domenica 30 giugno 2019

Eton mess in teglia

L'idea è geniale e l'ho presa da una rivista australiana che seguo online.
Si tratta di una sponge cake che viene decorata come un Eton Mess.
Bella da vedere e ottima al palato.
Per non fare il solito bicchiere con frutta, meringa e chantilly da servire ad amici carissimi, mi sono industriata così.
Un trancio e via.
La torta si prepara in anticipo e il decoro all'ultimo momento.
Vi ispira?
Dosi per 6/8/10 (dipende da quanto siete golosi)

-ricetta-
per la sponge cake:
250 g burro morbido
250 g zucchero canna biondo
200 g farina autolievitante
100 g mandorle macinate
100 g fragole
100 g lamponi
100 ml latte intero
100 ml panna fresca
4 uova
vaniglia naturale

topping
150 g fragole
100 g lamponi
300 ml panna fresca montata con 100 g zucchero a velo
4 meringhe da spezzare

Imburro e rivesto di cartaforno uno stampo rettangolare di 20x30.
Sbatto il burro a pomata con lo zucchero finché gonfia poi aggiungo un uovo alla volta sempre sbattendo e i semini di una bacca di vaniglia e essenza naturale.
Aggiungo le polveri setacciate mescolando delicatamente, quindi diluisco con latte e panna e la frutta a pezzi.
Verso nello stampo, spolvero con poco zucchero e metto a cuocere in forno per circa 30'.
Una volta cotto sforno, aspetto 10' e poi sformo il dolce sul piatto di servizio.
Quando è ben freddo, monto la panna con lo zucchero a velo.
Decoro la torta con ciuffi di chantilly, la frutta e le meringhe spezzettate e servo a quadrotti.

giovedì 27 giugno 2019

Messicani di scottona con ratatouille

Ho reinventato a modo mio, seguendo l'esigenza di smaltire un avanzo di ratatouille, i messicani. Una delle ricette più amate da mia suocera.
Per cominciare sono stata catturata dall'aspetto di queste fettine miste, un po' nervate. Mi sono detta che sarebbero state ideali per farne involtini.
Arrivata a casa l'amico Max.fast, esiliato dalla sua abitazione per via di lavori di ristrutturazione, mi avvisa che verrà a cena il giorno dopo.
In frigo una ciotolina con un avanzo di verdure cotte tipo ratatouille. Poche fettine di provolone, ho usato quello del caseificio storico di Amatrice, ha la buccia nera e si scioglie in bocca con una fragranza saporita di latte. Il mio formaggiaio di fiducia va appositamente ad approvvigionarsi in loco per sostenere le aziende che hanno subito danni inestimabili col terremoto del 2016.
Ecco fatto il piatto.
Ho servito i morbidissimi involtini assieme a gnocchi di patate, come piatto unico. Ma potreste abbinarci riso oppure pasta.
Una soluzione economica ricca di sapore, un piatto completo sotto tutti i punti di vista.
Beh, a dire la verità mi è toccato aggiungere un paio di patate fritte a tocchetti, ma solo perché l'amico è tubero-dipendente.
Dosi per 4

-ricetta-
12 fettine di carne di manzo (circa 500 g)
verdure assortite, cotte al forno o grigliate
capuliatu o pomodorini secchi
aglio confit
provolone saporito
cipolla pastorizzata, fondo di brasato o brodo, olio evo, sambal, vino bianco
500 g gnocchi di patate
Trito una ciotolina di verdure miste già cotte -avevo un po' di ratatouille al forno avanzata- con qualche pomodorino secco sott'olio e lo spicchio d'aglio. Assieme al provolone daranno sufficiente sapore da non dover aggiungere sale.
Affetto a striscioline un pezzetto di provolone.
Stendo le fettine sul tagliere, le appiattisco col batticarne e le spalmo con la crema preparata, metto un pezzetto di provolone e le arrotolo fermandole con uno stecchino.
Scaldo un paio di cucchiai di cipolla pastorizzata con un filo d'olio evo e un cucchiaino di sambal, non appena inizia a rosolare metto gli involtini e li faccio colorare da ogni lato prima di sfumarli con 100 ml di vino bianco e farlo evaporare.
Qui io ho proseguito la cottura bagnando con un fondo di cottura avanzato da un brasato di guance, ma potete bagnare con poco brodo e portare a termine la cottura, a fuoco moderato e parzialmente coperto, per circa 45'.
Aggiungo poco brodo se il sugo dovesse asciugare troppo, mi serve che i messicani restino con un po' di sugo se voglio condirci gli gnocchi.
Spengo quando pungendoli sono diventati tenerissimi.
Poco prima di portare in tavola lesso gli gnocchi al dente, scaldo gli involtini che ho lasciato nella loro pentola di cottura e aggiungo gli gnocchi scolati. Faccio saltare perché si rivestano di sugo e servo.


martedì 25 giugno 2019

Tian di pane, pomodori e scamorza

Mi sono ispirata al tian provenzale, che abbiamo avuto modo di gustare nel nostro recentissimo viaggio oltralpe. Tian è il nome del contenitore, di solito una teglia di terracotta o metallica, che viene usata nel sud della Francia. Un po' come la tiella.
Invece che una teglia di fettine sovrapposte di verdure assortite, ho scelto di recuperare il solito pane avanzato condendolo con pomodori e scamorza. Profumato di abbondante origano e polvere di olive e capperi mescolati a un paio d'uova, per legare il tutto. Niente sale aggiunto.
Un piatto da leccarsi i baffi, leggero e vegetariano. Ideale tiepido, per una cena estiva in terrazza.
Dosi per 4

-ricetta-
2 filoncini raffermi di pane tipo francese
2 o 3 pomodori maturi affettati
2 scamorze un po' appassite
polvere di olive e capperi
origano fresco
2 uova
50 ml latte
olio evo
Preparo il pane a fettine sottili. Faccio lo stesso coi pomodori, ho usato dei cuore di bue perché sono a pasta compatta ma vanno bene anche altri tipi, purché li facciate sgocciolare.
Taglio a fettine sottili anche le scamorze.
In una ciotola sbatto le uova col latte e le polveri aromatiche.
Prendo una pirofila rettangolare, ungo il fondo con un filo d'olio evo e alterno in piedi fettine di pane, pomodori e scamorza. Devono stare ben vicine. Cospargo con qualche fogliolina di origano fresco.
Se vi piace grattugiate poca scorza di limone e di cedro.
Bagno col composto di uova e inforno a 200°per circa 25'.
Lascio intiepidire e porto in tavola.




domenica 23 giugno 2019

Gin & Tonic

Forse è il long drink in assoluto più famoso.
Alzi la mano chi, per dissetarsi, almeno una volta non ha ordinato un gin/tonic.
Ma sapete che è anche uno dei facili da riprodurre a casa, in barca od ovunque voi siate?
Servono acqua tonica e gin. Fettina o spicchi di limone o lime a discrezione. E ghiaccio, ovviamente.
Spesso quando lo ordino al bar rimango delusa. In quelli più seri ti chiedono il tipo di gin e la tonica preferita. Ma non succede di frequente.
E poi... la dose di gin lascia sempre a desiderare.
Le proporzioni sono facili. Tre parti di tonica e una di gin. Bah, non so... io li trovo sempre annacquati.
Io amo la Schweppes. Ma si può usare anche una tonica diversa. Adesso vanno per la maggiore tipi raffinati di toniche ma, per la miseria..., costano un botto!
Fatto sta che, quando non ho a disposizione il barman di famiglia, posso tranquillamente farmelo da sola scegliendo il gin a seconda dell'umore, e gustarmelo in terrazza ora che il meteo lo consente. È dissetante, mediamente alcolico e buono, per me che amo il gin sin da quando ero adolescente.
Vediamo come prepararlo.

-ricetta-
3 parti di acqua tonica
1 parte di gin
1 spicchio di lime/limone
4 cubetti di ghiaccio

Verso nel bicchiere tonica e gin, spremo parzialmente la fettina di agrume e poi lo metto nel bicchiere assieme ai cubetti di ghiaccio.
Mescolo e servo.

venerdì 21 giugno 2019

Melanzane tonde ripiene

Qualche volta, con un po' di fortuna, si trovano melanzane tonde piccole, che sembrano pomodori, tipo quelle di Rotonda ma a buccia scura. Le mie le ho trovate in un banchetto a km zero al mercato di Merate.
Sono eccellenti da fare ripiene. Io le ho preparate come piatto unico, quindi ricchissime, farcite con una salsiccetta e completate da una fettina di fiordilatte.
Prima di svuotarle le ho private della calotta, incise con taglietti e passate in padella dal lato tagliato. Una volta ammorbidite le ho scavate e ho conservato la polpa per il ripieno.
Sono piaciute moltissimo.
La stagione è quella giusta e vale la pena di consumare questo ortaggio così versatile. Amato o odiato in parti uguali.
Per 4 persone.

-ricetta-
8 piccole melanzane tonde
2 pomodori perini maturi
1 fiordilatte grande
8 salsiccette fresche
basilico
olio evo
sale, sambal, pangrattato

Taglio la calotta alle melanzane, incido la superficie con taglietti incrociati e le salo. Le capovolgo e le faccio spurgare 15'.
Intanto taglio il fiordilatte ben sgocciolato, operazione che posso fare qualche ora prima, ricavando 8 fettine abbastanza spesse. Il mio pesava 200 g.
Le salsiccette le ho trovate già pronte a tocchetti, altrimenti si usa della salsiccia a nastro, privata del budello e modellata a polpettina.
Trito i pomodori che ho prima privato della buccia sbollentandoli, li condisco con sale, basilico, olio e poco sambal o peperoncino. Ricordate che le bucce si possono friggere come stuzzichino.
Passo le melanzane in una padella rovente unta con un filo d'olio, le appoggio dal lato tagliato e le faccio tostare.
Quando sono morbide spengo e le svuoto della polpa con uno scavino.
Mescolo la polpa tritata a coltello con il trito di pomodori.
Verso tutto nelle melanzane scavate, al centro posiziono una salsiccetta e accomodo le melanzane in una pirofila oliata.
Cospargo di pangrattato. Ungo con un filo d'olio e metto in forno caldo a 180° per 20'.
A questo punto aggiungo il fiordilatte e rimetto nel forno per 5'.
Sono pronte da servire, eventualmente con ancora qualche fogliolina di basilico fresco.



mercoledì 19 giugno 2019

Alette di pollo a tutte spezie e miele

Ogni volta che passo davanti ai banchi della carne e vedo piatti pronti da scaldare, tipo alette alla durango e chissà quali altre diavolerie, mi dico che ci vuole davvero molto poco per fare quel tipo di piatti in casa, usando elementi che scegliamo noi, e cuocendole come più ci piace.
Avete mai provato ad assaggiarli? Non è che siano malaccio, ma c'è sempre qualcosa che non mi convince.
Perciò mi industrio e me li preparo da sola. Scegliendo la carne come dico io e usando spezie di mio gusto. Naturalmente potrete variare la composizione delle spezie secondo il vostro gusto.
Il mio è un mix di agro-dolce e piccantino, ma non troppo.
In fondo, preparata la marinata di spezie e miele nella quale far riposare le alette, vanno cotte in forno senza bisogno di fare chissà che.
Io elimino tutta la pelle al pollo. Non aggiunge niente a questo tipo di preparazione e il tutto rimane meno grasso.
Dosi per 4

-ricetta-
16/20 alette di pollo
2 cucchiai di miele
1 cucchiaio di melagrana sour
1 cucchiaio di sweet chili
1 cucchiaino per tipo di: paprika dolce, paprika affumicata, curry madras, colombo, coriandolo in polvere, sale della strega, cannella
Prendo una ciotola che possa contenere agevolmente il pollo e ci metto tutte le spezie, miele, aceto e salsa dolce al chili. Mescolo bene prima di aggiungere le alette che ho privato della pelle.
Le lascio nel composto per 3 ore, anche una notte, al fresco.
Per la cottura, le trasferisco in una pirofila e le metto in forno caldo a 180° per circa 40', girandole ogni 10'.
Quando avranno assunto un bel colore intenso e la carne è tenera sono pronte.
Le servo ben calde con un contorno di patate fritte.


domenica 16 giugno 2019

Torta di ricotta, con fragole e lamponi

La domenica dei golosi si apre con un dolce facile, buono, soffice e che piacerà a tutti.
È la mia solita e stracollaudata ricetta della torta con ricotta nell'impasto con poco burro e zucchero il tanto che basta.
Ho usato ricotta ovina perché ne avevo di avanzata dal ripieno salato di crêpes alle verdure, ma andrà benissimo anche vaccina.
Le fragole erano meravigliose e profumatissime, di produzione italiana. Odoravano moltissimo, tanto da sembrare di bosco. Mi hanno riportato alla mente le gariguettes del sud della Francia.
Dieci minuti per impastare e circa 40' in forno.
Dosi per 8

-ricetta-
250 g farina multicereali
250 g ricotta
150 g zucchero
100 g fragole
100 g lamponi
80 g burro sciolto
12 g lievito
3 uova
50 ml latte
2 g sale
Monto gli albumi a neve e poi, con le stesse fruste, monto anche i tuorli con lo zucchero.
Quando sono spumosi aggiungo il burro sciolto, che dev'essere quasi freddo, e la ricotta.
Mescolo con le fruste a bassa velocità, poi incorporo delicatamente parte degli albumi, la farina setacciata con lievito e sale e il latte.
Da ultimi aggiungo il resto degli albumi e metà delle fragole a pezzetti e dei lamponi.
Imburro e infarino uno stampo da 24/26 cm e ci verso il composto. Sopra decoro con il resto delle fragole a fette e gli ultimi lamponi.
Metto a cuocere in forno a 180° per 20', poi abbasso la temperatura a 170° e proseguo per circa 20'.
Spengo quando la superficie del dolce ha un bel colore dorato e il centro è cotto.
La faccio raffreddare, sformandola su una gratella.
Prima di servirla la spolvero di zucchero a velo.



giovedì 13 giugno 2019

Lasagne con ricotta e carciofi

A Pasqua ho preparato queste lasagne, approfittando della stagione dei carciofi.
Ne ho fatto in abbondanza, in modo da poterle regalare agli amici.
Quando ero ragazza, con mamma e papà preparavamo numerose teglie tutte assieme, che mamma poi congelava per essere pronta a ogni evenienza, data l'abitudine di mio padre di invitare amici senza nessun preavviso. Era un lavoro di équipe e si faceva pure la pasta in casa. Purtroppo io lavoro da sola in cucina e così non posso fare altro che ricorrere a pasta fresca all'uovo già pronta. Mica posso sempre cucinare per 12 preparando tutto dall'inizio alla fine con le mie sole forze.
Ben venga la pasta fresca già pronta, ci sono alcune marche che nulla hanno da invidiare a quella fatta in casa.
Un primo delicato e leggero. Ricco e saziante pur senza ombra di besciamella.
Le dosi sono per 12

-ricetta-
350 g pasta fresca all'uovo
8 carciofi
800 g ricotta mista vaccina-ovina
100 g formaggio grattugiato
1 burrata
olio evo, prezzemolo, scalogno, brodo vegetale
burro
Pulisco i carciofi e li taglio a spicchi.
Scaldo un velo d'olio in una padella e ci rosolo uno scalogno tritato. Aggiungo i carciofi, li faccio rosolare per 5' poi li bagno con poco brodo vegetale e li porto a cottura. Regolo di sale e aggiungo del prezzemolo tritato.
Li verso nel bicchiere alto e li riduco in crema con la frusta a immersione.
Mescolo la crema di carciofi con le ricotte e un po' di formaggio grattugiato.
Preparo una teglia capiente e ungo il fondo con burro fuso.
Preparo un primo strato di pasta che spalmo di crema di ricotta e spolvero di grana, continuo allo stesso modo gli strati, ne faccio almeno 5, e termino cospargendo l'ultimo con pezzetti di burrata e qualche fiocchetto di burro.
Inforno a 180° per circa 25'.
Lascio riposare prima di servire.

martedì 11 giugno 2019

Panpizza al tonno e stracciatella

Pane avanzato. Ancora e sempre.
Non ci riesco a buttarlo, così come non riesco a prevedere quanto ne andrà consumato durante le nostre cene.
È un calcolo imprevedibile, quasi quanto azzeccare un terno secco al lotto.
Mi tocca inventarmi la qualunque, pur di non buttarlo. Fortuna che questa 'qualunque' piace!
Qui, con tonno e stracciatella, si poteva vincere facile.
Una portata super saporita e tanto simile alla pizza, che per me è di base margherita. Mozzarella e pomodoro non devono mai mancare.
Dosi per 4

-ricetta-
4 panini avanzati
1 fiordilatte
250 g stracciatella
210 g (1 lattina piccola) di polpa di pomodoro
120 g tonno sott'olio sgocciolato
polvere di capperi
olio evo
Affetto il pane a rondelle.
Prendo una teglia rotonda grande, la ungo e ci accomodo tutte le fettine di pane, sovrapponendole in modo da formare uno strato uniforme.
Metto la polpa di pomodoro sul pane, mi aiuto con una forchetta per distribuirla.
Sbriciolo il tonno ben sgocciolato.
Qua e là completo con fiocchi di stracciatella e polvere di capperi.
Faccio scendere un filo d'olio su tutto.
Metto in forno a 200° per circa 15' prima di completare col fiordilatte a pezzetti e rimettere 5' in forno.
Servo subito.

domenica 9 giugno 2019

Ciambella al limone e mandorle a lamelle

Mentre questa torta cuoceva in forno, la casa profumava di limone.
Nel frattempo, infatti, mi sono dedicata a preparare lo sciroppo col quale bagnarla una volta uscita dal forno prima di ricoprirla di lamelle di mandorle tostate.
Un dolce delizioso eppure così semplice. Occorrono assolutamente limoni biologici e a buccia edibile, possibilmente certificati Dop, di Sorrento, di Procida, della costiera amalfitana.
Devono profumare. La loro buccia grattugiata regala al dolce una nota inconfondibile.
Buona e golosa domenica a tutti.
Le dosi sono per 8.

-ricetta-
200 g farina 00/multicereali
150 g zucchero
100 g burro sciolto
1 yogurt greco nature
8 g lievito (mezza bustina)
2 g sale
3 uova
2 limoni naturali

60 g zucchero + il succo di 1 limone e mezzo per lo sciroppo
mandorle a lamelle
Sbatto, fino a renderli spumosi, uova e zucchero. Quindi aggiungo lo yogurt, il burro freddo, il sale, le zeste dei due limoni e il succo di mezzo.
Per ultimi inglobo la farina setacciata col lievito.
Imburro e infarino uno stampo a ciambella.
Verso il composto e metto lo stampo in forno a 180° per circa 50', sorvegliando la cottura. Ricordate che i forni sono diversi uno dall'altro.
Nel frattempo preparo lo sciroppo al limone scaldando e facendo bollire sino a 120° il succo di due limoni e lo zucchero. Lascio raffreddare.
Quando la torta è cotta la sformo su una gratella.
La spennello di sciroppo al limone e la cospargo di mandorle a lamelle, che ho tostato.
Lascio riposare qualche ora prima di servirla.

venerdì 7 giugno 2019

Noce di cervo al forno

Il mitico macellaio dell'alta Val Badia, dopo che ho saldato la spesa chilometrica a fine settimana bianca, aggiunge sempre un paio di omaggi. Quest'anno mi è toccata, tra il resto, questa bella noce di cervo, già frollata e pronta per il forno.
Mi ha raccomandato di non farla cuocere molto e ha lasciato a me la scelta di come aromatizzarla.
Ho scelto la cottura al forno perché non volevo ricorrere alla tradizionale cottura alpina con ginepro e vino. Perciò ho pensato di marinare la carne con succo di arancia e vino bianco, scalogni e sale della strega.
Ne è uscita una versione delicata e succosa che ho accompagnato con patate saltate.
Non si trovano molte ricette di cervo in rete, per lo più sono il copia-incolla della stessa, sempre uguale.
La mia è differente, originale e provata da me. Di questo potete starne certi. La cottura è calibrata per non asciugare troppo la carne.

-ricetta-
800/900 g noce di cervo
1 arancia non trattata
3 scalogni banana
2 cucchiaini di sale della strega
100 ml vino bianco
olio evo e burro
patate a tocchi e spezie per contorno
Metto la carne in una boule assieme al sale aromatico, bagno col succo di arancia e col vino e aggiungo gli scalogni a fettine.
Lascio al freddo, in infusione nella marinata, per 2 ore, girando la carne un paio di volte.
Preparo una pirofila unta di olio.
Rosolo la carne, ben asciugata, in padella, con un filo d'olio evo, sigillandola da ogni lato. Poi la trasferisco nella pirofila senza pungerla, massaggiata con un poco di burro, assieme agli scalogni della marinata.
Metto in forno a 170/180 ° e punto un timer per 70' -per la cottura totale- e un altro ogni 10', trascorsi i quali giro il pezzo di cervo e lo bagno con poca marinata.
Al termine della cottura, un termometro infilato al cuore della noce deve raggiungere i 75°.
Avvolgo la noce con un foglio di alluminio e lascio che riposi così per 20', al caldo del forno spento.
Poi è pronta per essere servita, affettata, col suo fondo passato al setaccio, accanto a patate saltate.

mercoledì 5 giugno 2019

Bonbon di zucchine

Tanto per dare un'altra forma alle crocchette di zucchine e pane, e per non farle fritte, basta metterle negli stampi da 24 muffin e farle cuocere in forno.
Risultano leggere e saporite ugualmente e non mi devo preoccupare che l'impasto sia troppo morbido, così la polpettina si mantiene soffice.
Sono ottime come merenda, con gli aperitivi, sul piano di un buffet, dal momento che sono ottime anche fredde.
Ultimamente trovo pagnotte di Altamura da kg che mi durano una settimana e così, quando ne avanzo un po', ne ricavo bruschette o lo recupero in polpette con melanzane o zucchine. Questo tipo di pane si grattugia bene se vecchio di qualche giorno e le sue briciole mantengono una dimensione discreta, senza polverizzarsi.
In questo modo non si spreca e in più ci si delizia il palato.
Metteteci pure il formaggio che avete o che preferite, stavolta ho voluto dargli una spinta in più col pecorino stagionato del caseificio storico di Amatrice.
Le dosi sono giuste per 24 crocchette della dimensione di una noce.

-ricetta-
400 g zucchine
120 g pane raffermo senza crosta
50 g pecorino grattugiato
1 uovo grande
erbe aromatiche fresche tritate
sale aromatico (della strega)
pane grattugiato
olio evo

Grattugio le zucchine, lavate e spuntate, con il lato della grattugia a fori grossi.
Passo al mixer il pane privato della crosta assieme alle erbe aromatiche. Scelgo tra quelle che mi piacciono e che abbondano nel mio piccolo erbario.
Mescolo il pane alle zucchine, metto l'uovo e il sale aromatico, aggiungo il formaggio e impasto sino ad ottenere un composto che stia insieme. Formo con le mani umide tante piccole polpette della dimensione di una noce che rotolo in pangrattato finissimo.
Rivesto tutti gli spazi dello stampo con pirottini di carta e li riempio con le polpettine.
Le ungo con pochissimo olio a filo e le inforno a 180° per 20' circa.
Quando sono dorate spengo il forno, le lascio riposare un quarto d'ora e poi le sformo eliminando la carta.
Se le servo come aperitivo o piatto unico vegetariano, posso infilzarne qualcuna su lunghi spiedini e portarle in tavola con spinacini freschi o una maionese fatta in casa.




domenica 2 giugno 2019

Torta di mele con le noci

Buongiorno e buona domenica.
Oggi è festa grande... auguri Repubblica.
Vi confesso che ho copiato l'estetica di questa torta a una signora che cucina, che pubblica un sacco di tutorial e che ha raggiunto nel cuore di molte persone la vetta ottenuta dalla signora in giallo zafferano.
Solo l'estetica, perché delle dosi sono rimasta molto delusa, troppa farina secondo il mio modesto avviso. Parere personale dettato dalla mia grande esperienza in lievitati da forno.
Archiviata la delusione e smaltite le critiche del consorte, che peraltro l'ha finita inzuppandola nel caffè a colazione, ho deciso di rifarla con le dosi di una mia supercollaudata torta di mele, con pochissimo burro e utilizzando la mia solita farina di multicereali. Posso dire che avevo ragione...
Quindi eccovi la ricetta, riveduta e corretta, 'fattaincasadaJo'.
Un sistema furbo per eliminare mele un po' appassite e le ultime noci prima che siano pronte quelle della nuova stagione.
Le dosi sono per uno stampo da 26 cm.

-ricetta-
3 mele
200 g farina multicereali
200 g zucchero
150 g gherigli noci
30 g burro fuso freddo
4 uova
8 g lievito
2 g sale
confettura per lucidare
Nella planetaria monto le uova con lo zucchero. Mentre lei lavora sbuccio le mele, una e mezza la taglio a dadini e le restanti a fettine sottili.
Al composto gonfio e chiaro di uova e zucchero aggiungo la farina setacciata col lievito e quindi il burro. Metto anche il sale e le mele a dadini più metà delle noci tritate grossolanamente.
Verso il composto in uno stampo ben imburrato e infarinato e decoro la superficie con cerchi concentrici di mele e gherigli di noci. Guardate la foto per capire come procedere, iniziando da un giro di mezze noci sul bordo esterno.
Metto a cuocere a 180° per circa 40'.
Sforno e sformo la torta su una gratella dopo averla fatta riposare 10'.
Lucido la superficie spennellandola con confettura.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...