domenica 29 settembre 2019

Flan al formaggio- una cheesecake senza crosta

Buona domenica a tutti!
Non vi dico quanto era scettico il consorte quando gli ho descritto questo dolce al cucchiaio.
Dovevate vedere la sua faccia...
Peccato che, se ne avessi fatto una decina di porzioni in più, se le sarebbe gustate tutte.
Il solito esagerato che non sa di quel che parla. Gli è piaciuto tanto che me ne ha chiesto una replica dopo pochi giorni.
Lasciamolo ai suoi cocktails e ai vini. Sulla cucina, zitto!
A fine pasto, un dessert delicato che non impegni troppo la digestione è quel che ci vuole, dopo una cena con diverse portate.
Ricetta d'oltralpe, mi ha convinto non appena l'ho letta. Prevedeva l'uso del solito formaggio spalmabile che ho sostituito con robioline, perché le avevo in casa e perché non uso quell'altro, strafamoso.
Le dosi sono abbondanti, per 8 stampini da crème caramel e una forma da 3 porzioni, o 10 stampini.

-ricetta-
caramello per foderare gli stampi
200 g formaggio robiola
5 uova
400 ml latte
400 ml latte condensato zuccherato
estratto di vaniglia
15 ml rum
2 g sale
Scaldo il forno a 150°, così quando inserirò la teglia per la cottura sarà ben caldo.
Rivesto gli stampini di caramello.
Batto con le fuste il formaggio in una boule per renderlo cremoso e aggiungo un uovo alla volta sempre sbattendo.
In una caraffa mescolo i due latti con la vaniglia e il rum e li aggiungo al composto con le uova, che suddivido tra le formine.
Prendo una teglia capiente, inserisco le formine e poi verso acqua bollente per il bagnomaria.
Metto in forno e abbasso la temperatura a 125°.
Lascio rapprendere i flan-cheesecake per almeno un'ora. Spengo e tolgo dal forno quando anche il centro è rappreso.
Faccio raffreddare a temperatura ambiente e poi metto in frigorifero per almeno 6 ore.
Sformo nei singoli piatti e servo con una cialdina.


venerdì 27 settembre 2019

Freekeh e quinoa taboulè con primosale

Che cos'è il freekeh? Uno dei tanti superfood che si inventano.
In realtà è un grano antico che veniva consumato in Arabia e nord Africa già a partire dal XIII secolo, raccolto verde e poco raffinato, che si gusta in insalata come il cous cous o il bulgur. Potreste trovarlo anche sotto il nome di farik o frik.
Nonostante i numerosi pregi alimentari, è ricco di sostanze minerali come magnesio, selenio e potassio,  e fibre, contiene glutine ma, essendo una varietà antica, sembra che possa indurre meno sensibilità essendo un grano intero che viene venduto incrinato per abbreviarne i tempi di cottura.
Questo procedimento mantiene al suo interno tutte le sostanze nutritive, gli regala un sapore leggermente tostato e nocciolato e una consistenza piacevolmente masticabile, non molle.
Lo si trova in commercio associato a quinoa ed ideale nelle zuppe o in una fresca insalata dal carattere medio-orientale come il taboulè libanese.
Tutti questi grani e semole rendono molto perciò non esagerate con le dosi.
Due etti, mescolati nell'insalata con verdure e formaggio, bastano abbondantemente per 6 persone.

-ricetta-
200 g freekeh e quinoa
200 g primosale
200 g falda di peperone
200 g melanzana grigliata
1 cipollotto macerato in aceto
4 falde di pomodori secchi sott'olio
un mazzetto di foglie di prezzemolo
foglie di basilico e menta
1 lime/limone
sambal
olio evo
sale
Sbuccio e affetto sottile il cipollotto, meglio se rosso di Tropea. Lo metto a marinare in aceto aromatico ai frutti rossi per minimo 30', meglio un'ora.
Lesso i grani seguendo le istruzioni. Di norma si lessano in abbondante acqua salata per 15'.
Scolo e lascio intiepidire allargandoli su un vassoio.
Intanto preparo il condimento del taboulè.
Riduco a dadini i pomodori, la falda di peperone e la melanzana.
Trito finemente le erbe aromatiche e spremo il succo del lime.
Preparo il primosale e dadini grandi 1x1 cm e scolo gli anelli di cipollotto dalla marinata.
Condisco verdure e formaggio con un filo d'olio, sale e il succo spremuto.
Grattugio anche un po' della buccia dell'agrume.
Mescolo i cereali bolliti con quanto preparato e lascio riposare al fresco per un paio d'ore prima di servire.
Per una preparazione più carina posso portare in tavola il taboulè nei bicchieri.




mercoledì 25 settembre 2019

Sandwich di melanzane con tomini alla piastra

Voi come accompagnate i tomini alla piastra?
Io detesto rivestirli di speck o prosciutto crudo, non mi piace molto il sapore di questi salumi riscaldati. Di norma li scaldo bene e li accompagno a verdure grigliate.
Stavolta ho invece deciso di servirli in monoporzione racchiudendoli tra due fette di melanzane grigliate. Fette tagliate spesse, parzialmente private della buccia e quindi grigliate.
Come se fossero fette di pane.
Un bel compromesso che ha trovato tutti d'accordo. Si sono contesi a colpi di forchetta quella in soprannumero.
Le melanzane si possono preparare in anticipo, anche il giorno prima, per cui è una ricetta velocissima. Il tomino si scalda in padella un minuto per lato ed è pronto.
Altro vantaggio: è una ricetta senza forno! Sebbene il grande caldo sembri essere una cosa archiviata per quest'anno, trovo utile mettere da parte idee per quando il calore insopportabile rende vano l'uso del forno.
Le dosi? Per 8 persone due melanzane tonde violette.

-ricetta-
2 melanzane tonde violette
8 tomini
sale

Sbuccio parzialmente le melanzane, elimino il picciolo e le taglio a fette spesse, le salo e le metto da parte.
Dopo 20' le tampono e le passo sulla griglia ben calda.
Poco prima di servire, scaldo una grande padella, ci appoggio i tomini che ho tolto dal frigorifero un'ora prima, e li piastro poco più di un minuto per lato.
Su un piatto di servizio metto otto fette di melanzana su ognuna delle quali appoggio un tomino.
Uso una spatola larga, così rimane composto -quando sono caldi tendono a perdere la forma.
Richiudo a sandwich ogni tomino, usando altre otto fette di melanzana e servo subito.


domenica 22 settembre 2019

Cornetti di frolla con marmellata agrumi e peperoncino

Un dessert super facile e veloce.
Basta avere della frolla pronta -per la ricetta vi rimando alla pagina delle preparazioni- ma ci si accontenta anche di quella confezionata (per i pigri).
Quando ho del tempo che mi avanza ne preparo un po', la divido in porzioni e la surgelo per le occasioni nelle quali sono di corsa.
La marmellata è fatta da me, ovviamente. La ricetta la trovate cliccando QUI
Preferisco usare quella di agrumi perché è più solida e non fuoriesce in cottura.
Stesa e ritagliata la pasta si preparano dodici mini cornetti, in guisa di biscotti, da assaporare con un vino passito.

-ricetta-
250 g pasta frolla pronta
100 g marmellata di agrumi
zucchero a velo

Stendo la pasta ricavando un disco sottile, spesso tre mm. Aiutandomi con un piatto grande rifilo i bordi, in modo da avere forme regolari e con la rotella tagliapizza ricavo 12 spicchi uguali.
Sul lato esterno più largo appoggio un cucchiaino di confettura e arrotolo a cornetto.
Chiudo le punte e gli do una forma a mezzaluna.
Metto tutti i cornetti ottenuti su una placca rivestita da cartaforno e faccio cuocere in forno a 190° per 15'/20'.
I cornetti devono prendere un po' di colore ma non troppo.
Li faccio raffreddare su una gratella e poi li cospargo di zucchero a velo.


giovedì 19 settembre 2019

Sovracosce di pollo farcite con contorno di peperoncini e patate

Un piatto gustoso, economico e che apprezzeranno in molti, perché le sovracosce sono disossate e al loro interno c'è un pezzetto di formaggio tipo brie con una foglia di salvia.
Un gusto complesso accentuato da peperoncini cornetti, dolci e multicolori, e patatine a rondelle.
Non occorre spendere molto per portare in tavola piatti appetitosi, bilanciati e sani.
Basta cucinare con passione e un pizzico di amore -o viceversa...
Dosi per... dipende da quante sovracosce servite. Una per persona, in genere.

-ricetta-
6 sovracosce di pollo disossate
12 peperoni dolci piccoli e colorati
12 patatine novelle
100 g brie
6 foglie di salvia
1 spicchio di aglio
olio evo
100 ml vino bianco
sale

Pulisco le sovracosce, eliminando pelle e ossa. A operazione terminata sono già aperte a libro, pronte per essere farcite.
Le salo leggermente e al loro interno metto un pezzetto di brie e una foglia di salvia. Lego a involtino fermando con un pezzetto di spago. Le preparo tutte e sei allo stesso modo.
In un tegame scaldo un filo d'olio e ci rosolo, senza farlo bruciare, uno spicchio d'aglio.
Aggiungo tutte le sovracosce nel tegame, le faccio rosolare, le spolvero con sale e le sfumo col vino bianco.
Quindi aggiungo i peperoncini che ho lavato e asciugato e le patatine novelle, che ho tagliato a rondelle spesse senza eliminare la buccia.
Bagno con un po' di brodo e faccio cuocere per circa 35', girando delicatamente ogni tanto.
Carne e verdure devono colorirsi e dorarsi un pochino, perciò se a fine cottura non hanno ancora preso colore alzo la fiamma.
Porto in tavola tutto assieme, pollo verdure e saporito intingolo.




martedì 17 settembre 2019

Cotolette di zucchine tonde

Il solito amico che cura un orto in Brianza mi regala sempre queste zucchine tonde enormi, che sarebbe meglio che cogliesse qualche giorno prima. Il fatto è che la loro polpa, infarcita da qualche seme grande, è molto tenera e dolce e buttarle mi spiace.
Ho provato a usare solo la parte verde ma non sono rimasta soddisfatta del risultato.
Al che mi son detta che tanto valeva provare a ricavarne cotolette e cuocerle al forno.
Una vera delizia. Chi lo avrebbe mai detto... sono state un vero successo a tavola.
Sono contenta che le mie soluzioni anti-spreco funzionino e vengano gradite.
Non ci avrei scommesso un centesimo, certa che si sarebbero smollate dopo la cottura. Invece sono rimaste croccanti e gustose.
Da una zucchina ricavo in genere circa 8 fette.

-ricetta-
1 zucchina tonda (tra 400 e 500 g)
1 uovo grande
pangrattato
sale
olio evo
Affetto la zucchina in rondelle spesse circa 1 cm, le salo e le faccio spurgare da 30' a un'ora.
Preparo una ciotolina con l'uovo sbattuto con un pizzico di sale e un'altra con del pane grattugiato.
Tampono con carta da cucina le fette di zucchina, le passo prima nell'uovo e poi nel pane.
Una volta che sono impanate le allineo su una placca rivestita di cartaforno.
Le irroro con un filino di olio e le faccio cuocere nel forno a 180° per 15', poi le giro aiutandomi con una spatola e proseguo la cottura per altri 15'.
Le porto in tavola calde, eventualmente accompagnate da una salsa di pomodori freschi.

domenica 15 settembre 2019

Bennet cocktail

Una reinvenzione sempre di Gary-Gaz Regan.
È un personaggio interessante per gli amanti dei cocktail, se volete approfondire provate a cercare un suo libro, intitolato The joy of mixology.
Rispolverò un cocktail del 1930 aggiungendo la nota aromatica del bitter.
Sarebbe interessante sapere l'esatta provenienza dei nomi die coktail ma non di tutti si riesce a ricostruirne la storia e poi magari si scopre che portano il nome dell'affezionato cliente per il quale o su indicazione di, sono stati pensati
In pratica è un Gimlet o per meglio dire un gin sour, addizionato di sciroppo di zucchero e angostura.
Che poi non avete idea di quanti bitter variamente aromatizzati esistano. In un emporio londinese ne avremo contati più di 30.
Shakerato e servito nella coppa da cocktail.
Quel giorno in cui ho fotografato gli ultimi tre cocktail pubblicati eravamo in parecchi a tavola e mio marito si era dato un gran daffare. Questo l'ha fatto apposta per me.

-ricetta-
60 ml gin
30 ml succo di lime
15 ml sciroppo di zucchero
2 gocce di angostura
ghiaccio

Verso tutto nello shaker con ghiaccio e scuoto.
Servo filtrato.

venerdì 13 settembre 2019

Insalata di orzo ai pomodori arcobaleno

Avete fatto caso che da un po' di tempo si trovano confezioni di pomodori in colori assortiti?
Rossi, gialli, striati di verde e neri? Sono varietà ottime, coltivate in Italia, di solito di pezzatura piccola come i ciliegini.
I primi li avevo visti anni fa in Francia ed erano di provenienza olandese.
Sono belli e buoni quanto quelli rossi.
Mescolati in insalata, conditi una mezz'ora prima da una vinaigrette, sono perfetti per condire orzo bollito, in vece del solito riso.
Un fresco piatto estivo, da gustare a temperatura ambiente. Mi piace la consistenza dell'orzo perlato, tanto quanto quella del bulgur. Inoltre l'orzo è rinfrescante e utile al transito intestinale.
Dosi per 4

-ricetta-
240 g orzo perlato
250 g pomodori assortiti
basilico, menta e prezzemolo
olio evo
sale aromatico
succo e buccia di limone

Preparo la citronette mescolando succo e buccia di limone con olio evo, sale aromatico e un trito fine delle erbe aromatiche.
In questo condimento faccio insaporire per 30' i pomodori che ho tagliato a dadini.
Lesso l'orzo, lo scolo e lo faccio intiepidire allargato su un vassoio.
Quindi lo condisco con la citronette ai pomodori e lascio a riposo per altri 30', perché abbia modo di insaporirsi a dovere.





mercoledì 11 settembre 2019

Millefoglie di sfoglie di pane

Nel supermercato dove faccio rifornimenti veloci, perché vicinissimo a casa e di proprietà di una famiglia bresciana, trovo ottimi prodotti oltre che a personale molto preparato e gentile.
Hanno confezioni di sfoglie sottili di pane ideali da farcire e arrotolare. Prodotte senza conservanti, una volta aperte si mantengono qualche giorno in frigorifero. Sono molto più sottili e leggere delle piadine.
Per tante persone ne uso molte e preparo una torta millefoglie, alternando strati di salumi e formaggi con verdure e salse. Come fosse una lasagna, ma stuzzicante come un sandwich.
-Anzi, adesso che l'ho scritto, proverò a fare delle lasagne con questo pane, come quando si usa il pane carasau-.
Poi faccio gratinare in forno, bastano 10'.

-ricetta-
6 sfoglie di pane
100 g robiola
100 g fiordilatte
120 g prosciutto cotto
2 pomodori maturi ma sodi
formaggio a fette
maionese
sale al pomodoro

Stendo una prima fetta di pane, la velo di maionese e ci appoggio due fette di prosciutto cotto che ricopro con fettine di formaggio.
Copro con una nuova fetta di pane che ungo di maionese (serve a mantenere morbido il pane quando gratina), lo spalmo con mezza robiola e richiudo con un'altra fetta di pane.
Sopra questa metto fettine di fiordilatte spolverate di sale al pomodoro e fettine di pomodoro.
Chiudo con una nuova fetta di pane e ripeto uno strato di prosciutto e formaggio.
Nuova fetta di pane a coprire e nuovo strato di robiola.
Termino con l'ultima fetta di pane.
Metto in forno a gratinare. A 200° per 15'.
Servo a tranci.


domenica 8 settembre 2019

Cake alle mandorle e lamponi o mirtilli

Buondì golosi!
Benvenuto settembre! Com'è stata questa estate per voi? Per me troppo calda e per troppo tempo. Non ho avuto la forza di accendere il forno con temperature attestate sempre oltre i 32°. Ogni tanto diluviava ma subito dopo ricominciava l'afa. Senza soluzione di continuità da luglio è stata lunghissima! Adesso si ragiona.
Di questo dolce ne ho fatto due versioni, una più grande a forma di plumcake e una classica tortina, perché l'impasto era abbondante e l'ho completato con mirtilli, non avendo più lamponi a disposizione.
Ho fatto bene, quella a plumcake non cuoceva più e per giunta, avendola cotta in uno stampo di ceramica molto pesante, nello sformarla ho combinato un guaio... la prima volta in vita mia che mi si è rotto un dolce prima di poterlo portare in tavola. Ho risolto ricompattandolo nello stampo, ma non era la stessa cosa che appena sfornato quando era bellissimo, alto e perfetto. Troppo alto!
Nell'impasto, una sorta di 4/4, c'è anche farina di mandorle che lo arricchisce ulteriormente.
Il mio consiglio è di metterlo in una forma tonda, si distribuisce meglio essendo sostanzioso.
Dosi per 8/10

-ricetta-
150 g farina 00
150 g mandorle in polvere
150 g zucchero
150 g burro morbido
15 g lievito
2 uova grandi
estratto di vaniglia
200 g lamponi o mirtilli
mandorle a lamelle
2 g sale
Scaldo il forno a 180° e imburro e infarino uno stampo da 24 cm.
Sbatto sino a renderli spumosi il burro con lo zucchero. Aggiungo un uovo alla volta continuando a sbattere.
Mescolo in una boule le due farine col lievito il sale e la vaniglia.
Le aggiungo poco alla volta al composto di burro, amalgamo bene e ne verso metà nello stampo, metto i lamponi e ricopro con altro impasto.
Sopra distribuisco le mandorle a lamelle, precedentemente tostate.
Metto a cuocere in forno per circa 50'.
Lascio riposare 10' prima di sformare il dolce su una gratella per farlo raffreddare completamente.
Prima di tagliarlo lo spolvero di zucchero a velo.

giovedì 5 settembre 2019

Involtini di roast-beef

Meglio definirlo manzo all'inglese. Ovvero un bel pezzo di roast-beef cotto al sale e affettato sottile.
Dentro agli involtini una crema di robiola e pomodori secchi, il piatto si serve freddo condito da un pesto a scelta. Salsa verde, di basilico, di rucola, di sedano o zucchine. Li trovate tutti nel blog.
Se non avete dimestichezza con la cottura del roast-beef, ne potete trovare di già cotto e affettato nei banchi gastronomia.
Potete anche cuocerlo in pentola a pressione, senza dover accendere il forno, che magari non avete come capita a me nelle case di vacanza... vi metto QUI il link alla ricetta.
Le dosi fatele a seconda delle fettine che avete.
Io ne ho preparati una ventina.

-ricetta-
20 fettine di roast-beef cotto
20 pomodori secchi sott'olio
200 g robiola
1 cucchiaino di sambal
pesto per condire
grana a scaglie e insalatina

Metto i pomodori secchi sgocciolati nel vaso e frullo con la frusta a immersione.
In una boule mescolo la robiola con la crema ottenuta e il sambal.
Stendo le fettine di carne sul tagliere e le spalmo con il composto. Le arrotolo a involtino.
Preparo uno strato di insalata in un piatto da portata, appoggio sopra i rotolini di roast-beef e li condisco con cucchiaiate di pesto piuttosto liquido e scagliette di grana.


martedì 3 settembre 2019

Melanzane gratinate con scamorza affumicata e alici

Melanzane, o le si ama o le si odia. Io sono senz'altro tra i primi.
Sono buone, fanno bene e, fatta eccezione per i condimenti, sono ipocaloriche...
Queste si assemblano in modo molto veloce, basta averle già scottate in una larga padella appena unta di olio e spolverata di sale. Fatene fette piuttosto spesse, ci sarà più gusto nell'addentarle.
Io le privo in parte della buccia, di solito elimino delle strisce alternate.
Dosi per 4/6

-ricetta-
2 melanzane grandi
200 g scamorza affumicata
qualche filetto di alice sott'olio
pangrattato
olio evo
sale

Sbuccio in parte le melanzane e ne ricavo rondelle spesse un dito. Le salo e le lascio riposare 20', nel frattempo affetto la scamorza.
Scotto le fettine di melanzana in una larga padella unta di olio e spolverata con sale, le faccio colorire sui due lati e le trasferisco su un piatto.
Prendo una pirofila, la ungo e faccio uno strato di melanzane che ricopro di fettine di scamorza.
Ripeto un altro strato di melanzane e scamorza e termino spolverando la superficie di pangrattato che irroro con olio evo a filo. Distribuisco qualche filetto di alice.
Metto a gratinare in forno a 200° per 15'.
Servo calde o tiepide.

domenica 1 settembre 2019

Clafoutis di albicocche e lamponi

Una tipica ricetta francese dove frutta di stagione viene annegata in una morbida pastella.
La versione più conosciuta è con le ciliegie, in loro assenza si può fare con le prugne, anche secche e denocciolate mentre in estate ci si può sbizzarrire con frutta di stagione, come in questo caso.
Bastano un quarto d'ora per la preparazione di frutta e pastella e circa 35' di cottura in forno.
Si serve in tavola direttamente dalla pirofila dove viene cotto, meglio se ancora tiepido.
Il segreto per fare un buon clafoutis è dosare farina e uova, profumando all'occorrenza con un po' di vaniglia, per non far sì che sembri una frittata cotta al forno. La dolcezza qui è ben bilanciata dall'acidità intrinseca della frutta.
Non mi resta che augurarvi buona domenica in dolce!

-ricetta-
10 albicocche
100 g lamponi
100 g zucchero
60 g farina setacciata
3 uova
115 ml latte intero
1 limone a buccia edibile
vaniglia (essenza naturale)
2 g sale

Divido le albicocche a spicchi eliminando il nocciolo.
Sbatto con le fruste le uova con lo zucchero, quando schiariscono aggiungo il latte e poi la farina, il pizzico di sale e profumo con un po' di vaniglia e la scorza grattugiata di mezzo limone.
Devo avere un impasto fluido e senza grumi.
Ungo la pirofila di burro e ci metto la frutta, alternando spicchi di albicocche ai lamponi.
(non fate caso alla foto... un attimo prima di sistemare la frutta sul fondo della pirofila, mi sono accorta che il consorte aveva spazzolato metà delle albicocche. Non avendone altre, ho messo una banana a fettine! Succede quando ci sono topi famelici in giro!)
Verso sopra la pastella, muovo la pirofila per farla andare dappertutto.
Inforno a 180° per 35'. Sforno, lascio intiepidire e servo a spicchi spolverando con abbondante zucchero a velo.


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