venerdì 31 gennaio 2020

Lasagne sprint con trota affumicata, spinacini e ciliegie di mozzarella

Cari amici, in questo periodo va così.
Una ricetta a settimana più quella della domenica, che sia un dolce o un cocktail, ai quali mio marito si dedica volentieri, troppo, e proprio quando io posso usufruirne di meno!
Fidatevi del mio consiglio per questo primo piatto.
Avete poco tempo per stare in cucina ma volete stupire con un piatto super?
Preparate queste lasagne: procuratevi pasta fresca, trota affumicata affettata, spinacini freschi, ciliegie di mozzarella e ricotta -meglio mista-, e poca besciamella.
Adesso avete tutto quello che vi serve, bastano 15' per comporre la teglia e una ventina al massimo di forno.
Il risultato vi stupirà, per quanto è goloso e allo stesso tempo leggero ma saporito e senza sale aggiunto.
Dosi per 6 persone (io le ho preparate per Santo Stefano e le ho divise per 10 -alla fine le volevano tutti!-)

-ricetta-
250 g lasagne in sfoglie sottili
200 g ricotta misto pecora (o vaccina)
200 g (una tazza) di besciamella pronta
150 g spinacini freschi
100 g trota affumicata
12 ciliegine di mozzarella
burro

Sgocciolo le ciliegine di mozzarella, apro la busta di trota affumicata.
Stendo due sfoglie di pasta in una teglia e le spalmo con pochissima besciamella, quella sufficiente a tenerle umide.
Sopra distribuisco foglie di spinacini, fiocchetti di ricotta, sfilacci di trota e mezze ciliegine di mozzarella. (guardate la foto)
Ripeto gli strati nello stesso modo, fino a che mi mancano solo due sfoglie di pasta, perché l'ultimo strato sarà solo sporcato di besciamella e di fiocchetti di burro.
Metto a cuocere nel forno a 190° per circa 20'.
Spengo e apro un filo la porta del forno.
Faccio riposare 15' e poi servo, tagliando la lasagna a quadrotti.

giovedì 23 gennaio 2020

Crespelle funghi e prosciutto

Una bella teglia di crespelle farcite risolve un primo piatto alla grande.
Si preparano senza affanno con un certo anticipo e si assemblano in poco tempo.
Le crespelle le ho fatte con giorni di anticipo e conservate in frigorifero in un piatto sigillato dalla pellicola.
Il giorno prima ho preparato il cremoso ripieno di funghi trifolati.
In questo modo, un piatto che potrebbe richiedere ore di tempo si scompone in vari giorni, si lavora senza troppa fatica e al momento di assemblare "la linea" è pronta. Anche perché in un pranzo di sei portate le cose da fare sono tante e portarsi avanti è l'unica soluzione possibile se si lavora da soli.
Come finitura, dato che il ripieno è ricco e corposo, solo una lucidatura con burro fuso prima del passaggio in forno.
Un bel fagotto di crespella a testa e vedrete che rimarranno tutti soddisfatti.
Io mescolo sempre alla farina bianca quella di grano saraceno, la ricetta la trovate QUI, è la numero 2.
Dosi per 9 persone

-ricetta-
9 crespelle preparate secondo la ricetta al link che vi ho allegato sopra.
9 fettine di prosciutto cotto o tacchino o pollo al forno
1 busta di misto funghi surgelati
500 g champignon
300 g pleorotus
40 g porcini secchi
olio evo
prezzemolo
1 scalogno
sale
burro salato e besciamella
Per tempo mi preparo le crespelle. Cercate la mia ricetta sulla pagina "Preparazioni di base, trucchi e segreti", vi ho messo il link, sopra.
Preparo anche il misto di funghi per il ripieno mettendo a bagno i funghi secchi e cambiando l'acqua due volte. Quella del secondo passaggio la conservo, dopo averla ben filtrata.
Pulisco i due tipi di funghi coltivati, elimino la parte terminale dei gambi e li spazzolo per togliere i residui terrosi prima di affettarli.
Trito un bel ciuffo di prezzemolo e anche lo scalogno.
Scaldo un velo d'olio in una padella e ci rosolo lo scalogno, facendolo ammorbidire senza che bruci.
Verso i funghi freschi e li faccio saltare dopo averli spolverati di sale. Deve asciugare il liquido che emettono.
Poi aggiungo quelli secchi, che ho spezzettato se sono troppo grossi, e parte della loro acqua di ammollo.
Abbasso la fiamma e faccio cuocere 10' prima di aggiungere anche il misto surgelato e dare altri 5' di cottura.
Al termine condisco con 250 g di besciamella (che ho preparato nel frattempo con latte, burro e farina) e il prezzemolo tritato.
Mescolo e conservo la crema di funghi sino al momento di assemblare la teglia di fagottini di crêpes.
Rivesto di cartaforno una teglia capiente e la spalmo di burro.
Sul tagliere inizio a comporre i fagottini.
Stendo una crespella e la spalmo con un nono della crema di funghi sopra alla quale metto una fettina di salume.
Ripiego i bordi laterali e poi rigiro le due parti apicali formando un fagotto rettangolare che racchiude il ripieno.
Allineo i nove fagottini nella teglia.
Li spennello con del burro che ho fatto sciogliere al microonde e metto a gratinare in forno caldo, portato a 200°, per circa 15'.
Servo le crespelle dopo averle fatte riposare per almeno 15'.
Se volete potete optare per un piatto vegetariano omettendo la fetta di salume.
E volendo, servire una crespella a testa in pirofile monoporzione.


domenica 19 gennaio 2020

Torta con panettone e cioccolato, in padella

Torta in padella, per forza! Come potrò andare avanti per molto ancora senza forno?
Fortuna che mi hanno fatto ordinare, e pagare!, a metà dicembre con l'assicurazione che entro il 10 gennaio mi avrebbero installato quello nuovo. Che professionalità! Mi taccio che altrimenti potrei diventare scurrile.
Sta di fatto che la prima volta che ho fatto questa torta era dicembre, poco dopo che mi si era rotto il forno. Poi l'ho replicata due volte, con tutti i panettoni aperti che girano per casa... e il galateo che imporrebbe di servirne uno intero ogni volta, così di quelli che avanzano che si farà mai?!
Torte di recupero. Questa è con aggiunta di cioccolato, al latte e fondente.
Mi sono ispirata alla mia ricetta dell'Altro panettone. Modificando le dosi per la padella, riducendole.
Buona e serena domenica a tutti ma soprattutto ai golosi!

-ricetta-
150 g panettone raffermo
120 g zucchero
100 g burro
50 g fecola
30 g farina 00
40 g cioccolato fondente
35 g cioccolato al latte
5 g lievito
3 g sale
2 uova grandi/3 piccole
80 ml rum
scorza arancia e limone grattugiate
mandorle a lamelle
Taglio a dadini il panettone e lo spruzzo di rum.
Sciolgo a bagnomaria o nel microonde il burro coi cioccolati.
Intanto che il panettone si bagna preparo le uova sbattute con lo zucchero.
Le monto per 10' nella planetaria o con le fruste a mano prima di aggiungere, setacciandole, farina e fecola col lievito e il sale.
A questo composto aggiungo il panettone bagnato e con delicatezza incorporo anche cioccolato e burro fusi e oramai freddi e un po' di scorza grattugiata di agrumi.
Ungo appena di burro una delle due padelle e la scaldo sul fuoco prima di versare il composto e livellarlo.
Lo cospargo di mandorle a lamelle e richiudo il tutto con la seconda padella.
Abbasso al minimo la fiamma e faccio cuocere lentamente per circa 30'.
Ogni tanto scuoto la padella per verificare che la torta non si attacchi.
Quando si è un po' gonfiata ed emana un buon profumo la capovolgo sull'altro lato facendola cuocere per qualche minuto, poi la rigiro, se è pronta, e la faccio riposare 5' prima di sformarla su una gratella per farla raffreddare.
La spolvero con poco zucchero a velo prima di affettarla.



mercoledì 15 gennaio 2020

Rollatine di pollo al prosciutto

Ciao Blog! e ciao a tutti!
Sono assente in questo periodo, i miei problemini di salute vanno e vengono e sono ondivaga.
La voglia di stare al pc scarseggia e ne devo approfittare quando una bella giornata di sole, che splende radioso in questo gennaio asciutto con gelate notturne e temperature primaverili al centro della giornata, illumina la mia postazione mettendomi di buonumore.
Questa è un'idea semplice ma fantastica per servire del pollo succulento e saporito, cotto senza aggiunta di grassi.
Un secondo da pranzo in famiglia ma anche da servire agli ospiti. Poco costoso per la resa che ha.
Sono ancora, ahimé, senza forno -è passato più di un mese, accidenti!-, quindi sono impossibilitata a fare il pollo arrosto, quello che cucino infilzandolo su quell'infernale aggeggio di Staub, che sembra uno strumento di tortura. Mi ingegno pertanto per servirlo in altri modi piuttosto che spezzato, dove ci si litigano sempre le cosce...
I filettini del petto, quelli lunghi e laterali al pezzo più importante, sono perfetti per questa ricetta.
Se ne appaiano due alla volta e al loro interno ci si mette quello che piace. Io ho usato spinaci cotti, pomodori secchi sott'olio, formaggio di alpeggio e li ho completati con una fetta di cotto all'esterno.
Avvolti in pellicola alimentare li ho quindi cotti affogati in pentola. Questo sistema permette al pollo di mantenere i suoi succhi rimanendo succulento, senza seccare.
Una volta parzialmente raffreddati si affettano e si servono.
Idea facile, semplice e pratica, perché le rollatine si possono anche preparare con anticipo e conservare in frigorifero fino a due giorni, pronte da cuocere, oppure surgelare per averne a disposizione in caso di necessità. Lo dico per chi magari ha poco tempo per cucinare. Si preparano in un momento di tempo e poi si conservano per i giorni con impegni più fitti. Senza dover ricorrere a piatti preparati industrialmente.
Le dosi fatele secondo le vostre esigenze. Per ogni rollatina: due filettini di pollo, una fettina di prosciutto cotto, un mezzo pomodoro secco, una strisciolina di formaggio e un po' di spinaci cotti.
Come potete vedere dalla foto, io ne ho preparati una decina.

-ricetta-
contro filettini di pollo
pomodori secchi sott'olio
fette di prosciutto cotto
formaggio tipo toma o casera a fettine larghe quanto i filettini
spinaci/erbette cotti e strizzati
sale

Appoggio sul tagliere la metà dei filettini, li salo e sopra ognuno metto un mezzo pomodoro secco, la fettina di formaggio e un pochino di spinaci.
Li accoppio con gli altri filettini e li avvolgo nella fettina di prosciutto cotto quindi li rivesto di pellicola preparando le rollatine, rotolandole sul tagliere per dare loro forma e legandole alle estremità.
A questo punto sono pronte da cuocere.
Scaldo abbondante acqua leggermente salata in una pentola comoda e prima che arrivi a bollire ci metto dentro le rollatine che faccio cuocere a leggero fremito per circa 30'.
Spengo e lascio il pollo nella pentola sino a che l'acqua si è intiepidita.
Quindi li scolo e li privo della pellicola. Sono pronti per essere affettati a rocchetti e serviti con un contorno a scelta. Con le patate arrosto non si sbaglia mai!

p.s.
Sono buoni anche freddi accompagnati da una salsina a piacere.
 


domenica 12 gennaio 2020

Abbey -cocktail

L'Abbey è nato nel Bronx di New York negli anni '30 ed è considerato un cocktail da pomeriggio, forse perché è gentile e tendente al dolce per via del Vermouth rosso.
Nulla si sa invece del perché lo hanno chiamato così.
Si consuma con scorzetta di agrume e ciliegia al maraschino, se ne avete, nella classica coppa Martini.
Buona domenica a tutti!

-ricetta-
60 ml London dry gin
30 ml Vermouth rosso
30 ml succo fresco di arancia
3 gocce di Angostura
scorzetta di arancia/ciliegia al maraschino
ghiaccio

Versare tutti gli ingredienti nello shaker assieme a 5 cubetti di ghiaccio. Shakerare con energia e versare filtrando nella coppa Martini precedentemente raffreddata.
Guarnire.

martedì 7 gennaio 2020

Zuppa di cavolo verza

Buondì a tutti.
Una nuova ricetta, una confortante zuppa adatta alla stagione in corso.
Una bella verza, fontina e pancetta su fette di pane integrale.
Una delizia che se volete potete rendere del tutto vegetariana, eliminando la pancetta.
Occorrono circa 15' per preparare gli ingredienti e 20' per far gratinare il tutto in forno. Calcolate un'ora in tutto prima di portare in tavola, compreso il riposo. Che più è lungo più diventa buona la zuppa.
Le dosi sono per 6.

-ricetta-
1 cavolo verza da 700 g
200 g pancetta (dolce o affumicata, secondo il vs gusto)
200 g fontina a fettine
8 fette di pane integrale
2 spicchi di aglio
formaggio grana/parmigiano grattugiati
brodo vegetale
olio evo
burro
sale, pepe
Pulisco la verza e la taglio a fettine. Preparo un po' di brodo vegetale con zucchina, cipolla, sedano e carota.
Scaldo un velo d'olio e uno spicchio di aglio in una wok. Appena l'aglio inizia a colorarsi lo elimino e metto la verza.
La salo e mescolo per farla appassire, dopo circa 3' aggiungo il brodo caldo sino a coprirla e porto a ebollizione, facendola cuocere per circa 6'.
Regolo di sale e macino del pepe, quindi scolo la verza e conservo il brodo di cottura.
Abbrustolisco sotto il grill le fette di pane, strofinate con il secondo spicchio di aglio e spalmate con un velo di burro.
Rosolo in una padella la pancetta a dadini o filetti, quando il grasso diventa trasparente la metto a scolare su carta da cucina.
Prendo una pirofila rettangolare, la ungo con del burro e ci metto 4 fette di pane a coprire il fondo.
Sopra distribuisco metà verza, pancetta, fettine di fontina.
Faccio un secondo strato di pane e condisco come il precedente, terminando gli ingredienti.
Verso su tutto il brodo avanzato dalla sbollentatura della verza.
Spolvero la superficie della zuppa con abbondante grana grattugiato, metto qua e là fiocchetti di burro e faccio gratinare nel forno a 180° per circa 20'.
Spengo, apro un poco lo sportello e lascio che la zuppa riposi per 15' prima di servirla. Se la lascio più tempo è anche meglio.


domenica 5 gennaio 2020

Queen Elisabeth, un classico cocktail Martini con qualcosa in più

Inizio l'anno con le ricette domenicali a base di cocktail. Sono ancora in attesa del nuovo forno e durante questo lungo periodo di incontri conviviali abbiamo consumato, per lo più, pandori e panettoni. Quindi zero ricette nuove ma in compenso tanti aperitivi occasionali al posto di un pranzo vero e proprio.
Con la scusa che le nuove coppe sono grandi e più capienti delle solite, il consorte ha aumentato la dose preparando un cocktail quasi per due. Scherzo, le dosi sono sì per un mix abbondante, ma sempre per uno.
Avete presente certe scene di film americani anni '50 dove il marito torna dopo il lavoro nella sua casa dei sobborghi -di New York, per esempio- dopo un'oretta di treno rigorosamente preso a Grand Central e la moglie tutta agghindata in abito da pomeriggio gli serve un cocktail in dosi da cavallo? Ecco, questi bicchieri sono come quelli. Enormi! Ma appunto per questo bellissimi.
Non ho saputo resistere e li ho acquistati da regalare al mio bartender di famiglia assieme a due nuovi libri, uno tutto sui cocktail Martini e l'altro sui Bitters. Era felice come un bambino che ha spacchettato giochi su giochi.
Quello che differenzia il Queen Elisabeth dal classico Martini cocktail è l'aggiunta del Benedictine, famosissimo liquore d'abbazia francese. Se non trovate il Benedictine potete provare con la Strega o una Chartreuse.
Ho scoperto che in pratica ogni mixologist fa il suo, con o senza Benedictine, con succo di limone ecc. Non è classificato IBA, per cui le ricette sono ondivaghe. È stato inventato subito dopo il proibizionismo da un bartender di Philadelfia che lo dedicò alla moglie, non come si potrebbe pensare alla regina Elisabetta d'Inghilterra.
Vario è anche il procedimento: shakerato, mixato... dipende dal barman.
Il tutto è gradevolmente morbido ma senza eccessi.
Le dosi sono per uno.

-ricetta-
90 ml London dry gin
30 ml Vermouth dry
10 ml Benedictine
scorzetta di agrumi
ghiaccio

Mio marito mette due cubetti di ghiaccio nella coppa per raffreddarla, mentre prepara la mistura.
Versa nello shaker tutti gli ingredienti assieme a 4/5 cubetti di ghiaccio. Mescola con vigore per 30".
Passa un po' di scorza leggermente spremuta sul bordo della coppa, alla quale ha tolto il ghiaccio, poi versa il drink filtrandolo e guarnendolo con la scorzetta.






venerdì 3 gennaio 2020

Carciofi e patate arrosto

Un contorno per la stagione A/I.
I carciofi sono nel pieno della produzione e le patate ci stanno sempre bene.
Ho cucinato i due ortaggi separatamente e solo dopo che si sono entrambi arrostiti li ho riuniti in padella.
Prima di far prendere colore ai carciofi li ho sbianchiti in acqua bollente salata per pochi minuti: solo con questa accortezza sono sicura che diventeranno teneri e con le poche foglie esterne mantenute masticabili. Mia mamma non le eliminava mai del tutto, lo considerava uno spreco e concedersi solo il cuore un privilegio per pochi.
Questo contorno si sposa bene con qualsiasi piatto di carne o pesce, persino con le uova.
Dosi per 4

-ricetta-
4 carciofi
4 patate grandi
1 scalogno
olio evo
sale aromatico

Pulisco i carciofi, elimino tutte le foglie esterne più coriacee e rifilo i gambi, lasciando solo il cuore che è tenero e dolce.
Li divido a spicchi e li lascio a bagno in acqua acidulata con succo di limone mentre si scalda l'acqua in una casseruola. Quando arriva a bollire la salo e verso i carciofi, li faccio scottare per 5' poi li scolo.
Lavo le patate -quelle biologiche che mi porta l'amica Gina hanno uno strato di terra uniforme su tutta la buccia, se non si lavano prima è impossibile maneggiarle!-, le sbuccio e le faccio a spicchi. Sbollento anche questi in acqua salata, per solo 4'.
Li scolo e li verso in una padella dove ho fatto scaldare due cucchiai di olio evo e uno scalogno a fettine.
Rosolo le patate, spolverate di sale alle spezie e aromi, uso il mio sale della strega che ne contiene quindici diversi.
Scuoto la padella per smuovere gli spicchi e fargli prendere colore in modo uniforme.
Metto da parte le patate e nella stessa padella faccio rosolare i carciofi.
Quando sono teneri aggiungo le patate, faccio insaporire qualche altro minuto e spengo.


mercoledì 1 gennaio 2020

Buon anno nuovo. Il 2020 è qui!

Anno nuovo, blog nuovo?
Vi avviso, è oramai da un paio di mesi che blogger mi propone di provare una nuova veste grafica per il blog.
Un po' per pigrizia, un po' per affezione non ci ho mai cliccato sopra. Ma insiste e so che prima o poi succederà l'inevitabile e che dovrò rinunciare alla mia copertina gialla con le posate e la foto dei cigni in volo, esattamente quello che vedo dalla mia finestra sul fiume, se solo alzo gli occhi dalla tastiera.
Tutto cambia e si evolve, finirò per avere una di quelle pagine anonime, fredde e schematiche. Proprio io che ho sempre tanta voglia di cambiare ricetta in cucina, escogitando nuovi modi per elaborare materie prime classiche, sono invece molto abitudinaria per altri versi.
A cominciare dal consorte... siamo una coppia da oltre 45 anni. Questo la dice lunga.
Soprattutto, però, odio dover stare ore davanti allo schermo per comporre una nuova grafica. Ricordo che quando ho progettato questa, molti anni fa, ci misi una settimana abbondante. Ora ho perso parte di quello spirito e non sono così avvezza alla tecnologia. Povera me!
Detto ciò... se ne prossimi giorni non vedrete più il classico blog siate fiduciosi! Potete stare certi che i contenuti non cambieranno. Sono sempre io in cucina, le ricette sono quelle che preparo per noi e gli amici che le condividono.
Cominciamo quest'anno nuovo con gli auguri più classici.
Spero che sia un anno positivo, per tutto e per tutti.


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