando bolle aggiungo poco sale e il riso, mescolo e copro, abbasso la fiamma e faccio cuocere sino ad assorbimento di tutto il liquido. Mentre il riso intiepidisce preparo le verdure a tocchetti, e riduco il formaggio a cubetti. Sbatto le uova in una ciotola e le salo un pochino (ho usato il mio sale al pomodoro), verso i formaggi e il grattugiato, le verdure e il riso. Rimescolo bene e trasferisco tutto in uno stampo (scegliete quello che preferite, tondo o rettangolare) che ho rivestito di cartaforno bagnata e strizzata, leggermente unta e spolverata di pane grattugiato. Livello la superficie, spolvero con poco pangrattato e un filo di olio.

Inforno a 180° per 35'. Quando è tiepida la sformo, elimino la carta e la porto in tavola a spicchi o quadrotti. È buona sia tiepida che fredda.

domenica 28 agosto 2022

Tiramisù Paradiso ai mirtilli

Preparare dolci senza forno in estate è quasi imperativo. Con 35° chi ha il coraggio di scaldare ulteriormente casa? Non io. Pertanto ho preparato molti dolci al cucchiaio cercando comunque di farli leggeri, per quanto possibile, alleggerendo le creme con ricotta o yogurt. In più, spesso ho usato basi pronte, dalle tortine Paradiso di una nota pasticceria pavese, a basi pronte di torte da colazione, che trovo in offerta al market vicino a casa perché a scadenza ravvicinata. Sono perfette per fare dolci veloci. La torta Paradiso di questa coppa era una di quelle in offerta al 40% di sconto. L'ho usata come base, entrava perfettamente nella grande coppa, ben imbevuta di caffè e alchermes. La crema l'ho alleggerita mescolando ricotta cremosa al mascarpone e ho aggiunto una vaschetta di mirtilli per dare un po' di acidità. Le dosi sono per 8

-ricetta-

una base dolce Paradiso da 20 cm

2 uova freschissime

60 g zucchero

250 g mascarpone

250 g ricotta cremosa

150 g mirtilli

200 ml caffè forte

40 ml alchermes

vaniglia, cacao

Preparo il caffè, lo allungo col liquore e intanto che si raffredda mi dedico alla crema. Sbatto le uova con lo zucchero rendendole gonfie e spumose. Aggiungo delicatamente prima il mascarpone e poi la ricotta setacciata. Ottenuta una crema soffice la profumo con della vaniglia (io uso l'essenza alcolica).

Compongo la coppa mettendo sul fondo un po' di crema e sopra la torta paradiso che ho tagliato a metà e bagnato di caffè. Sopra faccio uno strato di crema e dispongo alcuni mirtilli. Ricopro con l'altra mezza torta sempre bagnata di caffè, spolvero di cacao amaro e completo col resto della crema e i mirtilli. Metto in frigo per qualche ora prima di servire. Meglio ancora farla il giorno prima.

venerdì 26 agosto 2022

Torta di fiori di zucca e acciughe


Come al solito è arrivato il vicino che ha l'orto, con una busta piena di fiori di zucchina. Avevo ospiti, il menu era già tutto pronto ma i fiori deperiscono alla svelta. Non avevo voglia di mettermi a friggere perciò ho pensato di stenderli su una teglia unta e coprirli con formaggio, acciughe e uova sbattute. Meno di 20' in forno ed ecco pronta una torta 'senza glutine', piena di sapore. Scegliete una teglia larga e bassa, così le uova ci mettono poco tempo a rapprendersi, i fiori non hanno bisogno di tanto tempo per cuocere e la mozzarella non deve seccare. Non ho aggiunto sale alle uova perché ci sono le alici a dare sapidità. Dosi per 4

-ricetta-

20 fiori di zucchina

3 uova

2 fiordilatte

1 vasetto di alici sott'olio

poco olio evo

Ungo bene una teglia da forno larga e bassa. Ci dispongo i fiori (me li porta già pronti, aperti, privi di calice e pistillo) a raggiera, e altri ancora sopra a pezzi, devo formare uno strato pieno, sopra distribuisco le alici a pezzetti e i fiordilatte a bocconcini. Sbatto le 3 uova e le verso nella teglia. Inforno a 190° per 15'. Il tempo che le uova si rapprendano formando una galletta che posso servire a spicchi non bollente ma neanche fredda, morbida e fragrante con il formaggio che ancora fila.

martedì 23 agosto 2022

Messicani di coppa in gelatina


Quando faceva molto caldo mi sono industriata a preparare piatti freddi che potessero soddisfare il palato senza dover usare il forno; cucinavo nelle prime ore del giorno o la sera. Mi è tornata in mente una ricetta che preparava sempre mia suocera e l'ho rifatta per fare una sorpresa a mio marito. Questi messicani, di cui ovviamente ho scordato di fare la foto finale, hanno bisogno di qualche ora di frigorifero per far rapprendere la gelatina. Se non vi dovesse piacere potete non metterla e servirli tiepidi dopo averli cotti in padella. Scegliete un pezzo di coppa di maiale che non abbia troppe parti grasse e fatene delle fettine molto sottili, così cuociono in fretta.

-ricetta-

12 fettine di coppa 

300 g di spinaci/erbette, lessati e strizzati

60 g formaggio grattugiato

100 g salsiccia a nastro

1 tuorlo

sale, pepe, buccia di limone grattugiata

gelatina

olio evo, vino bianco

Trito a coltello le erbette e le mescolo in una terrina con il tuorlo, il formaggio, la salsiccia sgranata, insaporisco con un po' di sale e pepe e la buccia di limone grattugiata. Stendo le fettine di capocollo su un tagliere, le appiattisco col batticarne e su ognuna appoggio un po' della farcia preparata. Le avvolgo a sigaretta ripiegando bene i bordi laterali. Se li chiudete bene non bisogna metterci lo stecchino perché non si aprono in cottura. Quando sono tutti pronti scaldo un velo d'olio in una padella e li faccio rosolare da ogni lato prima di sfumarli con un po' di vino bianco. Evaporato l'alcol abbasso la fiamma e li porto a cottura. Ci vogliono pochi minuti. Li faccio intiepidire e poi li trasferisco in una pirofila che li contenga di misura. Preparo la gelatina, io ho usato quella in blocchetti aromatizzata con succo di limone, la verso sugli involtini e metto tutto a rassodare in frigorifero per almeno 4/6 ore.



venerdì 12 agosto 2022

Baccalà con cipolline caramellate

Altro piatto fresco, gustoso e semplice. Un'insalata fredda di petali di baccalà condita da ottimo olio evo e cipolline cotte in agrodolce. Si prepara in pochissimo tempo, nel quarto d'ora che il baccalà, precedentemente dissalato si cuoce, preparo le cipolline. Una volta condita, l'insalata si conserva anche 24/48 ore in frigorifero.

-ricetta-

700 g baccalà sotto sale

500 g cipolle borettane

aceto di melagrana, zucchero di canna

sale, olio evo, pepe, salsa verde

Dopo aver tenuto a bagno il baccalà per 2/3 giorni in acqua fresca, cambiandola spesso, scaldo una pentola d'acqua e quando bolle calo il baccalà e spengo la fiamma. Copro con un coperchio e lascio in cottura per 15'. Lo lascio intiepidire nella pentola, quindi elimino pelle e lische residue e lo sfoglio in petali.

Pulisco le cipolline, spesso si trovano già pelate, le divido in due oppure in 4 parti se sono grandi, e le metto a cuocere in una padella con un po' d'olio e sale. Le faccio rosolare qualche minuto prima di spolverarle di zucchero e bagnarle con circa 100 ml di aceto. Lascio un po' evaporare e poi porto a cottura.  Il sugo deve restringersi e le cipolle devono cuocere senza disfarsi. Io le avevo fatte il giorno prima, a causa del caldo preferisco cucinare nelle primissime ore del giorno.

È il momento di condire: in una terrina metto il baccalà e le cipolle sfogliate. Aggiungo pepe, un giro d'olio e un cucchiaio di salsa verde -io ne tengo sempre a disposizione in freezer (la preparo e la congelo nelle vaschette del ghiaccio)- e il gioco è fatto. Meglio lasciare un'ora a temperatura ambiente prima di servire. Un ottimo secondo ma anche un antipasto, in porzione ridotta.

venerdì 5 agosto 2022

Cetrioli marinati in aceto balsamico


Con queste giornate calde cerco di proporre, ai nostri numerosi ospiti che temerari sfidano il grande caldo, piatti stuzzicanti e per quanto mi è possibile freddi. Le verdure sono in pole position. Per questo contorno ho preso ispirazione da una ricetta letta in un gruppo di cucina modenese/bolognese, scambiando le cipolle di Tropea coi cetrioli, visto che ho trovato quelli da conserva, a buccia sottile. Il procedimento è facilissimo e veloce, basta calcolare 24 ore di riposo nella salamoia di aceto balsamico e olio di semi. Ho usato olio di vinaccioli al posto di quello di mais com'era suggerito dalla ricetta e ho scambiato il balsamico di Modena con un balsamico friulano a base di mele, regalatomi da un amico che vive a Trieste. Un contorno stuzzicante e alternativo.

-ricetta-

3 cetrioli medi

aceto balsamico q.b.

olio di semi di vinaccioli q.b.

sale in fiocchi

Lavo e asciugo i cetrioli, li taglio in 4 lunghi spicchi e li accomodo in una vaschetta spolverandoli di sale e coprendoli con aceto e olio in parti uguali. Ho usato 150 ml per ciascuno, mescolandoli in una ciotolina.

Chiudo la vaschetta e ripongo in frigorifero per un giorno intero. Li scolo e li servo con carne, pesce, salumi.


lunedì 1 agosto 2022

Coppe di crema e composta di frutti rossi

Buondì a tutti. Buon primo di agosto. Ritorno a scrivere proponendovi un dessert fresco, che richiede poco impegno e poco 'calore', ideale per quest'estate bollente. Non so voi ma io ho messo in pausa il forno già da giugno e niente mi convincerà a riaccenderlo prima che le temperature non calino come minimo di 10°. È impensabile scaldare ulteriormente la cucina, che già non è l'ambiente più fresco della casa, almeno la mia!

Cosa ci serve per fare queste coppe? Una crema a metà tra la pasticciera e l'inglese (la ricetta è quella della catalana), una composta di frutta e delle meringhe. Dopo un congruo riposo in frigorifero, il tutto si assembla in pochi minuti.

Dai, forza. Vi spiego come fare questa ricetta golosa. Per la composta potete scegliere a vostro gusto tra fragole, lamponi, more, mirtilli oppure prugne, pesche o albicocche. Insomma: io preferisco utilizzare frutta di stagione, quella che mi ispira al momento di fare la spesa. La prossima volta vorrei cimentarmi con pezzetti di ananas arrostito.

-ricetta-

per la crema:

4 tuorli 

25 g amido mais

90 g zucchero

1/2 l latte 3 una scorza di limone

400 g frutta di stagione (un mix di frutti rossi, di bosco ecc)

poco zucchero

qualche meringa

Innanzitutto preparo la crema che dovrà raffreddarsi in frigorifero per minimo 4 ore, potete farla anche il giorni prima. Sbatto i tuorli con lo zucchero, sciolgo l'amido in qualche cucchiaio di latte e lo aggiungo al composto montato. Scaldo il latte in un pentolino, spengo prima che arrivi al bollore e lo verso sul composto preparato. Riverso tutto nel pentolino, pongo su fiamma bassa e sempre mescolando faccio addensare senza far bollire. Verso la crema nelle classiche coppette basse da crema catalana e non appena è intiepidita la ripongo in frigorifero per qualche ora.

Preparo la composta di frutta: lavo e tampono i frutti di bosco, li metto in un pentolino con 3 cucchiai di zucchero e li faccio andare a fiamma vivace per 10'. Spengo e faccio raffreddare, lasciando la frutta così com'è, ovvero appassita. 

Prima di portare in tavola compongo le coppe versando sul fondo un cucchiaio di succo della composta, sopra sformo una crema e decoro con cucchiaiate di composta e qualche pezzetto di meringa. 

sabato 2 luglio 2022

Polpettine di pollo


Di questi tempi è diventato arduo fare la spesa alimentare, ce ne siamo accorti tutti. Prezzi alle stelle, confezioni ridotte, allo stesso prezzo delle precedenti più pesanti; che senso ha ridurre i pacchi di pasta a 400 g? Io ho deciso di andare più di frequente al market vicinissimo a casa e di approfittare degli sconti sui prodotti a scadenza ravvicinata. Sono scontati del 40/50% e dato che li cucino subito non vedo perché non approfittarne. Si risparmia qualcosa e si riducono gli sprechi. Purtroppo non tutte le catene della grande distribuzione sono così attente e fanno questo servizio per i consumatori. Io comunque ne approfitto e mi invento mille modi per sfruttare le offerte. Per esempio ho trovato dei burger di pollo che mai cucinerei in padella, perché sono macinati finissimi e non gradisco gli hamburger in generale. Però mescolando il macinato con pomodori secchi, erbe aromatiche fresche, cipolla e spezie, ho preparato queste polpettine che trovo molto più appetibili, servite con contorni vari. Due burger pesano 200 g. Le dosi sono per 3 persone.

-ricetta-

2 burger di pollo (200 g)

1 cipolla piccola tritata fine/polvere o aglio schiacciato

prezzemolo e maggiorana/timo

6 falde di pomodori secchi sott'olio

1 uovo

sale, pepe, paprika

poco pangrattato o farina

olio 

Trito le erbe aromatiche con l'aglio, se piace, oppure con una piccola cipolla. Trito anche le falde di pomodoro ben scolate dall'olio di conservazione. In una boule mescolo la carne con l'uovo, il trito di erbe e pomodori, condisco con poco sale, paprika e pepe e aggiungo pochissimo pane grattugiato o un cucchiaio di farina per dare un po' di corpo all'impasto. Con le mani inumidite preparo delle polpette grandi come una noce che appiattisco un po'. Scaldo un velo d'olio in una larga padella, non troppo, infarino velocemente le polpette e le faccio rosolare a fiamma moderata da ambo i lati finché non sono cotte (circa 2/3 minuti per parte). Le servo con contorni a piacere (io avevo del cavolfiore scottato e una fresca insalata di pomodori e basilico).


giovedì 30 giugno 2022

Perle di salsiccia con asparagi




Per festeggiare il consorte che quest'anno ha varcato un traguardo importante, entrando a tutti gli effetti nella terza età -che, secondo i canoni dell'era che stiamo vivendo, non sono più i 60 anni ma i 14 lustri...- gli ho dedicato un intero weekend di open birthday party. Pertanto abbiamo avuto un'intensa turnazione di parenti e amici dal pranzo di venerdì alla cena di domenica sera. Tanti brindisi, tanti stuzzichini e tanti piatti, a seconda del momento. Per sopravvivere mi sono organizzata con anticipo, preparando una moltitudine di cose buone. Questo condimento compreso. L'ho usato per condire dell'ottima pasta monococco di Felicetti, un pastaio di Predazzo, in valle di Fiemme. Lì vivono i miei carissimi cugini 'montanari' e non manca occasione, quando ci capita di vederci, di fare rifornimento di questa ottima pasta. Non occorre che vi dica che è un sugo succulento e saporito. Gli asparagi non sono più di stagione, infatti lo avevo preparato un mese addietro, però si possono sostituire con altri ortaggi: funghi, carciofi, broccoli. Provate con quello che più vi piace. Per una resa ottimale formate delle polpettine minuscole con una salsiccia dolce, ideali le luganiche a nastro lunghe e strette, saporite senza essere invadenti.

-ricetta-

1 mazzo da 500 g asparagi verdi

600 g salsiccia a nastro

2 cipollotti

poco sambal o peperoncino

olio evo

sale, pepe

Lavo bene e spunto gli asparagi, eliminando la radice dura e fibrosa. Li taglio a tronchetti di 1 cm e tengo da parte le punte che avranno una cottura più breve per mantenerle croccanti. Coi gambi scartati preparo un brodo vegetale molto gustoso. Le faccio lessare in acqua salata e poi frullo, filtrando il liquido. Un po' lo userò per bagnare la pasta quando la vado a saltare, il resto è perfetto per portare a cottura un risotto.

Pulisco i cipollotti e li affetto, li faccio appassire in una padella con un filo d'olio e una presa di sale prima di aggiungere gli asparagi a tocchetti. Li salto per max 5', aggiungendo se occorre un mestolino del brodo di gambi. 

Preparo le perle di salsiccia formandole con le mani inumidite, piccole quanto una nocciola (senza guscio). Le sigillo in padella, rosolandole velocemente in un cucchiaio di olio.

Agli asparagi a tocchetti aggiungo le punte che stufo pochi minuti prima di versare le perle di salsiccia. Faccio insaporire completando con il sambal e una macinata di pepe.

Il condimento è pronto, non resta che cuocere la pasta al dente, meglio formati corti come mezze maniche, maccheroni o penne, scolarla nel saltapasta con il sugo preparato e terminare la cottura aggiungendo poca acqua di cottura.

domenica 26 giugno 2022

Frolla con ripieno al caffè

Buondì a tutti. Vi avevo promesso più assiduità ma poi... la mia postazione fissa mi ha lasciato a piedi, è andata in riparazione e ci è voluto del tempo.

Nel mezzo ci sono stati i festeggiamenti per un compleanno a cifra tonda del consorte che abbiamo avuto il piacere di prolungare per un intero fine settimana, dal venerdì alla domenica sera compreso. Come potete immaginare sono stata molto occupata, e con temperature africane che mi hanno dissuaso dall'accendere il forno solo per lo stretto necessario. Mi alzavo alle 5 per cucinare col fresco, ma il forno anche no! E comunque una torta ho provato a farla... un po' delusa dalla frolla all'olio (nonché dello stampo da 20 che suggerivano- ce ne voleva uno minimo da 26!!-, ma estremamente soddisfatta del ripieno. Perciò vado a raccontarvi come l'ho fatto. Considerate una classica base frolla per crostate, scegliete voi quella che preferite d'abitudine. E usate uno stampo da 24/26 cm. La torta ha un ripieno sostanzioso, non serve che ce ne sia uno di 5 cm di spessore. A mio avviso la si apprezza più bassa.

Ciao a tutti. Spero che avrete voglia di tornare a leggermi con più assiduità.

-ricetta-

base di pasta frolla, a vostra scelta

150 g tra mandorle pelate e noci

100 g zucchero

40 g cacao amaro

50 ml caffè (io ho usato un espresso, ma se preferite a moka nessun problema)

1 uovo, sale

Stendo la pasta frolla nello stampo imburrato e infarinato (oppure spennellato di staccante), facendo risalire la pasta lungo i bordi e lo metto in frigorifero mentre mi dedico al ripieno.

Frullo la frutta secca con lo zucchero sino ad ottenere una polvere, la mescolo col cacao, il caffè, con l'uovo e un pizzico di sale. stendo la crema ottenuta sulla frolla che ho estratto dal frigorifero. Ripiego i bordi sul ripieno e inforno il dolce a 170° per circa 50', poi dipende molto dal vs. forno. Sorvegliate la cottura. Io non faccio mai la prova stecchino. Conosco il mio forno e mi baso sul colore sul profumo che emana. In ogni caso, dopo circa 10' che ho estratto la torta dal forno, la sformo su una gratella sino a completo raffreddamento. 

giovedì 23 giugno 2022

Pomodori ripieni di riso nella slow cooker

In queste bollenti giornate mi vengono voglie impossibili. Com'è pensabile di accendere il forno con oltre 30° quasi costanti? Ci ho provato alle 5 di mattina ma la cucina, ahimè, restava bollente per il resto del giorno. Epperò i pomodori col riso sono un classico estivo. Mi sono messa alla ricerca di ricette nella slow cooker, col risultato di aprire una ventina di siti infarciti di pubblicità oltre ogni decenza e con scarsi suggerimenti degni di nota. Mi sono innervosita e ho cominciato a pensare di crearmi da sola la mia ricetta. Ho abbastanza esperienza, mi sono detta, per elaborare qualcosa di valido e comunque sperimentare è divertente. Mal che vada avrei potuto recuperare il materiale utilizzato con una frittata o un pasticcio. E invece ce l'ho fatta al primo colpo. Sono venuti benissimo. Curiosi? Possedete una pentola lenta, che consuma poca corrente e non arroventa la cucina? Procedete come segue: la mia slow cooker è molto capiente perciò ne ho cotti 8 assieme -sono ottimi anche freddi. 

-ricetta-

8 pomodori ramati maturi ma sodi

200 g riso basmati

1 ciuffo di: prezzemolo, basilico e menta

1 cipollina piccola e fresca

1 spicchio d'aglio

sale (meglio se al pomodoro)

polvere di capperi, origano, pepe


Per prima cosa taglio la calotta ai pomodori, li svuoto, li salo e li metto a scolare capovolti su un piatto. Frullo la polpa e il succo che ne ricavo. In una ciotola capiente verso il riso, lo copro con il frullato ottenuto dai pomodori svuotati, condisco con sale, pepe, origano, polvere di capperi e con un trito fine di erbe aromatiche, aglio e cipolla. Lascio macerare per 90'.

Riempio i pomodori con il riso, che rimane umido quanto serve, chiudo con la calottina e li adagio nella pentola col fondo appena unto di olio. Ci devono stare di misura. Verso appena un filo d'olio sopra ciascuno, chiudo col coperchio e imposto 4 ore high. Dopo due ore metto uno strofinaccio sotto il coperchio per assorbire l'umidità e proseguo con le altre due ore di cottura. Non occorre aggiungere liquidi. Al termine ne ho trovato sì e no due cucchiai sul fondo. Il riso era cotto e così i pomodori, posso dire di essermi tolta la voglia senza aggiungere calore al caldo estremo che stiamo patendo. Se li gradite più gratinati vi consiglio di passarli pochi minuti sotto il grill rovente.


domenica 22 maggio 2022

Rotolo di frolla con crema di marroni e meringa


Buona domenica a tutti! Quanto tempo che non pubblico il dolce del dì di festa! Oggi rimedio con un'altra idea ultra facile, alla portata di tutti. Un dolce veloce dell'ultimo momento. Di quelli che si fanno quando manca anche il tempo di impastare e stendere una frolla. A quello servono i rotoli di frolla pronta già stesi che per fare torte sono assolutamente inadeguati perché troppo sottili e, diciamocelo, hanno ben poco delle caratteristiche di una frolla vera. Però... qui troverete una buona idea per usarli. La farcitura di questo è autunnale, del resto fino a due settimane fa faceva ancora un bel freddo, ma potete usare confetture brusche oppure frutti rossi ripassati in padella con una noce di burro e poco zucchero. Oppure della crema pasticciera con mandorle a scaglie.
Oggi faccio gli auguri a tutte le Rita, soprattutto alla mia zietta, Suor Nerea.

-ricetta-

1 rotolo di pasta frolla stesa

250 g crema di marroni

meringhe sbriciolate

mandorle a lamelle, cacao amaro

poco latte o albume

Stendo la frolla mantenendo la sua carta, la cospargo di cacao amaro fatto scendere da un colino, la spalmo con crema di marroni e la spolvero di meringhe frantumate con le mani. Arrotolo a salametto sigillando i bordi e la trasferisco su una placca. La spennello di albume leggermente sbattuto, oppure uso del latte, e sopra la decoro con mandorle a lamelle. Inforno a 190° per circa 30', regolatevi secondo il vostro forno. In ogni caso controllate il colore sopra e sotto e quello delle mandorle, che devono dorare. Sforno, lascio raffreddare, spolvero di zucchero a velo e taglio a tranci. 

Ottima con un buon tè o a fine pasto con del passito.


venerdì 20 maggio 2022

Tomini piccanti

Buondì a tutti. Quanto tempo... mi rendo conto di latitare parecchio ma non perché abbia smesso di cucinare e creare sempre nuove ricette, è che questo periodo post pandemia è un po' così. L'entusiasmo si è nascosto e la voglia di stare al pc pure. Sarà per questo che vi propongo solo idee facili e veloci; come sempre sono piatti che preparo per gli amici, che hanno ripreso con entusiasmo a condividere con noi ottime bottiglie e buoni piatti. Per questa ricetta cercate i tomini piemontesi, simili alle robioline fresche, non quelli che si possono piastrare. Devono essere cremosi e quasi spalmabili. Il condimento al di sopra farà tutto il resto. Preparateli con qualche ora di anticipo in modo che possano insaporirsi al meglio. E poi tanto pane rustico come una pagnotta di Genzano o di Altamura.

-ricetta-

tomini piemontesi

alici sott'olio

prezzemolo, zenzero e aglio

olio evo

I miei tomini avevano un diametro di 8/10 cm, per cui li ho divisi a metà preparando delle mezzelune che ho aperto al centro, come per preparare un sandwich.

Trito qualche filetto di alice sott'olio, io me le preparo partendo da quelle salate: elimino il sale, le pulisco eliminando la lisca e le lascio riposare riposare 72 ore sott'olio, con abbondante prezzemolo tritato. Alle alici triturate a coltello aggiungo del prezzemolo tritato con un po' di aglio -se non vi piace potete ometterlo-, poca radice di zenzero grattugiato e un po' di ottimo olio evo. Farcisco con questo trito aromatico i mezzi tomini e li ricompongo. Sopra metto altra salsa di alici e prezzemolo, copro con pellicola e tengo qualche ora al fresco prima di consumarli con fette di pane bruscato. D'inverno sono ottimi su fette di polenta abbrustolita.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...